Dopo un lungo volo, all good things come to an end
di
Flying Kitty
genere
sentimentali
seguito di https://www.eroticiracconti.it/racconto/75800-dopo-il-lungo-volo-suggestioni-persane
Ancora confusa per l'illusione persiana, ci dirigiamo verso l'auto, e´ il nostro ultimo giorno qua a Cape Town, stasera c´è il volo che ci riporterà alle nostre vite quotidiane, prima a Londra e poi te tornerai in Italia.
Purtroppo l'aereo è un modello diverso da quello dell'andata, senza cuccette, quindi “hay que aprovechar el día” (carpe diem).
Il sole splende, la temperatura è perfetta, quindi ci dirigiamo verso Camps Bay, una baia poco lontana dalla città, sotto lo sguardo dei Dodici Apostoli, la catena di picchi che forma il Table Mountain.
La sabbia e´ bianca e fine, il mare con differenti tonalità di azzurro ll´átmosfera e´ quella tipica estiva, piena di di giovani, chi gioca a beach volley, chi con il frisbee, chi si tuffa in acqua.
Camminiamo un po´lungo la riva per trovare un posto un po´ più tranquillo, senza rischiare di essere prese a pallonate, ci fermiamo vicino a delle grandi rocce, dove stendiamo i nostri teli da spiaggia. Eccoci pronte per goderci un po´ il mare, il sole e noi.
Te sfoggi un bellissimo bikini blue pastello, che mette in risalto il tuo corpo atletico e asciutto, il ventre piatto, il piercing sull'ombelico. Il mio costume invece è color arancio, colore complementare al tuo, un po´stretto sul seno che esalta le mie forme.
Mi guardi con uno sguardo famelico, “Vamos guapa”, e corri verso l'acqua e ti immergi, dopo poco riemergi imprecando qualcosa in dialetto genoese, non ti aspettavi l´acqua fosse tanto fredda! Poi scoppi in una risata, quella risata cristallina che tanto adoro ascoltare, vieni verso di me e mi prendi per mano “Vieni con me, non e´ poi cosi male”.
Entro e sento l'acqua fredda sfiora la mia pelle provocandomi dei veri brividi che mi attraversano il corpo, mi fermo, ma mi induci a proseguire insieme finché non ci sommergiamo.
Sott'acqua sento una sensazione di leggerezza, di pace e beatitudine.
Usciamo e corriamo verso i nostri teli e prendiamo gli asciugamani, mi avvolgi con il tuo, mi prendi il viso con le tue mani e avvicini il tuo viso al mio, mi dai un bacio, me non é un bacio qualsiasi, mi dai IL bacio, le nostre labbra si accarezzano, le bocche si socchiudono, le lingue si incontrano, mi toglie il respiro, mi scuote come un tuono, le tue labbra nude come il petalo di una rosa, succose come il nettare del frutto passionale..un bacio lento deciso...fluido.. come la danza , intimo ..complice.. quel bacio fatto di saliva assaporata negli angoli delle labbra...un bacio fatto di piccoli morsi..di lingue che si cercano...di respiri bloccati..e battiti accelerati..É quel bacio che stravolge ogni pensiero..lasciandomi in apnea.. sospesa nel piacere di un contatto devastante ..indelebile! Un bacio pieno di te, che provoca un'emozione devastante che si propaga in tutto il mio corpo, sento quel piacere umido impossessarsi delle parte mie parti intime.
Mi siedo sul telo e te mi abbracci da dietro, l'asciugamano ci copre entrambe, mi abbracci forte, all'orecchio sussurri “Grazie per questo viaggio Kitty”.
Da sotto l'asciugamano mi accarezzi il seno da sopra il bikini con entrambe le mani, la destra si infila sotto la coppa andando a molestare il capezzolo, che senti già teso, l'altra mano scivola sul ventre, gira intorno all´ombelico poi arriva al bordo dello slip, per infilarsi sotto seguendo le fine striscia di pelo.
Ti lascio fare fino a che arrivi alla agognata meta.
Noti subito l'effetto che hai provocato in me "Già sei cosi per un bacio ed una carezza?” dici con un tono di soddisfazione
Appoggio la testa all'indietro sulla tua spalla, ti bacio sulla guancia.
