Lo vuoi papà 10° - Al matrimonio col pieno di crema.
di
Andrea2022
genere
incesti
Era stato bellissimo farmi sodomizzare da mio padre.
Ero anche orgogliosa di aver dato prova a lui e mia madre, di essere in grado di sopportare qualunque dolore per dimostrare la mia gratitudine per come mi stavano accompagnando verso quel mondo fatto di piaceri liberi da ogni tabù senza violenza e senza ferire sensibilità e gusti diversi.
Qualcuno potrebbe obiettare che comunque, un tradimento nei confronti di mio marito lo stavo compiendo e che dunque sarei stata una moglie fedifraga e una pessima madre: Una puttana insomma!
Francamente non mi sento tutte quelle colpe addosso ed in parte ne ho già spiegato i motivi.
Inoltre, il fatto che io sia così, è la prova che mia madre alla quale spero di assomigliare sempre di più, mi ha cresciuta inculcandomi sani valori laici di libertà, onestà e rispetto per gli altri ed il sesso libero e gioioso, non è certo mancanza di rispetto!
Certo, io e il mio futuro marito siamo diversi in questo momento ma non dispero, seguendo l'esempio dei miei genitori di riuscire a trasmettergli il piacere della libertà e la gioia del vivere senza ipocrisie, tabù e castranti credenze ancestrali.
Comunque, il seguito della mia storia mi ha dato ragione ma di questo parlerò più avanti.
Tornando invece all'episodio della mia deflorazione anale, alla fine della pulizia fatta con le lingue di entrambi i miei genitori, mia madre aveva preso lo specchio e mi aveva fatto vedere il mio buco paurosamente aperto e arrossato.
Ero sorpresa, quasi spaventata a quella vista tuttavia, ero felice e per ringraziarla dell'aiuto l'avevo abbracciata e mentre la baciavo in bocca assaporavo dalla sua lingua il gusto dello sperma di mio padre che avrei saputo riconoscere tra mille anche ad occhi chiusi.
Ricordo ancora di aver passato una notte meravigliosa facendo sogni bellissimi sentendomi amata e protetta dal calore di mia madre e mio padre che mi dormivano accanto nel lettone.
I problemi erano cominciati al mattino quando mi ero alzata per andare in bagno.
Evidentemente l'effetto anestetico della pomata indiana era passato e mi sentivo come se mi avessero impalata.
Il buco del culo mi bruciava come avvolto dalle fiamme e violente fitte di dolore interessavano tutto il mio basso ventre coinvolgendo persino la vulva che pur non facendomi male sentivo incredibilmente calda e bagnata.
In quelle condizioni non ero riuscita neanche ad espletare le mie funzioni mattutine anche se, fortunatamente non avevo grossi residui fecali grazie ai clisteri della notte precedente.
Non riuscivo neanche a camminare dal dolore e dai bruciori anali.
Mia madre si era subito occupata di me massaggiandomi la zona e spalmandomi una crema anestetica che comunque, non riusciva a lenire completamente il dolore.
Mentre ero distesa sul divano a pancia in giù con mia madre che si occupava del mio martoriato culo, aveva telefonato mio padre per sentire come stessi:
-Come vuoi che stia tua figlia dopo che l'hai aperta come quella di una vacca? E' qui distesa col culo in aria che le sto facendo degli impacchi.-
-Passamelo!-
Avevo chiesto a mia madre:
-Papà, mi hai rotto il culo, me l'hai sfondato, ma ti amo e ti sarò grata per sempre per averlo fatto.. Ahi!.. Ahi.. piamo mamma piano! Ahhh.. mi fai male.. ahi.. ciao papà.. tua moglie mi sta torturando il culo.. ahi.. ahi ciao.. ciaoooo!-
Nonostante il dolore ero riuscita a fare una battuta che li aveva fatti ridere entrambi.
Neanche le amorevoli cure di mia madre riuscivano ad attenuare il male che mi impediva persino di camminare.
