Una moderna coppia "Aperta" 3 - Al glory hole la sera del nostro matrimonio
di
Andrea2022
genere
tradimenti
Mentre mio marito mi radeva per prepararmi in maniera presentabile all'incontro con Alberto, io mi truccavo e nello specchio mi vedevo come il giorno del nostro matrimonio.
Mi faceva sempre quell'effetto quando mio marito si prendeva cura di me per prepararmi all'incontro con qualche mio amante che lui conosceva o addirittura ancora sconosciuto da entrambi.
La cura che metteva nel radermi per renderla liscia in ogni sua piega (l'inguine, le grandi labbra, la clitoride sin oltre il perineo e tra le natiche e tutt'intorno la rosellina anale) era maniacale e comunque, otteneva risultati che mai sarei riuscita da sola.
I maschi che frequentavo abitualmente (Non solo Alberto) si rendevano subito conto che liscia com'ero non poteva che essere opera di mio marito.
Devo precisare che più di una volta gli avevo proposto di farmi fare una epilazione definitiva al laser che lui aveva sempre respinto in quanto il fatto di prepararmi per altri maschi, era essa stessa una cosa che lo eccitava da morire.
Dunque, mentre mio marito mi rasava, nello specchio che tenevo in mano, scorrevano alcune delle scene più significative del nostro "originale" rapporto coniugale.
Quella sera in particolare, scorrevano nella mia mente come in un film, tutte le scene del giorno del nostro matrimonio.
Nonostante la mia giovanissima età, convivevo già da tempo con lui nella sua casa ed anche quella notte avevamo dormito insieme ed avevamo fatto l'amore in attesa che al mattino mi venisse a prendere mio padre per portarmi a casa dalla mamma la quale mi aspettava insieme alla sarta, la parrucchiera e l'estetista, per prendersi cura di me e prepararmi vestita da sposa per il rito in chiesa.
Quel mattino lui mi aveva svegliata presto e dopo avermi fatto fare la doccia, mi aveva fatta distendere ed aprire le cosce per una accurata depilazione: "Ma amore sono liscia non ricordi.. mi hai rasata ieri quando siamo andati alla festa per l'addio al nubilato!" Gli avevo detto un po' emozionata e fremente per l'atteso arrivo di mio padre. "Lo so, ma ho una sorpresa per stasera e ti voglio liscia e vellutata come la seta!" Mi aveva risposto e senza ulteriori commenti, avevo allargato le cosce alla sua lingua e dopo l'orgasmo, mi ero lasciata pennellare e radere come solo lui era capace di fare.
Quando era arrivato mio padre, mi sentivo davvero bene, quell'orgasmo inaspettato mi aveva rilassata moltissimo ed il fatto che mi sentissi liscia e pulita per la sorpresa promessa, mi eccitava più del matrimonio stesso che pure era stato organizzato in modo perfetto dai miei genitori e dai suoi.
Non sto a descrivere tutte le fasi del rito in chiesa e poi al ristorante con amici e parenti vocianti e voraci al tempo stesso.
L'unica nota di rilievo era stato il pompino che ero riuscita a fare a mio fratello con l'effetto poi, di far scoppiare nei pantaloni il cazzo del mio sposino quando lo avevo baciato in bocca con la lingua ancora impastata di sperma.
Alla fine della festa e dopo il saluto agli sposi che sarebbero partiti il giorno dopo per il viaggio di nozze, finalmente liberi, eravamo andati a casa a cambiarci.
Da come mi aveva fatta vestire e truccare con una vistosa parrucca bionda grossi occhiali dalla montatura eccentrica, avevo capito che qualcosa di straordinario bolliva in pentola.
In poco più di un'ora di macchina avevamo raggiunto un villino isolato della bassa padana all'interno del quale vi era un'attività di vendita di sexi toys e gadget erotici di ogni sorta.
Nel centro di un grande salone era stato allestito una specie di arena con una pedana tonda e tutt'intorno sedute con cuscini di pelle rossa.
Quando siamo entrati era già in atto uno spettacolo in cui due uomini scopavano con una ragazza dai tratti orientaleggianti.
Tra gli spettatori, i maschi erano decisamente più numerosi delle donne.
