Per le strade di Shibuya

di
genere
saffico

Dopo un pomeriggio facendo shopping, finalmente mi rilasso seduta da Starbucks, che dà direttamente sul famoso incrocio di Shibuya, in centro a Tokyo. E’ considerato l'incrocio pedonale più trafficato del mondo. E’ venerdi, sono le 18, ed e’ uno spettacolo osservare la marea di persone che lo attraversano all’unisono ogni volta che scatta il verde, 3 minuti circa prima che diventi rosso di nuovo ed i marciapiedi si ricaricano di fauna umana.
Poi con tutte le luci dei negozi, i neon rosa, blu, verdi, gli schermi giganti delle pubblicità che annunciano i nuovi trends per i giovani Edochiani, lo spettacolo e’ ancora più bello, almeno per chi, come me, ama le citta’.
Ammiro il mondo che si muove, le cuffiette sparano una canzone di Judy & Mary, Jitensha, Biciclette nella lingua locale, un po’ di J-pop non fa mai male, tanto per essere più integrata nei ritmi locali, almeno per qualche giorno.
All’improvviso mi sento toccare sulla spalla, mi giro, sei tu, mi tolgo le cuffiette e ti saluto.
E’ tanto che aspetti?
No, sono qua da circa mezz’ora, guardando dalla finestra e facendomi qualche film mentale
Mi immagino che film..ma cosa stai bevendo?
Questo? Un Matcha Latte
Non so come ti puoi bere qualcosa del colore di Baby Yoda.
Sorrido, sarai pure Giapponese fuori, ma dentro sei proprio una gaijin quasi quanto me.
Haha, non me lo ricordare! Dai, andiamo adesso, ho voglia di fare qualcosa di divertente, tutta la giornata ad assistere a quel convegno di medicina mi ha fuso la mente.
OK, dai, andiamo a farci un giretto qua dietro per le viuzze dove ci sono tutti quei posti di Pachinko, e quei locali un po’ bizzarri.
Ok, mi fido di te, visto che conosci meglio Tokyo della sottoscritta.
Usciamo dal cafe’ e cominciamo a percorrere il labirinto di vicoletti che si spargono sotti i grandi palazzi illuminati, musica ad alto volume esce da ogni locale pieno di colletti bianchi sfatti dall’intensa settimana di lavoro, cercando una qualsiasi distrazione, alcuni torneranno a casa completamente ubriachi dopo un nomikai (tipica riunione post-lavoro dove tipicamente si beve, beve e si beve ancora), altri cercheranno qualche compagnia per passare qualche ora in un Love Hotel.
Noi ci dirigiamo verso una grandissima libreria.
Questa e’ la tua grande idea? Comprare dei libri?
Seguimi, e poi vedi.
Saliamo fino al quinto piano, il piano dei manga, i fumetti giapponesi, qui si trova tutto cio’ che e’ relazionato ai fumetti, pupazzi, gadgets, vestiti, un vero paradiso per gli amanti del genere.
Mi indirizzo verso la parte dell’abbigliamento, comincio a frugare tra i vari completi disponibili, mi guardi sempre più incuriosita.
BINGO!
Tiro fuori un vestito della serie Sailor Moon, Sailor Venus, da ragazzina adoravo questo cartone.
Qua possiamo affittare questi costumi per qualche ora, scegli qualcosa che ti piace e poi andiamo in giro a divertirci. Mettiti questo vestito da Sailor Mercury.
Andiamo nei camerini, te in uno io in un altro. Mi infilo il costume con qualche difficolta’, mi sistemo la parrucca bionda, ed esco.
Te sei gia’ fuori, mi vedi.
Gonnellino arancione che copre quasi a malapena il culo, blusa bianca con colletto arancione e fiocco blu.
Caspita che figa che sei! Certo che quelle tue tette e’ difficile tenerle chiuse in quella blusa di almeno 2 taglie più strette.
Non fare la scema, e poi magari dopo non ci sara’ bisogno di tenerle al chiuso.
Ma dobbiamo proprio aspettare dopo? A vederti cosi non so quanto resisto!
Non me lo ripetere che anche te così vestita, qualche voglia me la fai venire
Ti avvicini a me, mi metti una mano sul culo, facendomi sentire le tue unghie sulla pelle, poi mi regali un bacio alla francese, lungo, umido, con una carica erotica incredibile.
Non credo possiamo aspettare. Seguimi.
Di solito in questi posti c’e’ anche la sezione video, dove i clienti possono affittare un film e vederli in piccole salette, adibite con una poltrona sofà, un tavolino e naturalmente la TV.
Il tutto automatizzato per rendere l’esperienza la più anonima possibile.
Seguiamo alcuni segnali che indicano la sezione video al piano superiore, le luci sono più diffuse, noren (tendine tipiche giapponesi) blu scuri separano le diverse sezioni.
La nostra presenza non passa inosservata, i vari clienti ci osservano con curiosità ed interesse, quasi stupiti. Vedere 2 ragazze, una occidentale e l’altra orientale, vestite da personaggi dei cartoni in una libreria, non è cosa da tutti i giorni, neanche a Tokyo.
Più passiamo accanto agli scaffali con i vari fumetti e più ci rendiamo conto che stiamo nella sezione Hentai, la sezione vietata ai minori!