Purtroppo gli impegni per i preparativi del matrimonio erano impellenti e non procrastinabili.
Per quel giorno con la scusa di una caduta, ero riuscita a far spostare l'appuntamento che mia suocera aveva preso per la prima prova dell'abito da sposa.
Non appena il mio ragazzo aveva saputo la cosa, si era precipitato a casa mia trovandomi a letto.
Purtroppo non potendo farmi trovare a pancia in giù (non ero riuscita a trovare una valida scusa) mia madre mi aveva messo un cuscino sotto al culo e facendomi tenere le gambe larghe era riuscita ad attutire un po' il dolore.
"Cadendo avevo sbattuto il fianco e quella era la postura migliore per il mio dolore."
Era la pietosa scusa che avevo inventato per lui.
Fortunatamente il mio ragazzo doveva partire quel pomeriggio per un esame il giorno successivo e dunque, avevo potuto riprendere sino al mattino successivo la mia postura distesa a pancia in giù.
Il giorno dopo stavo un po' meglio e seppure claudicante, ero potuta andare insieme a mia madre e mia suocera a provare quell'incredibile abito di tulle e di seta con un lungo strascico che avrebbero portato due nipotine di mia suocera.
Lei era sempre preoccupata che si potesse vedere la mia pancia gravida ed anche in quella occasione aveva fatto un controllo fingendo che tutto fosse in ordine e non percepibile nonostante fossi già di due mesi e dunque, i segni erano già evidenti.
Mentre mia suocera in quei giorni, si preoccupava di organizzare la festa e di far sistemare l'abito in modo da mascherare la gravidanza, mia madre mi informava di certe ossessioni di mio padre nei confronti delle donne gravide.
Nonostante che lei,(dopo l'esperienza con suo fratello in cui mio padre l'aveva iniziata al sesso incestuoso per di più, con più maschi)avesse avuto più occasioni per verificare i comportamenti "anomali" di suo marito nei confronti del sesso e del suo rapporto coniugale, durante la gravidanza, aveva notato un atteggiamento assai più trasgressivo e sconvolgente di quanto vissuto sino a quel momento.
Suo marito infatti, già dal suo terzo mese(era incinta di me!) e dunque con una gravidanza conclamata, fremeva all'idea che altri maschi, anche sconosciuti, potessero avere rapporti completi con lei.
La cosa era già di per se alquanto anomala giacché. il suo desiderio era di fare l'amore con lei col pancione e il sesso pieno dello sperma di un altro sconosciuto.
-Credimi, quando tuo padre mi parlava di quel suo desiderio, i suoi occhi si allupavano come quelli di un pazzo mentre il suo cazzo diveniva grosso e duro come non l'avevo mai visto.
Al quinto mese avevo deciso di accontentarlo.
Era impossibile per me controllare quella sua ossessione e dunque, gli avevo dato il mio assenso.
La prima volta mi aveva portata in un club di scambisti dove mi avevano chiavata in due sotto il suo sguardo attento mentre un terzo mi aveva goduto in bocca.
Quella volta, mi aveva subito montata anche lui tenendo le sue labbra incollate alle mie facendomi godere due volte prima di riempirmi con una interminabile sborrata.
Naturalmente, mentre mi baciava, avevo ancora in bocca residui di sperma dell'altro e la cosa pareva farlo arrapare come una bestia col risultato di una sua sua sborrata che mi aveva allagato la fica.
Era stato bellissimo anche se mi rendevo conto della grossa carica di perversione di quel suo comportamento.
La volta successiva, ero al settimo mese con un pancione enorme, le tette gonfie e già piene di latte, i capezzoli grossi e scuri come biberon e la fica aperta e bagnata come se dovessi già partorire.
Ebbene, quella volta in tre mi avevano goduto dentro mentre altri tre mi avevano sborrato sul viso e sulle tette.
