Fremiti di mamma - Cap.3 - Godere col figlio la prima volta.
di
Incest 2021
genere
incesti
Mentre la mamma con una mano dietro la sua nuca, spingeva la testa del figlio tra le sue cosce aperte, con l'altra gli strofinava sul viso, come per asciugargli il sudore, il suo perizoma umido di umori dicendo:
-Amore di mamma, non devi più annusare le mie mutandine sporche per godere masturbandoti, adesso mi puoi leccarmi la fica e prepararmi per un piacere più grande.-
A quel punto, con un movimento brusco aveva lasciato cadere le mutandine e con entrambe le mani dietro la sua testa, aveva sollevato il bacino per favorire l'incontro del suo sesso aperto con le labbra e la lingua del figlio.
Al primo contatto lei aveva capito che il ragazzo non aveva dimestichezza col cunnilingus e dunque, mentre roteava il bacino, gli dava istruzioni su come fare con la lingua e le dita.
Fortunatamente il ragazzo era sveglio e ben presto aveva capito al punto da regalarle dopo meno di 10 minuti un primo orgasmo seguito da un secondo ancora più improvviso ed intenso che aveva scosso tutto il corpo della mamma lasciandola poi, ansimante e col corpo in preda ad un incontrollabile tremore.
-Mmmm.. sei stato bravo amore.. mi hai fatta godere da matta e meriti un premio, stenditi sul lettino e lascia fare a me.-
Col ragazzo supino e la verga ritta e dura come un paletto di carne, lei gli si era portata addosso e, senza neanche lubrificarlo, se lo era lasciato scivolare dentro.
Inizialmente dopo il primo completo affondo con la cappella a contatto con la bocca dell'utero e i testicoli schiacciati dalle natiche, era rimasta ferma con le braccia appoggiate alle spalle del ragazzo, gli occhi carichi di libidine fissi sui suoi ed i seni che venivano baldanzosamente offerti alle vogliose labbra del ragazzo.
Da quella posizione, senza perdere il contatto coi suoi occhi, si era abbassata appoggiando poi, i capezzoli irti e duri sul petto del figlio aprendo contemporaneamente le labbra per offrirle alla bocca aperta ed ansimante del ragazzo.
Al pari dei sessi perfettamente uniti, anche le labbra si erano congiunte in un bacio peccaminoso e carico di voluttà.
Mentre le lingue si attorcigliavano in una danza frenetica accompagnata da schiocchi di saliva e singulti strozzati, la mamma aveva cominciato a roteare il bacino trascinando il ragazzo in un indefinito mondo fatto di amore, di libidine e di liquidi che fluivano caldi come sgorganti da una sorgente.
Il ritmo crescente dei movimenti della mamma toglieva il respiro al ragazzo costringendolo a staccarsi da quel bacio voluttuoso per riprendere fiato e tornare a congiungersi come attratto dalla ventosa della bocca della mamma.
Così come aveva fatto mentre gli faceva il pompino, la mamma, senza rinunciare ai suoi orgasmi, misurava le reazioni del ragazzo fermandosi quando lui stava per venire per ripartire poi con più foga di prima.
Il ragazzo oramai sconvolto nel corpo e nel viso, pareva preda di una sofferenza fisica e mentale quando la mamma aveva finalmente deciso di farlo godere unendo ai suoi potenti fiotti di sborra gli schizzi del suo caldo squirt.
Avevano goduto insieme già quella prima volta e questo era ciò che desiderava la mamma per se e suo figlio: Un godimento totale che gli facesse dimenticare l'atto incestuoso e gli fissasse per sempre nella mente la sublimazione di un atto d'amore consumato in un luogo senza barriere ed in un tempo senza limiti: "Solo lui, la sua mamma, la loro passione ed il desiderio di tornare uniti come quando lei lo proteggeva nel suo ventre materno."
Avevano fatto l'amore ancora poco prima che il treno entrasse nella stazione di Palermo e lei, volendo mostrare alla salma del fratello di essergli comunque rimasta fedele, aveva trattenuto dentro di se il seme del figlio con un Tampax.
