"Mamma come mai così in ritardo?" "Traffico tanto traffico"
di
lacollezionistadicazzi
genere
tradimenti
Nel precedente racconto spero di avere tratteggiato sufficientemente il profilo della insospettabilissima mogliettina. Se sapeste che è in mezzo ad una folla e la cercaste e pensate di individuarla senza averla mai vista sicuramente non ci riuscireste.
O meglio, la vedete ma escludete che possa essere lei e passereste a cercare tra altri visi.
Dal 2015 al 2017 io lavorai in trasferta e rientravo a casa saltuariamente. L’azienda mi diede un appartamento tutto per me dove, di tanto in tanto, mi raggiungeva la vacca.
Inutile dire che per la puttana era l’occasione per provare altri cazzi che non avrebbe avuto modo di provare rimanendo a casa.
Ovviamente continuando a fare la puttana anche a casa sia con la mia complicità ma anche senza (lo saprò solo a partire dal 2019 e non mi ha detto ancora tutto!) quindi rendendomi vero cornuto.
La puttana in genere mi raggiungeva in treno e avendo viaggiato spesso con lei so esattamente come si comporta. Si apparta preferibilmente in un angolo, abbassa lo sguardo su un libro o sul tablet con le immancabili cuffiette e lo alza solo per mostrare il biglietto al controllore.
Zero confidenza a nessuno e vive il viaggio nel suo mondo. Non cerca certo altre avventure avendo una lista di porci che aspettano solo la sua chiamata per precipitarsi da lei.
In una circostanza invece tornammo insieme in auto. E sarebbe accaduta una cosa unica che (al momento in cui scrivo) è rimasta tale!!!
Siamo in ritardo in quanto la sera stessa dovevamo cenare con i suoi parenti e, nonostante ciò, lei vorrebbe fermarsi per un altro caffè. Io sono contrario. Risultato? Ci fermiamo!
Autogrill non è dei più grandi ma nemmeno dei più piccoli. Io e lei arriviamo dal lato destro rispetto ingresso. Io le cedo la strada. A sinistra sta arrivando un uomo. Per poco si scontrano, si fermano contemporaneamente e solo allora alzano entrambi lo sguardo per scusarsi e …bum!!!
Avete presente quando nei film viene rallentata oltre ogni limite la scena perché venga fissata bene dallo spettatore cosa stia accadendo??
Per qualche interminabile secondo si bloccano entrambi come colti da una paresi!
Si fissano lungamente. Io, essendo alle spalle, non posso vedere lo sguardo della puttana ma vedo bene quello di quel maschio e solo in quel momento lo osservo attentamente.
Un metro e ottantacinque circa. Spallato. Muscoloso senza essere palestrato. Intorno ai quarant’anni. Folti capelli neri e due occhi altrettanto scuri e intensi.
Vestito elegantemente. Era primavera, pantaloni blu (non jeans) e una elegante camicia bianca senza cravatta. Dal petto usciva qualche ricciolo di pelo nero.
E uno sguardo che diceva tutto!! Uno sguardo di fuoco e di desiderio che pareva dire è inutile che fai la verginella con me, ho capito che sei una grandissima puttana!!
Sono quelle cose che accadono e non sono razionali anche perché, ve lo assicuro, la troia come di consueto non fece niente di niente per essere notata e sempre come di consueto vestiva in jeans, scarpe da tennis una ampia e casta camicetta.
Passato impasse entrammo tutti e tre e la prova che non fosse solo una sensazione l’ebbi quando vidi che anche lui, come no, si era fermato poco dopo ingresso fingendo di guardare cosa di cui era palese che non gli importasse niente.
Ovviamente il mio comportamento a quel punto divenne determinante. Se avessi preso per mano la zoccola e la avessi portata via tutto sarebbe finito lì.
Ma non lo feci e ne sapete il motivo? La curiosità per un evento imprevisto e imprevedibili che non sapevo (in quel momento).
Ovviamente, tra me e la vacca, non ci fu la necessità di concordare alcunché ci eravamo già capiti, se non io che le dissi: “Io vado fuori. Fammi sapere!”. Lei rispose con un laconico ok. Quindi io uscii e mi misi appoggiato alla mia auto.
Passarono sette forse otto interminabili minuti tanto che mi aspettavo di vederla arrivare senza che fosse accaduto niente.
Invece arrivo un messaggio:” Ti siamo passati davanti. È una Mercedes grigia. Andiamo verso un motel fuori autostrada. Cerca di raggiungerci. “Io partii immediatamente ma di raggiungerli non se ne parlava. Erano troppo avanti rispetto a me.
Pochi minuti dopo mi arrivò una posizione di un motel a pochi chilometri dall’uscita di uno dei caselli successivo. Seppi solo in seguito che i sette barra otto minuti che servirono al porco erano dedicati a cercare un motel in zona e non certo ad accordarsi tra loro.
