Lo vuoi papà? 8° - La mamma, il papà e la figlia.
di
Andrea2022
genere
incesti
La lingua di mia madre che mi leccava il sesso già fradicio di umori scivolandovi dentro con la sua lingua a guisa di dardo per poi ritrarsi ed entrare ancora mentre con le dita mi strizzava la clitoride ed un capezzolo, mi aveva trascinata dentro una nuvola di luci, di suoni e di sensazioni indescrivibili.
Come descrivere d'altra parte il paradiso senza esservi mai stata prima per di più, col cervello obnubilato dalla lussuria ed il corpo tremante in preda a sensazioni struggenti di piacere montante che improvvisamente, esplodeva in devastanti orgasmi accompagnati dalle carezze di mio padre sul mio viso e tra i capelli.
-Godi bambina, godi bambina di papà con le ineguagliabili pennellate della lingua della mamma e le sue dolcissime carezze.-
Mi bisbigliava mio padre in un orecchio mentre anche la sua lingua cercava di strapparmi l'anima insieme al tremore del mio corpo.
Dio mio che goduria quando mia madre spostando la mano, mi mordeva la clitoride e me la succhiava come fosse una Mou e con le dita si intrufolava tra le pieghe delle mie grandi e piccole labbra.
Lo scuotere del mio corpo provocava nervose ricadute delle mia natiche sul tavolo che, completamente bagnato dai mei umori, provocava lo stesso suono di uno schiaffo sull'acqua che andava a sovrapporsi allo sciacquio provocato dal movimento delle dita nella mia fica grondante di umori.
Dio mio quanto godimento!
Avevo perso oramai ogni sensazione di tempo e di spazio e mentre mia madre continuava a
farmi godere, mio padre si era portata dietro di lei e l'aveva infilzata nel culo facendole sentire la cappella sin dentro lo stomaco e strappandole suoni gutturali e umidi mentre i suoi testicoli schioccavano come colpi di frusta sulle labbra della sua figa bagnata dai fluidi delle sue mucose vaginali.
Aveva cambiato repentinamente buco quando mio padre aveva cominciato a sborrare e dalla sua ugola sortivano impressionanti grugniti che avevano coinvolto mia madre che, con la bocca ancora attaccata alla mia fica emetteva suoni strozzati che si univano alle grida di incitamento e goduria che senza controllo uscivano dalla mia bocca.
Dopo aver goduto, mio padre si era disteso sul pavimento e mia madre:
-Bambina, vai a sederti sul viso di tuo padre che ti succhierà il nettare che sta colando mentre tu, con la tua testa appoggiata sul cuscino della sedia, potrai bere dalla mia fica, la sborra con la quale me l'ha riempita tuo padre.-
Che scena!
Che combinazione di corpi tremanti!
Che suoni libidinosi!
Che goduria!
I tre corpi erano uniti in una composizione che ricordava certe sculture classiche o dipinti etruschi o sui vasi dell'antica Grecia.
Quella postura in cui i limiti dei tre corpi accaldati si confondevano, scatenava sensazioni che come un flusso elettrico attraversava le nostre menti ed i nostri corpi grondanti di sudore e madidi di umori.
Dopo quei devastanti momenti di piacere, eravamo andati tutti a lavarci.
Io e mia madre nella vasca mentre mio padre faceva la doccia.
-Avevi già avuto esperienze saffiche?-
Mi aveva chiesto la mamma mentre mi massaggiava col sapone:
-No!-
Le avevo risposto.
-Neanche con la tua amica Lucy?-
-No, neanche con lei.-
-Peccato, davvero un peccato che voi due vi siate limitate a fare pompini mentre lei già scopava col padre ed aveva rapporti lesbici con un'altra sua amica.-
-Come sai queste cose?-
-Me ne ha parlato lei.
Sai, Lucy è davvero una tua grande amica.
Mentre vi divertivate coi ragazzi con la bocca, lei vegliava su di te per evitare che tu potessi fare qualche sciocchezza.
Prima di ogni altra cosa, lei chiedeva a me come comportarsi ed io le davo i consigli che mi sembravano migliori per te ed oggi, con quello che c'è tra te e tuo padre ed ora anche con me, mi rendo conto di avere fatto la cosa giusta.
Ricordi quando venivi da me a chiedermi consigli su come comportarti coi ragazzi e come fare coi giochi di bocca?
Come mi piaceva darti consigli su come fare i pompini senza problemi e senza che ti prendessero per una puttanella.
Ebbene, ero io che suggerivo a Lucy di mandarti a parlare con me di quelle cose in modo da farti sentire sicura e creare le basi per il momento in cui tu fossi matura e pronta per i passi successivi.
Quel momento è giunto, è adesso!