Scendendo dalla carrozza, avevano trovato ad accoglierli un cugino che da ragazza l'aveva corteggiata ma lei, con ancora negli occhi l'incredibile sguardo del figlio nel momento in cui le godeva dentro, aveva stentato a riconoscerlo.
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-Amore di mamma, non devi più annusare le mie mutandine sporche per godere masturbandoti, adesso mi puoi leccarmi la fica e prepararmi per un piacere più grande.-
A quel punto, con un movimento brusco aveva lasciato cadere le mutandine e con entrambe le mani dietro la sua testa, aveva sollevato il bacino per favorire l'incontro del suo sesso aperto con le labbra e la lingua del figlio.
Al primo contatto lei aveva capito che il ragazzo non aveva dimestichezza col cunnilingus e dunque, mentre roteava il bacino, gli dava istruzioni su come fare con la lingua e le dita.
Fortunatamente il ragazzo era sveglio e ben presto aveva capito al punto da regalarle dopo meno di 10 minuti un primo orgasmo seguito da un secondo ancora più improvviso ed intenso che aveva scosso tutto il corpo della mamma lasciandola poi, ansimante e col corpo in preda ad un incontrollabile tremore.
-Mmmm.. sei stato bravo amore.. mi hai fatta godere da matta e meriti un premio, stenditi sul lettino e lascia fare a me.-
Col ragazzo supino e la verga ritta e dura come un paletto di carne, lei gli si era portata addosso e, senza neanche lubrificarlo, se lo era lasciato scivolare dentro.
Inizialmente dopo il primo completo affondo con la cappella a contatto con la bocca dell'utero e i testicoli schiacciati dalle natiche, era rimasta ferma con le braccia appoggiate alle spalle del ragazzo, gli occhi carichi di libidine fissi sui suoi ed i seni che venivano baldanzosamente offerti alle vogliose labbra del ragazzo.
Da quella posizione, senza perdere il contatto coi suoi occhi, si era abbassata appoggiando poi, i capezzoli irti e duri sul petto del figlio aprendo contemporaneamente le labbra per offrirle alla bocca aperta ed ansimante del ragazzo.
Al pari dei sessi perfettamente uniti, anche le labbra si erano congiunte in un bacio peccaminoso e carico di voluttà.
Mentre le lingue si attorcigliavano in una danza frenetica accompagnata da schiocchi di saliva e singulti strozzati, la mamma aveva cominciato a roteare il bacino trascinando il ragazzo in un indefinito mondo fatto di amore, di libidine e di liquidi che fluivano caldi come sgorganti da una sorgente.
Il ritmo crescente dei movimenti della mamma toglieva il respiro al ragazzo costringendolo a staccarsi da quel bacio voluttuoso per riprendere fiato e tornare a congiungersi come attratto dalla ventosa della bocca della mamma.
Così come aveva fatto mentre gli faceva il pompino, la mamma, senza rinunciare ai suoi orgasmi, misurava le reazioni del ragazzo fermandosi quando lui stava per venire per ripartire poi con più foga di prima.
Il ragazzo oramai sconvolto nel corpo e nel viso, pareva preda di una sofferenza fisica e mentale quando la mamma aveva finalmente deciso di farlo godere unendo ai suoi potenti fiotti di sborra gli schizzi del suo caldo squirt.
Avevano goduto insieme già quella prima volta e questo era ciò che desiderava la mamma per se e suo figlio: Un godimento totale che gli facesse dimenticare l'atto incestuoso e gli fissasse per sempre nella mente la sublimazione di un atto d'amore consumato in un luogo senza barriere ed in un tempo senza limiti: "Solo lui, la sua mamma, la loro passione ed il desiderio di tornare uniti come quando lei lo proteggeva nel suo ventre materno."
Avevano fatto l'amore ancora poco prima che il treno entrasse nella stazione di Palermo e lei, volendo mostrare alla salma del fratello di essergli comunque rimasta fedele, aveva trattenuto dentro di se il seme del figlio con un Tampax.
Scendendo dalla carrozza, avevano trovato ad accoglierli un cugino che da ragazza l'aveva corteggiata ma lei, con ancora negli occhi l'incredibile sguardo del figlio nel momento in cui le godeva dentro, aveva stentato a riconoscerlo.
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