Il massaggio - 1

di
genere
saffico

Dopo la separazione mi sentivo svuotata di ogni energia, incapace di pensare a come indirizzare il futuro di una vita (la mia) rimasta ancorata al passato. Il presente mi limitavo a viverlo, anzi a sopravviverle.
Mia sorella mi diceva di non pensarci, che il mio ex marito era uno stronzo che non meritava neanche un piccolo pensiero da parte mia. Le mie amiche rincaravano la dose dipingendolo come un essere spregevole che aveva lasciato un angelo per prendersi un diavolo. I miei genitori mi compativano senza dir nulla, con occhi così colmi di pietà da farmi desiderare di partire per non fare più ritorno.
Figli non ne avevamo avuti, forse anche questa la causa del distacco lento di mio marito da me, distacco che non percepivo ma che, sotto sotto, sentivo aumentare ogni giorno di più, ma che ritenevo un suo malessere passeggero, una ventata di stanchezza una volta superata la quarantina.
Alla fine è andato via, lasciandomi un biglietto attaccato al frigo nel quale mi diceva, laconicamente: "Mi dispiace, il nostro rapporto non regge più. Ho un'altra, vado da lei."
14 parole, due virgole, un punto. E il mio mondo è crollato!
Va bene, non ne voglio parlare: era solo per inquadrare la situazione, per non dire semplicemente: "Piacere, mi chiamo Marisa, abito a Roma, ho 37 anni e sono separata".
E per raccontarvi come, in un giorno di tarda estate, ho scoperto che si può star bene con se stessi e con il mondo accettando semplicemente quello che ha da proporvi, giusto o sbagliato che sia.
Erano passati due anni e tre mesi dalla "scomparsa" di mio marito e non avevo voluto altre storie. So di essere bella, anche se piccola di statura, e sono sempre stata abituata alla corte dei maschi che mi ronzano attorno, specialmente ora che ero single, ma la mia tristezza e il mio dolore di donna tradita e abbandonata non mi poneva sotto la giusta luce quel che sentivo come le presenze invasive e fastidiose di una categoria (gli uomini) che al momento non meritava alcuna considerazione da parte mia.
Alcune amiche, per tirarmi un po' su e per regalarmi un momento di svago, mi prenotarono una visita in una Spa rinomata alla periferia sud di Roma, famosa per il trattamento anti-cellulite e per i massaggi personalizzati.
Poiché di cellulite è un po' presto per parlarne, optai per un massaggio e, alla centralinista del centro che mi chiedeva la tipologia di massaggio, risposi evasivamente che, potendo scegliere, avrei preferito quello più rilassante.
La ragazza, dopo un attimo di esitazione, mi chiese se ero a conoscenza delle possibilità offerte dalla Spa e, una volta saputo della mia ignoranza, mi propose di fare un salto al Centro estetico per concordare data e tipologia.
L'indomani, dopo il lavoro, mi presentai alla reception del Centro estetico, meravigliandomi della sua grandezza, del numero di persone che, come me, erano in attesa a quell'ora insolita (le 15.30 del primo pomeriggio) e della bellezza delle addette alla reception.
Una bellissima biondina di circa 25 anni, sorridendomi, mi fece cenno di avvicinarmi al banco e, appena le ebbi riferito il cognome dato per la prenotazione, mi indicò una porta alle destra dell'ampio salone che introduceva alla sala delle Prenotazioni.
Qui mi accolse una signora elegantissima di circa 50 anni, molto bella e molto curata nella persona. Mi fece accomodare e mi sottopose ad alcune domande di rito, prendendo al contempo annotazioni su di una scheda compilativa.
"Quanti anni ha?"
"37 appena compiuti"
"Mi può fornire i dati, anche approssimativi, di peso, altezza, giro petto, vita e fianchi?"
"Ammazza quanto so' precisi!" pensai tra me e me. Quindi risposi: "Sono alta 1,60 circa, peso 56 chili e le mie misura sono... non so di preciso, non le ho mai misurate..."
