Una moglie ninfomane ed un cazzo gigante
di
Incest 2021
genere
tradimenti
Mia moglie giaceva aperta e livida in volto, col corpo in preda a incontrollabili spasmi, gli occhi strabuzzati fuori dalle orbite e la bocca spalancata dalla quale sortivano fili di bava e orrende grida di dolore e impagabile godimento.
Io mi sentivo pervaso da fremiti che facevano vibrare tutto il mio corpo mentre il cuore pulsava a battiti frenetici.
Gocce di sudore imperlavano la mia fronte.
Un tic nervoso faceva tremare il mio labbro inferiore e la guancia destra mentre un'ansia immanente mi formava un groppo in gola bloccandomi il respiro.
Mi sentivo precipitato come in un incubo in uno stato di pre-coma vero e surreale al tempo stesso.
In quel momento non riuscivo ad avere la lucidità che mi permettesse di capire che quello non era il primo cazzo che stava chiavando mia moglie.
Erano tre anni infatti che in perfetto accordo, avevamo deciso che, per salvare il nostro vacillante rapporto, lei si sarebbe presa tutta la libertà di cui sentiva il bisogno.
In parte era la libertà di fare tutte le cose che lei amava e che non riusciva a condividere con me per le differenze di gusto e interessi che emergevano via via che il nostro rapporto, precipitava nella noia e nelle reciproche incomprensioni.
Nonostante tutto però, tra noi persistevano un certo affetto e molteplici interessi economici.
La parte preponderante però della nostra crisi, consisteva soprattutto nel fatto che fossero emerse tra noi, notevoli differenze sul piano sessuale.
Nei primi tempi di fidanzamento e matrimonio, la nostra intesa soddisfaceva entrambi ma, col tempo erano emerse esigenze tali, che avevano imposto quella scelta radicale:
Avremmo diradato i nostri ormai penosi rapporti sessuali lasciando a lei la libertà di cercare soddisfazione con altri maschi con l'unico impegno che me ne avrebbe sempre parlato.
Per quei tre anni le cose erano procedute senza problemi e con grande soddisfazione per entrambi.
Spessissimo lei usciva in compagnia di altri maschi mentre io curavo i miei interessi culturali e politici lontani anni luce dalle ossessioni del sesso.
Solo lei, quando tornando da una delle sue avventure erotiche mi raccontava ciò che era successo, riusciva a stimolare il mio interesse e la mia libido per quell'argomento riuscendo persino a farmi godere facendo l'amore anche con me mentre mi raccontava delle sue performances.
In quei tre anni, ne aveva combinato di ogni colore facendosi scopare dal suo capo e da diversi colleghi di lavoro oltre che da sconosciuti che se l'erano goduta da soli o in occasione di orge o gang bang in cui lei da sola faceva godere un numero imprecisato di maschi.
La sua libertà se l'era presa davvero tutta, eccome!
Si faceva scopare regolarmente dal prete al quale andava a confessare i suoi peccati di moglie infedele.
Si era fatta scopare da mio fratello mentre io ero in casa il giorno in cui lui era venuto a portarci l'invito per il suo matrimonio e si faceva chiavare regolarmente dal marito della sua amica la quale partecipava soddisfatta a quegli incontri.
Insomma, era diventata una vera ninfomane pronta a farsi scopare da chiunque le capitasse a tiro.
Quella volta però, per me era stato tutto diverso.
Quel mattino prima di uscire di casa mi aveva detto:
-Sandro, ieri ho conosciuto uno che tra le gambe non ha un membro umano ma una vera mazza da baseball, una clava di legno, un pezzo di marmo, un cazzo grosso e lungo come quello di un cavallo.
Quando me lo ha fatto vedere nel camerino di quel negozio, non potevo credere ai miei occhi.
Mentre glielo toccavo e lo sfioravo con la lingua, mi sentivo mancare tanta era l'eccitazione e la paura che davvero volesse mettermelo dentro.
Una mazza davvero mostruosa con due coglioni grossi e glabri come noci di cocco!
Lui aveva capito il mio stato d'animo e mi aveva spiegato che non ero la prima a reagire così e che se avessi voluto potevo telefonargli per un nuovo incontro in un luogo più riservato e tranquillo.
Poi, mi ha chiesto di leccarglielo e fargli una sega e non puoi neanche immaginare quanta sborra mi ha spruzzato in faccia e sulla camicia quando l'avevo fatto godere con le mani.-
Io avevo ascoltato quel racconto eccitandomi più del solito senza immaginare però, quello che mi avrebbe chiesto dopo:
-Amore sai, non sono neanche riuscita a prenderglielo in bocca tanto era grosso eppure, è tanta la voglia di provarlo dentro di me.
Non voglio però andare da sola da lui, non vorrei che mi succedesse qualcosa con quel calibro dentro la mia fighetta stretta.. vorrei farlo venire in casa e vorrei che anche tu fossi presente mentre provo a farmi scopare!-
Ecco! Per la prima volta mia moglie mi aveva chiesto di assistere all'incontro con un suo amante, e che amante!
