Daniela la cugina calabrese

di
genere
incesti

Non avrei mai creduto di avere tra le mie parentele una ragazza come la Daniela, una ragazza calabrese di cui nemmeno conoscevo l'esistenza fino al suo arrivo nella grande metropoli milanese. Avevo, ed ho ancora oggi parenti in calabria, di cui nemmeno conosco nomi e facce, mio padre era di origini calabre, trapiantato in lombardia con i miei nonni, e cresciuto a Milano, ma ha sempre rifiutato di tenere i contatti con la sua citta' natale anche per delle faide tra parenti che lo coinvolse. Quindi io non ho mai scoperto di avere una cugina cosi' bella ed accattivante come Daniela, detta Dany, fino a quando non mi contatto' lei stessa per annunciarmi un suo imminente trasferimento proprio a Milano.


Fu lei a cercarmi, sapendo di avere una cugina Transgender Milanese, e fu lei stessa a chiedermi di poterla ospitare per qualche notte finche non avrebbe trovato dove stare. La Dany era una bella figa di circa vent'anni, almeno dalle foto che avevo visto di lei, era splendida. Poteva benissimo fare la modella, lunghi capelli neri corvino lisci, fisico magro, fianchi stretti, alta piu o meno quanto me, circa 1,70, due belle tette sode e gonfie, un visino da troietta con due labbra da pompinara, un nasino piccolo alla francese, e due occhi da gatta in calore, questa era mia cugina. Pelle leggermente olivastra, tipica della donna del sud, era una vera bellezza.

Non che io sia stata da meno, ma lei era di un'altro pianeta. Ci tenemmo in contatto tramite internet, erano i primi anni novanta, e il web non era certo come adesso ovviamente, ma c'era e bene o male funzionava gia' allora tramite anche i primi smartphone Nokia multimediali. Dany doveva trasferirsi per studiare, almeno era cio' che mi aveva detto tramite messaggio, era quasi estate e mi domandai che effetto avrei avuto su di lei, o che effetto lei avrebbe avuto su di me. Immaginai la cuginetta, come una brava ragazza per bene, e dato io ero una puttana di prim'ordine, tentai di non rivelarmi troppo facilmente.

Quando la ragazza mi si presento' alla porta con la valigia in mano, devo dire che rimasi incantata a guardarla. Era anche piu bella che in foto, addosso aveva poco o nulla, una t-shirt scollatissima che le faceva intravedere il seno prosperoso, un paio di shorts come quelli che portavo io sgambatissimi, tanto da lasciarle scoperto mezzo sedere, aveva delle gambe da pantera che non mi sfuggirono. La feci accomodare, ci abbracciammo e ci baciammo, sentire il suo seno addosso al mio petto mi fece un certo effetto devo ammetterlo, dovetti allontanarmi subito per evitare brutte figure. Mi fece un sacco di complimenti per la mia avvenenza, e scherzammo subito sul fatto che eravamo due belle puledre che avrebbero fatto la felicita' di molti uomini. Non sapeva quanto era vera quella battuta fatta per scherzo.

La feci rinfrescare, e una volta piu' comoda, ci sedemmo sul divano a parlare e conoscerci meglio. Infondo pur essendo parenti, nessuno delle due sapeva cosa faceva l'altra. Piu' la guardavo, piu' rimasi stupita da tanta bellezza, e mi chiesi se le altre cugine lasciate e mai conosciute al paese, fossero tutte come lei. I miei rapporti con le ragazze non erano dei migliori, abituata agli uomini con cui avevo a che fare ogni giorno, era ben diverso che avere accanto una tale dea. Le chiesi se avesse mai pensato di fare la modella, e la Dany, ridacchiando mi rispose che a lei certi ambienti non interessavano, era venuta a Milano per studiare e fare un corso di magistratura, roba assai pesante mi confido', voleva diventare un legale e stava studiando per diplomarsi.

Ero incantata a guardarla parlare e gesticolare con le sue manine delicate e affusolate, ma anche lei vedevo mi mangiava con gli occhi ad ogni pausa ammiccandomi sensualmente con il suo seno strabordante. Era bella, sexy, troia, al solo sguardo immaginavo attirasse un sacco di maschi. Chissà quanti uomini ti corteggiano le chiesi alla fine, sei un vero splendore, ma lei mi ridiede la battuta rispondendo, che se lei era bella, io ero una vera star, a te gli uomini non mancano di sicuro poi azzardo', lasciandomi di sasso, che avesse gia' scoperto tutto? la guardai maliziosamente confidandole che avevo la mia stuola di ammiratori.

