Il nerd che è in me
di
Vandal
genere
etero
Il nerd che è in me
Caldo. Ventilatori in numero due puntati fissi su di me. Sprofondato sul divano in mutande e canotta, con l’aria calda che ti si muove attorno. Pc con schermo Tv al plasma, telecomando alla mano, atteggiamento fantozziano. Manca la Pina ma non è un problema.
Zapping, tv nostalgia:la Ferrari di Magnum PI che sgomma sulle strade delle Hawaii. Tom Selleck che fu definito uno degli uomini più affascinanti del Mondo, con quella maglietta colorata, i suoi bermuda, la colt 45 infilata nella cintola, la villa di Robin Masters, i doberman, Higghins. La primissima puntata, Neve alle hawai, dove Magnum incappa in un trafficante di droga che, altri non è che un suo commilitone del Vietnam creduto morto da tempo.
Mi metto lì a guardare, la trasmettono intera, due puntate da 40 minuti l’una. Fuori, temperatura da reattore nucleare. La schiena mi manda segnali di cedimento. Zio bau, ci mancava l’ernia.
Interruzione pubblicitaria. Lockdown, le gente è nervosa. Si può uscire ma con cautela, evitare zone affollate. E fa caldo, molto caldo. Fossi stato in Italia ci sarebbe stata una temperatura più abbordabile ma qui, in zona tropicale, il caldo è opprimente e fastidioso.
Mi alzo, doccia, non mi asciugo, torno sul divano e mi sintonizzo con il satellite su un altro programma, una replica di Drive In. Mitici, programmi così non ne fanno più. Gianfranco d’Angelo che si esibisce con As Fidanken, Greggio che elogia Teomondo Scrofalo,il dottor Beruscus di Enrico Beruschi, le procaci forme di Tini Cansino, il paninaro di Braschi, il matto di Faletti. E via così. Rido, nudo sul divano, con l’aria che non circola per nulla. Fa caldo, troppo caldo
Una pallottola di carta mi rimbalza vicino alla spalla destra e finisce sul pavimento. Aggrotto le sopracciglia e mi guardo attorno “Ma che cazz?” ne arriva un’altra, a pochi passi da me
Ruoto da seduto di 180 gradi, con l’ernia che mi manda una scossa che mi percuote. Dietro di me c’è la finestra aperta e, oltre, un bungalow simile al mio, con la finestra aperta e una ragazza in bikini, forse venticinque anni, con in mano una fionda che mi fa ciao con la mano. Non mi alzo per pudore “Che diavolo ti è saltato in testa?” grido
“Volevo attirare la tua attenzione” dice lei
“Ce l’hai. Di cosa hai bisogno?”
“Beh, ti ho osservato mentre guardavi quei programmi retrò e, volevo chiederti se ti va’ di condividere. Sai, anche se non ero ancora nata in quel periodo, sono programmi che ho recuperato e mi piacerebbe guardarli. Con qualcuno che ha vissuto quegli anni e che apprezza come apprezzo io”
Ragazza carina, con le codine legate ai lati della testa, bionda, fisico magro e snello, ventre piatto. Il reggiseno copre un paio di tette piccole ma, sono sicuro, magnifiche e, gli slip, coprono abbastanza da non lasciarti intuire nulla. Sento un solletico nei paesi bassi, è lui che si risveglia e si gonfia “Vieni così?” chiedo
“Sì, ma poi mi adatto alle tue esigenze”
“Alle mie esigenze?”
Lei ridacchia “Ho visto quando sei uscito dalla doccia”
“Ah, sei una guardona”
“Mi piace guardare, sì” sorride maliziosa
“Ok, vieni pure”
Mi alzo dal divano, per riflesso mi infilo un paio di boxer nuovi che hanno la scritta Eye of the tiger sul davanti
Le apro la porta, ha la mano tesa “Piacere, Marika” abbassa lo sguardo “Ti sei messo i boxer”
“Piacere, Mauro. Sì, per ora” la faccio accomodare “Ti offro qualcosa da bere? Cibo?”