Comunque, a parte questo, ti è piaciuto come ti abbiamo fatta godere io e tuo padre stasera?-
-E stato meraviglioso mamma, grazie.. grazie.. grazie!
Credo che non potrò mai dimenticare questo giorno.-
-Non correre bambina, non correre, la giornata non è ancora finita e chissà che stanotte, dopo questo bagno ritemprante e dopo che il nostro stallone si sarò ricaricato, non vi sia qualche nuova sorpresa.-
Eravamo seduti sul divano a bere qualcosa di fresco e guardarci negli occhi con evidente soddisfazione per come si era svolta la serata.
Certo vi erano molte cose ancora che mi avrebbe detto mia madre nei giorni successivi ma per quella notte, mi aspettava una nuova sorpresa come mi aveva anticipato la mamma mentre ci accarezzavamo languidamente nel tepore della vasca da bagno.
-Sai, sono rimasta un po' sorpresa prima, mentre leccavo la nostra bambina.-
Aveva detto mia madre rivolgendosi al marito.
-In che senso?-
Aveva risposto lui.
-Non fare il finto tonto, hai capito benissimo a cosa mi riferisco.
Mi ha stupito davvero molto scoprire che il bocciolo posteriore della nostra bambina non sia stato ancora dischiuso.-
-Amore!-
Aveva ripreso mio padre dopo un lungo sospiro.
-Amore, mi stupisce davvero che tu non l'abbia capito.
Ma hai visto anche tu com'è chiuso ed acerbo ancora quel fiore.
Secondo te avrei potuto aprirlo forzandolo col mio coso da sfondamento?
Sai anche tu con quale devastante effetto se lo avessi fatto.
Aspettavo che ci fossi anche tu per farle sbocciare quel fiore che ho ammirato, leccato e annusato mille volte inebriandomi col suo afrore ma, riuscendo sempre a trattenermi nel timore di farle troppo male.
Credo che questa sia la serata giusta!
Tu me la prepari con la tua arte e con l'aiuto dei tuoi giochini e quando è pronta e lo vorrà anche lei, io sono qui con tutto il mio amore e l'ingombrante arnese.-
Io lo volevo, dio sa lo volevo!
-Amore, vuoi che il tuo papà ti dischiuda la rosellina che nascondi tra le tue belle natiche?
Vuoi che tuo padre ti sodomizzi stanotte aprendo anche la tua ultima barriera?-
-Si mamma, lo voglio!
Voglio essere inculata da papà e anche se mi farà male la prima volta, lo voglio.. lo voglio subito.. adesso!-
segue
Come descrivere d'altra parte il paradiso senza esservi mai stata prima per di più, col cervello obnubilato dalla lussuria ed il corpo tremante in preda a sensazioni struggenti di piacere montante che improvvisamente, esplodeva in devastanti orgasmi accompagnati dalle carezze di mio padre sul mio viso e tra i capelli.
-Godi bambina, godi bambina di papà con le ineguagliabili pennellate della lingua della mamma e le sue dolcissime carezze.-
Mi bisbigliava mio padre in un orecchio mentre anche la sua lingua cercava di strapparmi l'anima insieme al tremore del mio corpo.
Dio mio che goduria quando mia madre spostando la mano, mi mordeva la clitoride e me la succhiava come fosse una Mou e con le dita si intrufolava tra le pieghe delle mie grandi e piccole labbra.
Lo scuotere del mio corpo provocava nervose ricadute delle mia natiche sul tavolo che, completamente bagnato dai mei umori, provocava lo stesso suono di uno schiaffo sull'acqua che andava a sovrapporsi allo sciacquio provocato dal movimento delle dita nella mia fica grondante di umori.
Dio mio quanto godimento!
Avevo perso oramai ogni sensazione di tempo e di spazio e mentre mia madre continuava a
farmi godere, mio padre si era portata dietro di lei e l'aveva infilzata nel culo facendole sentire la cappella sin dentro lo stomaco e strappandole suoni gutturali e umidi mentre i suoi testicoli schioccavano come colpi di frusta sulle labbra della sua figa bagnata dai fluidi delle sue mucose vaginali.
Aveva cambiato repentinamente buco quando mio padre aveva cominciato a sborrare e dalla sua ugola sortivano impressionanti grugniti che avevano coinvolto mia madre che, con la bocca ancora attaccata alla mia fica emetteva suoni strozzati che si univano alle grida di incitamento e goduria che senza controllo uscivano dalla mia bocca.
Dopo aver goduto, mio padre si era disteso sul pavimento e mia madre:
-Bambina, vai a sederti sul viso di tuo padre che ti succhierà il nettare che sta colando mentre tu, con la tua testa appoggiata sul cuscino della sedia, potrai bere dalla mia fica, la sborra con la quale me l'ha riempita tuo padre.-
Che scena!