"Ha occhio direi che lei ha una terza, forse quarta di seno e dovrebbe indossare la 46 come taglia. Mi sono sbagliata?"
"Assolutamente, molto precisa."
"Che lavoro fa? Ha una vita attiva? Ha fatto o fa sport?"
"Sono impiegata al Comune di Roma e prima sì, avevo una vita attiva..... adesso, dopo la separazione da mio marito, da qualche anno non più.... sono, diciamo, un po' apatica."
"Capisco.... Mi scusi la franchezza, è una domanda un po' indiscreta che non scriverò sulla scheda.... Lei ha qualcuno adesso? Un altro compagno, un amico anche occasionale..."
"No, sono una cosiddetta single e, salvo i colleghi di lavoro, non ho nessuno"
"E, se permette.... Com'è la sua attività sessuale?"
Rimasi per un attimo interdetta, poi risposi: "Non so cosa c'entra questa domanda, questa dovrebbe essere una cosa personale...."
"Mi scusi, non volevo certo essere invadente. Era solo per capire quale tipologia di massaggio proporle... se non vuole rispondere non è un problema"
La guardai e vidi un viso bonario, senza ombra alcuna di curiosità morbosa. A quel punto, dopo qualche attimo, risposi:
"Da quando mio marito è andato via, non sono stata più con nessun uomo...."
"E, mi scusi.... Neanche con donne?"
"No, non ho tendenze lesbiche, mi creda"
"Bene. Adesso le illustrerò le tipologie di massaggio che possiamo proporle. Mi scusi un attimo...."
La vidi alzarsi dalla scrivania, andare in una stanza attigua a quella in cui ci trovavamo e, dopo qualche secondo, ritornare con un opuscolo.
"Ecco, noi abbiamo tanti tipi di massaggi. Lei ha richiesto un massaggio di tipo rilassante, quindi può scegliere tra questi. Però sarà bene che le spieghi come si svolgono.
Mi avvicinai alla scrivania e cominciai a sfogliare l'opuscolo in perfetta carta patinata e con diverse fotografie illustrative.
"Noi possiamo effettuare un massaggio rilassante di tipo normale o tantrico. Quello normale è esattamente come lo immagina e come, penso, lei abbia già fatto in passato. Il secondo tipo, tantrico, è un massaggio che, partendo da un discorso generale, entra nello specifico a seconda se è diretto a una donna o a un uomo, e viene effettuato solo su adulti consenzienti."
Rimasi un po' interdetta ascoltando quelle parole e, ovviamente, le chiesi maggiori dettagli.
"Vede, il massaggio tantrico è volto al benessere fisico e psichico della persona, ed è diretto a stimolare tutti i punti del piacere. In un uomo viene particolarmente stimolata la parte lombare, inguinale e perianale, mentre in una donna viene stimolata la parte lombare, genitale, anale, i seni e la parte superiore delle gambe. Per alcuni può risultare, diciamo, un po’ troppo invadente, se riesce a capirmi…"
"Capisco... E quanto dura di solito un massaggio?"
"Per ottenere il massimo per la persona un massaggio che si rispetti deve durare circa 1 ora, ma il cliente può comunque interromperlo anche prima o prolungarlo. In quest'ultimo caso sarà applicato un piccolo supplemento."
"Mi scusi, ma il massaggiatore di che sesso è?"
"Questo lo decide il cliente... nel caso suo, visto il suo rapporto, diciamo, conflittuale con l'altro sesso, le consiglierei una massaggiatrice."
"Non avevo dubbi a riguardo: preferisco sia una donna, non mi trovo a mio agio con uomini che, pur solo per lavoro, debbano mettermi le mani addosso!"
"Allora, se per lei va bene, le prenoto un massaggio tantrico completo. Va bene domani pomeriggio alle 17.00?"
"Sì, perfetto."