Per accordarsi (come capitò con il vicino di casa che ho già raccontato) è stato sufficiente che il maiale le dicesse:” Allora ti va bene?” e la vacca rispondesse con un cenno affermativo.
Mentre io vanamente cercavo di raggiungerli su quella Mercedes c’era un clima di eccitazione pazzesca. Ovviamente questo è quanto ebbe modo di dirmi in seguito la puttana.
Dopo alcuni convenevoli ridotti al minimo in cui la puttana ebbe modo di confidargli che eravamo da anni iscritti ad un famoso sito di scambio (per la precisione “Lamoglieofferta”) chiarendo quindi che non era nuova a questo tipo di incontri.
Di inedita c’era solo la situazione!
Quindi il porco le chiese se se la fosse sentita di prenderle il cazzo in bocca mentre era alla guida. La troia rifiutò in quanto non amava esibizionismo. Lui parve deluso ma fu la vacca a tranquillizzarlo dicendogli:” Vedrai che dopo ti farò godere come un maiale!!!”
Effettivamente la troia non è esibizionista. Per nulla. Anche quando organizzato le molteplici gang lei stessa mi precisava che esigeva che tutti i partecipanti fossero attivi. “Meglio in meno ma che tutti si danno da fare che in più e poi rimangono con il cazzo in mano a segarsi!” questo fu il suo commento. Ed è effettivamente uno dei motivi per cui non ha mai amato frequentare i Club privé. Non che non le sia capitato di farlo, tra una serata al cinema e una al privé non ha mai avuto dubbi. Meglio la seconda. Ma essere circondata da guardoni non la eccita particolarmente.
Chiarito questo la troia e il porco arrivarono al motel qualche minuto prima che io li raggiungessi. Al parcheggio effettivamente era presente una Mercedes Classe A di colore grigio. Io parcheggiai poco distante in una posizione in cui potevo osservare ma senza dare nell’occhio.
Aspettai una decina di minuti e telefonai. Mi risposero le urla di godimento della vacca accompagnate da un ansimare animalesco del porco.
Chiusi la comunicazione e richiamai dopo qualche minuto. Le urla erano ancora più alte ma in questo caso la voce del tipo era alta e squillante: “La sto inculando!! Cornuto! La sto inculando!”.
Chiusi la comunicazione e decisi di non richiamare più per non dare troppe soddisfazioni a quel porco.
Dopo una ventina di minuti fu lui a uscire per primo. Si guardò intorno come per cercare la mia presenza ma ebbi la sensazione che non mi vide. Quindi salì in auto e partì immediatamente.
Dopo qualche minuto, arrivò anche la vacca con il consueto passo indaffarato, come se uscisse da un supermercato e fosse in ritardo.
Appena salì in auto mi disse con un tono che non ammetteva repliche: “Non potevo farci niente!!”. Alludeva alle parole che il maiale mi aveva rivolto. La vacca sapeva che non mi avevano fatto piacere e metteva le mani davanti.
Io avevo capito che se volessi conoscere cosa fosse realmente accaduto l’ultima cosa che dovevo fare era fare l’offeso, in quanto come reazione la vacca si sarebbe chiusa o avrebbe sminuito l’incontro.
Quindi abbozzai con un:” Ma certo! “e vidi che la troia aveva perso le sue rigidità.
“Cazzo siamo in ritardissimo!” disse subito dopo ma con un tono di leggerezza “va beh ci aspetteranno e se non hanno voglia possono iniziare a mangiare da soli. Immediatamente dopo le chiesi se si fossero scambiati il numero telefonico e la puttana mi rispose prontamente con un secco “no”. Ovviamente mentiva.
Ok, in altre circostanze ero stato un coglione ingenuo, ma non fino a questo punto. Feci finta di crederci quindi la vacca si rilassò ulteriormente.
La osservai con la coda dell’occhio. Tranquilla e serena mentre si guardava intorno oppure si dedicava al suo cellulare mentre poco prima uno sconosciuto la aveva scopata, inculata e le aveva fatto bere la sua sborra.
Quando arrivammo i parenti aspettavano solo noi, il figlio della puttana mi salutò a mala pena (come sempre. Non tollera ancora oggi la mia presenza) e chiese:” Come mai questo ritardo mamma? ‘
“Traffico…traffico…tanto traffico. Sono veramente stanca. Ceniamo e poi io vado a nanna. Dovete scusarmi!” rispose insospettabile vacca da monta.
Una volta a letto, mentre le ero sopra mi spiegava in ogni dettaglio quella imprevista ma molto gradita monta.
