Questo non è un racconto di fantasia, ma è proprio una mia fantasia, che ricorrentemente torna a galla.
di
Moses
genere
dominazione
Questo non è un racconto di fantasia, ma è proprio una mia fantasia, che ricorrentemente torna a galla.
Dopo una breve passeggiata arrivammo davanti ad un palazzo signorile, Filiberto non mi aveva più degnato di uno sguardo, a pensarci sembravamo il padrone con il cane dietro, altra scossa all'inguine al solo immaginarmi come un cane, anzi una cagna come diceva lui.
Entrammo in un portone bellissimo e salimmo con l'ascensore all'ultimo piano, entrammo in un lussuoso appartamento.
Appena entrati Filiberto si volta, mi guarda intensamente, e mi dice, ora sei qui, questo è il momento di andartene senza conseguenze, ma se decidi di restare farai esattamente qualunque cosa ti ordinerò, qualunque hai capito ? Si risposi ho capito, bene se resti dovremo fare un video che terrò io come assicurazione che rispetterai l'accordo capito ? Ancora una volta risposi si, quell'uomo sembrava sapere esattamente quali cose dir e quando per aumentare la mia eccitazione, cosa che gli avrebbe permesso di sottomettermi completamente.
Allora se accetti di restare mettiti nudo, un secondo di esitazione, ma poi la libidine prese il sopravvento sulla ragione e iniziai a spogliarmi, quando levai i boxer , lui li prese e vide che all'interno erano tutti sgocciolati di precum, sei proprio una maialina eccitata vedo, da oggi se e quando ci incontreremo di nuovo indosserai dei perizomi trasparenti.
Non era una domanda era un ordine e non risposi.
Mi fece inginocchiare mi mise un collare con il guinzaglio mi disse cosa dovevo dire e fare, sei pronta mi chiese, ormai mo appellava solo al femminile, era un passo decisivo quello che stavo per fare, lui capì la mia titubanza, mi venne vicino,si posizionò di fronte a me, tirò il guinzaglio per farmi alzare la testa, mi guardò con occhi magnetici, e mi disse lo so che lo vuoi fare, so che vuoi esser la mia bestia, so che non vuoi avere una dignità quando sei con me, che farai qualunque cosa io ti ordinerò, che non mi potrai negare più nulla, so che lo vuoi, quindi fallo !!!
Tornò dietro la videocamera e io cominciai a dire quello che dovevo.
Io M....o dichiaro di mia spontanea volontà di voler essere la bestia di Padrone Filiberto, di obbedire a tutti fli ordini che il Padrone mi darà nei limiti che abbiamo concordato, gli consegno il mio guinzaglio come evidenza della mia sottomissione, in quel mentre il Padrone apparve nella inquadratura, era nudo, aveva un cazzo notevole, prese il guinzaglio, avvicinò il cazzo alla mia faccia e si masturbò fino a schiazzarmi sul viso, finito di eiaculare si puli sui miei capelli e disse con questo atto ti prendo come bestia e questo sari per me finché non mi sarò stancato di te, quando sarai con me non avrai nessun diritto in qualunque posto ci troveremo, detto questo si allontanò e spense la videocamera.
Bene bene disse, adesso possiamo cominciare, ti ricordo che se avrai qualche ripensamento o reticenza o non ubbidirai ad un mio ordine quel video finisce prima in rete e poi a tua moglie, poi tornò da me prese il guinzaglio e mi fece mettere a quattro zampe da ora puoi solo abbaiare se sento una parola o una sillaba ti frusto a sangue capito? Stavo per rispondere si che avevo capito ma mi fermai in tempo, lui se ne accorse e scoppiò a ridere, quasi quasi ci cascavi, io abbaiai felice per lo scampato pericolo.
Mi portò a spasso per la casa lui nudo in piedi io a quattro zampe dietro, alla fine del giro torno verso il salone e si sedette in poltrona lasciò il guinzaglio attaccato e lo buttò in terra, mi ignorò per qualche minuto, poi si alzò e ando in cucina, tornò con una ciotola piena d'acqua, la posò in terra, e mi disse di bere, lo guardai e poi abbassai la testa e presi a leccare lacqua dalla ciotola, mi disse di berla tutta e poi di andare via senza andare in bagno fino al mio arrivo a casa, ci misi circa 15' per finirla, poi lui mi staccò il guinzaglio, mi lasciò il collare e mi disse di levarlo solo poco prima di entrare in casa, e di ricordarmi che ogni volta che ero in sua presenza lo dovevo indossare. Quindi mi mandò via e mi disse di aspettare una sua convocazione.