"Ah, dimenticavo: può saltare il pranzo il massaggio risulterà più efficace. Non si preoccupi: appena finito il Centro le offrirà un piccolo buffet per ristorarsi, tutto incluso nel prezzo che è già stato concordato con le sue amiche."
"Va bene, tanto normalmente a pranzo mangio poco e, quindi, posso saltarlo per una volta."
Ci salutammo stringendoci la mano e uscii dalla stanza salutata dalle receptionist.
Il giorno dopo, alle 17.00 in punto, mi presentai al Centro e, dopo pochi minuti di attesa, una delle ragazze mi introdusse in una stanzetta piccola e attrezzata con un lettino da massaggi, uno stereo, alcune piante e un certo numero di lampade sapientemente posizionate. Qui mi aspettava una ragazza giovane, bruna e, ovviamente, molto bella, avvolta da un camice bianco chiuso sul davanti da piccoli bottoni.
"Piacere, sono Aurora. Se vuole spogliarsi e poggiare i suoi vestiti sul portabiti... lì c'è il bagno se ne ha bisogno prima di iniziare la seduta."
Risposi di non averne bisogno (mi ero già lavata bene a casa prima di uscire, e non avevo bisogno di fare pipì o altro) e le chiesi se dovevo tenere qualcosa addosso.
"No, deve spogliarsi completamente, possibilmente togliendo anche anelli, collane e bracciali... no, li orecchini se vuole può tenerli."
Mi spogliai di tutto, come mi era stato detto, e rimai nuda davanti a lei.
La ragazza, un po' più alta di me, mi guardò con un fare molto esperto, mi fece girare, quindi mi disse:
"Il fatto che ha l'inguine depilato facilita il massaggio. Vedo che lei ha un corpo abbastanza perfetto. Forse i seni sono un po' più grossi del normale, ma per il resto è ok. Complimenti! "
"Grazie" risposi un po' confusa. Quindi seguii le sue indicazioni e mi sdraiai a pancia in giù sul lettino.
Mi aiutò ad assumere la posizione giusta allargandomi le gambe di una cinquantina di centimetri, mi posizionò sulle orecchie una cuffia che emetteva una musica molto "new age", mi coprì gli occhi con una mascherina nera e, dopo pochi secondi, durante i quali supposi che si ungesse abbondantemente con un olio profumato, sentii le sue mani poggiarsi sulla mia schiena e iniziare un lento ma preciso movimento circolare mentre scendevano verso il basso.
La mascherina non mi faceva vedere nulla, mentre la musica che risuonava nelle mie orecchie contribuiva a svuotarmi la mente da ogni pensiero.
Le sue mani arrivarono alla parte lombare, poi si allargarono prendendomi i glutei e massaggiandoli dolcemente. Li sentivo allargarsi e rinserrarsi e, per un attimo, pensai allo spettacolo che stavo dando della mia parte segreta.
Le mani scesero alle cosce e cominciarono un massaggio longitudinale, mirato a sciogliermi i muscoli delle gambe. Poi continuarono fino ai piedi, che mi portò in su piegandomi l'articolazione per massaggiarli meglio.
Quindi ci fu una piccola pausa (forse altro olio sulle mani?) e poi.... Di colpo sentii le sue mani allargarmi i glutei e cominciare a massaggiarmi la parte anale.
Un piacere improvviso esplose dentro di me, mentre le mani della massaggiatrice allargavano il mio solco massaggiando ano e vagina con carezze molto intime.
Durò pochi secondi, poi le mani ripresero a salire verso le mie spalle, lasciandomi un senso di incompiuto addosso. Quando giunsero alle spalle, la ragazza eseguì alcuni movimenti a pressione, poi mi lasciò.
Io continuavo a non vedere nulla e a non sentire nulla.
Per alcuni secondi rimasi così, abbandonata sul lettino, poi sentii nuovamente la sua presenza.
Mi chiuse un po' le gambe, poi posizionò un cuscino cilindrico sotto il bacino in modo che il mio culo si alzasse rispetto al resto del corpo.
