Da Principessa a Puttana 11 - Alla monta con il Comandante. Domata parte 2
di
Prick
genere
dominazione
DA PRINCIPESSA A PUTTANA 11 – ALLA MONTA CON IL COMANDANTE. DOMATA! Parte 2
La Principessa aveva, dolorosamente, compreso che l’unica via di relativa salvezza per lei e per Daphne sarebbe stata quella che lei si concedesse totalmente al Comandante e ne subisse, di buon grado, tutti gli spietati voleri, inoltre – a causa del condizionamento ormonale – cominciava a sentirsi, in modo per lei totalmente inspiegabile, compiaciuta dall’attrazione sessuale che il Comandante ed i suoi ufficiali esibivano per lei tanto da essersi sentita attratta e lusingata dai cazzi degli ufficiali che aveva dovuto spompinare sino ad ingoiarne la sborra…sentiva un crescente sentimento di lussuria al pensiero di essere riempita di sperma da tutti quegli uomini e di sentirsi veramente femmina…si sentiva, anche, fisicamente attratta dalla barbara figura del Comandante e dalla sua possente verga, così enormemente più grande e più dura di quella del Principe suo marito.
Nella testa della Principessa si agitavano diversi e contrastanti sensazioni : la paura per ciò che il Comandante ed i suoi ufficiali la avrebbero costretta a subire, il crescente desiderio sessuale indottole dalla ‘pozione’ del Dottore, l’umiliazione per essere stata ridotta a puttana e giocattolo sessuale del Comandante e dei suoi uomini, una incomprensibile libidine per ciò che avrebbe dovuto affrontare nel bordello dove sarebbe stata preda di molti uomini, il risentimento verso il marito che la aveva abbandonata nelle mani dei suoi stupratori…tutto ciò creava un mix esplosivo ed in preda a questi sentimenti e confuse considerazioni la Principessa si sdraiò sul materasso sporco di sangue e sperma, ove era stata appena stuprata, con le gambe aperte e leggermente piegate, come le era stato insegnato, e, per mostrare sottomissione e piena disponibilità alla monta, si allargò con l’indice ed il medio della mano destra le grandi labbra gonfie ed edematose per la monta precedente mostrando agli astanti la vulva e l’ingresso della vagina ancora semiaperto e stillante seme. “BRAVA PUTTANA! MI PIACE SE TIENI LA FIGA APERTA CON LE DITA PRIMA CHE TI PRENDA…APRITELA DI PIU’…FALLA VEDERE A TUTTI…SPINGI UN PO’ CHE VOGLIAMO VEDERE LO SPERMA USCIRE FUORI…BRAVA…CONTINUA A FARLO COLARE COSI’…FORZA CONTINUA A SPINGERE FAI VEDERE CHE TI SVUOTI LA FIGA…CHE SPETTACOLO…ADESSO COMINCIA A MASTURBARTI COME STA FACENDO TUA FIGLIA…ORA MI FARAI DIVERTIRE…HAI IL PERMESSO DI VENIRE COME LA TROIA IN CALORE CHE SEI…DAI SPETTACOLO PER I MIEI UFFICIALI E PER QUEL CORNUTO DI TUO MARITO!”. La Principessa, tra i lazzi e gli insulti degli ufficiali, guardando i suoi aguzzini continuò a contrarre ritmicamente l’addome in modo che un rivolo di seme sgorgasse dalla figa, quando ebbe finito di espellere il grosso carico di sperma che il Comandante le aveva riversato in figa sentì la sua grossa cappella appoggiarsi sulla apertura della vagina e se possibile spalancò ancora di più le gambe dilatandosi il più possibile la vulva con le dita, quando il Comandante la penetrò le sembrò di sentire entrare in figa non un cazzo ma un braccio, in effetti non era abituata a cazzi così grossi come quelli che aveva dovuto spompinare, quello del Comandante poi era fuori misura, suo marito, pensò, aveva un cazzo assai più modesto e questo pensiero unitamente al ditalino che si stava facendo ed ai poderosi assalti del Comandante la fece eccitare e bagnare in figa ancor di più. Vide, poi, la figlia che in piedi accanto al materasso dove il Comandante la stava “giustiziando” li guardava con lussuria mentre con la mano destra sotto le mutandine si stava vigorosamente sgrillettando e con la sinistra si spremeva una mammella; inspiegabilmente lo spettacolo di sua figlia con le autoreggenti velate nere, in piedi su delle scarpe tacco 16 intenta a masturbarsi mentre lei veniva chiavata ai suoi piedi la eccitò ancor di più ed involontariamente cominciò a gemere “OOOOOHHH! CHE GROSSO CAZZO COMANDANTE! MI RIEMPITE TUTTA! OOOOOHH! LO SENTO TANTO!! COME SIETE GROSSO E DURO DENTRO DI ME!!! RIEMPITEMI DI SBORRA!!! STO PER GODERE!!! SIIII! STO PER GODERE!!! GODOOOO! SIIIII! GODOOOO! GODOOO! MIODDIO SONO VENUTA!”