Dopo un veloce drink ed una breve sosta davanti a quello spettacolo piuttosto noioso per la verità, abbiamo fatto un giro di perlustrazione per i vari ambienti disposti su due piani.
Vi erano sparsi diversi piccoli ambienti dove alcune persone erano appartate a scopare.
Vi erano anche ambienti per vojeur dove si proiettavano film e dove si esibivano anche coppie promiscue in atteggiamenti alquanto espliciti.
Alla fine del tour, siamo finalmente finiti in un sala con diverse cabine con una sola porta e separate le une dalle altra.
L'ambiente, era piuttosto movimentato da giovani di diversa etnia e colore della pelle alcuni dei quali erano appoggiati alle pareti senza che io, nella penombra riuscissi a capirne il perché.
Era la prima volta che mi trovavo in un ambiente così strano e diverso dai soliti club privé ai quali ogni tanto mi portava il mio fidanzato.
Comunque, non avrei tardato tanto a capire di cosa si trattasse.
Varcando una di quelle porte infatti, ci eravamo trovati in una ambiente in cui vi era solo un piccolo divano, un pouff, una mensola sulla quale vi era un flacone di olio lubrificante e diverse scatole di fazzoletti di carta ed alcune lavette di spugna.
In alto sulla parete un grande schermo proiettava scene hard mentre in basso, una serie di fori posizionati ad altezze diverse, lasciavano filtrare la luce dall'esterno.
Dopo solo pochi secondi, senza neanche lasciarci il tempo di adattarci a quella penombra, da uno dei fori in basso era sbucato un cazzo chiaro, già duro e scappellato.
A quella vista, mi ero girata verso mio marito e dal suo sguardo, avevo capito quale fosse la mia missione.
Dopo essermi stretta a lui in un forte abbraccio ed un bacio voluttuoso e carico di libidine, mi ero inginocchiata e mentre succhiavo quello che consideravo il suo primo regalo di nozze, lui aveva preso a spogliarmi dai pochi abiti che avevo addosso.
La prima sborrata in bocca mi era giusta proprio nel momento in cui lui mi sfilava il perizoma ed a quel punto il porco "Il mio maritino" mi aveva messo in mano l'indumento e mentre io ci ripulivo il cazzo che mi aveva appena riempito la bocca di sperma, lui mi aveva stretto la testa a se congiungendo le sue labbra alle mie in un bacio tanto appassionato quanto osceno.
Ero talmente arrapata e presa dalla situazione che non ricordo neanch'io quanti cazzi ho succhiato e quanta sborra ho travasato nella bocca di mio marito.
E poi, quante mani su tutto il mio corpo e tra le cosce e quanti commenti da quelli che mi trovavano "Liscia come seta.. morbida come velluto.. calda come cachemere.. dolce come un bigné alla crema.. bocca di rosa.. sborratoio.. dea dell'amore.. troia.. puttana di classe.. cornuto....." Tutte parole che si fiondavano direttamente sul cazzo di mio marito che ad ogni suono, ogni grugnito (mentre mi irroravano la fica, il buco del culo o la bocca di sperma) di quegli sconosciuti, diveniva sempre più duro.
Dio che scopata quando finalmente al limite della sua eccitazione, mio marito disteso sul mio corpo scivoloso per via del sudore e dello sperma, mi aveva penetrata chiavandomi come un animale provocandomi una sfilza di orgasmi prima di lanciare il suo urlo liberatorio ed aggiungere i suoi bollenti fiotti di sperma a quelli che già mi riempivano la fica.
Non avrei mai potuto immaginare che quei piccoli fori sulla parete potessero portarmi e portare mio marito a quel grado di eccitazione con tutte quelle mani chi vi si intrufolavano alla ricerca del mio corpo, dei miei seni infilati in quei buchi oltre i quali mille bocche mi succhiavano i capezzoli e quelle lingua dentro la mia fica e tra le natiche e quei cazzi che mi scivolavano dentro duri e dolci al tempo stesso grazie alla gran quantità di sperma che fungeva da lubrificante.
E poi quei suoni, quelle grida, quei rantoli, quegli odori così forti e pungenti che ti entravano nel cervello prima ancora che nel naso.