Nel vedermi così, grondante di sperma dalla fica e col viso e il corpo completamente bagnati di sborra, mi si era gettato tra le cosce e come un cane mi aveva leccato la fica e subito dopo mi aveva penetrata e, mentre mi montava anche lui, mi leccava ogni residuo di crema sul seno, sul viso e sui capelli.
In quei momenti, non era più un uomo, non era mio marito ma era una bestia che mi faceva godere come una cagna coi rumori dei suoi risucchi, i suoi grugniti e le sue potenti sferzate dentro il mio corpo già pieno del seme degli altri.
Avevo scoperto un altro uomo dentro la mia vita.
Il primo era quello del quale mi ero innamorata, dolce, buonissimo e con un manganello di piacere tra le gambe: Un vero amore!
Il secondo era quello che mi aveva fatto scoprire che fare l'amore incestuoso col proprio fratello non era poi così criticabile e peccaminoso.
Il terzo era quello che pur di vedermi godere oltre ogni limite immaginabile (dandomi in pasto nel momento più bello della vita di una donna, quando gravida aspetta un figlio) ad una torma di maschi assatanati del cui piacere avrebbe goduto anche lui come complice guardone per poi gustarne i sapori ed aggiungere il suo seme dopo che loro avevano goduto del mio corpo riempiendomi del succo del loro piacere.
Questo era stato il punto più alto della nostra trasgressione.
Tuo padre aveva in mente di superare anche quella soglia già così estrema ma io non l'ho voluto seguire in quella follia e questo mi ha impedito di darti un fratellino.
Nella sua ossessione di andare oltre e poi un po' più in la e poi ancora di più, aveva in mente di farmi inseminare da qualche sconosciuto e come in una roulette russa, aggiungere per ultimo anche il suo seme.
A quella follia, dopo aver partorito te, avevo dato il mio assenso (Mi piaceva vederlo eccitato come un cane che aspetta il suo turno mentre la sua cagna è circondata da una muta di animali arrapati) e mi godevo tutti quei cazzi che lo facevano eccitare così tanto però, a sua insaputa, aveva cominciato a prendere la pillola neutralizzando così le rischiose conseguenze della sua follia.
Perché ti ho detto tutto questo cuore di mamma?
Te l'ho detto per metterti in guardia in quanto prevedo che presto tuo padre ti proporrà le stesse cose.
Naturalmente, ti consiglio di accettare la proposta di incontrare sconosciuti mentre sei gravida (La cosa ti farà provare sensazioni che mai più ti capiteranno nella vita) e ti assicuro che io ti sarò sempre accanto in quei momenti.
Non cadere però, nella tentazione di farti ingravidare da altri che non sia lui o tuo marito in quanto potresti compromettere davvero la tua vita e il tuo matrimonio.-
Dopo quella di esperienze incredibili, di scoperte sconvolgenti sulla mia famiglia e le raccomandazioni di mia madre, era finalmente giunto il giorno del mio matrimonio.
Senza che lo sapessi, per il giorno delle mie nozze era giunto anche mio zio (Il famoso fratello della mamma) e senza che io ne fossi informata, mio padre, con la complicità della mamma mi aveva preparato una stupenda sorpresa.
Mentre in casa mi preparavo per andare in chiesa, con già indosso l'abito da sposa, aveva fatto distendere mio zio su un drappo pulito preparato in anticipo e prima ancora che io indossassi il perizoma mi aveva fatta scendere su di lui che mi aspettava col cazzo sguainato come l'asta di una bandiera.
Mentre mio zio sgusciava dentro il mio buco del culo oramai ben aperto, mio padre mi si era sdraiato sopra e mi aveva infilato la fica col suo cazzone di marmo.
Mentre mia madre mi baciava il viso e accarezzava i capelli stando attenta a non rovinarmi il trucco, i due maschi mi riempivano entrambi i buchi di sperma.
Ero salita così sull'altare con un plug con gioiello che mi ero fatta regalare dal mio fidanzato la prima volta che gli avevo dato il culo.