“Vale, cosa aspettavi, il lago di Urmia? Senti, invece di stare qua, perché non continuiamo questa conversazione in hotel?”
“Andiamo” dici alzandoti bruscamente.
Prendiamo le nostre cose, andiamo verso la macchina per poi dirigerci all'hotel.
Durante il tragitto mi chiedi di farti un favore, ti guardo, e annuisco, provocando sul tuo viso un sorriso degno della miglior Julia Roberts.
Arriviamo in Hotel, e ci fiondiamo in stanza. “Dame 10 minutos Vale” ed entro in bagno.
Esco dal bagno, "Così mi volevi?”
Cappello, giacca, camicia, foulard, gonna, scarpe con tacco da 8, eccomi con l'uniforme completa.
“Sei un sogno Kitty, é da quando ti ho vista in aereo vestita cosí che ho voglia di saltarti addosso”.
“Vieni, cogeme ya”.
Ti avvicini, mi fai appoggiare alla parete, la tua mano sinistra mi afferra il culo, l´altra si occupa del seno, me lo afferri, me lo tasti, il mio rossetto è giá sulle tue labbra.
Alzo la gamba e appoggio il piede sul muro, la tua mano scivola lungo la gamba, alzando la gonna fino a far vedere il bordo dell´autoreggente.
Mi tolgo la giacca, cominci a sbottonarmi la camicia, liberando i bottoni dagli occhielli uno ad uno.
Comincia ad intravedersi il mio reggiseno nero di pizzo, affondi il viso nella scollatura, e respiri profondamente.
Finisci si sbottonarmi la camicia che poi tiri sulla sedia, mi fai uscire le tette fuori dal reggiseno, e cominci a leccarmi l´areola e a mordicchiarmi il capezzolo.
Mi sfili la cintura e la gonna cade sofficemente al suelo.
Ti guardo negli occhi, e ti spingo lentamente verso il letto, ti sfili la maglietta che indossi mentre slaccio il nodo dei tuoi pantaloncini. Ci buttiamo sul letto, io sopra di te, da gattina adesso faccio la leonessa, e te sei la mia preda.
Senza indugiare troppo ti sfilo le mutandine, gia´sento il profumo del tuo sesso, mi inebria, “Dios cuanto te quiero ahora”.
La mano ti accarezza l'interno della tua coscia, divarichi le gambe per darmi completo accesso al tuo fiore, che accarezzo delicatamente, la vedo imperlata di rugiada, voglio assaggiarla. Le dita affusolate iniziano e prendersi cura di te, mentre leggeri mugolii iniziano a fuoriuscire dalla tua bocca, mi chiedi di fermarmi, e mi fermo, la mano scivola fuori di te per poi raggiungere la mia bocca dove infilo indice e medio che succhio avidamente ad occhi chiusi, le lecco come se stessi praticamente facendo un pompino. Anche la mia micina si è aperta già umida di desiderio in attesa di essere soddisfatta.
Ti togli da sotto di me e ti siedi appoggiandoti alla spalliera del letto “Kitty, siediti davanti a me”.
Mi prendi un piede, ancora avvolto dalla calza autoreggente, lo porti verso il tuo petto ed inizi a massaggiarlo con entrambe le mani, poi lo passi sul tuo viso “Ho sempre avuto quasi una ossessione Freudiana per i piedi, sin da quando ero bambina, e questo tuo piedino è un sogno”. Accompagni il piede lungo il tuo petto per poi presentarlo all ́entrata del tuo bocciolo luccicante di umori.
I tuoi occhi mi stanno chiedendo di darti piacere, così che comincio ad accarezzarti la parte esterna, per poi iniziare a giocare con le grandi e piccole labbra, per arrivare a quel prezioso bottone.
Ascolto i tuoi gemiti di piacere, hai gli occhi chiusi, la schiena inarcata all'indietro, il collo appoggiato alla spalliera del letto.
Una patina di sudore ti fa illuminare il viso, sei stupenda quando sei presa dal piacere.
Mi afferri il piede, adesso sei tu a controllarlo, a guidare il tuo godimento, lo infili lentamente dentro di te, sento i tuoi mugolii aumentare quando muovo le dita del piede.
Con la mano libera afferri il lenzuolo, lo stringi con forza, vedo che sei all'apice, un orgasmo si sta per impossessarsi di te.
