Prima volta cornuto - L'incontro
di
iosonoimmaginario
genere
dominazione
Sono passate diverse settimane dal nostro primo contatto, su un sito dedicato alle coppie aperte e al tema cuckold. Ci siamo scambiati l'email ed ho cominciato a raccontarti di me e di mia moglie, le nostre fantasie, i giochi che facciamo sotto le lenzuola. Quella del cuckolding è ormai una costante quando facciamo sesso. Le parlo dell'uomo che la stringe fra le sue braccia, che la penetra mentre io guardo e mi masturbo. Mi eccito, e lei mi incoraggia a raccontare in modo sempre più esplicito, e poi partecipa descrivendo le sensazioni che prova a farsi prendere da un altro, dal sentirsi desiderata, dall'essere al centro delle nostre attenzioni, delle nostre voglie.
Ne abbiamo discusso, io e Silvia, di come poter fare diventare realtà la nostra fantasia. Abbiamo subito scartato un amico, un conoscente. Come parlargliene? Troppo grande il rischio di rovinare un'amicizia, di fare un passo falso e di farci una reputazione che poi rimane appiccicata per sempre. Le chiedevo allora di qualche collega da cui è attratta, ma Silvia non vuole, dice che se la cosa viene fuori sarebbe anche peggio, non avrebbe più il coraggio di presentarsi in ufficio.
Finché un giorno ti ho conosciuto su un sito per cuckold. I primi messaggi sono diventati presto più espliciti, più spinti, immaginando cosa sarebbe successo durante un nostro incontro a tre, mia moglie che si concede, a tua disposizione. Mi hai fatto segare durante le chat, descrivendo come l'avresti trattata, e come avresti trattato me, ricoprendomi d'insulti mentre ti scopi mia moglie. Io mi eccitavo, non solo al pensiero di guardare mia moglie scopare con un altro uomo. Mi diventava duro quando mi chiamavi cornuto, quando mi dicevi che mi avresti fatto ripulire la figa di mia moglie farcita col tuo sperma, e poi il tuo cazzo, dopo che te l'eri scopata. Che mi avresti ordinato di mettermi in ginocchio per rendere omaggio al tuo cazzo, baciandolo, per aver fatto godere mia moglie. Mi accorgevo che mi eccitava sottomettermi, ubbidendo ai tuoi ordini, proprio come nei racconti che avevo trovato online, sui forum per cornuti, sul sito di Eroticiracconti. Mi eccitava ricreare nelle chat con te le mie fantasie più nascoste, desideravo che ogni volta tu mi chiedessi qualcosa di più. E così il nostro rapporto è scivolato verso una dinamica di esplicita sottomissione, io che eccitato dalla situazione accontentavo ogni tuo ordine. Hai richiesto alcune mie foto. Prima del corpo, dicendomi che avevi bisogno di vedere com'ero per capire se eri davvero interessato a continuare. Poi hai voluto foto di mia moglie, scatti sexy e a volte rubati in costume e lingerie.
Ma non ti sei accontentato, e hai chiesto di vedere anche lì sotto, scatti del mio cazzo mentre ce l'ho in mano e mi sego, e altre foto in diverse posizioni, in ginocchio, a gambe aperte.
Hai voluto tenere la cosa nascosta, all'inizio, senza dir nulla a mia moglie, e così ho fatto. Silvia ancora non sa niente, non sa che sono qua, in macchina, fuori dal bar, il cazzo durissimo, eccitato, pronto ad incontrarti.
Scattano le 4, è il momento. Scendo dalla macchina e mi avvio all'ingresso del bar che hai scelto per l'incontro, poco fuori città. Il mio passo è incerto, sono agitato ed emozionato allo stesso tempo.
Appena entro ti scorgo subito, al tavolino, stai sfogliano distratto un giornale. Per fortuna non c'è nessun altro nel locale, è ancora troppo presto per gli aperitivi.
Alzi lo sguardo, e mi vedi. Il tuo volto rimane impassibile, ma continui a fissarmi. Io allora mi avvicino e mi presento.
"Buongiorno signor Diego, sono Marco."
(Continua. Per suggerimenti e due chiacchiere mi trovate a iosonoimmaginario @ protonmail.me
Se quanto hai letto ti è piaciuto, puoi continuare a leggere i miei racconti acquistando su Amazon l'ebook o il libro cartaceo "Giochi per coppie"
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edito dalla casa editrice Sogni Piccanti e lo potrai anche trovare cliccando direttamente su:
https://www.sognipiccanti.it/libreria.html )
Ne abbiamo discusso, io e Silvia, di come poter fare diventare realtà la nostra fantasia. Abbiamo subito scartato un amico, un conoscente. Come parlargliene? Troppo grande il rischio di rovinare un'amicizia, di fare un passo falso e di farci una reputazione che poi rimane appiccicata per sempre. Le chiedevo allora di qualche collega da cui è attratta, ma Silvia non vuole, dice che se la cosa viene fuori sarebbe anche peggio, non avrebbe più il coraggio di presentarsi in ufficio.
Finché un giorno ti ho conosciuto su un sito per cuckold. I primi messaggi sono diventati presto più espliciti, più spinti, immaginando cosa sarebbe successo durante un nostro incontro a tre, mia moglie che si concede, a tua disposizione. Mi hai fatto segare durante le chat, descrivendo come l'avresti trattata, e come avresti trattato me, ricoprendomi d'insulti mentre ti scopi mia moglie. Io mi eccitavo, non solo al pensiero di guardare mia moglie scopare con un altro uomo. Mi diventava duro quando mi chiamavi cornuto, quando mi dicevi che mi avresti fatto ripulire la figa di mia moglie farcita col tuo sperma, e poi il tuo cazzo, dopo che te l'eri scopata. Che mi avresti ordinato di mettermi in ginocchio per rendere omaggio al tuo cazzo, baciandolo, per aver fatto godere mia moglie. Mi accorgevo che mi eccitava sottomettermi, ubbidendo ai tuoi ordini, proprio come nei racconti che avevo trovato online, sui forum per cornuti, sul sito di Eroticiracconti. Mi eccitava ricreare nelle chat con te le mie fantasie più nascoste, desideravo che ogni volta tu mi chiedessi qualcosa di più. E così il nostro rapporto è scivolato verso una dinamica di esplicita sottomissione, io che eccitato dalla situazione accontentavo ogni tuo ordine. Hai richiesto alcune mie foto. Prima del corpo, dicendomi che avevi bisogno di vedere com'ero per capire se eri davvero interessato a continuare. Poi hai voluto foto di mia moglie, scatti sexy e a volte rubati in costume e lingerie.
Ma non ti sei accontentato, e hai chiesto di vedere anche lì sotto, scatti del mio cazzo mentre ce l'ho in mano e mi sego, e altre foto in diverse posizioni, in ginocchio, a gambe aperte.
Hai voluto tenere la cosa nascosta, all'inizio, senza dir nulla a mia moglie, e così ho fatto. Silvia ancora non sa niente, non sa che sono qua, in macchina, fuori dal bar, il cazzo durissimo, eccitato, pronto ad incontrarti.
Scattano le 4, è il momento. Scendo dalla macchina e mi avvio all'ingresso del bar che hai scelto per l'incontro, poco fuori città. Il mio passo è incerto, sono agitato ed emozionato allo stesso tempo.
Appena entro ti scorgo subito, al tavolino, stai sfogliano distratto un giornale. Per fortuna non c'è nessun altro nel locale, è ancora troppo presto per gli aperitivi.
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