“BRAVA PRINCIPESSA VEDI NON ERA COSI’ DIFFICILE! SEI UNA PUTTANA NATA! ADESSO MI METTO SOTTO, TU TI IMPALI SUL MIO CAZZO E POMPI FINCHE’ VENGO! FORZA CHIAVAMI E DAI SPETTACOLO PER TUA FIGLIA E PER IL TUO MARITINO…FAI VEDERE QUANTO SEI TROIA!” La Principessa si mise a cavalcioni del Comandante e con la mano destra prese il cazzo grondante dei suoi umori e se lo appoggiò alla vulva, suo marito si era sempre accontentato di prenderla alla missionaria, quelle rare volte che lo faceva, e lei non aveva esperienza, ma la sua mano mise il cazzo nella giusta posizione ed l’inspiegabile desiderio di essere nuovamente riempita fece il resto, la Principessa, terribilmente infoiata dalla ‘pozione’ del Dottore, diede un colpo di reni spingendo il pube in basso ed in avanti e sentì quel tronco di carne dilatarle la vagina e farsi strada riempendole nuovamente la pancia, si impalò sul grosso cazzo del Comandante spingendo fino ad averlo dentro tutto poi iniziò a pompare tirando indietro la figa facendolo quasi uscire e poi facendolo nuovamente entrare dentro di lei per tutta la sua lunghezza sino ad arrivare al collo dell’utero “OOOOH MIODDIO! NON L’AVEVO MAI PRESO COSI’! COME E’ GROSSO IL VOSTRO CAZZO MI SENTO TUTTA PIENA! HO VOGLIA DI CAZZO! LO SENTO FINO ALL’UTERO! MI PIACE! OOOOOOH! OOOOOOH! SBORRATEMI DENTRO COMANDANTE! RIEMPITEMI LA FIGA! SFONDATEMI! SFONDATEMI DI PIU’! SONO TROIA! LA VOSTRA TROIA! MARITO GUARDAMI MENTRE MI IMPALO E MI FACCIO QUESTO ENORME CAZZO…OOOOOOH!…MARITO MI STA SFONDANDO!...OOOOOOH!...SONO INFOIATA! SONO IN CALORE! GUARDAMI CORNUTO SONO UNA PRIGIONIERA DA MONTA E STO CHIAVANDO IL CAZZO DEL COMANDANTE!”
Il Comandante stava sotto di lei godendosi lo spettacolo delle tette che oscillavano liberamente, ogni tanto mungendole come fossero quelle di una vacca, mentre la Principessa da sopra lo pompava come una disperata, poi le mise le mani sui fianchi spingendola verso il basso impalandola ancora di più di quanto già non facesse lei e con un ruggito le eiaculò in figa un altro carico di sperma, la Principessa sentendosi invasa dal seme sborrò anche lei una seconda volta “GODOOOOO! VENGOOO! GODOOOO ANCORA!” mentre anche Daphne squirtava infradiciando totalmente le sue brasiliane “OOOOOOH! OOOOOOH! OOOOOOOOOOH! SONO VENUTA! SONO VENUTA ANCHE IO!”