All´improvviso apri gli occhi, un momento in cui il tempo sembra si sia fermato, ci guardiamo negli occhi, ecco che arriva, quel gemito di piacere, quel riflesso incondizionato, quella manifestazione esteriore dell'esplosione che avviene dentro di te.
I tuoi fluidi mi bagnano il piede, sento la calza impregnata di te. Mi avvicino e ti abbraccio, restiamo cosí per non so quanto tempo fino a che l´allarme del telefono mi dice che é ora per me di prepararmi veramente per andare in aeroporto.
Ci risistemiamo, mi rimetto l'uniforme, mi cambio le calze e scendiamo nella hall, facciamo il check-out e andiamo a prendere l´auto.
Mentre attraversiamo il parcheggio sentiamo il suono di un clacson ed una voce familiare gridando “Hey girls!!” , la nostra amica Sherezade a bordo di una jeep cabriolet guidata da un ragazzo dai capelli lunghi neri.
Ti esce “Ma lui é..?” senza fermarsi la nostra amica ci fa l'occhiolino e la vediamo allontanarsi fuori dal parcheggio dell'hotel.
Ci guardiamo stupite ed iniziamo a ridere tenendoci per mano.
Il volo di ritorno trascorre senza troppo sorprese, te dormi teneramente sul tuo sedile, io mi riposo nel sedile posteriore dell'aereo durante il break.
Arrivati a Londra é giá quasi l´ora del tuo volo di connessione per Genova, é l´ora di salutarci
Arrivate al gate, mi abbracci forte, uno di quei abbracci che esprimono piú delle parole, un abbraccio prolungato, che emoziona. Ci diamo un delicato bacio sulle labbra, poi appoggi le labbra sulla fronte.
“Te quiero Kitty”,
“Yo también Vale, hablamos cuando llegas a casa”.
Mentre ti abbraccio faccio scivolare un biglietto nella tasca della tua giacchetta.
Ci lasciamo, vedo la tua sagoma allontanarsi in fondo al finger che ti porta sull'aereo, ti giri un ultima volta…adiós querida!
https://youtu.be/4pBo-GL9SRg
Fin
Ancora confusa per l'illusione persiana, ci dirigiamo verso l'auto, e´ il nostro ultimo giorno qua a Cape Town, stasera c´è il volo che ci riporterà alle nostre vite quotidiane, prima a Londra e poi te tornerai in Italia.
Purtroppo l'aereo è un modello diverso da quello dell'andata, senza cuccette, quindi “hay que aprovechar el día” (carpe diem).
Il sole splende, la temperatura è perfetta, quindi ci dirigiamo verso Camps Bay, una baia poco lontana dalla città, sotto lo sguardo dei Dodici Apostoli, la catena di picchi che forma il Table Mountain.
La sabbia e´ bianca e fine, il mare con differenti tonalità di azzurro ll´átmosfera e´ quella tipica estiva, piena di di giovani, chi gioca a beach volley, chi con il frisbee, chi si tuffa in acqua.
Camminiamo un po´lungo la riva per trovare un posto un po´ più tranquillo, senza rischiare di essere prese a pallonate, ci fermiamo vicino a delle grandi rocce, dove stendiamo i nostri teli da spiaggia. Eccoci pronte per goderci un po´ il mare, il sole e noi.
Te sfoggi un bellissimo bikini blue pastello, che mette in risalto il tuo corpo atletico e asciutto, il ventre piatto, il piercing sull'ombelico. Il mio costume invece è color arancio, colore complementare al tuo, un po´stretto sul seno che esalta le mie forme.
Mi guardi con uno sguardo famelico, “Vamos guapa”, e corri verso l'acqua e ti immergi, dopo poco riemergi imprecando qualcosa in dialetto genoese, non ti aspettavi l´acqua fosse tanto fredda! Poi scoppi in una risata, quella risata cristallina che tanto adoro ascoltare, vieni verso di me e mi prendi per mano “Vieni con me, non e´ poi cosi male”.
Entro e sento l'acqua fredda sfiora la mia pelle provocandomi dei veri brividi che mi attraversano il corpo, mi fermo, ma mi induci a proseguire insieme finché non ci sommergiamo.