Questo non smentiva l'idea che mi ero fatta di lei, non la conoscevo, ma a istinto avevo capito che era una Troia piu di me, anche se non lo dava a vedere, immaginai quanti cazzi avesse preso in figa e in culo, e quante pompe avesse fatto con quella bocca. Quella notte dormii ben poco, sapendo di averla in casa, il pensiero di immaginarla nuda con solo i suoi lunghi e neri capelli ad avvolgere il suo corpo esplosivo, mi faceva un effetto dirompente. Non guardai l'ora, ma eravamo coricati da poco tempo, quando sentii bussare alla porta della mia camera. Le dissi di entrare, ovviamente era lei. Proprio come me, la cuginetta, non riusciva ad addormentarsi, e cosi' mi chiese se non mi dava fastidio, di tenermi ancora un po di compagnia. La feci entrare con vero piacere, addosso aveva solo un Babydoll che le faceva intravedere le forme, non aveva intimo a quanto potevo vedere, e la mia erezione si faceva sempre piu' difficile da nascondere ai suoi occhi. Tanto che alla fine se ne accorse.

Vedo ti faccio effetto - disse la stronzetta punzecchiandomi e strusciandosi contro di me come una gatta in calore, io indossavo solo una canotta nera e dei pantaloncini corti da notte. Si mise ancora piu' comoda, con la scusa del caldo che aumentava, si fece scivolare di dosso il Babydoll in un secondo, aveva proprio intenzioni serie, ma stetti al gioco, e l'assecondai - Si... fa davvero caldo stasera - risposi, scostandomi i lunghi capelli da un lato mentre lei, iniziava a approcciarsi a me, salendo sul lettone matrimoniale, e accarezzandomi i capelli. Sei incantevole - mi disse poi, prendendo con la sua manina delicata il mio cazzo ormai evidente dai pantaloncini, me lo estrasse e inizio' a masturbarmi lentamente, mentre il suo viso da vaccona si accostava al mio da bimba, e le nostre labbra carnose si toccarono alla fine.

Non potevo credere a cio' che stava accadendo tra noi, ed ero pronta a tutto ormai, senza sottrarmi, lasciai che la sua lingua bollente, entrasse a forza dentro la mia bocca, e che il suo caldo corpo, si attaccasse al mio. Quando la troietta, mi sfilo' i pantaloncini, non ho piu' fatto resistenza passiva, e mi sono fiondata addosso a lei, immobilizzandola e abusandola in tutto e per tutto. La misi sdraiata a pancia sotto allargandole le gambe, la piccola troietta era un lago immezzo alla figa ben rasata di cui potevo vedere al chiaro della abatjour, i suoi umori colare sulle lenzuola. Continuava ad ansimare la vaccona, e non la feci piu' attendere, la penetrai con un solo colpo, affondandole il mio bel cazzo grosso e duro dentro, facendola urlare.

Mi scostai i capelli dal visetto, e iniziai a stantuffarla su e giu senza sosta e senza piu' dire una parola, d'altra parte che si poteva dire ormai in quel momento, se non fare gemiti e sospiri. Piu' glielo spingevo a fondo, piu' la troia gemeva di piacere con la sua vocina da gatta in calore, aveva una voce tipo quella della Britney Spears per capirci, molto da adolescente e sexy come era lei stessa. Io non ero molto afferrata nello scopare donne, lei era la prima che scopavo in tanti anni passati con gli uomini a fare io la parte femminile, e ora che dovevo fare il maschietto della situazione, mi trovavo abbastanza a disagio.

Era spettacolare vederla vibrare e gemere sotto i miei colpi, e cercai di misurarmi per non sborrarle in figa troppo presto, ero troppo eccitata dalla situazione che si era creata tra noi, stavo scopando la mia prima donna, ed era mia cugina, assurdo. Le uscii dalla figa, lei lo voleva nel culo, era una gran zoccola altro che brava ragazza come avevo creduto, era una puttanella vogliosa di cazzo, e me lo stava facendo prosciugare. La scopai anche in culo, e la sentii urlare ulteriormente con la sua vocina da gatta, non mi trattenni piu' e dopo averle affondato ancora qualche colpo, le venni dentro riempiendola di sperma bollente in culo, e accasciandomi su di lei.

