Un mondo come piace a me -6-

di
genere
esibizionismo

Così facendo lasciò cadere la gonna coprendo la testa della signora

“Non mi copra il viso” disse staccando il muso dalla figa, dopo averle dato un bacetto sulle grandi labbra

“come le ho detto prima, aspetto dei clienti e se non mi vedono rischio di perdere un contratto importante”.

Trascorsi nemmeno un paio di minuti, arrivarono i due clienti che la Signora stava aspettando.

Elena vide questi due uomini avvicinarsi cercando di sbirciare fra le sue cosce.

“Signora Marchi?” chiese uno di loro.

La signora Marchi distolse lo sguardo dalla figa e, senza staccare le labbra dal suo capolavoro, bofonchiò qualcosa di incomprensibile e contemporaneamente alzò due dita con la sua mano sinistra.

Elena, ansimando, tradusse questo gesto ai due clienti

“Credo voglia dire di attenderla per circa due minuti, e vi garantisco che da come sta andando basteranno anche meenooooh….”

Mentre parlava, Elena ebbe un fremito che preannunciava un’incombente esplosione di piacere”.

“Fate pure con comodo” disse uno di loro “noi, intanto, ci godiamo lo spettacolo”.

Mentre si prestava a sferrare l’ultimo attacco di lingua, la signora Marchi cominciò ad emettere dei suoni gutturali, sfilò la lingua dalla vulva e sputò per terra una saliva grassa e filamentosa.

“Tutto OK signora?” le chiese Elena boccheggiando.

Si trovava in estasi, in attesa dell’ultimo colpo di grazia sferrato dalla lingua maledetta che le aveva serpenteggiato dentro la pancia.

La signora non rispose, e dopo aver sputato per terra tornò alla sua attività.

Emise un altro suono gutturale, si staccò rapidamente dalla figa e cominciò a vomitare sul lato della panchina.

“Mi spiace” disse la signora Marchi con voce strozzata rivolgendosi a tutti i presenti, poi ritornò a vomitare copiosamente.

Elena rimase sbalordita per un lunghissimo istante mentre guardava incredula quella cazzo di Leccafiga che a quanto pare aveva deciso di guastargli la festa.

Poi si infilò freneticamente due dita fra le gambe tentando di completare l’opera lasciata in sospeso, ma ormai il momento era passato.

“PORCA TROIAA !!!” ululò Elena con lo sguardo alzato al cielo.

La signora Marchi si stava ricomponendo, prese una bottiglietta d’acqua dalla borsetta e bevve due sorsi.

“Mi scusi ancora signora” le disse “è colpa del latte che ho bevuto a colazione, sicuramente era avariato”.
“Non si preoccupi” sospirò Elena con voce sommessa e rassegnata “spero che ora si senta meglio”.

CONTINUA ...
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scritto il
2022-03-16
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