E se una domenica...
di
Lucrezia
genere
trio
Avrei voglia di stare ancora sul letto sfatto, nuda fregandomene di chi gira per casa, che guardino pure.
Magari ci facciamo ancora coccole dopo questa notte di fuoco.
Ma ecco, vuoi alzarti, ti giri e ti accorgi che è arrivato tuo marito, è sullo stipite della porta che ci spia, me lo dici ed io faccio spallucce.
È nudo, ci guarda e intanto se lo mena.
Tu ti alzi, gli passi accanto baciandolo mentre lo accarezzi, poi fuggi farfugliando qualcosa come caffè.
Ed io lasciva vi guardo, poi mi giro e alzando il culo gli dico, dai mettimelo dentro che ho voglia.
Magari ci facciamo ancora coccole dopo questa notte di fuoco.
Ma ecco, vuoi alzarti, ti giri e ti accorgi che è arrivato tuo marito, è sullo stipite della porta che ci spia, me lo dici ed io faccio spallucce.
È nudo, ci guarda e intanto se lo mena.
Tu ti alzi, gli passi accanto baciandolo mentre lo accarezzi, poi fuggi farfugliando qualcosa come caffè.
Ed io lasciva vi guardo, poi mi giro e alzando il culo gli dico, dai mettimelo dentro che ho voglia.
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