Sott'acqua sento una sensazione di leggerezza, di pace e beatitudine.
Usciamo e corriamo verso i nostri teli e prendiamo gli asciugamani, mi avvolgi con il tuo, mi prendi il viso con le tue mani e avvicini il tuo viso al mio, mi dai un bacio, me non é un bacio qualsiasi, mi dai IL bacio, le nostre labbra si accarezzano, le bocche si socchiudono, le lingue si incontrano, mi toglie il respiro, mi scuote come un tuono, le tue labbra nude come il petalo di una rosa, succose come il nettare del frutto passionale..un bacio lento deciso...fluido.. come la danza , intimo ..complice.. quel bacio fatto di saliva assaporata negli angoli delle labbra...un bacio fatto di piccoli morsi..di lingue che si cercano...di respiri bloccati..e battiti accelerati..É quel bacio che stravolge ogni pensiero..lasciandomi in apnea.. sospesa nel piacere di un contatto devastante ..indelebile! Un bacio pieno di te, che provoca un'emozione devastante che si propaga in tutto il mio corpo, sento quel piacere umido impossessarsi delle parte mie parti intime.
Mi siedo sul telo e te mi abbracci da dietro, l'asciugamano ci copre entrambe, mi abbracci forte, all'orecchio sussurri “Grazie per questo viaggio Kitty”.
Da sotto l'asciugamano mi accarezzi il seno da sopra il bikini con entrambe le mani, la destra si infila sotto la coppa andando a molestare il capezzolo, che senti già teso, l'altra mano scivola sul ventre, gira intorno all´ombelico poi arriva al bordo dello slip, per infilarsi sotto seguendo le fine striscia di pelo.
Ti lascio fare fino a che arrivi alla agognata meta.
Noti subito l'effetto che hai provocato in me "Già sei cosi per un bacio ed una carezza?” dici con un tono di soddisfazione
Appoggio la testa all'indietro sulla tua spalla, ti bacio sulla guancia.
“Vale, cosa aspettavi, il lago di Urmia? Senti, invece di stare qua, perché non continuiamo questa conversazione in hotel?”
“Andiamo” dici alzandoti bruscamente.
Prendiamo le nostre cose, andiamo verso la macchina per poi dirigerci all'hotel.
Durante il tragitto mi chiedi di farti un favore, ti guardo, e annuisco, provocando sul tuo viso un sorriso degno della miglior Julia Roberts.
Arriviamo in Hotel, e ci fiondiamo in stanza. “Dame 10 minutos Vale” ed entro in bagno.
Esco dal bagno, "Così mi volevi?”
Cappello, giacca, camicia, foulard, gonna, scarpe con tacco da 8, eccomi con l'uniforme completa.
“Sei un sogno Kitty, é da quando ti ho vista in aereo vestita cosí che ho voglia di saltarti addosso”.
“Vieni, cogeme ya”.
Ti avvicini, mi fai appoggiare alla parete, la tua mano sinistra mi afferra il culo, l´altra si occupa del seno, me lo afferri, me lo tasti, il mio rossetto è giá sulle tue labbra.
Alzo la gamba e appoggio il piede sul muro, la tua mano scivola lungo la gamba, alzando la gonna fino a far vedere il bordo dell´autoreggente.
Mi tolgo la giacca, cominci a sbottonarmi la camicia, liberando i bottoni dagli occhielli uno ad uno.
Comincia ad intravedersi il mio reggiseno nero di pizzo, affondi il viso nella scollatura, e respiri profondamente.
Finisci si sbottonarmi la camicia che poi tiri sulla sedia, mi fai uscire le tette fuori dal reggiseno, e cominci a leccarmi l´areola e a mordicchiarmi il capezzolo.
Mi sfili la cintura e la gonna cade sofficemente al suelo.
Ti guardo negli occhi, e ti spingo lentamente verso il letto, ti sfili la maglietta che indossi mentre slaccio il nodo dei tuoi pantaloncini. Ci buttiamo sul letto, io sopra di te, da gattina adesso faccio la leonessa, e te sei la mia preda.
Senza indugiare troppo ti sfilo le mutandine, gia´sento il profumo del tuo sesso, mi inebria, “Dios cuanto te quiero ahora”.
