Il cesso degli Uomini
di
Yuko
genere
masturbazione
Salve, sono il cesso di un noto centro commerciale.
Il cesso degli uomini, per la precisione, se non vi disturba.
Vi chiederete perché vi scrivo su un sito erotico.
Be', 'sti cazzi! Mi verrebbe da dire.
Sono cazzi tuoi, rispondete voi.
Che cazzo volete, direi io.
E che cazzo ce ne frega, l'ovvia risposta.
'na mazza, verghe, aste, la riunione dei membri, Membro kid, e alé via con battute da caserma e luoghi comuni.
Ma non è per questo che sono qui a tediarvi.
Da qualche tempo capita qualcosa di nuovo, di diverso e imprevisto, cui non sono abituato.
E ne ho viste veramente di tutte, o almeno così credevo. E questa frase ora assume per me un significato del tutto nuovo.
In realtà NON ne ho viste di tutte, e, anzi, non ne avevo mai vista neanche una, per usare una perifrasi.
Fino a pochi giorni fa.
Cioè, scritte sui muri, numeri di telefono di ragazze che promettono prodigi, bocche insaziabile, sfinteri accoglienti e poi quella parola di quattro lettere, decantata e osannata, talvolta malamente disegnata, descritta come la porta di paradisi inenarrabili, ma a me del tutto sconosciuta.
Acronimo di Federazioni Italiane Giovanili, poetiche passere solitarie e altre amenità, sognate, desiderate e, almeno a me, sconosciute.
Fino a pochi giorni fa.
Ho visto pisciate fuori dal vaso, coreografie dorate che neanche nelle fontane di Versailles, voli imprevedibili, traiettorie impercettibili, codici di geometria esistenziale, come disse il poeta del pentagramma. Giochi di balistica, rasponi e 4 mani, flatulenze in dodecafonia che avrebbero suscitato lo stupore di Schonberg, dissonanze che avrebbero inorgoglito Stravinskij, emuli di Stockhausen, ma mai e poi mai vidi simil cosa e cotanto variegato impiego.
Fino a pochi giorni fa, quando una persona fece ingresso nel cesso degli uomini.
Capello lungo e biondo, petto generoso, inusuale; bocca sensuale. Sarà poi questa, quella che chiamano una "donna"?
Sta di fatto che questa, senza minimamente degnare di attenzione la tazza del water, cioè, neanche un commento, un apprezzamento a tutte le sfumature di giallo sul bordo, non un accenno ai vapori ammoniacali delle fermentazioni urinarie, esiti di errori di mira e di deliberati "fuori - vaso", be' questa si sfila i calzoni e, senza un minimo ripensamento, si abbassa delle mutandine microniche.
Il cesso degli uomini, per la precisione, se non vi disturba.
Vi chiederete perché vi scrivo su un sito erotico.
Be', 'sti cazzi! Mi verrebbe da dire.
Sono cazzi tuoi, rispondete voi.
Che cazzo volete, direi io.
E che cazzo ce ne frega, l'ovvia risposta.
'na mazza, verghe, aste, la riunione dei membri, Membro kid, e alé via con battute da caserma e luoghi comuni.
Ma non è per questo che sono qui a tediarvi.
Da qualche tempo capita qualcosa di nuovo, di diverso e imprevisto, cui non sono abituato.
E ne ho viste veramente di tutte, o almeno così credevo. E questa frase ora assume per me un significato del tutto nuovo.
In realtà NON ne ho viste di tutte, e, anzi, non ne avevo mai vista neanche una, per usare una perifrasi.
Fino a pochi giorni fa.
Cioè, scritte sui muri, numeri di telefono di ragazze che promettono prodigi, bocche insaziabile, sfinteri accoglienti e poi quella parola di quattro lettere, decantata e osannata, talvolta malamente disegnata, descritta come la porta di paradisi inenarrabili, ma a me del tutto sconosciuta.
Acronimo di Federazioni Italiane Giovanili, poetiche passere solitarie e altre amenità, sognate, desiderate e, almeno a me, sconosciute.
Fino a pochi giorni fa.
Ho visto pisciate fuori dal vaso, coreografie dorate che neanche nelle fontane di Versailles, voli imprevedibili, traiettorie impercettibili, codici di geometria esistenziale, come disse il poeta del pentagramma. Giochi di balistica, rasponi e 4 mani, flatulenze in dodecafonia che avrebbero suscitato lo stupore di Schonberg, dissonanze che avrebbero inorgoglito Stravinskij, emuli di Stockhausen, ma mai e poi mai vidi simil cosa e cotanto variegato impiego.
Fino a pochi giorni fa, quando una persona fece ingresso nel cesso degli uomini.
Capello lungo e biondo, petto generoso, inusuale; bocca sensuale. Sarà poi questa, quella che chiamano una "donna"?
Sta di fatto che questa, senza minimamente degnare di attenzione la tazza del water, cioè, neanche un commento, un apprezzamento a tutte le sfumature di giallo sul bordo, non un accenno ai vapori ammoniacali delle fermentazioni urinarie, esiti di errori di mira e di deliberati "fuori - vaso", be' questa si sfila i calzoni e, senza un minimo ripensamento, si abbassa delle mutandine microniche.
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