Lo vuoi papà? 9° - Inculami papà!

di
genere
incesti

Alla domanda di mia madre (in verità retorica giacché pareva già tutto scritto con inchiostro indelebile) aveva risposto "SI! mamma! Voglio che papà apra il bocciolo ancora dischiuso che ho nel segreto del mio corpo e che lo nutra col suo nettare caldo, profumato e cremoso! Mamma, voglio che sia papà a sverginarmi il culo!"

Dalle cose che mi aveva svelato mia madre, da come si erano svolte in precedenza le mie vicende esistenziali (Affettive e sessuali) e da come si prospettava il mio futuro di moglie e di amante di mio padre e di mia madre, pareva che davvero fosse stato già tutto scritto in modo immodificabile.

Io mi ci trovavo perfettamente a mio agio e senza sensi di colpa in quel ruolo.

La mia vita pareva sdoppiata sviluppandosi di fatto su due piani diversi ma coincidenti.

Amavo ricambiata il mio futuro sposo ed ero amata ed accettata da tutta la sua famiglia.

In parallelo, amavo mio padre e mia madre coi quali intrattenevo un complice, coinvolgente affetto di tipo incestuoso che nulla avrebbe tolto al mio matrimonio col vantaggio di offrire a mio marito una moglie felice, pienamente soddisfatta dalla vita e sempre pronta a condividere con lui i suoi migliori stati d'animo.

In più l'avrei sposato con già in grembo un bambino sano e forte al quale avrei potuto dare dei fratellini concepiti con lui.

Mentre mia madre preparava l'occorrente per farmi compiere l'ennesimo balzo verso la completezza del mio essere una donna davvero speciale, mi scorrevano nella mente quei fantastici pensieri.

Io e mio padre eravamo stretti sul divano completamente nudi a scambiarci dolci bacini e carezze languide come fossimo due adolescenti quando mia madre era venuta a chiamarmi per andare in bagno dove tutto l'armamentario era già pronto.

Sulla panca in legno accanto alla vasca da bagno vi erano posti in bell'ordine, una serie di pompette monouso contenenti diversi tipi di clisteri indiani dal profumo orientale e dal liquido miracoloso "miracolous enteroclysm" era il nome in inglese mentre la scritta indiana, ovviamente, era illeggibile.

Accanto, vi erano alcuni piccolissimi tubetti contenenti creme emollienti della stessa provenienza e marca seguiti da una serie di vibratori e dildo di diverse misure e tutti dal realistico aspetto del membro umano.

Nessuno di quelli si avvicinava minimamente alle misure di mio padre e tuttavia, mi sono sentita orgogliosa nella mia determinata convinzione che sicuramente non avrei deluso i miei genitori riuscendo infine a farmi inculare da mio padre.

Prima di iniziare mia madre aveva preso uno specchio e mi ci aveva fatto vedere il mio strettissimo e liscio sfintere anale e poi il suo, grinzoso, ugualmente chiuso anche se, visibilmente già collaudato da moltissimi passaggi.

-Sai bambina mia, l'ano è simile alla vagina; quando sei vergine appare chiuso ed incapace di ospitare il membro maschile ed infine, come ben sai, riesce persino a far passare un bambino quando partorisce.

Quel forellino nascosto tra le natiche è uguale, sembra inespugnabile eppure la sua elasticità è sorprendente.

Pensa che giocando con tuo padre ed altri maschi, mi è capitato spesso di prenderne due insieme nel culo.

Ti dirò, che la prima volta era stato proprio con tuo padre e mio fratello che non credevano che sarei riuscita a prenderli entrambi e invece!

Adesso riesco persino a farmi penetrare con la mano e il braccio sino al gomito da quel porco di tuo padre.

Le parole di mia madre mi avevano rassicurata anche se, un certo tremore, non riuscivo a controllarlo del tutto.

Coi piedi nelle vasca da bagno e le natiche rivolte indietro, mia madre mi aveva allargato le chiappe e mi aveva lavorato il buco del culo con la lingua prima di spalmarmi una di quelle creme e poi, mi aveva infilato la pompetta che, dopo circa cinque minuti mi aveva provocato la prima scarica il cui disgustoso odore, era stato attenuato dal profumo del liquido introdotto.