Ovviamente dormimmo insieme a quel punto, e fu un sonno migliore di quello che avremmo fatto da sole se non fosse accaduto nulla. La mattina seguente, eccitata per quella conoscenza notturna, la cuginetta volle portarmi a conoscere dei suoi amici. Sinceramente non fui molto contenta, e tentennai piu' volte, ma lei insistette parecchio e dovetti cedere. Mi porto' a casa di un suo conoscente, non so dove trovò il tempo di farsi cosi' presto, dei nuovi amici, dato era in citta' da solo un giorno, ma mi racconto' strada facendo, che erano degli amici della calabria, che erano emigrati a Milano tempo addietro, con cui aveva mantenuto i contatti, ed ora disse, sarebbe stata loro ospite. Non ci trovai nulla di strano, e presi per buona la storiella che Dany mi racconto'.


Dopo un viaggetto di mezz'ora circa tra i mzzi pubblici, Tram e Bus, poi un pezzo a piedi, finimmo per arrivare davanti una palazzina elegante di cinque piani, che lei indico' come il posto dove stavano i suoi amici. Mi meraviglio' come una ragazza spaesata della calabria, che non aveva mai messo piede in citta', sapesse trovare in un lampo, luoghi e posti meglio di me che ci ero nata. La cosa iniziava a puzzarmi, e mi chiesi fino a che punto quella furbetta mi stesse dicendo la verita', secondo me era gia' stata li altre volte, ma non dissi nulla e continuai in silenzio, ad annuire ai suoi commenti, e seguirla. Sembrava eccitata piu di me nel salire con l'acensore fino al quarto piano della palazzina, e a fermarci davanti ad una porta.

Suonò il campanello, e dopo poco, ci venne ad aprire un'uomo non un ragazzo come mi sarei aspettata. Quest'uomo che lei salutò con un bacio a stampo sulla bocca, e gettandogli le braccia al collo, non doveva avere piu' di una cinquantina d'anni. Mi domandai chi fosse e come facesse a conoscerlo cosi' intimamente. Mentre mi facevo queste seghe mentali, Dany mi presento' all'uomo - ecco questa e mia cugina Chris, non e' uno splendore? disse Dany rivolta all'uomo, che fu davvero incantato e mi fece i complimenti. Non so fino a che punto gli fui indifferente, l'uomo guardava piu' me che mia cugina, ci fece strada e attraversammo un lungo corridoio con tanto di tappetino verde, la casa era spaziosa, e mi chiesi che lavoro facesse quel tizio per permettersi di vivere in quel posto.

Arrivati in salotto, rimasi pietrificata, mi trovai davanti ad uno scenario che non avevo certo previsto, a parte la grandezza e la bellezza del salotto in cui ci trovavamo, con tanto di TV appesa al muro con schermo gigante, e un arredamento con poltrone e divano in pelle nera lucida, ma la cosa che mi colpi' maggiormente, fu quei cinque o sei uomini nudi con i cazzi belli duri gia' pronti ad attenderci entrambe. Dove diavolo mi aveva portata quella vaccona della Daniela? e chi erano quei tizi? Pretesi a quel punto una spiegazione immediata o avrei alzato i tacchi dei miei stivali, e sarei uscita di li. Dany mi calmo' abbracciandomi e mi sussurro' che non c'era nulla da temere, erano amici e persone fidate con cui ci saremmo divertite.

Guardai con la coda dell'occhio i sei uomini nudi piu' il padrone di casa, che si stava denudando, e non mi sembravano proprio persone di cui fidarsi, ma la cuginetta tento' di calmarmi una seconda volta, ero troppo nervosa e tesa, dovevo rilassarmi mi disse. Cercai di accontentarla, e mi lasciai condurre per mano dalla cuginetta immezzo a quegli uomini nudi per fare conoscenza. Mi mollo' li in piedi, mentre lei si dava al padrone di casa, con cui senza tanta vergogna ne pudore, inizio' subito ad amoreggiare e facendosi denudare da lui davanti a tutti i presenti. Lo avevo sospettato che fosse una gran cagna, ma che arrivasse a uel punto non lo immaginavo certamente.