Dopo meno di un anno, io ero ancora in trasferta, quella sera la vacca mi congedò con un “Vado a letto amore. Sono sfinita!”
Pochi minuti dopo arrivò questo porco e passò intera notte con la vacca. Nel nostro letto!!!
O meglio, la vedete ma escludete che possa essere lei e passereste a cercare tra altri visi.
Dal 2015 al 2017 io lavorai in trasferta e rientravo a casa saltuariamente. L’azienda mi diede un appartamento tutto per me dove, di tanto in tanto, mi raggiungeva la vacca.
Inutile dire che per la puttana era l’occasione per provare altri cazzi che non avrebbe avuto modo di provare rimanendo a casa.
Ovviamente continuando a fare la puttana anche a casa sia con la mia complicità ma anche senza (lo saprò solo a partire dal 2019 e non mi ha detto ancora tutto!) quindi rendendomi vero cornuto.
La puttana in genere mi raggiungeva in treno e avendo viaggiato spesso con lei so esattamente come si comporta. Si apparta preferibilmente in un angolo, abbassa lo sguardo su un libro o sul tablet con le immancabili cuffiette e lo alza solo per mostrare il biglietto al controllore.
Zero confidenza a nessuno e vive il viaggio nel suo mondo. Non cerca certo altre avventure avendo una lista di porci che aspettano solo la sua chiamata per precipitarsi da lei.
In una circostanza invece tornammo insieme in auto. E sarebbe accaduta una cosa unica che (al momento in cui scrivo) è rimasta tale!!!
Siamo in ritardo in quanto la sera stessa dovevamo cenare con i suoi parenti e, nonostante ciò, lei vorrebbe fermarsi per un altro caffè. Io sono contrario. Risultato? Ci fermiamo!
Autogrill non è dei più grandi ma nemmeno dei più piccoli. Io e lei arriviamo dal lato destro rispetto ingresso. Io le cedo la strada. A sinistra sta arrivando un uomo. Per poco si scontrano, si fermano contemporaneamente e solo allora alzano entrambi lo sguardo per scusarsi e …bum!!!
Avete presente quando nei film viene rallentata oltre ogni limite la scena perché venga fissata bene dallo spettatore cosa stia accadendo??
Per qualche interminabile secondo si bloccano entrambi come colti da una paresi!
Si fissano lungamente. Io, essendo alle spalle, non posso vedere lo sguardo della puttana ma vedo bene quello di quel maschio e solo in quel momento lo osservo attentamente.
Un metro e ottantacinque circa. Spallato. Muscoloso senza essere palestrato. Intorno ai quarant’anni. Folti capelli neri e due occhi altrettanto scuri e intensi.
Vestito elegantemente. Era primavera, pantaloni blu (non jeans) e una elegante camicia bianca senza cravatta. Dal petto usciva qualche ricciolo di pelo nero.
E uno sguardo che diceva tutto!! Uno sguardo di fuoco e di desiderio che pareva dire è inutile che fai la verginella con me, ho capito che sei una grandissima puttana!!
Sono quelle cose che accadono e non sono razionali anche perché, ve lo assicuro, la troia come di consueto non fece niente di niente per essere notata e sempre come di consueto vestiva in jeans, scarpe da tennis una ampia e casta camicetta.
Passato impasse entrammo tutti e tre e la prova che non fosse solo una sensazione l’ebbi quando vidi che anche lui, come no, si era fermato poco dopo ingresso fingendo di guardare cosa di cui era palese che non gli importasse niente.
Ovviamente il mio comportamento a quel punto divenne determinante. Se avessi preso per mano la zoccola e la avessi portata via tutto sarebbe finito lì.
Ma non lo feci e ne sapete il motivo? La curiosità per un evento imprevisto e imprevedibili che non sapevo (in quel momento).
Ovviamente, tra me e la vacca, non ci fu la necessità di concordare alcunché ci eravamo già capiti, se non io che le dissi: “Io vado fuori. Fammi sapere!”. Lei rispose con un laconico ok. Quindi io uscii e mi misi appoggiato alla mia auto.
Passarono sette forse otto interminabili minuti tanto che mi aspettavo di vederla arrivare senza che fosse accaduto niente.
Invece arrivo un messaggio:” Ti siamo passati davanti. È una Mercedes grigia. Andiamo verso un motel fuori autostrada. Cerca di raggiungerci. “Io partii immediatamente ma di raggiungerli non se ne parlava. Erano troppo avanti rispetto a me.
Pochi minuti dopo mi arrivò una posizione di un motel a pochi chilometri dall’uscita di uno dei caselli successivo. Seppi solo in seguito che i sette barra otto minuti che servirono al porco erano dedicati a cercare un motel in zona e non certo ad accordarsi tra loro.