La Principessa aveva, dolorosamente, compreso che l’unica via di relativa salvezza per lei e per Daphne sarebbe stata quella che lei si concedesse totalmente al Comandante e ne subisse, di buon grado, tutti gli spietati voleri, inoltre – a causa del condizionamento ormonale – cominciava a sentirsi, in modo per lei totalmente inspiegabile, compiaciuta dall’attrazione sessuale che il Comandante ed i suoi ufficiali esibivano per lei tanto da essersi sentita attratta e lusingata dai cazzi degli ufficiali che aveva dovuto spompinare sino ad ingoiarne la sborra…sentiva un crescente sentimento di lussuria al pensiero di essere riempita di sperma da tutti quegli uomini e di sentirsi veramente femmina…si sentiva, anche, fisicamente attratta dalla barbara figura del Comandante e dalla sua possente verga, così enormemente più grande e più dura di quella del Principe suo marito.
Nella testa della Principessa si agitavano diversi e contrastanti sensazioni : la paura per ciò che il Comandante ed i suoi ufficiali la avrebbero costretta a subire, il crescente desiderio sessuale indottole dalla ‘pozione’ del Dottore, l’umiliazione per essere stata ridotta a puttana e giocattolo sessuale del Comandante e dei suoi uomini, una incomprensibile libidine per ciò che avrebbe dovuto affrontare nel bordello dove sarebbe stata preda di molti uomini, il risentimento verso il marito che la aveva abbandonata nelle mani dei suoi stupratori…tutto ciò creava un mix esplosivo ed in preda a questi sentimenti e confuse considerazioni la Principessa si sdraiò sul materasso sporco di sangue e sperma, ove era stata appena stuprata, con le gambe aperte e leggermente piegate, come le era stato insegnato, e, per mostrare sottomissione e piena disponibilità alla monta, si allargò con l’indice ed il medio della mano destra le grandi labbra gonfie ed edematose per la monta precedente mostrando agli astanti la vulva e l’ingresso della vagina ancora semiaperto e stillante seme. “BRAVA PUTTANA! MI PIACE SE TIENI LA FIGA APERTA CON LE DITA PRIMA CHE TI PRENDA…APRITELA DI PIU’…FALLA VEDERE A TUTTI…SPINGI UN PO’ CHE VOGLIAMO VEDERE LO SPERMA USCIRE FUORI…BRAVA…CONTINUA A FARLO COLARE COSI’…FORZA CONTINUA A SPINGERE FAI VEDERE CHE TI SVUOTI LA FIGA…CHE SPETTACOLO…ADESSO COMINCIA A MASTURBARTI COME STA FACENDO TUA FIGLIA…ORA MI FARAI DIVERTIRE…HAI IL PERMESSO DI VENIRE COME LA TROIA IN CALORE CHE SEI…DAI SPETTACOLO PER I MIEI UFFICIALI E PER QUEL CORNUTO DI TUO MARITO!”. La Principessa, tra i lazzi e gli insulti degli ufficiali, guardando i suoi aguzzini continuò a contrarre ritmicamente l’addome in modo che un rivolo di seme sgorgasse dalla figa, quando ebbe finito di espellere il grosso carico di sperma che il Comandante le aveva riversato in figa sentì la sua grossa cappella appoggiarsi sulla apertura della vagina e se possibile spalancò ancora di più le gambe dilatandosi il più possibile la vulva con le dita, quando il Comandante la penetrò le sembrò di sentire entrare in figa non un cazzo ma un braccio, in effetti non era abituata a cazzi così grossi come quelli che aveva dovuto spompinare, quello del Comandante poi era fuori misura, suo marito, pensò, aveva un cazzo assai più modesto e questo pensiero unitamente al ditalino che si stava facendo ed ai poderosi assalti del Comandante la fece eccitare e bagnare in figa ancor di più. Vide, poi, la figlia che in piedi accanto al materasso dove il Comandante la stava “giustiziando” li guardava con lussuria mentre con la mano destra sotto le mutandine si stava vigorosamente sgrillettando e con la sinistra si spremeva una mammella; inspiegabilmente lo spettacolo di sua figlia con le autoreggenti velate nere, in piedi su delle scarpe tacco 16 intenta a masturbarsi mentre lei veniva chiavata ai suoi piedi la eccitò ancor di più ed involontariamente cominciò a gemere “OOOOOHHH! CHE GROSSO CAZZO COMANDANTE! MI RIEMPITE TUTTA! OOOOOHH! LO SENTO TANTO!! COME SIETE GROSSO E DURO DENTRO DI ME!!! RIEMPITEMI DI SBORRA!!! STO PER GODERE!!! SIIII! STO PER GODERE!!! GODOOOO! SIIIII! GODOOOO! GODOOO! MIODDIO SONO VENUTA!”
