Pomeriggio d'autummo
di
Margie
genere
poesie
Viscida, limacciosa, calda:
quest'afa grigiastra
che scioglie le macchie
di quest'autunno
senza rispetto.
Non si esce dal fango
scivoloso e vorace
impietoso velo nebbioso
abito traslucido e umido.
Le voglie stanno ai miei piedi
schiacciate dall'umido sole
distrutte dalla noia acquosa
annegate nella melma incolore
soffocate dalla viscosità.
Un autunno cromatico
strozzato nel grigio gocciolante
svanisce già da vicino
togliendo speranza alla luce
sbranata da mefitiche impressioni.
Scendo lenta e dispersa
lungo il sentiero di foglie
fra gli alberi abbandonati
impiccata al ramo secco
d'un albero mozzo.
Torbidi occhi di pesce
confusi si spengono.
Roche voci di bimbi
svaniscono in oblii irrisolti.
La mia voce non canta inni
I miei occhi occultano gravi
l'orizzontale occidente
incapace di tutto.
quest'afa grigiastra
che scioglie le macchie
di quest'autunno
senza rispetto.
Non si esce dal fango
scivoloso e vorace
impietoso velo nebbioso
abito traslucido e umido.
Le voglie stanno ai miei piedi
schiacciate dall'umido sole
distrutte dalla noia acquosa
annegate nella melma incolore
soffocate dalla viscosità.
Un autunno cromatico
strozzato nel grigio gocciolante
svanisce già da vicino
togliendo speranza alla luce
sbranata da mefitiche impressioni.
Scendo lenta e dispersa
lungo il sentiero di foglie
fra gli alberi abbandonati
impiccata al ramo secco
d'un albero mozzo.
Torbidi occhi di pesce
confusi si spengono.
Roche voci di bimbi
svaniscono in oblii irrisolti.
La mia voce non canta inni
I miei occhi occultano gravi
l'orizzontale occidente
incapace di tutto.
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