Per non farmi vedere puritana e falsa moralista, cercai di darmi da fare io stessa, iniziando a prendree in mano i cazzi dei presenti, e masturbarli come potevo senza tanti problemi, se lo faceva lei, perche' avrei dovuto vergognarmi io? fui subito circondata dai sei uomini che non si fecero troppi problemi a mettermi le mani addosso in ogni parte mentre qualcuno mi scostava i capelli dal visetto per infilarmi la sua lingua in bocca. Cercavo di tenere d'occhio mia cugina, non volevo le facessero del male, non la vedevo piu', c'era la musica di sottofondo, ed ero circondata, non avevo campo visivo libero per rintracciarla.

Finalmente la vidi, era a terra con addosso il padrone di casa e un'altro dei sei che ora erano cinque attorno a me, che la scopavano in bocca e in culo messa a terra a gambe sollevate. Si dava da fare la cuginetta, e gemeva a voce strozzata con il cazzo in gola dell'altro. Mancavo solo io all'appello. Fui trascinata sul lungo e ampio divano in pelle, e li messa a sedere a gambe aperte, fui imboccata da due cazzi alla volta senza tanti complimenti, e mi diedi da fare per farmi valere. Sentivo la voce di mia cugina strillare dal piacere gemere e godere come la puttana che era, mentre anch'io cercavo di darmi da fare con quei signori sconosciuti che gentilmente mi tenevano occupata la bocca.

Fui messa non so come, a terra sul verde tapeto che ricopriva il pavimento di tutto l'appartamento, anche in bagno e cucina oltre la camera da letto, non erano stati risparmiati. Messa a pecorina, con i lunghissimi capelli a coprirmi interamente visetto e testa, fui montata sulla schiena, da uno di quei signori, che affondo' il suo cazzo dentro me dopo avermi cosparso il culo di vaselina.Un'altro dei signori, mi prese i capelli, e me li alzo' dal visetto prima di farmi imboccare il suo cazzo fino in gola scopandomi la bocca, mentre quello sopra di me, mi ingroppava stantuffandomi a dovere, e inizia anch'io a gemere forte come la cuginetta.

Non avrei mai pensato di finire in una location e situazioni simili, per di piu' con mia cugina a pochi passi che gemeva e godeva scopata in culo in figa e in bocca da tre uomini che per l'eta', potevano essere suo padre. Avevo sottovalutato la troiaggine di quella ragazza, ma ero pronta a condividerla con lei, infondo ero fatta della sua stessa pasta, troia io, troia lei. Che situazione da film mi dissi mentre venivo scopata in culo e in bocca a turno, da quelli che un po pensavano a me, un po facevano la spola da mia cugina. Mi fecero mettere sdraiata su un fianco, uno mi tenne sollevata una gamba, mentre un'altro mi entro' in culo gia' bello spanato da altri. In bocca mi arrivarono due cazzi per volta, che cercavo di tener dentro il piu' possibile, saro' venuta non so quante volte a fontanella sborrando piu' volte, ma non ci feci caso, e continuai a godere come una vaccona.

Cercavo con lo sguardo mia cugina e la trovai, lei mi lancio' un'occhiata, ci guardammo sorridendo contente, come a dirci - alla fine ci stiamo davvero divertendo - e dovetti ammettere che aveva avuto ragione. Sentirmi aperta da quei maschi a pochi passi da lei, mi dava una carica e una scossa particolare. Era uno spettacolo unico la cuginetta sfondata da piu' uomini insieme. la sentivo mugolare come una cagna, ma io non volevo esser da meno, e mi diedi da fare per imitarla, non avevo mai fatto una doppia prima d'ora, nel culeo fa ancora piu male che in figa se non si e abituati a certe pratiche, ma non volevo che la cuginetta calabrese mi surclassasse, la piu' Troia dovevo essere per orgoglio per forza io.