“BRAVA PRINCIPESSA VEDI NON ERA COSI’ DIFFICILE! SEI UNA PUTTANA NATA! ADESSO MI METTO SOTTO, TU TI IMPALI SUL MIO CAZZO E POMPI FINCHE’ VENGO! FORZA CHIAVAMI E DAI SPETTACOLO PER TUA FIGLIA E PER IL TUO MARITINO…FAI VEDERE QUANTO SEI TROIA!” La Principessa si mise a cavalcioni del Comandante e con la mano destra prese il cazzo grondante dei suoi umori e se lo appoggiò alla vulva, suo marito si era sempre accontentato di prenderla alla missionaria, quelle rare volte che lo faceva, e lei non aveva esperienza, ma la sua mano mise il cazzo nella giusta posizione ed l’inspiegabile desiderio di essere nuovamente riempita fece il resto, la Principessa, terribilmente infoiata dalla ‘pozione’ del Dottore, diede un colpo di reni spingendo il pube in basso ed in avanti e sentì quel tronco di carne dilatarle la vagina e farsi strada riempendole nuovamente la pancia, si impalò sul grosso cazzo del Comandante spingendo fino ad averlo dentro tutto poi iniziò a pompare tirando indietro la figa facendolo quasi uscire e poi facendolo nuovamente entrare dentro di lei per tutta la sua lunghezza sino ad arrivare al collo dell’utero “OOOOH MIODDIO! NON L’AVEVO MAI PRESO COSI’! COME E’ GROSSO IL VOSTRO CAZZO MI SENTO TUTTA PIENA! HO VOGLIA DI CAZZO! LO SENTO FINO ALL’UTERO! MI PIACE! OOOOOOH! OOOOOOH! SBORRATEMI DENTRO COMANDANTE! RIEMPITEMI LA FIGA! SFONDATEMI! SFONDATEMI DI PIU’! SONO TROIA! LA VOSTRA TROIA! MARITO GUARDAMI MENTRE MI IMPALO E MI FACCIO QUESTO ENORME CAZZO…OOOOOOH!…MARITO MI STA SFONDANDO!...OOOOOOH!...SONO INFOIATA! SONO IN CALORE! GUARDAMI CORNUTO SONO UNA PRIGIONIERA DA MONTA E STO CHIAVANDO IL CAZZO DEL COMANDANTE!”
Il Comandante stava sotto di lei godendosi lo spettacolo delle tette che oscillavano liberamente, ogni tanto mungendole come fossero quelle di una vacca, mentre la Principessa da sopra lo pompava come una disperata, poi le mise le mani sui fianchi spingendola verso il basso impalandola ancora di più di quanto già non facesse lei e con un ruggito le eiaculò in figa un altro carico di sperma, la Principessa sentendosi invasa dal seme sborrò anche lei una seconda volta “GODOOOOO! VENGOOO! GODOOOO ANCORA!” mentre anche Daphne squirtava infradiciando totalmente le sue brasiliane “OOOOOOH! OOOOOOH! OOOOOOOOOOH! SONO VENUTA! SONO VENUTA ANCHE IO!”
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