La famiglia 2° - Leccatemela ragazzi.

di
genere
incesti

La mamma seduta sulla sedia in cucina, aveva appoggiato una gamba sul tavolo e l'altra allungata a terra in modo da favorire la massima apertura delle sue cosce.

Il ragazzo in ginocchio davanti a lei, non aveva avuto nessuna difficoltà a dischiudere le grandi e piccole labbra della vagina sino a scoprire il frutto rosso che come una ferita vi si celava dentro.

Anche il ragazzo come la sorella, nonostante avesse da poco la maggiore età, aveva maturato una certa esperienza sin da adolescente e dunque, sapeva bene quali tasti "suonare" per dare il massimo godimento alla mamma.

Con la bocca "baciata" al sesso dischiuso come un frutto di mare e le mani della mamma che da dietro la nuca lo spingeva contro di se guidandone i movimenti, succhiava e frullava la lingua su quelle gustose appendici carnose leccando e scavando a guisa di un piccolo pene sin dentro le sanguigne e umide pareti della vagina.

Era bravo il ragazzo e ben presto la mamma aveva cominciato a gemere a quel delicato e profondo trattamento.

Poi, ben saldamente attaccato come un bacio indissolubile e sublime, aveva staccato le mani e mentre con una le accarezzava le parti più sensibili dell'interno delle cosce, con un dito dell'altra mano, le aveva penetrato l'ano.

Queste ultime operazioni aggiunte al frullio della lingua dentro la vagina ed ai risucchi della clitoride, le avevano scatenato un devastante orgasmo che le aveva scosso tutto il corpo provocandole al tempo stesso, un copioso rilascio di umori che il ragazzo aveva risucchiato rumorosamente.

Alla fine di quel burrascoso epilogo, la donna si era abbandonata sulla sedia e con le mani tra i capelli del figlio, ansimando, lo accarezzava con gratitudine.

Il ragazzo che conosceva bene le reazioni della mamma, aveva continuato a leccarla e morderle la clitoride mentre con le mani le strizzava in modo quasi doloroso i capezzoli gonfi e turgidi come nocciole provocandole lievi scosse in tutto il corpo e gridolini di dolore che si sovrapponevano al respiro sempre più pesante ed un crescente piacere che l'aveva accompagnata verso un nuovo orgasmo meno devastante del primo ma più lungo e intenso.

"Grazie Edo, sei stato un vero amore, mi hai fatta morire con la tua lingua ma adesso devi finire di prepararti altrimenti farai tardi a scuola.

Ricordati che ho un debito con te e stasera vorrei saldarlo!-

Gli aveva detto col respiro ancora pesante mentre dopo averlo aiutato ad alzarsi, gli aveva palpato il cazzo che spingeva durissimo dentro il pigiama.

Dopo qualche minuto, anche la figlia era uscita dal bagno e la mamma che aveva mantenuto la sua oscena postura scosciata, le aveva steso le braccia invitando anche lei ad inginocchiarsi per ripulirle la fica ancora gocciolante con la bocca:

-Vieni dalla mamma troietta e lascia stare la pulizia per terra cui mi occuperò io dopo.

Adesso leccami questa e puliscila bene che non ho tempo di fare il bidet.-

Avevano riso entrambe a quelle battuta.

Quando i ragazzi erano tornati già pronti per la colazione e per uscire, la mamma aveva già lavato il pavimento ed aveva ripreso l'aspetto di angelo del focolare che ogni mamma dovrebbe avere.

Mentre lei era vicino ai fornelli intenta a cucinare, era uscito anche il padre dei suoi figli che abbracciandola da dietro, le aveva dato un bacio sul collo.

A quell'inatteso abbraccio lei aveva reagito in modo un po' brusco respingendolo e poi, girandosi verso di lui gli aveva detto:

-Lo sai brutto porco da quanto tempo non mi scopi?

Se vuoi che mi vada a cercare altri maschi dimmelo.-

-Ma che dici?

Perché devi cercarti altri maschi, non ti basta tuo figlio?-

-Mio figlio?

Ma sai che sei proprio uno stronzo!

Secondo te mio figlio può sostituirsi a te con quella dotazione che ti ritrovi tra le gambe?

Ma lo sai cosa mi ha detto nostra figlia stamattina, lo sai?

Mi ha detto "Mamma, papà sborra come un cavallo!"

Come se io non lo sapessi e tu, credi davvero che tuo figlio ancora così giovane e non completamente sviluppato possa prendere il tuo posto?

Certo, io l'ho addestrato bene e con le mani e la lingua mi fa godere come una pazza, è davvero molto caro e bravissimo.

Ma lo sai anche tu che aperta come sono davanti e di dietro dal tuo cazzone, quando me lo mette dentro, riesco a stenti a sentirlo e per farlo godere devo stringere le gambe e poi, per godere anch'io, devo farmela leccare.

-Lo so Laura, lo so!

Ma credimi, da quando tua figlia si è abituata a me, dei suoi amichetti e del suo fidanzato non vuole più nemmeno sentir parlare.

Vuole il mio cazzo e lo sai anche tu che oramai sembra una ninfomane e ne vuole ad ogni ora del giorno e della notte.

Stanotte per esempio, non so quante volte è venuta lei e mi ha spompato facendomi venire tre o quattro volte sino all'alba e poi, stamattina prima di alzarsi, mi si è messa sopra e mentre io dormivo ancora, mi ha cavalcato fino a farsi riempire ancora di sborra.

Adesso, anche se io volessi fare il mio dovere con te, non ce la farei proprio.-

-Ho capito, ho capito!

Lascerò il nostro lettone matrimoniale a te e tua figlia ed io unirò i due lettini di Lia ed Edo per farne uno matrimoniale e trasferirmi da lui.

Poi, insieme a mio figlio, sino a che dura la cotta tra te e tua figlia, andrò in cerca di cazzi adatti alla mia fica.

Lo sai che al giorno d'oggi tra internet ed i vari club privé, non è difficile trovare quello che si cerca.

Tu poi ricordati che tua figlia vuole essere ingravidata da te prima del matrimonio e dunque, dobbiamo cominciare a programmarlo prima che combiniate qualche guaio e magari chissà, anche io mi farò mettere incinta dal mio bambino!

segue
scritto il
2022-03-03
1 1 . 4 K
visite
2
voti
valutazione
5.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La famiglia
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.