La mia amica Angela
di
LILLO
genere
orge
Abito da alcuni anni in un piccolo paese di montagna, il solito paese, che in inverno conta qualche centinaio di abitanti, ma in estate aumenta in dismisura, accogliendo molti turisti, è così che ho conosciuto, sia il paese che i suoi abitanti, convincendomi ad acquistare uma proprietà.
Poi, èarrivata la giusta pensione, e mi sono trasferito ad abitare stabilmente in questo favoloso paesino, devo però dire che sono sposato, ma a mia moglie, non piace molto la vita di paese, e aggiungiamo, che io sono ormai omosessuale da anni, e travestita in privato, a fatto sì, che lei, vivesse parte del mese dal suo uomo, e che quindi io ero libera da ogni gravio famigliare.
In paese nessuno era a conoscenza della mia natura omo, ma la cosa cambiò dopo un anno circa dalla mia decisione di abitarci, da tempo conoscevo una sipatica signora, vedova da anni, avanti con l'età, ma molto dinamica, donna a dire di tutti irreprensibile.
Per vari motivi, inizia a frequentarla, pranzando da lei alcuni giorni in settimana, e invitandola al ristorante in varie occasioni, chiacchierando e parlando, ogni giorno scoprivo parte del suo carattere e della sua vita.
Un giorno le cose presero una piega inaspettata, almeno per mè, che delle dponne non ero attratta, entrai in casa sua come al solito, e la trovai mezza nuda, intenta a rivestirsi, aveva solo le mutandine, e il suo seno cadente era in bellavista, notai l'aureola, molto grande e i capezzoli duri come il marmo, si ricompose senza fretta, ne rimasi entusiata.
Angela, al dovere di cronaca, devo dire che ha una notevole differenza di età da mè, io 60 anni lei 87, e da quel giorno inizia a vederla sotto un'aspetto diverso, da un'amica.
I GIORNI passavano, e io sempre più spesso la raggiungevo a casa sua, in orari che immaginavo potessero essere favorevoli a trovarla impreparata, e così iniziò un gioco particolare, trovavo spesso il suo intimo appeso per casa, intimo adatto ad un'anziana signora, ma molto intrigante con pizzi e merletti, poi iniziò a coprirsi sempre meno, indossando vestitini sempre più corti e con meno biancheria intima.
Poi alcuni mesi fà, era primavera, si sedette davanti a mè, indossando una camiciamolto larga e scollata, senza intimo, immaginate il corpo di una donna avanti con l'età, seno cadente, le rughe, la pancia flaccida, e poi vedere la sua figa rugosa, persi la testa.
Inizia con farle dei coplimenti, sempre più spinti, e appena capii che la cosa le piaceva, mi avvicinai, la baciai prima dolcemente, e poi con forza la strinsi, lei cedette al mio abbraccio.
Le tolsi la camicia, e potei vedere il suo corpo nudo, me ne innamorai, flaccido cadente, il segno dell'età che passa e lascia le sue cicatrici, la immaginavo a vent'anni tette turgide, figa pelosa, ventre piatto, la strinsi, e poi la portai in camera sua, la stesi e iniziai a leccarle la figa, erano anni che nessuna lingua la toccava, e dopo poco tempo iniziò a godere.
Ora io sono omosessuale, e trav, indosso perennemente intimo femminile, e quel giorno sotto i pantaloni avevo reggicalze calze slip e un piccolo reggiseno, e al momento di scoparla, mi spogliai e lei mi vide al femminile, per quello che ero.
Poi gli occhi le caddero sul mio cazzo, un bdl cazzo duro, circonciso con la cappella lucida, lo tocco e iniziò a segarmi, mi guardò in viso e mi disse, ma allora sei un frocio, io annuii, ma lo prendi nel culo? mi chiese, si le dissi, ne ho presi tanti, sin da ragazzina, mi baciò, si stese e allargò le gambe, io le infilai il mio cazzo nella vagina, lei sussuktò un attimo, e poi iniziò a godere.
La scopai a lungo, interrompendo per poterla baciare e coccolare, e poi le venni dentro, innondandola di sperma.
Rimanemmo abbracciati a lungo, e lei nel frattempo mi raccontò la sua vita, vedova da più di venti anni, aveva avuto pochi rapporti sessuali, ma nulla negli ultimo quindici anni, sposata vergine, ad un uomo, spesso via per lavoro, lei, divenne l'amante del suo direttore, e lo fù per molti anni, concependo due figli, e scaricati al marito, e poi negli ultimi anni, ocasionalmente, scopava con chi capitava, lui era spesso via e lei si sentiva sola, e alcune amiche la introdussero nel giro delle prostitute casalinghe.