“Niente alcool, ho dei problemi di intolleranza”
“Idem” si siede sul divano accanto a me, emana freschezza da tutti i pori “Quanti anni hai?”
“Ventiquattro. E tu?”
“Io sono sulla soglia dei 49”
“Però sei messo bene, anche con quella pancetta che ti ritrovi”
“Anche tu non sei niente male”
“Allora, cosa guardiamo?” e si sfila il reggiseno, liberando i suoi piccoli seni con capezzoli che sembrano bottoni di cioccolato. Si indica le tette e poi indica me “Mi petto in pari: tu sei a torso nudo, io pure”
“Mi sembra giusto” sotto, nei boxer, il cazzo si gonfia a dismisura
Zapping. Lista dei film retro’ “Vediamo quanti ne consoci” dico a Marika
“Dimensione Alpha, cos’è?”
“Un telefilm di fantascienza piuttosto sfortunato” spiego “Una famiglia in visita alle piramidi incappa in un passaggio dimensionale su un altro Mondo, simile al nostro ma bizzarro e utopico. E cercano di tornare sulla Terra”
“Ce la fanno?”
“Il telefilm fu interrotto per bassi ascolti e lasciato lì, come capita a molti anche ora”
“Come MAnimal, o Automan”
“bene, due punti a favore”
“Eviterei di guardare Walker Texas Ranger o Renegade”
“Starsky & Hutch?”
“Oh sì, mi piace David Soul, il biondino”
“Allora, direi di iniziare con Starsky & Hutch, poi all’Ateam e infine a Charlies Angels” propongo.
Ci mettiamo a guardare come due adolescenti, quelle serie retrò. E mi fa strano stare lì ad emozionarmi con una ragazza in topless senza fare nulla
“Pizza?” propone lei
“Va bene”
Mentre aspettiamo l’ordine, seleziono una vecchia puntata de Il grande Mazinga. C’è il buffo Boss robot che finisce regolarmente a pezzi in ogni puntata, il robot Venus con le tette missili più spesse del suo torace(mai capita sta cosa) e c’è Mazinger che taglia in due con il grande boomerang un mostro alato con due teste “Trema, il regno delle tenebre del male, con i suoi pugni atomici mazinga, robot” mi metto a canticchiare
Lei ride “Quando udrai un fragor a mille decibel..” canta lei
“Mazinga Z, pure” allora passo “..e il nemico non esiste più, bam bam”
“Ah, Daltanius”
“Ok, facciamo il quiz: vai, il tuo corpo d’acciaio solleva”
“Facile, Goldrake”
Suonano,è arrivata la pizza. Io con il salame piccante, lei con il tris vegetariano “Un destino è stato scritto per lui e le stelle non sbagliano mai”
Lei ride “Babil Junior”
“Però, ti sei fatta una bella cultura anche di anime”
“Mio padre era un appassionato”
“Era?”
Lei s’intristisce e io mi affretto a dirle “Scusa”
“No, fa nulla”
La faccio sorridere canticchiando “Amici miei sono peter rei”
Lei si illumina tutto “Gundam”
Mangiamo e finiamo la pizza. Via i cartoni. Mi giro e me la trovo a una spanna di distanza, mani intrecciate dietro “Scusa se faccio la sfacciata” dice lei avvicinandosi
“Scusa tu” e le afferro i piccoli seni, giocando con i capezzoli
Inevitabilmente, ci baciamo. L’afferro per le spalle, lei mi accarezza il petto, le nostre bocche e le nostre lingue si cercano. Spero che l’ernia non mi crei problemi. Lei mi abbassa i boxer e l’ernia finisce in fondo al pozzo.
