Da Principessa a Puttana 10 - Alla monta con il Comandante. Domata!
di
Prick
genere
dominazione
DA PRINCIPESSA A PUTTANA 10 – ALLA MONTA CON IL COMANDANTE. DOMATA! Parte 1
Il Comandante già in piedi con l’uccello sporco di sperma e sangue contemplò la crisi isterica della Principessa guardando lo sperma misto a sangue che fuoriusciva dalla sua figa ancora aperta e slabbrata dal suo grosso cazzo e assestandole un gran manrovescio le urlò “ZITTA PUTTANA! CHI TI CREDI DI ESSERE! NON SEI PIU’ UNA PRINCIPESSA MA UNA PUTTANA! ADESSO IMPARERAI A PORTARE RISPETTO! ADESSO STUPRO TUA FIGLIA DAVANTI A TE E POI TI CHIAVO ANCORA!” nel mentre strappava di dosso alla principessina Daphne i resti della camicetta e la gonna esponendone le lunghe gambe e delle mutandine semitrasparenti “MUTANDE DA PUTTANA PER LA FIGLIA DELLA PUTTANA! – disse il Comandante ammirando lo spettacolo di Daphne ormai coperta solo da una ridottissima brasiliana – ADESSO CI DIVERTIAMO UN PO’ CON TE PRINCIPESSINA DAPHNE. GIORGIA! CALZE AUTOREGGENTI E SCARPE PER LA FIGLIA DELLA TROIA!” La principessina era in effetti bellissima come sua madre con cosce lunghe ed affusolate e due piccole natiche ben modellate lasciate esposte in bella vista dalle mutandine brasiliane la cui trasparenza lasciava intravedere anche il solco della figa ed una strisciolina di peluria bionda che incominciava poco sopra il clitoride. In un attimo Giorgia si materializzò con un paio di lucidissime scarpe nere con la suola rossa e tacco 16 a stiletto ed un paio di autoreggenti nere che fece indossare a Daphne dicendo “COMANDANTE HO TROVATO QUESTE NEL SUO GUARDAROBA VERAMENTE DEI TACCHI VERTIGINOSI…CERTO CHE È UNA GRAN FIGA COME L’ALTRA PUTTANA CHE AVETE APPENA FINITO DI SFONDARE” Il Comandante, complice sia una abbondante dose di Viagra che una iniezione fattasi fare dal Dottore in previsione di una giornata di sesso sfrenato con le sue nuove prigioniere, con il cazzo nuovamente in tiro appoggiò il dito per il lungo sulla figa di Daphne che si intravedeva sotto la brasiliana e cominciò a massaggiarle la figa con un movimento rotatorio nel giro di pochi minuti la principessina sbrodolava e le mutandine erano vistosamente bagnate “DAPHNE HAI LA FIGA PUTTANA! SECONDO ME SEI TROIA PIU’ DI TUA MADRE! ADESSO…” “COMANDANTE! VI SUPPLICO! – gridò la Principessa che si era ripresa dal manrovescio e che era in ginocchio ai suoi piedi – VI SUPPLICO! LASCIATE STARE MIA FIGLIA! PRENDETE ME! VI CHIEDO PERDONO! SARO’ UNA BRAVA PUTTANA…SFONDATEMI! FATEMI MALE! VI PREGO!”
“ZITTA PUTTANA! SE NON VUOI CHE STUPRI TUA FIGLIA ADESSO DAVANTI A TE PULISCIMI IL CAZZO CON LA LINGUA E COMINCIA A MASTURBARTI…FORZA FICCATI DUE DITA IN FIGA PRINCIPESSA!” riprese il Comandante mentre continuava a massaggiare la figa di Daphne, alla Principessa non restò altro che accostare il viso al pube della figlia ed imboccare il cazzo del Comandante facendoselo scappellare in bocca, nel mentre che la sua lingua danzava sulla cappella e percepiva il sapore del suo sangue, dello sperma e delle sue stesse secrezioni vaginali la Principessa sentì la cappella gonfiarsi sempre di più dentro la sua bocca ed il cazzo che la aveva appena stuprata irrigidirsi nuovamente sino alla totale erezione… era una bestia enorme che le arrivava in gola, la Principessa sentiva anche colare sempre più la sua vagina nel mentre che se la scovolava con indice e medio appaiati nel desiderio di procurarsi piacere, più che per obbedire all’ordine del Comandante; la sua mano, pensò la Principessa, sembrava animata di vita propria e, nel mentre che si ravanava la figa, l’indice ed il medio indugiavano sulla rugosità del suo punto G voglioso di piacere avvicinandola ad un orgasmo e facendola colare in modo imbarazzante…la sua figa impazzita colava come un ruscello e l’interno delle cosce ed il pube erano adesso tutti lustri delle sue secrezioni vaginali. Mentre si stava avvicinando all’acme del piacere ed era quasi alla soglia dell’orgasmo il Comandante la interruppe bruscamente “ADESSO BASTA MASTURBARSI PRINCIPESSA… GIU’ A GAMBE APERTE PER LA MONTA! E RICORDATI DI ESSERE UNA BRAVA TROIA E DI FARMI FARE UNA BELLA CHIAVATA SE NO PRIMA STUPRO TUA FIGLIA DAVANTI A TE E POI TI DO’ AL BRANCO! TU DAPHNE DA BRAVA TROIETTA CONTINUA A MASTURBARTI DA SOLA MENTRE CHIAVO TUA MADRE…VOGLIO CHE LA GUARDI MENTRE LA CHIAVO E VOGLIO SENTIRTI VENIRE E NON CON UN LANGUIDO SOSPIRO COME PRIMA!”.
