Che mamma

di
genere
incesti

Sono appena rientrata da scuola, in casa non c'è nessuno, mi precipito in bagno, una doccia veloce, e poi in camera mia, apro il cassetto, e scelgo trà la mia biancheria intima, un completino color Arancio, slip e reggiseno, me lo infilo, sistemo il mio cazzetto molle trà le gambine, e mi ammiro, sono proprio carina, una vera monella, poi indosso un paio di autoreggenti color carne 15 denari, saltello per la stanza, sono già eccitata, Luca arriverà a breve, indosso un vestitino corto, infilo un paio di sandali tacco 10, e sistemati i capelli, mi trucco, un trucco leggero, calco il rossore delle guance, ed eccomi pronta.
Luca, citofona in orario, lo accolgo sulla porta di casa, lo bacio, e preso per mano, lo accompagno, in camera ei miei, e mi siedo sul letto, mentre mi con la sua lingua, in bocca mi fa impazzire, lo aiuto a denudarsi, e poi lo guardo, ecco il mio uomo, 45 anni, massiccio, un cazzo da urlo, possente, padre di un mio compagno di scuola, collega di mamma, e mio primo uomo.
E' stato lui un anno addietro, a rendermi donna, ha colto la mia verginità, un pomeriggio piovoso di settembre, nel letto suo e di sua moglie, ero andata a trovare il figlio, ma era uscito con la madre, e in cambio, ho trovato lui, e dopo avermi offerto una bibita, mi sono trovata in bocca il suo magnifico cazzo.
E manco a dirsi, già follemente innamorata di lui, mi sono lasciata sverginare, esperienza dolorosa, ma che ripeterei mille e mille volte ancora, e ora sono la sua ragazza sedicenne.
Mi ammira, e mi dice che sono stupenda, in un attimo succhio la sua verga, e con fatica me la infilo in gola, lo so che gli piace, e poi, mi stacca, mi sfila il vestitino, e mi gira, inizia a leccarmi il culetto, infila la sua lingua e il mi sciolgo.
Poi non resisto, lo prego di scoparmi, appoggia la cappella e spinge, entra, mi dilata lo sento scivolare, aprirmi, per un attimo brucia ma poi passa, è dentro, urlo di scoparmi.
Luca mi pompa, mi afferra per i fianchi, e spinge dandomi un piacere pazzesco, poi apro gli occhi, e vedo mamma sulla porta, è rientrata, al solito orario, lei mi fa un cenno con la mano, di saluto, io ricambio con una mossa della testa, stò godendo troppo, Luca, si gira, sento che le parla, lei ride, e se ne và, e noi continuiamo a scopare.
Poi Luca viene, nel culmine del mio terzo orgasmo, mi riempie di sperma, caldo, lo sento dentro, e ci accasciamo sul letto, lui mi abbraccia e rimaniamo così alcuni minuti, poi si sfila, e io mi metto con la testa sul suo petto, il mio cazzo è duro, è l'effetto della monta, lui ci ride sopra, e poco dopo riappare mamma, con una bibita per mè, e un caffè per Luca.
Ma brava la mia puttanella,nel mio lettone per giunta, e mi bacia, e mi tocca il cazzo duro, hai goduto vero maialina? io sorrido e annuisco, Luca sei veramente un toro da monta le dice lei, la prossima volta lo voglio anch'io, e lui le risponde, che è merito mio, tua figlia, è un portento, tale madre e tale figlio, dovresti vedere papà, rispondo io, ridendo.
Mamma si prende cura del mio cazzo, inizia un pompino lento e sale e scende dal mio cazzo, io chiudo gli occhi, Luca mi abbraccia, e mi sussurra dolci parole all'orecchio, e mamma mi spompina.
Pochi minuti dopo, le vengo in bocca, spruzzo alcuni getti di sperma, e lei lo beve senza fretta, io ansimo e godo.
Poi mi bacia, sento il sapore del mio sperma, e ne bevo il più possibile, un giorno, mi dice lei staccandomi da mè, sarà il seme del nostro bambino, o sai vero?, Luca sorride, un figlio vostro, sarà il coronare del nostro sogno.
Io accarezzo il seno di mamma sopra la camicetta bianca, lei ride, quanto latte hai succhiato Paoletta da qui, manco lo immagini, e tutte le volte mi bagnavo, al punto, che papà doveva scoparmi mentre ti allattavo, chi il frocio disse Luca, si lui, e poi non mi bastava, e in ufficio c'eri tù, e Angelo, che mi ripassavate per bene, ma ora è lei la tua donna, e divertitevi, a dopo.
Rimasti soli, ho provveduto a dissetarmi alla sua fonte, con un pompino da urlo, e poi, Luca si è rivestito, ed ha raggiunto la sua famiglia, e io, rimessami in sesto ho raggiuto mamma in cucina, l'ho abbracciata da dietro, palpandole il seno, tesoro, non ho le mutandine, scopami, un attimo dopo infilavo il cazzo nel culo di mamma, brava tesorino, la vagina, al ritorno di papà sarà tua, e così, la faccio godere, e la riempio di caldo sperma.
di
scritto il
2021-12-16
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