Lo schiavo, il padrone e sua moglie. Intro

di
genere
dominazione

"Questo allora sarebbe il tuo schiavo?"
Sono di fronte a tua moglie, che mi squadra dall'alto in basso.
Carla è alta, indossa dei leggings di colore grigio chiaro che le fasciano le gambe, ma il mio sguardo non può che cadere sul suo seno, che sembra scoppiare strizzato dalla semplice magliettina bianca con tre bottoni aperti che sembra essere di una misura troppo piccola.
"E come ti chiami, schiavo?"
"Marco."
"Marco lo schiavo, mmh... E davvero gli fai fare tutto quello che vuoi tu?"
"Certo cara. Marco si eccita ad ubbidire agli ordini, è un bravo cagnolino, non è vero?"
Sono in imbarazzo di fronte a tua moglie, e mi limito ad annuire, allontanando lo sguardo dal suo seno.
"È timido con le donne, scusalo. Si emoziona e si confonde, soprattutto di fronte a certi spettacoli. Non è vero Marco?"
"Ah, ecco perché continua a fissarmi le tette! È un porco?"
"Va matto per le tette grosse, e sua moglie invece le ha piccoline, non è abituato a certe forme."
Carla mi si avvicina, si prende il seno in mano e lo solleva, mettendo la scollatura in mostra sotto il mio naso.
"Ti piacciono queste? Vorresti toccarle?"
"Si signora, mi piacciono moltissimo, lei ha un seno fantastico."
Tua moglie mi rifila un ceffone.
"Non osare più guardarmele senza il mio permesso. Sguardo a terra."
Imbarazzato abbasso lo sguardo, fisso i suoi piedi. Mi arrivano altri due ceffoni. Ha la mano pesante, fanno più male di quelli di mia moglie.
"Gli posso far fare tutto ciò che voglio, giusto?"
"Si cara, è ai tuoi ordini."
Carla sorride. "Allora cominciamo con il metterti nudo. avanti Marco, spogliati."
Sbottono la camicia sotto lo sguardo attento di tua moglie. La tolgo, lasciandola cadere a terra.
"Mmhh, abbastanza in forma. Ora calati i pantaloni."
Slaccio la cintura, mi sbottono i jeans e li sfilo, rimanendo nudo di fronte a tua moglie.
"Il cazzo di fuori? Dove sono le mutande?"
"Non le porta quando è con me, è un mio ordine."
"Porco! Come ti permetti? Ti eccita mostrare il cazzo ad una donna? Perché ce l'hai in tiro?"
"Mi dispiace signora, lei è molto attraente, mi sono eccitato..."
"Verrai sculacciato per questa impertinenza, maiale."
Carla mi accarezza, partendo dal petto, scende fino alla base del cazzo ma senza toccarlo, poi mi sfiora le cosce. Mi fa girare, e mi palpa il culo.
"L'hai scelto bene, bravo Diego. Girati!"
Torno a girarmi. Mi prende le palle in mano e stringe forte. Io sento un gran dolore, mi si piegano le gambe, e finisco in ginocchio di fronte a lei.
"Li in ginocchio devi stare, ai miei piedi. Baciali!"
Mi affretto ad ubbidire. Do un bacio, poi un altro. Non mi dice di fermarmi e allora continuo, ricopro i suoi piedi di baci.
"È servizievole. Gli piacciono i piedi?"
"È un feticista. Gli piace leccarli, così come le ascelle, ed il culo, Marco lecca tutto."
"Allora fammi sentire la tua lingua sui piedi."
Comincio a leccare, faccio passare la lingua sul dorso, poi fra le dita, e quando tua moglie alza i piedi lecco anche la pianta.
"Ah-ah-ah, dai pulisci, sono tutti sporchi e sudati, hanno bisogno di una bella lavata!"
Quando è soddisfatta del mio lavoro mi ferma.
"Quale altro lavoretto gli possiamo far fare?"
"Perché non gli fai passare la scopa qua in cucina? Marco ha una tecnica particolare."
"Cosa intendi?"
"Ti faccio vedere."
So cosa vuoi, e mi appoggio con le mani al tavolo, aprendo le gambe e spingendo in fuori il culo. Tu prendi la scopa e punti il manico al mio buco.
"Carla, a te"
Tua moglie prende la scopa e spinge. Sento il buco aprirsi, ed il manico penetrare, un po' alla volta, finché non è saldamente dentro, almeno 20 centimetri.
"Che caverna che ha al posto del culo. Come mai è così sfondato?"
"A Marco piace prendere oggetti nel culo, bottiglie, zucchine, banane, lui gode così, vero?"
"Si, Padrone!"
"Che maiale. Dai, mettiti al lavoro, spazzola per bene."
Mi metto a scopare con la scopa nel culo, faccio del mio meglio ma non è molto semplice, voi ridere e mi insultate, riempiendomi di schiaffi quando lascio un po' di polvere.
Quando vi siete divertiti abbastanza mi fermate. Ora mi mettete in ginocchio, la faccia per terra, il culo in alto da cui esce la scopa. Tua moglie la sfila, il buco rimane aperto qualche secondo, e Carla ne approfitta per infilarci due dita, facendole girare.
"Ohhh"
Schizzo, getti potenti di sborra, sporco tutto il pavimento di sperma.
"Mah, che cazzo combini! Diego, guarda, ha sborrato dappertutto!"
"Eh, Marco è molto sensibile nel culo, basta stimolarlo per un attimo e non sa controllarsi."
"Ma che schifo! È tutto sporco di sborra adesso"
"Non c'è problema, fagliela mangiare."
Tua moglie mi prende per i capelli e mi spinge il viso sul pavimento, dentro la pozza di sperma. Mi sporco tutto, sento la sborra in faccia, presto è tutta coperta di sperma, che mi cola, sgocciolante.
"Che schifo! Leccala tutta via, schiavo!"
Io mi do da fare, e in qualche minuto l'ho leccata via tutta, lasciando il pavimento luccicante.

(Continua. Commenti e critiche sono sempre benvenuti, per scrivermi

iosonoimmaginario @protonmail.com

Se quanto hai letto ti è piaciuto, puoi continuare a leggere i miei racconti acquistando su Amazon l'ebook o il libro cartaceo "Giochi per coppie"

https://www.amazon.it/dp/B0B7F8CFRS

edito dalla casa editrice Sogni Piccanti e lo potrai anche trovare cliccando direttamente su:
https://www.sognipiccanti.it/libreria.html )
scritto il
2022-09-20
4 . 2 K
visite
2
voti
valutazione
4.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.