Io le sfilo gli slip, sento la sua fica rasata e ci infilo le dita. Lei ridacchia e mi pilota verso il divano. Mi siedo io, lei a cavalcioni, continuiamo a baciarci e toccarci. I bordi della sua fica sfregano sul mio sesso. Lei ancheggia, si muove, continua a baciarmi “Se senti che stai per venire, dimmelo”
“Ok, non verrò dentro di te”
“Non è per quello” dice lei continuando a fregare
Mi arriva lo stimolo, lei si sposta e me lo afferra cominciando a massaggiarmelo “Tranquillo” le vengo in mano, continuiamo a baciarci, lei mi massaggia usando lo sperma come lubrificante. Sublime. I pensieri da Nerd sono finiti in fondo al pozzo insieme all’ernia. Dura molto ma, alla fine, niente scopata ma qualcosa che mi ha fatto un’esperienza trascendentale.
Poi, lei si lascia scivolare in ginocchio e prende a tirarmi colpi di lingua sul sesso che mi lanciano scosse nel cervello e, uh, mi si sta rizzando subito. Strano, di solito ci impiego mezzora a rifarmelo diventare accettabile.
Finisce e si accoccola contro di me “Grazie” dice lei
“Ma grazie a te”
Stiamo lì abbracciati a fissare il monitor in stand by, gioco con le sue tette, lei con il mio sesso. Poi, mi viene da canticchiare “vengono da lontano da una galattica civiltà..”
“Su una macchina lampo, predatori del tempo” conclude lei e ridacchia
“Eh, mi ci voleva una come te” commento
“Anche a me” si alza e mi osserva “Posso rimanere da te stanotte?”
“Tutto il tempo che vuoi” ci baciamo
“Che ne dici se, prima di andare a dormire, se ci guardiamo una replica di Spazio 1999?”
“Uh, sì, mitico! Insieme ad UFO Shado era il mio preferito”
“Allora, vada per spazio 1999 e UFO Shado. E magari anche una puntata della serie old di Star Trek”
“poi doccia, coccole, sesso e..”
E poi si vedrà..
Caldo. Ventilatori in numero due puntati fissi su di me. Sprofondato sul divano in mutande e canotta, con l’aria calda che ti si muove attorno. Pc con schermo Tv al plasma, telecomando alla mano, atteggiamento fantozziano. Manca la Pina ma non è un problema.
Zapping, tv nostalgia:la Ferrari di Magnum PI che sgomma sulle strade delle Hawaii. Tom Selleck che fu definito uno degli uomini più affascinanti del Mondo, con quella maglietta colorata, i suoi bermuda, la colt 45 infilata nella cintola, la villa di Robin Masters, i doberman, Higghins. La primissima puntata, Neve alle hawai, dove Magnum incappa in un trafficante di droga che, altri non è che un suo commilitone del Vietnam creduto morto da tempo.
Mi metto lì a guardare, la trasmettono intera, due puntate da 40 minuti l’una. Fuori, temperatura da reattore nucleare. La schiena mi manda segnali di cedimento. Zio bau, ci mancava l’ernia.
Interruzione pubblicitaria. Lockdown, le gente è nervosa. Si può uscire ma con cautela, evitare zone affollate. E fa caldo, molto caldo. Fossi stato in Italia ci sarebbe stata una temperatura più abbordabile ma qui, in zona tropicale, il caldo è opprimente e fastidioso.