Riprese il massaggio da dove l'aveva interrotto, ma questa volta operava con più celerità e pressione.
Arrivò così ai glutei ma, con mio disappunto, passò oltre per continuare con le gambe.
Stavo già dispiacendomi del suo trascurare quella parte di me così esposta quando, all'improvviso, mi sentii afferrare la vulva con una mano mentre un dito giocava con l'orlo del mio buchetto posteriore.
Non riuscii a evitare che dalla mia bocca sfuggisse un gemito, mentre sentivo le sue mani darsi da fare con precisione chirurgica nelle mie parti intime.
La ragazza aveva intrapreso un massaggio strano alla mia vulva, che consisteva nello stringerla tra due dita e tirarla in fuori. Così facendo la mia vagina si spalancava ritmicamente, per poi richiudersi quando le dita procedevano oltre.
A causa della posizione assunta, sentivo amplificato ogni cosa che mi faceva, consapevole del mio spalancarsi e del mio richiudermi a ogni suo movimento.
In alto la sua mano aveva introdotto due dita nel mio orifizio anale, che ruotavano lungo il bordo allargandolo decisamente per poi sprofondare al suo interno. Stranamente, non sentivo male, ma solo una sensazione di piacevole sollecitazione, divisa tra dilatazione e penetrazione.
Più in basso l'altra mano avevano allargato la mia vagina, permettendo alle grandi labbra di fuoriuscire dal nido e penzolare in fuori, mentre la mano, con le dita unite, continuava a massaggiare strofinandosi su e giù sul mio sesso. Poi ritornarono ad afferrare tutta la vulva, tirandola nuovamente in fuori come fosse un palloncino d'acqua sottoposto a pressione.
Mio malgrado, mi stavo eccitando, e il pensiero che fosse una donna a provocarmi questo stato non lo sminuiva minimamente!
Si allontanò da me di colpo, e questa volta la mia bocca emise un sospiro di delusione.
Sentii cadere nuovo olio sul mio corpo, poi nuovamente le sue mani a massaggiarmi spalle, fianchi e gambe, per poi ripiombare sul mio culo oscenamente esposto.
E qui, finalmente, cominciò il vero massaggio anale e vaginale!
La ragazza infilò nuovamente due dita nel mio ano, spingendole in profondità fin dove potevano arrivare, e cominciò a massaggiarmi le delicate e sensibili mucose interne: mi stava massaggiando il culo dall'interno!!!
Una sensazione indescrivibile di svuotamento cominciò a pervadermi, insieme alla consapevolezza del consiglio datomi di sottopormi al massaggio a digiuno.
Alle due dita se ne aggiunse una terza e, infine, una quarta che, compresi in seguito, appartenere entrambe all'altra mano, visto che il massaggio continuò sia in profondità, sia in estensione, nel senso che le due mani esercitavano una dilatazione al mio ano che sentivo aprirsi sempre di più.
Quando sembrò arrivare a una dimensione esagerata, mi sentii infilare all'interno un cilindro di gomma dura che, come appresi in seguito, aveva il compito di mantenermi quella dilatazione mentre le sue mani passavano a massaggiarmi la fica.
Iniziarono così lunghi minuti di manipolazione vaginale, eseguita con abile maestria dalle mani della ragazza. La manipolazione consisteva nel sollecitarmi interamente la vagina allargata ed esposta, mentre l'altra mano la penetrava con forza e decisione, massaggiandola dall'interno.
Ormai i mie mugolii si susseguivano con una certa frequenza, insieme a piccoli movimenti involontari del mio bacino.
Ebbi appena il tempo di pensare "Dio, ma mi sta masturbando...!" che le sue dita trovarono il mio clitoride, cominciano un nuovo massaggio straeccitante, basato sulla manipolazione diretta del piccolo bottoncino che, così sollecitato, cominciò a gonfiarsi fino ad assumere le dimensioni di un piccolo grilletto. Lo sentivo strizzato, ruotato, pizzicato, schiacciato, mentre le altre dita imperversavano nella mia fica e il culetto si contraeva, spasmodicamente, intorno al cilindro di gomma.