La fica era tamponata da un Tampax ed un salva slip di sicurezza sotto il perizoma in pizzo e seta di un bianco virginale.
segue
Ero anche orgogliosa di aver dato prova a lui e mia madre, di essere in grado di sopportare qualunque dolore per dimostrare la mia gratitudine per come mi stavano accompagnando verso quel mondo fatto di piaceri liberi da ogni tabù senza violenza e senza ferire sensibilità e gusti diversi.
Qualcuno potrebbe obiettare che comunque, un tradimento nei confronti di mio marito lo stavo compiendo e che dunque sarei stata una moglie fedifraga e una pessima madre: Una puttana insomma!
Francamente non mi sento tutte quelle colpe addosso ed in parte ne ho già spiegato i motivi.
Inoltre, il fatto che io sia così, è la prova che mia madre alla quale spero di assomigliare sempre di più, mi ha cresciuta inculcandomi sani valori laici di libertà, onestà e rispetto per gli altri ed il sesso libero e gioioso, non è certo mancanza di rispetto!
Certo, io e il mio futuro marito siamo diversi in questo momento ma non dispero, seguendo l'esempio dei miei genitori di riuscire a trasmettergli il piacere della libertà e la gioia del vivere senza ipocrisie, tabù e castranti credenze ancestrali.
Comunque, il seguito della mia storia mi ha dato ragione ma di questo parlerò più avanti.
Tornando invece all'episodio della mia deflorazione anale, alla fine della pulizia fatta con le lingue di entrambi i miei genitori, mia madre aveva preso lo specchio e mi aveva fatto vedere il mio buco paurosamente aperto e arrossato.
Ero sorpresa, quasi spaventata a quella vista tuttavia, ero felice e per ringraziarla dell'aiuto l'avevo abbracciata e mentre la baciavo in bocca assaporavo dalla sua lingua il gusto dello sperma di mio padre che avrei saputo riconoscere tra mille anche ad occhi chiusi.
Ricordo ancora di aver passato una notte meravigliosa facendo sogni bellissimi sentendomi amata e protetta dal calore di mia madre e mio padre che mi dormivano accanto nel lettone.
I problemi erano cominciati al mattino quando mi ero alzata per andare in bagno.
Evidentemente l'effetto anestetico della pomata indiana era passato e mi sentivo come se mi avessero impalata.
Il buco del culo mi bruciava come avvolto dalle fiamme e violente fitte di dolore interessavano tutto il mio basso ventre coinvolgendo persino la vulva che pur non facendomi male sentivo incredibilmente calda e bagnata.
In quelle condizioni non ero riuscita neanche ad espletare le mie funzioni mattutine anche se, fortunatamente non avevo grossi residui fecali grazie ai clisteri della notte precedente.
Non riuscivo neanche a camminare dal dolore e dai bruciori anali.
Mia madre si era subito occupata di me massaggiandomi la zona e spalmandomi una crema anestetica che comunque, non riusciva a lenire completamente il dolore.
Mentre ero distesa sul divano a pancia in giù con mia madre che si occupava del mio martoriato culo, aveva telefonato mio padre per sentire come stessi:
-Come vuoi che stia tua figlia dopo che l'hai aperta come quella di una vacca? E' qui distesa col culo in aria che le sto facendo degli impacchi.-
-Passamelo!-
Avevo chiesto a mia madre:
-Papà, mi hai rotto il culo, me l'hai sfondato, ma ti amo e ti sarò grata per sempre per averlo fatto.. Ahi!.. Ahi.. piamo mamma piano! Ahhh.. mi fai male.. ahi.. ciao papà.. tua moglie mi sta torturando il culo.. ahi.. ahi ciao.. ciaoooo!-
Nonostante il dolore ero riuscita a fare una battuta che li aveva fatti ridere entrambi.
Neanche le amorevoli cure di mia madre riuscivano ad attenuare il male che mi impediva persino di camminare.
Purtroppo gli impegni per i preparativi del matrimonio erano impellenti e non procrastinabili.