Grazie amore! Grazie per questo stupendo ed indimenticabile regalo di nozze mormoravo tra me e me mentre lui mi radeva la fica per Alberto.
segue
Mi faceva sempre quell'effetto quando mio marito si prendeva cura di me per prepararmi all'incontro con qualche mio amante che lui conosceva o addirittura ancora sconosciuto da entrambi.
La cura che metteva nel radermi per renderla liscia in ogni sua piega (l'inguine, le grandi labbra, la clitoride sin oltre il perineo e tra le natiche e tutt'intorno la rosellina anale) era maniacale e comunque, otteneva risultati che mai sarei riuscita da sola.
I maschi che frequentavo abitualmente (Non solo Alberto) si rendevano subito conto che liscia com'ero non poteva che essere opera di mio marito.
Devo precisare che più di una volta gli avevo proposto di farmi fare una epilazione definitiva al laser che lui aveva sempre respinto in quanto il fatto di prepararmi per altri maschi, era essa stessa una cosa che lo eccitava da morire.
Dunque, mentre mio marito mi rasava, nello specchio che tenevo in mano, scorrevano alcune delle scene più significative del nostro "originale" rapporto coniugale.
Quella sera in particolare, scorrevano nella mia mente come in un film, tutte le scene del giorno del nostro matrimonio.
Nonostante la mia giovanissima età, convivevo già da tempo con lui nella sua casa ed anche quella notte avevamo dormito insieme ed avevamo fatto l'amore in attesa che al mattino mi venisse a prendere mio padre per portarmi a casa dalla mamma la quale mi aspettava insieme alla sarta, la parrucchiera e l'estetista, per prendersi cura di me e prepararmi vestita da sposa per il rito in chiesa.
Quel mattino lui mi aveva svegliata presto e dopo avermi fatto fare la doccia, mi aveva fatta distendere ed aprire le cosce per una accurata depilazione: "Ma amore sono liscia non ricordi.. mi hai rasata ieri quando siamo andati alla festa per l'addio al nubilato!" Gli avevo detto un po' emozionata e fremente per l'atteso arrivo di mio padre. "Lo so, ma ho una sorpresa per stasera e ti voglio liscia e vellutata come la seta!" Mi aveva risposto e senza ulteriori commenti, avevo allargato le cosce alla sua lingua e dopo l'orgasmo, mi ero lasciata pennellare e radere come solo lui era capace di fare.
Quando era arrivato mio padre, mi sentivo davvero bene, quell'orgasmo inaspettato mi aveva rilassata moltissimo ed il fatto che mi sentissi liscia e pulita per la sorpresa promessa, mi eccitava più del matrimonio stesso che pure era stato organizzato in modo perfetto dai miei genitori e dai suoi.
Non sto a descrivere tutte le fasi del rito in chiesa e poi al ristorante con amici e parenti vocianti e voraci al tempo stesso.
L'unica nota di rilievo era stato il pompino che ero riuscita a fare a mio fratello con l'effetto poi, di far scoppiare nei pantaloni il cazzo del mio sposino quando lo avevo baciato in bocca con la lingua ancora impastata di sperma.
Alla fine della festa e dopo il saluto agli sposi che sarebbero partiti il giorno dopo per il viaggio di nozze, finalmente liberi, eravamo andati a casa a cambiarci.
Da come mi aveva fatta vestire e truccare con una vistosa parrucca bionda grossi occhiali dalla montatura eccentrica, avevo capito che qualcosa di straordinario bolliva in pentola.
In poco più di un'ora di macchina avevamo raggiunto un villino isolato della bassa padana all'interno del quale vi era un'attività di vendita di sexi toys e gadget erotici di ogni sorta.
Nel centro di un grande salone era stato allestito una specie di arena con una pedana tonda e tutt'intorno sedute con cuscini di pelle rossa.
Quando siamo entrati era già in atto uno spettacolo in cui due uomini scopavano con una ragazza dai tratti orientaleggianti.
Tra gli spettatori, i maschi erano decisamente più numerosi delle donne.
Dopo un veloce drink ed una breve sosta davanti a quello spettacolo piuttosto noioso per la verità, abbiamo fatto un giro di perlustrazione per i vari ambienti disposti su due piani.