Venni in un crescendo di gemiti, portata all'apice da quelle dita sapienti.
Poi la ragazza mi permise di rilassarmi, tirando fuori le dita e ricominciando a massaggiarmi i glutei, ma senza togliermi il cilindro dall'ano.
Alla fine dei massaggi me lo sfilò lentamente, centimetro dopo centimetro, lasciandomelo alla fine dischiuso, mentre le mie viscere tornavano alla loro posizione normale.
A quel punto la massaggiatrice mi sfilò il cuscino da sotto il bacino e mi fece girare a pancia all'aria.
Iniziò una nuova serie di massaggi al mio seno, che venne unto, ruotato, schiacciato, sollevato, tirato in tutte le direzioni. A tante sollecitazioni i miei capezzoli si erano rizzati, e facevano bella mostra di sé ergendosi come due piccoli obelischi scuri.
La ragazza li massaggio titillandoli e, senza che me lo aspettassi, succhiandoli con le sue labbra ritmicamente, prima il sinistro e dopo il destro, aggiungendo questa sensazione all'intero suo armeggiare.
Dopo ben 5 minuti di palpamenti, la ragazza scese verso il basso, superando sapientemente l'inguine che, ormai avevo capito, manteneva per ultimo. Cosa che puntualmente avvenne e, questa volta, non mi colse impreparata.
Mi sottopose nuovamente a tutti i massaggi vulvari e vaginali, senza però sollecitare l'ano. Poi mi aprì le gambe, mi mise il cuscino cilindrico sotto i glutei e, in quella oscena posizione esposta, cominciò a titillarmi il clitoride mentre inseriva quante più dita possibili dell'altra mano.
E con le dita così posizionate, un po' massaggiandomi un po' penetrandomi, iniziò a scoparmi...!!!
Lo fece prima lentamente, poi aumentò la velocità fino a farlo in maniera selvaggia, mentre io sbattevo i fianchi e il capo a destra e sinistra, fino a raggiungere il mio secondo, profondo orgasmo.
Pochi minuti per riprendermi, poi la "sadica" donna ricominciò questa volta alzandomi le gambe e tenendole per le ginocchia. Mentre l'altra mano mi scavava fica e culo con le dita a disposizione, con una forza e una decisione sconvolgente per me, fino a portarmi al mio terzo orgasmo, questo molto sofferto tanto da farmi prendere la sua mano per fermarla, impedendole altri movimenti che avrebbero trasformato il piacere in fastidio!
Venni ansimando, con le gambe alzate tenute ferme dalla massaggiatrice, mentre il lettino sotto di me si macchiava di olio frammisto ai miei umori personali. Mi tenne le dita dentro finché le mie contrazioni non scemarono, poi mi accarezzo la vagina e l'ano, rilasciando un senso di tenero calore nelle mie parti intime.
Mi affloscia sul lettino mentre mi sfilava il cuscino, poi la sentii armeggiare un po', quindi il senso di umido calore datomi dall'applicazione di un panno spugnoso caldo sul mio inguine completò il massaggio, rilassando quella parte del mio corpo così piacevolmente interessata.
Mi tolse la cuffia e la benda, e rividi il suo viso sorridente che premurosamente mi chiedeva come stessi.
"Benissimo, grazie!" le dissi sottovoce, col viso ancora arrossato dal piacere. Di vergogna non provavo nemmeno l'ombra.
All'uscita mi fu offerto un piccolo rinfresco a buffet; quindi, salutando quel posto che avevo scoperto così piacevole, mi avviai alla mia auto.
"La prossima volta, Marisa mia bella, proverai qualcos'altro...." Pensai, immettendomi nel traffico di Roma.
scritto il
2021-12-26
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