Mi alzo, doccia, non mi asciugo, torno sul divano e mi sintonizzo con il satellite su un altro programma, una replica di Drive In. Mitici, programmi così non ne fanno più. Gianfranco d’Angelo che si esibisce con As Fidanken, Greggio che elogia Teomondo Scrofalo,il dottor Beruscus di Enrico Beruschi, le procaci forme di Tini Cansino, il paninaro di Braschi, il matto di Faletti. E via così. Rido, nudo sul divano, con l’aria che non circola per nulla. Fa caldo, troppo caldo
Una pallottola di carta mi rimbalza vicino alla spalla destra e finisce sul pavimento. Aggrotto le sopracciglia e mi guardo attorno “Ma che cazz?” ne arriva un’altra, a pochi passi da me
Ruoto da seduto di 180 gradi, con l’ernia che mi manda una scossa che mi percuote. Dietro di me c’è la finestra aperta e, oltre, un bungalow simile al mio, con la finestra aperta e una ragazza in bikini, forse venticinque anni, con in mano una fionda che mi fa ciao con la mano. Non mi alzo per pudore “Che diavolo ti è saltato in testa?” grido
“Volevo attirare la tua attenzione” dice lei
“Ce l’hai. Di cosa hai bisogno?”
“Beh, ti ho osservato mentre guardavi quei programmi retrò e, volevo chiederti se ti va’ di condividere. Sai, anche se non ero ancora nata in quel periodo, sono programmi che ho recuperato e mi piacerebbe guardarli. Con qualcuno che ha vissuto quegli anni e che apprezza come apprezzo io”
Ragazza carina, con le codine legate ai lati della testa, bionda, fisico magro e snello, ventre piatto. Il reggiseno copre un paio di tette piccole ma, sono sicuro, magnifiche e, gli slip, coprono abbastanza da non lasciarti intuire nulla. Sento un solletico nei paesi bassi, è lui che si risveglia e si gonfia “Vieni così?” chiedo
“Sì, ma poi mi adatto alle tue esigenze”
“Alle mie esigenze?”
Lei ridacchia “Ho visto quando sei uscito dalla doccia”
“Ah, sei una guardona”
“Mi piace guardare, sì” sorride maliziosa
“Ok, vieni pure”
Mi alzo dal divano, per riflesso mi infilo un paio di boxer nuovi che hanno la scritta Eye of the tiger sul davanti
Le apro la porta, ha la mano tesa “Piacere, Marika” abbassa lo sguardo “Ti sei messo i boxer”
“Piacere, Mauro. Sì, per ora” la faccio accomodare “Ti offro qualcosa da bere? Cibo?”
“Niente alcool, ho dei problemi di intolleranza”
“Idem” si siede sul divano accanto a me, emana freschezza da tutti i pori “Quanti anni hai?”
“Ventiquattro. E tu?”
“Io sono sulla soglia dei 49”
“Però sei messo bene, anche con quella pancetta che ti ritrovi”
“Anche tu non sei niente male”
“Allora, cosa guardiamo?” e si sfila il reggiseno, liberando i suoi piccoli seni con capezzoli che sembrano bottoni di cioccolato. Si indica le tette e poi indica me “Mi petto in pari: tu sei a torso nudo, io pure”
“Mi sembra giusto” sotto, nei boxer, il cazzo si gonfia a dismisura
Zapping. Lista dei film retro’ “Vediamo quanti ne consoci” dico a Marika
“Dimensione Alpha, cos’è?”
“Un telefilm di fantascienza piuttosto sfortunato” spiego “Una famiglia in visita alle piramidi incappa in un passaggio dimensionale su un altro Mondo, simile al nostro ma bizzarro e utopico. E cercano di tornare sulla Terra”
“Ce la fanno?”
“Il telefilm fu interrotto per bassi ascolti e lasciato lì, come capita a molti anche ora”
“Come MAnimal, o Automan”
“bene, due punti a favore”
“Eviterei di guardare Walker Texas Ranger o Renegade”
“Starsky & Hutch?”
“Oh sì, mi piace David Soul, il biondino”
“Allora, direi di iniziare con Starsky & Hutch, poi all’Ateam e infine a Charlies Angels” propongo.