Ma ora erano solo ricordi, e il mio cazzo aveva fatto risvegliare una voglia repressa da anni, e così, giornalmente, voleva essere scopata, cosa che per mè, era difficile, essendo omo, così, decidemmo di coinvolgere altre persone.
Il primo fù un vicino, da sempre interessato d Angela, lei iniziò a farsi vedere dal balcone semi nuda, e poi lo invitò a bere il classico caffè, e lo servì, in reggicalze e reggiseno, immaginate cosa successe poco dopo, il caffè si raffreddò, ma la figa di ANGELA era un bollore, la scopò per quasi tutta la mattina, poi io li raggiunsi facendo finta di nulla, e li trovai a letto, lui si spaventò inizialmente, ma poi rassicurato, accettò anche mè nel letto.
Nei due mesi successivi, Angela fece in modo che trè delle sue amiche, accettassero, di incontrarci nei nestri giochi, e in breve sei maschi e quattro donne, scopavano liberamente a casa sua.
Io divenni la donna di tutti e tutte, avere il cazzo nel culo era la mia missione, e aparte alcune sporadiche scopate con Angela, la mia natura era prepotentemente affiorata, così, poche settimane dopo, accettai di incontrare, il figliodella panettiera del paese, giovane e atletico, conosciuto in una ciat, e poi incontrato una sera in un parcheggio, e appena ci siamo riconosciuti, subito è scattato qualcosa di magico, la prima volta mi prese in auto, a pecora, sfondandomi con il suo cazzone, poi mi raggiunse a casa mia, dove ogni sera mi raggiungeva, e mi faceva sua.
Poi un pomeriggio mi disse di raggiungerlo a casa sua, dove mi fece indossare intimo e camicetta e gonna della madre, e mi portò nel letto nunziale, mi volle scoparedalla parte di sua madre, cosa che mi fece piacere, mi innondò di sperma, e sporcammo tutto di sborra.
A fatica riuscimmo a ricomporci prima che sua madre rientrasse prima del dovuto, ci salutammo, e lei non capiva cosa ci facessi lì, lo spiegò poi suo figlio, iomi dileguai.
La mattina dopo, in negozio, eravamo solo io lei e il marito, i si avvicinò, senti, se devi diventare mia nuora, non ci sono problemi, mio figlio è grande, ma fatelo in privato, ok?, annuii, poi lei mi abbracciò, non vedo l'ora di vederti donna, laaccontentai il giorno dopo, a casa di Angela, lei venne a consegnare il pane, e io ed Angela la attendemmo in reggicalze calze e tacchi, inutile dire, che tiornò in negozio piena di sperma, e leccate di Angela.
Poi, èarrivata la giusta pensione, e mi sono trasferito ad abitare stabilmente in questo favoloso paesino, devo però dire che sono sposato, ma a mia moglie, non piace molto la vita di paese, e aggiungiamo, che io sono ormai omosessuale da anni, e travestita in privato, a fatto sì, che lei, vivesse parte del mese dal suo uomo, e che quindi io ero libera da ogni gravio famigliare.
In paese nessuno era a conoscenza della mia natura omo, ma la cosa cambiò dopo un anno circa dalla mia decisione di abitarci, da tempo conoscevo una sipatica signora, vedova da anni, avanti con l'età, ma molto dinamica, donna a dire di tutti irreprensibile.
Per vari motivi, inizia a frequentarla, pranzando da lei alcuni giorni in settimana, e invitandola al ristorante in varie occasioni, chiacchierando e parlando, ogni giorno scoprivo parte del suo carattere e della sua vita.
Un giorno le cose presero una piega inaspettata, almeno per mè, che delle dponne non ero attratta, entrai in casa sua come al solito, e la trovai mezza nuda, intenta a rivestirsi, aveva solo le mutandine, e il suo seno cadente era in bellavista, notai l'aureola, molto grande e i capezzoli duri come il marmo, si ricompose senza fretta, ne rimasi entusiata.
Angela, al dovere di cronaca, devo dire che ha una notevole differenza di età da mè, io 60 anni lei 87, e da quel giorno inizia a vederla sotto un'aspetto diverso, da un'amica.
I GIORNI passavano, e io sempre più spesso la raggiungevo a casa sua, in orari che immaginavo potessero essere favorevoli a trovarla impreparata, e così iniziò un gioco particolare, trovavo spesso il suo intimo appeso per casa, intimo adatto ad un'anziana signora, ma molto intrigante con pizzi e merletti, poi iniziò a coprirsi sempre meno, indossando vestitini sempre più corti e con meno biancheria intima.
Poi alcuni mesi fà, era primavera, si sedette davanti a mè, indossando una camiciamolto larga e scollata, senza intimo, immaginate il corpo di una donna avanti con l'età, seno cadente, le rughe, la pancia flaccida, e poi vedere la sua figa rugosa, persi la testa.