Che combinazione di corpi tremanti!
Che suoni libidinosi!
Che goduria!
I tre corpi erano uniti in una composizione che ricordava certe sculture classiche o dipinti etruschi o sui vasi dell'antica Grecia.
Quella postura in cui i limiti dei tre corpi accaldati si confondevano, scatenava sensazioni che come un flusso elettrico attraversava le nostre menti ed i nostri corpi grondanti di sudore e madidi di umori.
Dopo quei devastanti momenti di piacere, eravamo andati tutti a lavarci.
Io e mia madre nella vasca mentre mio padre faceva la doccia.
-Avevi già avuto esperienze saffiche?-
Mi aveva chiesto la mamma mentre mi massaggiava col sapone:
-No!-
Le avevo risposto.
-Neanche con la tua amica Lucy?-
-No, neanche con lei.-
-Peccato, davvero un peccato che voi due vi siate limitate a fare pompini mentre lei già scopava col padre ed aveva rapporti lesbici con un'altra sua amica.-
-Come sai queste cose?-
-Me ne ha parlato lei.
Sai, Lucy è davvero una tua grande amica.
Mentre vi divertivate coi ragazzi con la bocca, lei vegliava su di te per evitare che tu potessi fare qualche sciocchezza.
Prima di ogni altra cosa, lei chiedeva a me come comportarsi ed io le davo i consigli che mi sembravano migliori per te ed oggi, con quello che c'è tra te e tuo padre ed ora anche con me, mi rendo conto di avere fatto la cosa giusta.
Ricordi quando venivi da me a chiedermi consigli su come comportarti coi ragazzi e come fare coi giochi di bocca?
Come mi piaceva darti consigli su come fare i pompini senza problemi e senza che ti prendessero per una puttanella.
Ebbene, ero io che suggerivo a Lucy di mandarti a parlare con me di quelle cose in modo da farti sentire sicura e creare le basi per il momento in cui tu fossi matura e pronta per i passi successivi.
Quel momento è giunto, è adesso!
Comunque, a parte questo, ti è piaciuto come ti abbiamo fatta godere io e tuo padre stasera?-
-E stato meraviglioso mamma, grazie.. grazie.. grazie!
Credo che non potrò mai dimenticare questo giorno.-
-Non correre bambina, non correre, la giornata non è ancora finita e chissà che stanotte, dopo questo bagno ritemprante e dopo che il nostro stallone si sarò ricaricato, non vi sia qualche nuova sorpresa.-
Eravamo seduti sul divano a bere qualcosa di fresco e guardarci negli occhi con evidente soddisfazione per come si era svolta la serata.
Certo vi erano molte cose ancora che mi avrebbe detto mia madre nei giorni successivi ma per quella notte, mi aspettava una nuova sorpresa come mi aveva anticipato la mamma mentre ci accarezzavamo languidamente nel tepore della vasca da bagno.
-Sai, sono rimasta un po' sorpresa prima, mentre leccavo la nostra bambina.-
Aveva detto mia madre rivolgendosi al marito.
-In che senso?-
Aveva risposto lui.
-Non fare il finto tonto, hai capito benissimo a cosa mi riferisco.
Mi ha stupito davvero molto scoprire che il bocciolo posteriore della nostra bambina non sia stato ancora dischiuso.-
-Amore!-
Aveva ripreso mio padre dopo un lungo sospiro.
-Amore, mi stupisce davvero che tu non l'abbia capito.
Ma hai visto anche tu com'è chiuso ed acerbo ancora quel fiore.
Secondo te avrei potuto aprirlo forzandolo col mio coso da sfondamento?
Sai anche tu con quale devastante effetto se lo avessi fatto.
Aspettavo che ci fossi anche tu per farle sbocciare quel fiore che ho ammirato, leccato e annusato mille volte inebriandomi col suo afrore ma, riuscendo sempre a trattenermi nel timore di farle troppo male.
Credo che questa sia la serata giusta!
Tu me la prepari con la tua arte e con l'aiuto dei tuoi giochini e quando è pronta e lo vorrà anche lei, io sono qui con tutto il mio amore e l'ingombrante arnese.-
Io lo volevo, dio sa lo volevo!
-Amore, vuoi che il tuo papà ti dischiuda la rosellina che nascondi tra le tue belle natiche?
Vuoi che tuo padre ti sodomizzi stanotte aprendo anche la tua ultima barriera?-
-Si mamma, lo voglio!
Voglio essere inculata da papà e anche se mi farà male la prima volta, lo voglio.. lo voglio subito.. adesso!-
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