Fantasia di Sottomissione Cap. 3

di
genere
dominazione

Mi scuso, ma per errore il Cap.2 ha un titolo diverso.

Questo non è un racconto di fantasia, ma è proprio una mia fantasia, che ricorrentemente torna a galla.

Uscito da quella casa ero frastornato,
non so perché ma non tolsi il collare,
questo primo incontro era stato pieno di eccitazione e di vergogna per le umiliazioni subite, ma francamente mi era mancato qualcosa, subito non riusci a definire cosa, ma in seguito lo avrei capito. Mi avviai alla macchina, e tornai a casa, dovevo andare in bagno, per urinare prima e per masturbarmi dopo mi stava scoppiando il cazzo, e dovevo fare in fretta altrimenti me la sarei fatta sotto.
Un bip sul cellulare mi avverti di un messaggio, lo avrei guardato dopo.
Stavo per entrare in casa e per fortuna mi ricordai del collare, lo tolsi e lo infilai in tasca, poi entrai e corsi in bagno mentre mia moglie mi guardava interdetta.
In bagno feci appena in tempo a sedermi che l'urina esondò, poi più rilassato guardai il messaggio, era del Padrone, c'era un allegato e il messaggio mi riportava degli ordini da eseguire immediatamente.
Intanto non mi dovevo masturbare, poi l'indomani sarei dovuto stare alle 10 da lui a disposizione per tutto il giorno, di depilarmi totalmente, e di indossare intimo femminile sexy.
Ma il giorno dopo era una giornata lavorativa, avrei dovuto inventarmi qualcosa per il lavoro, ma non potevo disobbedire, per la depilazione avrei usato la lametta non sono molto peloso, per l'intimo avrei dovuto comprarlo, ma non avevo tempo, quindi dovevo prenderlo a mia moglie, in qualche modo avrei fatto, la parte complicata era non masturbarmi, morivo dalla voglia di farlo, ma avrei resistito.
Quindi aprii l'allegato, era il video della mia iniziazione alla sottomissione al Padrone, a vedermi nudo e in ginocchio con collare e guinzaglio per poco non vengo senza toccarmi, poi quando il Padrone mi è venuto in faccia ho dovuto interrompere per non godere di quella umiliazione, e in quel momento ho capito cosa mi sembrava mancasse all'esperienza vissuta, mo mancava di sentire il cazzo del padrone che mi arrivava in gola, leccare le sue palle, ma siccome ero solo una bestia, avrei dovuto sperare che il Padrone volesse farlo.
Mi infilai sotto la doccia, prima fredda per attenuare l'eccitazione e poi calda per la depilazione, quando ebbi finito, ero completamente liscio con una bella sensazione addosso.
Andai a letto sperando che mia moglie non avesse voglia, in una delle rare volte che succedeva, infatti non successe, mi addormentai tardi e dormii male.
La mattina dopo moa moglie usci prima di me per andare al lavoro, e io ne approfittai per frugare nei suoi cassetti di intimo, alla fine trovai qualcosa che poteva andare bene, un perizoma rosso trasparente che probabilmente le avevo regalato io per qualche capodanno, lo indossai e feci fatica a farci stare dentro il cazzo, mq alla fine ci riusci, trovai anche delle autoreggenti nere, indossai anch quelle, con molte difficoltà, poi sopra mi vestii normalmente e usci dopo aver chiamato l'ufficio dicendo chebnon stavo bene e che non sarei andato.
Presi la macchina e all'orario previsto ero arrivato, il problema fu che non trovai parcheggio e quindi per cercarlo feci tardi, quando suonai nessuno mi fu aperto il portone, presi l'ascensore e salii all'ultimo piano, indossai il collare e suonai il campanello, e da dentro la voce del Padrone mi disse di spogliarmi, lo feci qnche se poteva vedermi qualcuno, rimasi in perizoma e autoreggenti, il Padrone aprì la porta, mq non mi fece entrare, mi chiese come stanno le bestie ? Io senza parlar mi misi a quattro zampe sul pianerottolo, abbassai la testa e attesi, il Padrone mi agganciò il guinzaglio e lasciando i vestiti fuori mi fece entrare e chiuse la porta, fu un gesto simbolico, io quando ero con lui non ero un uomo, ma al limite una donna, se non una bestia, mi portò in bagno, mi legò ad un gancio vicino alla tazza e mi lascio lì.
Passò quasi un'ora, poi qundo tornò, era eccitato, mi riportò in salone, dove si sedette comodo sul divano e tirandosi su il cazzo duro mi indicò i suoi coglioni, leccali disse, mi gettai a leccarli come se da quello dipendesse la mia vita, lui mi ignorava totalmente, guardava il telefonino, telefonava persino, e scattava qualche foto, poi si alzò mi fece gattonare e appoggiare con il busto su un puff con avanti uno specchio, non fu delicato, poggiò la cappella sulla rosellina, tirò il guinzaglio per farmi alzare la testa e vedermi allo specchio, mi prese per i capelli tieni gli occhi aperti, e mi entrò nel culo con una spinta sola fino in fondo, urlai, lui disse zitta lurida cagna, sono solo entrato, rimase fermo dentro, e intanto mi sculacciava , il dolore del culo piano piano passava, lui mi teneva sempre per i capelli, poi lo tirò quasi tutto fuori, sentire quel palo che mi arava dentro era indescrivibile, lo rispinse dentro fortissimo, quasi svenni dal dolore, ma non fiatai, ancora fuori e poi tutto dentro, pochi minuti e il dolore era quasi scomparso, ora lo guardavo mentre mi inculava, aveva un ghigno maligno, continuò per un bel po' sembrava instancabile, miracoli del viagra pensai, adesso lo tirava fuori completamente, mi sputtava nel buco e poi lo sbatteva dentro violentemente, presi a gemere, vedermi inculato così brutalmente era una cosa fantastica, Filiberto era un genio della sottomissione, avrei fatto qualsiaso cosa per lui pensavo, e quasi come se fossimo connessi mentalmente lui mentre mi inculavava cominciò a parlarmi.
Allora disse penso proprio che non posso accettarti come bestia, sei volenteroso, ma a me non basta. Rimasi paralizzato rischiavo di perdere quello che con tante paure e ripensamenti avevo trovato, stavo per parlare ma una spinta più forte delle altre mi provocò gemito e uno sgocciolamento involontario del cazzo, che stranamente non era duro, notai.
Lui riprese certo che se tu riuscissi a portarmi anche tua moglie la.cosa potrebbe apparirmi piu allettante, ina bella coppia di bestie a mia disposizione, in quel momento accelerò le spinte e io volai verso un orgasmo involontario devastante, piansi dal piacere.
Lui attese che l'effetto eccitazione passasse dopo l'orgasmo, quel momento in cui non ero più spinto dalla libidine ad accettare qualsiasi cosa, e riprese ad incularmi con forza, ora era doloroso, ma lui mi disse ai goduto senza permesso adesso soffrirai, soinse per vari minuti incurante dei miei lamenti, poi mi venne nel culo in una esplosione di schizzi bollenti, venni nuovamente,. poche gocce che scivolarono dal mio cazzetto moscio fino a terra a congiungersi con la piu copiosa sborrata di prima.
Rimase dentro fino a che naturalmente non più duro scivolò fuori, si accorse che c'erano delle macchie di sangue e tracce di feci, oltre allo sperma, con uno strattone mi fece girare e mi disse adesso ripulisci tutto, poi parliamo ...
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scritto il
2022-12-30
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