Dopo una breve passeggiata arrivammo davanti ad un palazzo signorile, Filiberto non mi aveva più degnato di uno sguardo, a pensarci sembravamo il padrone con il cane dietro, altra scossa all'inguine al solo immaginarmi come un cane, anzi una cagna come diceva lui.
Entrammo in un portone bellissimo e salimmo con l'ascensore all'ultimo piano, entrammo in un lussuoso appartamento.
Appena entrati Filiberto si volta, mi guarda intensamente, e mi dice, ora sei qui, questo è il momento di andartene senza conseguenze, ma se decidi di restare farai esattamente qualunque cosa ti ordinerò, qualunque hai capito ? Si risposi ho capito, bene se resti dovremo fare un video che terrò io come assicurazione che rispetterai l'accordo capito ? Ancora una volta risposi si, quell'uomo sembrava sapere esattamente quali cose dir e quando per aumentare la mia eccitazione, cosa che gli avrebbe permesso di sottomettermi completamente.
Allora se accetti di restare mettiti nudo, un secondo di esitazione, ma poi la libidine prese il sopravvento sulla ragione e iniziai a spogliarmi, quando levai i boxer , lui li prese e vide che all'interno erano tutti sgocciolati di precum, sei proprio una maialina eccitata vedo, da oggi se e quando ci incontreremo di nuovo indosserai dei perizomi trasparenti.
Non era una domanda era un ordine e non risposi.
Mi fece inginocchiare mi mise un collare con il guinzaglio mi disse cosa dovevo dire e fare, sei pronta mi chiese, ormai mo appellava solo al femminile, era un passo decisivo quello che stavo per fare, lui capì la mia titubanza, mi venne vicino,si posizionò di fronte a me, tirò il guinzaglio per farmi alzare la testa, mi guardò con occhi magnetici, e mi disse lo so che lo vuoi fare, so che vuoi esser la mia bestia, so che non vuoi avere una dignità quando sei con me, che farai qualunque cosa io ti ordinerò, che non mi potrai negare più nulla, so che lo vuoi, quindi fallo !!!
Tornò dietro la videocamera e io cominciai a dire quello che dovevo.
Io M....o dichiaro di mia spontanea volontà di voler essere la bestia di Padrone Filiberto, di obbedire a tutti fli ordini che il Padrone mi darà nei limiti che abbiamo concordato, gli consegno il mio guinzaglio come evidenza della mia sottomissione, in quel mentre il Padrone apparve nella inquadratura, era nudo, aveva un cazzo notevole, prese il guinzaglio, avvicinò il cazzo alla mia faccia e si masturbò fino a schiazzarmi sul viso, finito di eiaculare si puli sui miei capelli e disse con questo atto ti prendo come bestia e questo sari per me finché non mi sarò stancato di te, quando sarai con me non avrai nessun diritto in qualunque posto ci troveremo, detto questo si allontanò e spense la videocamera.
Bene bene disse, adesso possiamo cominciare, ti ricordo che se avrai qualche ripensamento o reticenza o non ubbidirai ad un mio ordine quel video finisce prima in rete e poi a tua moglie, poi tornò da me prese il guinzaglio e mi fece mettere a quattro zampe da ora puoi solo abbaiare se sento una parola o una sillaba ti frusto a sangue capito? Stavo per rispondere si che avevo capito ma mi fermai in tempo, lui se ne accorse e scoppiò a ridere, quasi quasi ci cascavi, io abbaiai felice per lo scampato pericolo.
Mi portò a spasso per la casa lui nudo in piedi io a quattro zampe dietro, alla fine del giro torno verso il salone e si sedette in poltrona lasciò il guinzaglio attaccato e lo buttò in terra, mi ignorò per qualche minuto, poi si alzò e ando in cucina, tornò con una ciotola piena d'acqua, la posò in terra, e mi disse di bere, lo guardai e poi abbassai la testa e presi a leccare lacqua dalla ciotola, mi disse di berla tutta e poi di andare via senza andare in bagno fino al mio arrivo a casa, ci misi circa 15' per finirla, poi lui mi staccò il guinzaglio, mi lasciò il collare e mi disse di levarlo solo poco prima di entrare in casa, e di ricordarmi che ogni volta che ero in sua presenza lo dovevo indossare. Quindi mi mandò via e mi disse di aspettare una sua convocazione.
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