Vienimi dentro papà 5°
di
Incest 2021
genere
incesti
Che sensazione pazzesca!
Ero abbracciata a mio padre con la schiena e le natiche bagnate dal suo sperma ancora caldo e sul pelo della mia passerina il suo glande umido che non avevo ancora visto ne toccato ma che percepivo di una dimensione ed una consistenza mai sentita prima.
Mentre ci baciavamo, inebriata dall'incredibile situazione nella quale ero immersa, avevo abbassato un braccio e con la mano gli avevo sfiorato la verga non più durissima ma dalla grandezza e consistenza davvero impressionanti col suo pelo ispido che gli ricopriva lo scroto mollemente rilassato e caldo.
Staccandomi dal lungo bacio per riprendere fiato, avevo cercato di scivolargli con la testa tra le cosce per verificare anche visivamente l'oggetto divenuto di colpo il centro dei miei interessi e dei miei desideri.
A quel punto mio padre mi aveva bloccata e col respiro pesante ed un tono di voce tra il dimesso e l'eccitato mi aveva detto: "Cucciola, mi hai già dato l'impensabile.. dobbiamo smettere ma prima.. devo restituirti il piacere che mi hai regalato.
Invertendo l'ordine delle intenzioni, era stato lui a scivolarmi sul corpo sino a raggiungere con la testa le mie cosce.
Il suo movimento per sfilarmi completamente il pigiama era stato agevolato dal fatto che avessi sollevato il bacino finendo quasi involontariamente col pube sulla sua bocca.
Il resto era avvenuto in una dinamica accelerata, davvero come in un sogno!
A quel contatto, la sua reazione era stata immediata ed energica.
Portando le sue robuste braccia sotto le mie cosce, mi aveva sollevata con le gambe sulle sue spalle trovandomi già umida, aperta e totalmente abbandonata alle sue voglie.
Da quel momento per me era iniziato un accavallarsi di sensazioni, un delirio dei sensi che mi aveva sconvolta con una raffica di orgasmi ravvicinati che scaricavo sulla sulle sue labbra e sulla lingua che alternando i suoi movimenti dolci a morsi che mi procuravano fitte e contrazioni della fica e di tutto il corpo seguiti poi da intrusioni tra le labbra grondanti di umori come vere e proprie penetrazioni.
Un godimento devastante che mi faceva tremare tutta abbandonandomi a incontrollabili grida di lussuria.
Quando mio padre era risalito completamente sudato e col viso trasformato in una vera maschera, mi aveva baciata ancora facendomi sentire per la prima volta in vita mia, il gusto dolce del mio piacere.
Quando ci eravamo staccati, la sua espressione era cambiata.
Aveva assunto un'aria indecifrabile e con un filo di voce mi aveva sussurrato: "Grazie cucciola.. grazie e.. scusami.. scusami non succederà più!"
Senza lasciarmi il tempo di replicare, si era alzato ed era andato a dormire sul divano del suo studio.
segue
Ero abbracciata a mio padre con la schiena e le natiche bagnate dal suo sperma ancora caldo e sul pelo della mia passerina il suo glande umido che non avevo ancora visto ne toccato ma che percepivo di una dimensione ed una consistenza mai sentita prima.
Mentre ci baciavamo, inebriata dall'incredibile situazione nella quale ero immersa, avevo abbassato un braccio e con la mano gli avevo sfiorato la verga non più durissima ma dalla grandezza e consistenza davvero impressionanti col suo pelo ispido che gli ricopriva lo scroto mollemente rilassato e caldo.
Staccandomi dal lungo bacio per riprendere fiato, avevo cercato di scivolargli con la testa tra le cosce per verificare anche visivamente l'oggetto divenuto di colpo il centro dei miei interessi e dei miei desideri.
A quel punto mio padre mi aveva bloccata e col respiro pesante ed un tono di voce tra il dimesso e l'eccitato mi aveva detto: "Cucciola, mi hai già dato l'impensabile.. dobbiamo smettere ma prima.. devo restituirti il piacere che mi hai regalato.
Invertendo l'ordine delle intenzioni, era stato lui a scivolarmi sul corpo sino a raggiungere con la testa le mie cosce.
Il suo movimento per sfilarmi completamente il pigiama era stato agevolato dal fatto che avessi sollevato il bacino finendo quasi involontariamente col pube sulla sua bocca.
Il resto era avvenuto in una dinamica accelerata, davvero come in un sogno!
A quel contatto, la sua reazione era stata immediata ed energica.
Portando le sue robuste braccia sotto le mie cosce, mi aveva sollevata con le gambe sulle sue spalle trovandomi già umida, aperta e totalmente abbandonata alle sue voglie.
Da quel momento per me era iniziato un accavallarsi di sensazioni, un delirio dei sensi che mi aveva sconvolta con una raffica di orgasmi ravvicinati che scaricavo sulla sulle sue labbra e sulla lingua che alternando i suoi movimenti dolci a morsi che mi procuravano fitte e contrazioni della fica e di tutto il corpo seguiti poi da intrusioni tra le labbra grondanti di umori come vere e proprie penetrazioni.
Un godimento devastante che mi faceva tremare tutta abbandonandomi a incontrollabili grida di lussuria.
Quando mio padre era risalito completamente sudato e col viso trasformato in una vera maschera, mi aveva baciata ancora facendomi sentire per la prima volta in vita mia, il gusto dolce del mio piacere.
Quando ci eravamo staccati, la sua espressione era cambiata.
Aveva assunto un'aria indecifrabile e con un filo di voce mi aveva sussurrato: "Grazie cucciola.. grazie e.. scusami.. scusami non succederà più!"
Senza lasciarmi il tempo di replicare, si era alzato ed era andato a dormire sul divano del suo studio.
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