Il Comandante già in piedi con l’uccello sporco di sperma e sangue contemplò la crisi isterica della Principessa guardando lo sperma misto a sangue che fuoriusciva dalla sua figa ancora aperta e slabbrata dal suo grosso cazzo e assestandole un gran manrovescio le urlò “ZITTA PUTTANA! CHI TI CREDI DI ESSERE! NON SEI PIU’ UNA PRINCIPESSA MA UNA PUTTANA! ADESSO IMPARERAI A PORTARE RISPETTO! ADESSO STUPRO TUA FIGLIA DAVANTI A TE E POI TI CHIAVO ANCORA!” nel mentre strappava di dosso alla principessina Daphne i resti della camicetta e la gonna esponendone le lunghe gambe e delle mutandine semitrasparenti “MUTANDE DA PUTTANA PER LA FIGLIA DELLA PUTTANA! – disse il Comandante ammirando lo spettacolo di Daphne ormai coperta solo da una ridottissima brasiliana – ADESSO CI DIVERTIAMO UN PO’ CON TE PRINCIPESSINA DAPHNE. GIORGIA! CALZE AUTOREGGENTI E SCARPE PER LA FIGLIA DELLA TROIA!” La principessina era in effetti bellissima come sua madre con cosce lunghe ed affusolate e due piccole natiche ben modellate lasciate esposte in bella vista dalle mutandine brasiliane la cui trasparenza lasciava intravedere anche il solco della figa ed una strisciolina di peluria bionda che incominciava poco sopra il clitoride. In un attimo Giorgia si materializzò con un paio di lucidissime scarpe nere con la suola rossa e tacco 16 a stiletto ed un paio di autoreggenti nere che fece indossare a Daphne dicendo “COMANDANTE HO TROVATO QUESTE NEL SUO GUARDAROBA VERAMENTE DEI TACCHI VERTIGINOSI…CERTO CHE È UNA GRAN FIGA COME L’ALTRA PUTTANA CHE AVETE APPENA FINITO DI SFONDARE” Il Comandante, complice sia una abbondante dose di Viagra che una iniezione fattasi fare dal Dottore in previsione di una giornata di sesso sfrenato con le sue nuove prigioniere, con il cazzo nuovamente in tiro appoggiò il dito per il lungo sulla figa di Daphne che si intravedeva sotto la brasiliana e cominciò a massaggiarle la figa con un movimento rotatorio nel giro di pochi minuti la principessina sbrodolava e le mutandine erano vistosamente bagnate “DAPHNE HAI LA FIGA PUTTANA! SECONDO ME SEI TROIA PIU’ DI TUA MADRE! ADESSO…” “COMANDANTE! VI SUPPLICO! – gridò la Principessa che si era ripresa dal manrovescio e che era in ginocchio ai suoi piedi – VI SUPPLICO! LASCIATE STARE MIA FIGLIA! PRENDETE ME! VI CHIEDO PERDONO! SARO’ UNA BRAVA PUTTANA…SFONDATEMI! FATEMI MALE! VI PREGO!”
“ZITTA PUTTANA! SE NON VUOI CHE STUPRI TUA FIGLIA ADESSO DAVANTI A TE PULISCIMI IL CAZZO CON LA LINGUA E COMINCIA A MASTURBARTI…FORZA FICCATI DUE DITA IN FIGA PRINCIPESSA!” riprese il Comandante mentre continuava a massaggiare la figa di Daphne, alla Principessa non restò altro che accostare il viso al pube della figlia ed imboccare il cazzo del Comandante facendoselo scappellare in bocca, nel mentre che la sua lingua danzava sulla cappella e percepiva il sapore del suo sangue, dello sperma e delle sue stesse secrezioni vaginali la Principessa sentì la cappella gonfiarsi sempre di più dentro la sua bocca ed il cazzo che la aveva appena stuprata irrigidirsi nuovamente sino alla totale erezione… era una bestia enorme che le arrivava in gola, la Principessa sentiva anche colare sempre più la sua vagina nel mentre che se la scovolava con indice e medio appaiati nel desiderio di procurarsi piacere, più che per obbedire all’ordine del Comandante; la sua mano, pensò la Principessa, sembrava animata di vita propria e, nel mentre che si ravanava la figa, l’indice ed il medio indugiavano sulla rugosità del suo punto G voglioso di piacere avvicinandola ad un orgasmo e facendola colare in modo imbarazzante…la sua figa impazzita colava come un ruscello e l’interno delle cosce ed il pube erano adesso tutti lustri delle sue secrezioni vaginali. Mentre si stava avvicinando all’acme del piacere ed era quasi alla soglia dell’orgasmo il Comandante la interruppe bruscamente “ADESSO BASTA MASTURBARSI PRINCIPESSA… GIU’ A GAMBE APERTE PER LA MONTA! E RICORDATI DI ESSERE UNA BRAVA TROIA E DI FARMI FARE UNA BELLA CHIAVATA SE NO PRIMA STUPRO TUA FIGLIA DAVANTI A TE E POI TI DO’ AL BRANCO! TU DAPHNE DA BRAVA TROIETTA CONTINUA A MASTURBARTI DA SOLA MENTRE CHIAVO TUA MADRE…VOGLIO CHE LA GUARDI MENTRE LA CHIAVO E VOGLIO SENTIRTI VENIRE E NON CON UN LANGUIDO SOSPIRO COME PRIMA!”.
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