Con le cosce aperte all'inverosimile, quel batacchio nero e mostruosamente grosso, le stava sfondando la fica trappandole di gola delle grida inquietanti come se la stessero squartando viva ed io ero li, davanti a lei che assistevo impotente e paralizzato a quella monta bestiale mentre sotto le mutande il mio cazzo spingeva dolorosamente.
segue
Io mi sentivo pervaso da fremiti che facevano vibrare tutto il mio corpo mentre il cuore pulsava a battiti frenetici.
Gocce di sudore imperlavano la mia fronte.
Un tic nervoso faceva tremare il mio labbro inferiore e la guancia destra mentre un'ansia immanente mi formava un groppo in gola bloccandomi il respiro.
Mi sentivo precipitato come in un incubo in uno stato di pre-coma vero e surreale al tempo stesso.
In quel momento non riuscivo ad avere la lucidità che mi permettesse di capire che quello non era il primo cazzo che stava chiavando mia moglie.
Erano tre anni infatti che in perfetto accordo, avevamo deciso che, per salvare il nostro vacillante rapporto, lei si sarebbe presa tutta la libertà di cui sentiva il bisogno.
In parte era la libertà di fare tutte le cose che lei amava e che non riusciva a condividere con me per le differenze di gusto e interessi che emergevano via via che il nostro rapporto, precipitava nella noia e nelle reciproche incomprensioni.
Nonostante tutto però, tra noi persistevano un certo affetto e molteplici interessi economici.
La parte preponderante però della nostra crisi, consisteva soprattutto nel fatto che fossero emerse tra noi, notevoli differenze sul piano sessuale.
Nei primi tempi di fidanzamento e matrimonio, la nostra intesa soddisfaceva entrambi ma, col tempo erano emerse esigenze tali, che avevano imposto quella scelta radicale:
Avremmo diradato i nostri ormai penosi rapporti sessuali lasciando a lei la libertà di cercare soddisfazione con altri maschi con l'unico impegno che me ne avrebbe sempre parlato.
Per quei tre anni le cose erano procedute senza problemi e con grande soddisfazione per entrambi.
Spessissimo lei usciva in compagnia di altri maschi mentre io curavo i miei interessi culturali e politici lontani anni luce dalle ossessioni del sesso.
Solo lei, quando tornando da una delle sue avventure erotiche mi raccontava ciò che era successo, riusciva a stimolare il mio interesse e la mia libido per quell'argomento riuscendo persino a farmi godere facendo l'amore anche con me mentre mi raccontava delle sue performances.
In quei tre anni, ne aveva combinato di ogni colore facendosi scopare dal suo capo e da diversi colleghi di lavoro oltre che da sconosciuti che se l'erano goduta da soli o in occasione di orge o gang bang in cui lei da sola faceva godere un numero imprecisato di maschi.
La sua libertà se l'era presa davvero tutta, eccome!
Si faceva scopare regolarmente dal prete al quale andava a confessare i suoi peccati di moglie infedele.
Si era fatta scopare da mio fratello mentre io ero in casa il giorno in cui lui era venuto a portarci l'invito per il suo matrimonio e si faceva chiavare regolarmente dal marito della sua amica la quale partecipava soddisfatta a quegli incontri.
Insomma, era diventata una vera ninfomane pronta a farsi scopare da chiunque le capitasse a tiro.
Quella volta però, per me era stato tutto diverso.
Quel mattino prima di uscire di casa mi aveva detto:
-Sandro, ieri ho conosciuto uno che tra le gambe non ha un membro umano ma una vera mazza da baseball, una clava di legno, un pezzo di marmo, un cazzo grosso e lungo come quello di un cavallo.
Quando me lo ha fatto vedere nel camerino di quel negozio, non potevo credere ai miei occhi.
Mentre glielo toccavo e lo sfioravo con la lingua, mi sentivo mancare tanta era l'eccitazione e la paura che davvero volesse mettermelo dentro.
Una mazza davvero mostruosa con due coglioni grossi e glabri come noci di cocco!
Lui aveva capito il mio stato d'animo e mi aveva spiegato che non ero la prima a reagire così e che se avessi voluto potevo telefonargli per un nuovo incontro in un luogo più riservato e tranquillo.
Poi, mi ha chiesto di leccarglielo e fargli una sega e non puoi neanche immaginare quanta sborra mi ha spruzzato in faccia e sulla camicia quando l'avevo fatto godere con le mani.-
Io avevo ascoltato quel racconto eccitandomi più del solito senza immaginare però, quello che mi avrebbe chiesto dopo:
-Amore sai, non sono neanche riuscita a prenderglielo in bocca tanto era grosso eppure, è tanta la voglia di provarlo dentro di me.
Non voglio però andare da sola da lui, non vorrei che mi succedesse qualcosa con quel calibro dentro la mia fighetta stretta.. vorrei farlo venire in casa e vorrei che anche tu fossi presente mentre provo a farmi scopare!-
Ecco! Per la prima volta mia moglie mi aveva chiesto di assistere all'incontro con un suo amante, e che amante!
Con le cosce aperte all'inverosimile, quel batacchio nero e mostruosamente grosso, le stava sfondando la fica trappandole di gola delle grida inquietanti come se la stessero squartando viva ed io ero li, davanti a lei che assistevo impotente e paralizzato a quella monta bestiale mentre sotto le mutande il mio cazzo spingeva dolorosamente.
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