Per accordarsi (come capitò con il vicino di casa che ho già raccontato) è stato sufficiente che il maiale le dicesse:” Allora ti va bene?” e la vacca rispondesse con un cenno affermativo.
Mentre io vanamente cercavo di raggiungerli su quella Mercedes c’era un clima di eccitazione pazzesca. Ovviamente questo è quanto ebbe modo di dirmi in seguito la puttana.
Dopo alcuni convenevoli ridotti al minimo in cui la puttana ebbe modo di confidargli che eravamo da anni iscritti ad un famoso sito di scambio (per la precisione “Lamoglieofferta”) chiarendo quindi che non era nuova a questo tipo di incontri.
Di inedita c’era solo la situazione!
Quindi il porco le chiese se se la fosse sentita di prenderle il cazzo in bocca mentre era alla guida. La troia rifiutò in quanto non amava esibizionismo. Lui parve deluso ma fu la vacca a tranquillizzarlo dicendogli:” Vedrai che dopo ti farò godere come un maiale!!!”
Effettivamente la troia non è esibizionista. Per nulla. Anche quando organizzato le molteplici gang lei stessa mi precisava che esigeva che tutti i partecipanti fossero attivi. “Meglio in meno ma che tutti si danno da fare che in più e poi rimangono con il cazzo in mano a segarsi!” questo fu il suo commento. Ed è effettivamente uno dei motivi per cui non ha mai amato frequentare i Club privé. Non che non le sia capitato di farlo, tra una serata al cinema e una al privé non ha mai avuto dubbi. Meglio la seconda. Ma essere circondata da guardoni non la eccita particolarmente.
Chiarito questo la troia e il porco arrivarono al motel qualche minuto prima che io li raggiungessi. Al parcheggio effettivamente era presente una Mercedes Classe A di colore grigio. Io parcheggiai poco distante in una posizione in cui potevo osservare ma senza dare nell’occhio.
Aspettai una decina di minuti e telefonai. Mi risposero le urla di godimento della vacca accompagnate da un ansimare animalesco del porco.
Chiusi la comunicazione e richiamai dopo qualche minuto. Le urla erano ancora più alte ma in questo caso la voce del tipo era alta e squillante: “La sto inculando!! Cornuto! La sto inculando!”.
Chiusi la comunicazione e decisi di non richiamare più per non dare troppe soddisfazioni a quel porco.
Dopo una ventina di minuti fu lui a uscire per primo. Si guardò intorno come per cercare la mia presenza ma ebbi la sensazione che non mi vide. Quindi salì in auto e partì immediatamente.
Dopo qualche minuto, arrivò anche la vacca con il consueto passo indaffarato, come se uscisse da un supermercato e fosse in ritardo.
Appena salì in auto mi disse con un tono che non ammetteva repliche: “Non potevo farci niente!!”. Alludeva alle parole che il maiale mi aveva rivolto. La vacca sapeva che non mi avevano fatto piacere e metteva le mani davanti.
Io avevo capito che se volessi conoscere cosa fosse realmente accaduto l’ultima cosa che dovevo fare era fare l’offeso, in quanto come reazione la vacca si sarebbe chiusa o avrebbe sminuito l’incontro.
Quindi abbozzai con un:” Ma certo! “e vidi che la troia aveva perso le sue rigidità.
“Cazzo siamo in ritardissimo!” disse subito dopo ma con un tono di leggerezza “va beh ci aspetteranno e se non hanno voglia possono iniziare a mangiare da soli. Immediatamente dopo le chiesi se si fossero scambiati il numero telefonico e la puttana mi rispose prontamente con un secco “no”. Ovviamente mentiva.
Ok, in altre circostanze ero stato un coglione ingenuo, ma non fino a questo punto. Feci finta di crederci quindi la vacca si rilassò ulteriormente.
La osservai con la coda dell’occhio. Tranquilla e serena mentre si guardava intorno oppure si dedicava al suo cellulare mentre poco prima uno sconosciuto la aveva scopata, inculata e le aveva fatto bere la sua sborra.
Quando arrivammo i parenti aspettavano solo noi, il figlio della puttana mi salutò a mala pena (come sempre. Non tollera ancora oggi la mia presenza) e chiese:” Come mai questo ritardo mamma? ‘
“Traffico…traffico…tanto traffico. Sono veramente stanca. Ceniamo e poi io vado a nanna. Dovete scusarmi!” rispose insospettabile vacca da monta.
Una volta a letto, mentre le ero sopra mi spiegava in ogni dettaglio quella imprevista ma molto gradita monta.
Dopo meno di un anno, io ero ancora in trasferta, quella sera la vacca mi congedò con un “Vado a letto amore. Sono sfinita!”
Pochi minuti dopo arrivò questo porco e passò intera notte con la vacca. Nel nostro letto!!!
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