Dopo avermi lavato con la doccetta la zone e le gambe imbrattate, mia madre mi aveva spalmata ancore di cremina infilandomi poi, la seconda lozione.

La seconda scarica era stata altrettanto violenta ma col liquido decisamente più pulito.

Dopo la terza di acqua pressoché limpida, aveva cominciato ad infilarmi un dito, poi due, poi tre sino al primo gadget elettrico che con le sue vibrazioni favoriva il rilascio dei miei muscoli portandomi persino verso una specie di orgasmo lungo ma non esplosivo, tanto era piacevole la vibrazione.

Poi era andata avanti così, favorendo al massimo la mia dilatazione col suggerimento di spingere come se dovessi scaricarmi ancora ed infatti, anche l'ultimo cazzo finto che aveva pressoché le misure di quello del mio ragazzo, aveva trovato la sua strada e mi era entrato completamente nel retto.

A quel punto ero pronta.

Mia madre mi aveva effettuato un perfetto lavaggio ed una prima dilatazione non dolorosa.

Terminata la fase preparatoria, mi aveva profumata e dopo un'ultima leccatina al mio buchino oramai aperto, vi aveva spalmato una nuova crema rilassante a base di un medicamento antidolorifico e mi aveva portata da mio padre in paziente attesa sul letto col cazzo dritto come l'asta di una bandiera.

Io avevo il cuore che mi batteva a mille mentre un tremore che non riuscivo a controllare, scuoteva tutto il mio corpo.

Ero in ginocchio accanto a quello di mio padre che giaceva supino con gli occhi carichi di libidine che tuttavia, mi inducevano una certa sicurezza come era accaduto anche in altre occasioni.

La mamma lo aveva leccato e succhiato per un po' per accertarsi che avesse la giusta durezza.

Poi aveva spalmato anche lui con la stessa cremina che mi lubrificava tra le chiappe e dentro l'ano sino al retto.

Ero in ginocchio, con le gambe divaricate a sovrastare il bacino di papà col suo cazzo che come un missile puntava verso il mio forellino che si contraeva aprendosi e chiudendosi al ritmo del battito del mio cuore.

Mia madre guidava le operazioni e tenendolo stretto con entrambe le mani come fosse un grosso cero, mi aveva invitata a scendere ed al tempo stesso spingere come se volessi defecargli addosso.

Il primo contatto del suo glande col mio forellino arrossato e oramai grinzoso, mi aveva procurato una specie di scossa subito placata nel momento in cui sentivo che mi stavo aprendo favorendo l'introduzione.

-Che meraviglia! Che bello! Spingi papà spingi! Ti sento! Ti voglio dentro, tutto.. tuttoooooo!

Incurante della fitta di dolore che stavo provando, mi ero lasciata andare a peso morto su quel palo che mi stava sventrando sino a che, al contatto coi suoi testicoli, non avevo lanciato un grido liberatorio accasciandomi col petto su quello di mio padre bagnandogli al contempo, il viso con le mie lacrime e la saliva che aveva riempito la mia bocca nel momento di massima tensione..

-Ce l'ho fatta papà, ce l'ho fatta! Sei tutto dentro di me!-

Gli avevo detto con la voce impastata.

-Brava, sei stata brava amore di papà!-

Mi aveva risposto lui seguito dalle parole della mamma che in lacrime anche lei,mi riempiva di complimenti.

Quando il dolore era finalmente svanito lasciando il posto a nuove sensazioni di piacere, avevo cominciato a muovermi e cavalcarlo come un'Amazzone scuotendo tutto il corpo col volto trasfigurato mentre i capelli frustavano il vento come criniere.

Nella stesso momento la mamma seduta con le cosce larghe sul viso di mio padre che le mangiava la fica, mi incitava a cavalcarlo più forte sino a che le grida sovrapposte dei nostri tre differenti orgasmi, non aveva riempito la stanza provocando vibrazioni oscene.

Nonostante il piacere provato, lo sfintere anale mi bruciava come fosse stato lacerato ed a procurarmi sollievo erano intervenute le lingue della mamma e di papà che insieme mi avevano leccata risucchiando e ingoiando tutto lo sperma che colava come da una fontanella.

Nota: Corretto come suggerito da Luigi.

segue



scritto il
2022-03-26
8 . 9 K
visite
3
voti
valutazione
6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.