Ci mettiamo a guardare come due adolescenti, quelle serie retrò. E mi fa strano stare lì ad emozionarmi con una ragazza in topless senza fare nulla
“Pizza?” propone lei
“Va bene”
Mentre aspettiamo l’ordine, seleziono una vecchia puntata de Il grande Mazinga. C’è il buffo Boss robot che finisce regolarmente a pezzi in ogni puntata, il robot Venus con le tette missili più spesse del suo torace(mai capita sta cosa) e c’è Mazinger che taglia in due con il grande boomerang un mostro alato con due teste “Trema, il regno delle tenebre del male, con i suoi pugni atomici mazinga, robot” mi metto a canticchiare
Lei ride “Quando udrai un fragor a mille decibel..” canta lei
“Mazinga Z, pure” allora passo “..e il nemico non esiste più, bam bam”
“Ah, Daltanius”
“Ok, facciamo il quiz: vai, il tuo corpo d’acciaio solleva”
“Facile, Goldrake”
Suonano,è arrivata la pizza. Io con il salame piccante, lei con il tris vegetariano “Un destino è stato scritto per lui e le stelle non sbagliano mai”
Lei ride “Babil Junior”
“Però, ti sei fatta una bella cultura anche di anime”
“Mio padre era un appassionato”
“Era?”
Lei s’intristisce e io mi affretto a dirle “Scusa”
“No, fa nulla”
La faccio sorridere canticchiando “Amici miei sono peter rei”
Lei si illumina tutto “Gundam”
Mangiamo e finiamo la pizza. Via i cartoni. Mi giro e me la trovo a una spanna di distanza, mani intrecciate dietro “Scusa se faccio la sfacciata” dice lei avvicinandosi
“Scusa tu” e le afferro i piccoli seni, giocando con i capezzoli
Inevitabilmente, ci baciamo. L’afferro per le spalle, lei mi accarezza il petto, le nostre bocche e le nostre lingue si cercano. Spero che l’ernia non mi crei problemi. Lei mi abbassa i boxer e l’ernia finisce in fondo al pozzo.
Io le sfilo gli slip, sento la sua fica rasata e ci infilo le dita. Lei ridacchia e mi pilota verso il divano. Mi siedo io, lei a cavalcioni, continuiamo a baciarci e toccarci. I bordi della sua fica sfregano sul mio sesso. Lei ancheggia, si muove, continua a baciarmi “Se senti che stai per venire, dimmelo”
“Ok, non verrò dentro di te”
“Non è per quello” dice lei continuando a fregare
Mi arriva lo stimolo, lei si sposta e me lo afferra cominciando a massaggiarmelo “Tranquillo” le vengo in mano, continuiamo a baciarci, lei mi massaggia usando lo sperma come lubrificante. Sublime. I pensieri da Nerd sono finiti in fondo al pozzo insieme all’ernia. Dura molto ma, alla fine, niente scopata ma qualcosa che mi ha fatto un’esperienza trascendentale.
Poi, lei si lascia scivolare in ginocchio e prende a tirarmi colpi di lingua sul sesso che mi lanciano scosse nel cervello e, uh, mi si sta rizzando subito. Strano, di solito ci impiego mezzora a rifarmelo diventare accettabile.
Finisce e si accoccola contro di me “Grazie” dice lei
“Ma grazie a te”
Stiamo lì abbracciati a fissare il monitor in stand by, gioco con le sue tette, lei con il mio sesso. Poi, mi viene da canticchiare “vengono da lontano da una galattica civiltà..”
“Su una macchina lampo, predatori del tempo” conclude lei e ridacchia
“Eh, mi ci voleva una come te” commento
“Anche a me” si alza e mi osserva “Posso rimanere da te stanotte?”
“Tutto il tempo che vuoi” ci baciamo
“Che ne dici se, prima di andare a dormire, se ci guardiamo una replica di Spazio 1999?”
“Uh, sì, mitico! Insieme ad UFO Shado era il mio preferito”
“Allora, vada per spazio 1999 e UFO Shado. E magari anche una puntata della serie old di Star Trek”
“poi doccia, coccole, sesso e..”
E poi si vedrà..
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