Inizia con farle dei coplimenti, sempre più spinti, e appena capii che la cosa le piaceva, mi avvicinai, la baciai prima dolcemente, e poi con forza la strinsi, lei cedette al mio abbraccio.
Le tolsi la camicia, e potei vedere il suo corpo nudo, me ne innamorai, flaccido cadente, il segno dell'età che passa e lascia le sue cicatrici, la immaginavo a vent'anni tette turgide, figa pelosa, ventre piatto, la strinsi, e poi la portai in camera sua, la stesi e iniziai a leccarle la figa, erano anni che nessuna lingua la toccava, e dopo poco tempo iniziò a godere.
Ora io sono omosessuale, e trav, indosso perennemente intimo femminile, e quel giorno sotto i pantaloni avevo reggicalze calze slip e un piccolo reggiseno, e al momento di scoparla, mi spogliai e lei mi vide al femminile, per quello che ero.
Poi gli occhi le caddero sul mio cazzo, un bdl cazzo duro, circonciso con la cappella lucida, lo tocco e iniziò a segarmi, mi guardò in viso e mi disse, ma allora sei un frocio, io annuii, ma lo prendi nel culo? mi chiese, si le dissi, ne ho presi tanti, sin da ragazzina, mi baciò, si stese e allargò le gambe, io le infilai il mio cazzo nella vagina, lei sussuktò un attimo, e poi iniziò a godere.
La scopai a lungo, interrompendo per poterla baciare e coccolare, e poi le venni dentro, innondandola di sperma.
Rimanemmo abbracciati a lungo, e lei nel frattempo mi raccontò la sua vita, vedova da più di venti anni, aveva avuto pochi rapporti sessuali, ma nulla negli ultimo quindici anni, sposata vergine, ad un uomo, spesso via per lavoro, lei, divenne l'amante del suo direttore, e lo fù per molti anni, concependo due figli, e scaricati al marito, e poi negli ultimi anni, ocasionalmente, scopava con chi capitava, lui era spesso via e lei si sentiva sola, e alcune amiche la introdussero nel giro delle prostitute casalinghe.
Ma ora erano solo ricordi, e il mio cazzo aveva fatto risvegliare una voglia repressa da anni, e così, giornalmente, voleva essere scopata, cosa che per mè, era difficile, essendo omo, così, decidemmo di coinvolgere altre persone.
Il primo fù un vicino, da sempre interessato d Angela, lei iniziò a farsi vedere dal balcone semi nuda, e poi lo invitò a bere il classico caffè, e lo servì, in reggicalze e reggiseno, immaginate cosa successe poco dopo, il caffè si raffreddò, ma la figa di ANGELA era un bollore, la scopò per quasi tutta la mattina, poi io li raggiunsi facendo finta di nulla, e li trovai a letto, lui si spaventò inizialmente, ma poi rassicurato, accettò anche mè nel letto.
Nei due mesi successivi, Angela fece in modo che trè delle sue amiche, accettassero, di incontrarci nei nestri giochi, e in breve sei maschi e quattro donne, scopavano liberamente a casa sua.
Io divenni la donna di tutti e tutte, avere il cazzo nel culo era la mia missione, e aparte alcune sporadiche scopate con Angela, la mia natura era prepotentemente affiorata, così, poche settimane dopo, accettai di incontrare, il figliodella panettiera del paese, giovane e atletico, conosciuto in una ciat, e poi incontrato una sera in un parcheggio, e appena ci siamo riconosciuti, subito è scattato qualcosa di magico, la prima volta mi prese in auto, a pecora, sfondandomi con il suo cazzone, poi mi raggiunse a casa mia, dove ogni sera mi raggiungeva, e mi faceva sua.
Poi un pomeriggio mi disse di raggiungerlo a casa sua, dove mi fece indossare intimo e camicetta e gonna della madre, e mi portò nel letto nunziale, mi volle scoparedalla parte di sua madre, cosa che mi fece piacere, mi innondò di sperma, e sporcammo tutto di sborra.
A fatica riuscimmo a ricomporci prima che sua madre rientrasse prima del dovuto, ci salutammo, e lei non capiva cosa ci facessi lì, lo spiegò poi suo figlio, iomi dileguai.
La mattina dopo, in negozio, eravamo solo io lei e il marito, i si avvicinò, senti, se devi diventare mia nuora, non ci sono problemi, mio figlio è grande, ma fatelo in privato, ok?, annuii, poi lei mi abbracciò, non vedo l'ora di vederti donna, laaccontentai il giorno dopo, a casa di Angela, lei venne a consegnare il pane, e io ed Angela la attendemmo in reggicalze calze e tacchi, inutile dire, che tiornò in negozio piena di sperma, e leccate di Angela.
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