Per quel giorno con la scusa di una caduta, ero riuscita a far spostare l'appuntamento che mia suocera aveva preso per la prima prova dell'abito da sposa.
Non appena il mio ragazzo aveva saputo la cosa, si era precipitato a casa mia trovandomi a letto.
Purtroppo non potendo farmi trovare a pancia in giù (non ero riuscita a trovare una valida scusa) mia madre mi aveva messo un cuscino sotto al culo e facendomi tenere le gambe larghe era riuscita ad attutire un po' il dolore.
"Cadendo avevo sbattuto il fianco e quella era la postura migliore per il mio dolore."
Era la pietosa scusa che avevo inventato per lui.
Fortunatamente il mio ragazzo doveva partire quel pomeriggio per un esame il giorno successivo e dunque, avevo potuto riprendere sino al mattino successivo la mia postura distesa a pancia in giù.
Il giorno dopo stavo un po' meglio e seppure claudicante, ero potuta andare insieme a mia madre e mia suocera a provare quell'incredibile abito di tulle e di seta con un lungo strascico che avrebbero portato due nipotine di mia suocera.
Lei era sempre preoccupata che si potesse vedere la mia pancia gravida ed anche in quella occasione aveva fatto un controllo fingendo che tutto fosse in ordine e non percepibile nonostante fossi già di due mesi e dunque, i segni erano già evidenti.
Mentre mia suocera in quei giorni, si preoccupava di organizzare la festa e di far sistemare l'abito in modo da mascherare la gravidanza, mia madre mi informava di certe ossessioni di mio padre nei confronti delle donne gravide.
Nonostante che lei,(dopo l'esperienza con suo fratello in cui mio padre l'aveva iniziata al sesso incestuoso per di più, con più maschi)avesse avuto più occasioni per verificare i comportamenti "anomali" di suo marito nei confronti del sesso e del suo rapporto coniugale, durante la gravidanza, aveva notato un atteggiamento assai più trasgressivo e sconvolgente di quanto vissuto sino a quel momento.
Suo marito infatti, già dal suo terzo mese(era incinta di me!) e dunque con una gravidanza conclamata, fremeva all'idea che altri maschi, anche sconosciuti, potessero avere rapporti completi con lei.
La cosa era già di per se alquanto anomala giacché. il suo desiderio era di fare l'amore con lei col pancione e il sesso pieno dello sperma di un altro sconosciuto.
-Credimi, quando tuo padre mi parlava di quel suo desiderio, i suoi occhi si allupavano come quelli di un pazzo mentre il suo cazzo diveniva grosso e duro come non l'avevo mai visto.
Al quinto mese avevo deciso di accontentarlo.
Era impossibile per me controllare quella sua ossessione e dunque, gli avevo dato il mio assenso.
La prima volta mi aveva portata in un club di scambisti dove mi avevano chiavata in due sotto il suo sguardo attento mentre un terzo mi aveva goduto in bocca.
Quella volta, mi aveva subito montata anche lui tenendo le sue labbra incollate alle mie facendomi godere due volte prima di riempirmi con una interminabile sborrata.
Naturalmente, mentre mi baciava, avevo ancora in bocca residui di sperma dell'altro e la cosa pareva farlo arrapare come una bestia col risultato di una sua sua sborrata che mi aveva allagato la fica.
Era stato bellissimo anche se mi rendevo conto della grossa carica di perversione di quel suo comportamento.
La volta successiva, ero al settimo mese con un pancione enorme, le tette gonfie e già piene di latte, i capezzoli grossi e scuri come biberon e la fica aperta e bagnata come se dovessi già partorire.
Ebbene, quella volta in tre mi avevano goduto dentro mentre altri tre mi avevano sborrato sul viso e sulle tette.
Nel vedermi così, grondante di sperma dalla fica e col viso e il corpo completamente bagnati di sborra, mi si era gettato tra le cosce e come un cane mi aveva leccato la fica e subito dopo mi aveva penetrata e, mentre mi montava anche lui, mi leccava ogni residuo di crema sul seno, sul viso e sui capelli.