Chiesi a due uomini se se la sentivano di entrarmi insieme, ce da dire che i due presero l'occasione al volo. La doppia penetrazione non è cosa facile da realizzare, ci vogliono due uomini affiatati che sanno muoversi bene e allo stesso tempo. Ma dato due di loro accettarono, sperai almeno, fossero abbastanza affiatati da non combinarmi disastri dentro. Con la massima calma i due uomini, facendo largo agli altri intorno, si posizionarono dietro di me, che mi ero rimessa alla pecorina, venni prima penetrata da uno, poi l'altro si mise al suo posto, e poco a alla volta, cercando di non farmi male piu' di tanto, entro' pure lui. Fu una cosa nuovissima che presi come potei, non l'avevo mai fatta, ma la competizione con la vaccona urlante a pochi passi da me, mi aveva fatta ingelosire non poco.

Adesso con due cazzi in culo e due in bocca, cercavo di tentare l'impossibile, e appena i due si mossero dentro di me, dovetti cercare di rilassarmi in uno sforzo sopra il limite di sopportazione. Dopo qualche minuto di dolore comprensibile, il piacere si fece sentire, e iniziai a gemere con i cazzi in bocca e quei due in culo come una troiona. Qualcuno non ce la fece, e mi scarico' in bocca tutto il suo sperma, cosi' dal mento inizio' a colarmi una fontanella di liquido bianco che sporco' il tappeto verde a gocce grosse.
Morendo dal piacere continuai a fare la mia parte, mai provato un piacere simile, dopo il dolore ovvio iniziale, fu davvero il paradiso ad invadermi completamente. Avevo gli occhi chiusi, potevo solo sentire la Dany che urlava come un'invasata, la stavano sfondando a dovere. Io ora ero sua complice, chissà mia zia cosa avrebbe detto se lo avesse saputo, probabilmente l'avrebbe disconosciuta, ma Dany era brava a fare le cose di nascosto, nemmeno io avrei immaginato di avere una cugina cosi' zoccola,era una furbona non da poco quella Troia.

Invece non mi era ancora chiaro il motivo per cui aveva voluto coinvolgermi in quella Gang Bang improvvisata o forse gia' organizzata a mia insaputa. Poco importava ormai, qualunque fosse stato il motivo, ero li con lei, godevo come una vaccona, e questo mi bastava. Da qualche minuto non sentivo piu' la voce della cuginetta, che avesse già finito? il gruppetto di uomini attorno a me, si scostò per farla passare, la vidi, era raggiante, come se le avessero fatto il regalo piu bello del mondo, aveva un'espressione sul volto che diceva tutto.

I suoi capelli scompigliati dalla selvaggia scopata appena conclusa, e ancora gocciolante di sperma da vari punti,vedendomi riempita da due uomini, si sdraiò accanto a me, sdraiandosi a pancia sopra si scostò i lunghi capelli vicino ai miei, e lasciò che alla fine il cerchio di uomini, si richiudesse per masturbarsi e svuotarsi su di noi li a terra. Ero ancora impegnata a farmi trapanare il culo dai due uomini, quando iniziarono ad arrivarci le prime spruzzatine addosso che ci lavarono completamente. Anche i due uomini che avevo in culo si arresero svuotandosi le palle dentro di me, lavandomi tutta e dandomi quella sensazione di essere riempita totalmente di calda sperma. Avevo ormai il culo cosi' largo, che ci sarebbe passato un braccio intero.

Feci solo in tempo ad aprire le mie labbra carnose ormai distrutte dallo succhiare cazzi, che una cascata di sperma ci ricopri' i visetti e l'intero corpo, sporcandoci fin sui capelli. Guardai la cuginetta, e ci mettemmo a ridere come due sceme, poi spontaneamente, avvicinammo le nostre bocche fameliche, e ci baciammo, con ancora lo sperma che abbondava sulle nostre labbra. Fu un'esperienza incredibile che non avrei mai immaginato di fare in vita mia, specie con una cugina come Daniela. Da quel giorno, io e la mia cara cugina, ci mettemmo a Troieggiare per tutta Milano, con tutti gli uomini che la ragazza aveva conosciuto nella sua permanenza lombarda. Dopo il suo ritorno in Calabria, non l'ho piu' sentita, e dire che mi aveva promesso ci saremmo tenute in contatto. Da quell'esperienza imparai molto, sopratutto per quanto riguarda una bella doppia penetrazione, grazie alla Dany. Contatti chrisbabyface@libero.it
scritto il
2022-02-18
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