La mano ti accarezza l'interno della tua coscia, divarichi le gambe per darmi completo accesso al tuo fiore, che accarezzo delicatamente, la vedo imperlata di rugiada, voglio assaggiarla. Le dita affusolate iniziano e prendersi cura di te, mentre leggeri mugolii iniziano a fuoriuscire dalla tua bocca, mi chiedi di fermarmi, e mi fermo, la mano scivola fuori di te per poi raggiungere la mia bocca dove infilo indice e medio che succhio avidamente ad occhi chiusi, le lecco come se stessi praticamente facendo un pompino. Anche la mia micina si è aperta già umida di desiderio in attesa di essere soddisfatta.
Ti togli da sotto di me e ti siedi appoggiandoti alla spalliera del letto “Kitty, siediti davanti a me”.
Mi prendi un piede, ancora avvolto dalla calza autoreggente, lo porti verso il tuo petto ed inizi a massaggiarlo con entrambe le mani, poi lo passi sul tuo viso “Ho sempre avuto quasi una ossessione Freudiana per i piedi, sin da quando ero bambina, e questo tuo piedino è un sogno”. Accompagni il piede lungo il tuo petto per poi presentarlo all ́entrata del tuo bocciolo luccicante di umori.
I tuoi occhi mi stanno chiedendo di darti piacere, così che comincio ad accarezzarti la parte esterna, per poi iniziare a giocare con le grandi e piccole labbra, per arrivare a quel prezioso bottone.
Ascolto i tuoi gemiti di piacere, hai gli occhi chiusi, la schiena inarcata all'indietro, il collo appoggiato alla spalliera del letto.
Una patina di sudore ti fa illuminare il viso, sei stupenda quando sei presa dal piacere.
Mi afferri il piede, adesso sei tu a controllarlo, a guidare il tuo godimento, lo infili lentamente dentro di te, sento i tuoi mugolii aumentare quando muovo le dita del piede.
Con la mano libera afferri il lenzuolo, lo stringi con forza, vedo che sei all'apice, un orgasmo si sta per impossessarsi di te.
All´improvviso apri gli occhi, un momento in cui il tempo sembra si sia fermato, ci guardiamo negli occhi, ecco che arriva, quel gemito di piacere, quel riflesso incondizionato, quella manifestazione esteriore dell'esplosione che avviene dentro di te.
I tuoi fluidi mi bagnano il piede, sento la calza impregnata di te. Mi avvicino e ti abbraccio, restiamo cosí per non so quanto tempo fino a che l´allarme del telefono mi dice che é ora per me di prepararmi veramente per andare in aeroporto.
Ci risistemiamo, mi rimetto l'uniforme, mi cambio le calze e scendiamo nella hall, facciamo il check-out e andiamo a prendere l´auto.
Mentre attraversiamo il parcheggio sentiamo il suono di un clacson ed una voce familiare gridando “Hey girls!!” , la nostra amica Sherezade a bordo di una jeep cabriolet guidata da un ragazzo dai capelli lunghi neri.
Ti esce “Ma lui é..?” senza fermarsi la nostra amica ci fa l'occhiolino e la vediamo allontanarsi fuori dal parcheggio dell'hotel.
Ci guardiamo stupite ed iniziamo a ridere tenendoci per mano.
Il volo di ritorno trascorre senza troppo sorprese, te dormi teneramente sul tuo sedile, io mi riposo nel sedile posteriore dell'aereo durante il break.
Arrivati a Londra é giá quasi l´ora del tuo volo di connessione per Genova, é l´ora di salutarci
Arrivate al gate, mi abbracci forte, uno di quei abbracci che esprimono piú delle parole, un abbraccio prolungato, che emoziona. Ci diamo un delicato bacio sulle labbra, poi appoggi le labbra sulla fronte.
“Te quiero Kitty”,
“Yo también Vale, hablamos cuando llegas a casa”.
Mentre ti abbraccio faccio scivolare un biglietto nella tasca della tua giacchetta.
Ci lasciamo, vedo la tua sagoma allontanarsi in fondo al finger che ti porta sull'aereo, ti giri un ultima volta…adiós querida!
https://youtu.be/4pBo-GL9SRg
Fin
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Dopo un lungo volo, il Principe di Persiaracconto sucessivo
Noite Sozinha
Commenti dei lettori al racconto erotico