In quei momenti, non era più un uomo, non era mio marito ma era una bestia che mi faceva godere come una cagna coi rumori dei suoi risucchi, i suoi grugniti e le sue potenti sferzate dentro il mio corpo già pieno del seme degli altri.
Avevo scoperto un altro uomo dentro la mia vita.
Il primo era quello del quale mi ero innamorata, dolce, buonissimo e con un manganello di piacere tra le gambe: Un vero amore!
Il secondo era quello che mi aveva fatto scoprire che fare l'amore incestuoso col proprio fratello non era poi così criticabile e peccaminoso.
Il terzo era quello che pur di vedermi godere oltre ogni limite immaginabile (dandomi in pasto nel momento più bello della vita di una donna, quando gravida aspetta un figlio) ad una torma di maschi assatanati del cui piacere avrebbe goduto anche lui come complice guardone per poi gustarne i sapori ed aggiungere il suo seme dopo che loro avevano goduto del mio corpo riempiendomi del succo del loro piacere.
Questo era stato il punto più alto della nostra trasgressione.
Tuo padre aveva in mente di superare anche quella soglia già così estrema ma io non l'ho voluto seguire in quella follia e questo mi ha impedito di darti un fratellino.
Nella sua ossessione di andare oltre e poi un po' più in la e poi ancora di più, aveva in mente di farmi inseminare da qualche sconosciuto e come in una roulette russa, aggiungere per ultimo anche il suo seme.
A quella follia, dopo aver partorito te, avevo dato il mio assenso (Mi piaceva vederlo eccitato come un cane che aspetta il suo turno mentre la sua cagna è circondata da una muta di animali arrapati) e mi godevo tutti quei cazzi che lo facevano eccitare così tanto però, a sua insaputa, aveva cominciato a prendere la pillola neutralizzando così le rischiose conseguenze della sua follia.
Perché ti ho detto tutto questo cuore di mamma?
Te l'ho detto per metterti in guardia in quanto prevedo che presto tuo padre ti proporrà le stesse cose.
Naturalmente, ti consiglio di accettare la proposta di incontrare sconosciuti mentre sei gravida (La cosa ti farà provare sensazioni che mai più ti capiteranno nella vita) e ti assicuro che io ti sarò sempre accanto in quei momenti.
Non cadere però, nella tentazione di farti ingravidare da altri che non sia lui o tuo marito in quanto potresti compromettere davvero la tua vita e il tuo matrimonio.-
Dopo quella di esperienze incredibili, di scoperte sconvolgenti sulla mia famiglia e le raccomandazioni di mia madre, era finalmente giunto il giorno del mio matrimonio.
Senza che lo sapessi, per il giorno delle mie nozze era giunto anche mio zio (Il famoso fratello della mamma) e senza che io ne fossi informata, mio padre, con la complicità della mamma mi aveva preparato una stupenda sorpresa.
Mentre in casa mi preparavo per andare in chiesa, con già indosso l'abito da sposa, aveva fatto distendere mio zio su un drappo pulito preparato in anticipo e prima ancora che io indossassi il perizoma mi aveva fatta scendere su di lui che mi aspettava col cazzo sguainato come l'asta di una bandiera.
Mentre mio zio sgusciava dentro il mio buco del culo oramai ben aperto, mio padre mi si era sdraiato sopra e mi aveva infilato la fica col suo cazzone di marmo.
Mentre mia madre mi baciava il viso e accarezzava i capelli stando attenta a non rovinarmi il trucco, i due maschi mi riempivano entrambi i buchi di sperma.
Ero salita così sull'altare con un plug con gioiello che mi ero fatta regalare dal mio fidanzato la prima volta che gli avevo dato il culo.
La fica era tamponata da un Tampax ed un salva slip di sicurezza sotto il perizoma in pizzo e seta di un bianco virginale.
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