Vi erano sparsi diversi piccoli ambienti dove alcune persone erano appartate a scopare.
Vi erano anche ambienti per vojeur dove si proiettavano film e dove si esibivano anche coppie promiscue in atteggiamenti alquanto espliciti.
Alla fine del tour, siamo finalmente finiti in un sala con diverse cabine con una sola porta e separate le une dalle altra.
L'ambiente, era piuttosto movimentato da giovani di diversa etnia e colore della pelle alcuni dei quali erano appoggiati alle pareti senza che io, nella penombra riuscissi a capirne il perché.
Era la prima volta che mi trovavo in un ambiente così strano e diverso dai soliti club privé ai quali ogni tanto mi portava il mio fidanzato.
Comunque, non avrei tardato tanto a capire di cosa si trattasse.
Varcando una di quelle porte infatti, ci eravamo trovati in una ambiente in cui vi era solo un piccolo divano, un pouff, una mensola sulla quale vi era un flacone di olio lubrificante e diverse scatole di fazzoletti di carta ed alcune lavette di spugna.
In alto sulla parete un grande schermo proiettava scene hard mentre in basso, una serie di fori posizionati ad altezze diverse, lasciavano filtrare la luce dall'esterno.
Dopo solo pochi secondi, senza neanche lasciarci il tempo di adattarci a quella penombra, da uno dei fori in basso era sbucato un cazzo chiaro, già duro e scappellato.
A quella vista, mi ero girata verso mio marito e dal suo sguardo, avevo capito quale fosse la mia missione.
Dopo essermi stretta a lui in un forte abbraccio ed un bacio voluttuoso e carico di libidine, mi ero inginocchiata e mentre succhiavo quello che consideravo il suo primo regalo di nozze, lui aveva preso a spogliarmi dai pochi abiti che avevo addosso.
La prima sborrata in bocca mi era giusta proprio nel momento in cui lui mi sfilava il perizoma ed a quel punto il porco "Il mio maritino" mi aveva messo in mano l'indumento e mentre io ci ripulivo il cazzo che mi aveva appena riempito la bocca di sperma, lui mi aveva stretto la testa a se congiungendo le sue labbra alle mie in un bacio tanto appassionato quanto osceno.
Ero talmente arrapata e presa dalla situazione che non ricordo neanch'io quanti cazzi ho succhiato e quanta sborra ho travasato nella bocca di mio marito.
E poi, quante mani su tutto il mio corpo e tra le cosce e quanti commenti da quelli che mi trovavano "Liscia come seta.. morbida come velluto.. calda come cachemere.. dolce come un bigné alla crema.. bocca di rosa.. sborratoio.. dea dell'amore.. troia.. puttana di classe.. cornuto....." Tutte parole che si fiondavano direttamente sul cazzo di mio marito che ad ogni suono, ogni grugnito (mentre mi irroravano la fica, il buco del culo o la bocca di sperma) di quegli sconosciuti, diveniva sempre più duro.
Dio che scopata quando finalmente al limite della sua eccitazione, mio marito disteso sul mio corpo scivoloso per via del sudore e dello sperma, mi aveva penetrata chiavandomi come un animale provocandomi una sfilza di orgasmi prima di lanciare il suo urlo liberatorio ed aggiungere i suoi bollenti fiotti di sperma a quelli che già mi riempivano la fica.
Non avrei mai potuto immaginare che quei piccoli fori sulla parete potessero portarmi e portare mio marito a quel grado di eccitazione con tutte quelle mani chi vi si intrufolavano alla ricerca del mio corpo, dei miei seni infilati in quei buchi oltre i quali mille bocche mi succhiavano i capezzoli e quelle lingua dentro la mia fica e tra le natiche e quei cazzi che mi scivolavano dentro duri e dolci al tempo stesso grazie alla gran quantità di sperma che fungeva da lubrificante.
E poi quei suoni, quelle grida, quei rantoli, quegli odori così forti e pungenti che ti entravano nel cervello prima ancora che nel naso.
Grazie amore! Grazie per questo stupendo ed indimenticabile regalo di nozze mormoravo tra me e me mentre lui mi radeva la fica per Alberto.
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