Alexa la escort

di
genere
etero

La incontravo solo quando andavo a correre e neanche spessissimo, era bella come il sole, ma lei non mi degnava nemmeno di uno sguardo. Chiesi ad un amico se la conosceva, con mia sorpresa mi disse che faceva la escort. C'era una ragazza di sua conoscenza che gestiva un giro di escort e Alexa era una di queste, le chiesi se poteva organizzare per me. Prima di fissarmi un appuntamento mi chiamó al cellulare, per tutta la sera ti costa 250€ è la più cara, tutto compreso naturalmente, accettai per l'indomani. Alle 20 esatte suonarono il campanello, era lei. Entrò ci presentammo, tutta in tiro con un tailleur rosa era ancora più bella di quanto mi ricordassi. Misi una canzone e le dissi di ballare e giocare con me, ogni volta che il cantante dice amore devi toglierti qualcosa, amore e si tolse una scarpa, amore e si tolse l'altra scarpa, amore e si tolse la giacca, amore e si tolse la gonna, amore e si tolse la camicetta, la canzone finì e lei era in reggiseno e mutandine, quello che volevo. Ora ogni volta che dico amore togliti un indumento disse lei passando a comandare il gioco, amore e mi tolsi la camicia, amore e mi tolsi le scarpe, amore e mi sfilai i pantaloni, amore e mi tolsi i boxer, amore disse ancora, ma sono nudo le dissi, allora baciami disse, ci demmo un lungo bacio poi la sua bocca cercó il mio cazzo duro, mi fece distendere sul divano e incominciò a succhiare e leccare dappertutto, saliva fino alla cappella e scendeva fino alle palle, poi prese a succhiare con più convinzione e mi fece venire ingoiando tutto lo sperma. Poi mi cavalcò stupendamente mentre io le baciavo i seni e la bocca, la eccitava leccare la mia lingua, venni per la seconda volta. Facemmo una pausa, avevo ordinato da un servizio di catering un menù a base di pesce, durante la cena doveva stare con le sole mutandine o se voleva anche nuda, volevo guardarli viso e seno per tutta la durata, brindammo con del vino bianco, e mangiammo con appetito, ostriche, cozze, arselle e gamberoni e per finire una fetta di torta e champagne. Mi alzai in piedi mi avvicinai e la baciai con foga, sapeva di pesce, poi avvicinai il mio cazzo alla sua bocca che prese a succhiare, poi ci dirigemmo verso il divano e si mise alla pecorina, affondai il mio cazzo sulla sua fica e la sentii gemere e venire un paio di volte, poi la penetrai nel suo bel culo e venni dopo una quindicina di minuti. L'ho incontrata altre volte durante le mie corse e continua a non degnarmi di uno sguardo, prima o poi me la scopo nuovamente.
scritto il
2022-03-09
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