Ma poco importa, ecco lì le cabine per vedere i film, cerchiamo di capire bene le istruzioni cassa automatica per avere il codice di accesso, naturalmente e’ tutto in japponese, qualche immagine ci aiuta nel processo. Ecco il codice di accesso ed il numero della cabina.
Ci fiondiamo nella cabina. Una stanzetta di circa 1.5m x 2, poltrona in simil-pelle, luci soffuse, una striscia di luce al Neon azzurrina sul battiscopa, grande TV al muro, un leggero aroma di sandalo, in pratica l'interno di una vetrina che trovi nel quartiere de Wallen ad Amsterdam.
Te non perdi tempo e mi fai sedere sulla poltroncina, e ti siedi a cavalcioni su di me.
Le nostre bocche gia’ hanno iniziato quasi un incontro di arti marziali, mi tieni il viso con entrambe le mani, mentre io ti tengo per i fianchi, mi mordicchi le labbra, le sento morbide, carnose, seducenti, da gustare piano.
Su quelle labbra c´é tutto il mio desiderio, la fiamma si accende, mi fai perdere ogni razionalita’, essere caliente é un eufemismo, l’eccitazione e’ gia’ arrivata alle stelle.
Le mie mani scendono e si infilano sotto la gonna, e senza troppi indugi, mi infilo sotto i tuoi slip e faccio subito scivolare un dito dentro la tua intimita’, lanci un leggero gridolino di sorpresa me allo stesso tempo di approvazione. La sento calda, zuppa di umori.
Ti sfioro il clitoride con il pollice mentre con il medio provo ad infilarmi dentro il più possibile, inarchi la schiena dall’eccitazione.
ahhh….Sei una niña mala!
Shhhh!!! Callate y goza!
Cosi mi fai venire subito!
Ti liberi dalla presa, mi sbottoni la blusa che mi schiacciava il seno, poi tiri fuori dalla coppa del reggiseno una tetta e poi l’altra, con una cura e delicatezza come se stessi tirando fuori una reliquia religiosa.
Poi con le due mani mi afferri un seno ed avvicini la bocca, la apri e l’appoggi sopra la mia areola, e con la lingua inizi un dolce girotondo con la lingua intorno al mio capezzolo, come in un rituale, segui un ritmo preciso.
Poi passi all’altro seno, per dedicargli lo stesso trattamento. Mentre mi lascio andare a questa dolce tortura ho le mani tra i tuoi capelli, ti massaggio lo scalpo, e seguo il suo moviemnto mentre scendi verso la mia intimita’.
Ora sei in ginocchio davanti a me, mi apri le gambe ed affondi il tuo musetto.
Te ne esci con
Eau de femme! Ma favori!
E lentamente mi sfili l’intimo, poi mi porti il bacino sul bordo della poltrona, mi divarichi di nuovo le gambe e te le appoggi sulle spalle, e senza ulteriori indugi affondi le testa tra le mie cosce.
Durante l’azione una delle due schiaccia un bottone del telecomando, ed eccoci apparire sullo schermo.
Ci fermiamo un istante a guardarci sulla TV
Che bella sei!
Continuiamo ad amoreggiare, ansimiamo rumorosamente incuranti di ciò che succede fuori, l’unica cosa che ci importa e’ far godere l’altra come se non ci fosse un domani, di portarci all’apice di tutti i sensi.
La tua lingua guizza infernale sulla mia micina, accarezza le mie labbra, per poi concentrarti sul clitoride, con un’abilità che solo una donna può possedere.
Gemendo e sospirando per quelle straordinarie attenzioni che mi riservi, sento impellente il desiderio di fare altrettanto.
Ci scambiamo le posizioni, il mio viso, davanti al tuo fiore, aperta, profumata e palpitante, incredibilmente bagnata dei tuoi umori dolci e odorosi, invitante come acqua fresca nel deserto più arido.
Faccio scattare la lingua, cominciando a leccarla in modo lento ma continuo, imitando quello che stavi facendo su di me, penetrandola con piccoli colpi della punta.
Ti sento gemere sempre più forte, il tuo corpo squassato dai brividi.
Presa da una frenesia erotica mai nemmeno immaginata, arrivi ad un orgasmo convulso, impetuoso e travolgente.
Intanto la luce all’interno della stanza comincia a farsi più brillante, il tempo per usarla e’ quasi scaduto, noi siamo esauste dal nostro amplesso multiplo, sudate, senza respiro, e un po’ afone.
Ci ricomponiamo come meglio possiamo prima di riportare indietro i costumi, ed usciamo dal video booth.
Veniamo ricevute da un caloroso applauso da una ventina di persone, che si inchinano, ci ringraziano e ci chiedono di firmare autografi.
Siamo un po’ sorprese da questo trambusto, poi uno degli uomini che stava applaudendo, ci offre un biglietto da visita, ma capendo che eravamo ancora ignare di cio’ che era successo, indica la porta di una stanza più grande di quella che avevamo affittato, li c’era una grande TV e sullo schermo si vedeva proprio la stanza in cui avevamo amoreggiato senza pudore.
Inconsapevoli avevamo offerto uno spettacolo live ad un gruppo di otaku in cerca di divertimenti notturni.
Ci guardiamo negli occhi divertite.
Perche’ no, pornostar per una serata!












scritto il
2022-11-30
2 . 7 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Piove

racconto sucessivo

Tutto cambia
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.