Matrimonio2

di
genere
prime esperienze

Parcheggio. Prendiamo la macchina. Stefania sale avanti lato passeggero. Io alla guida.
“Fa freddissimo. Sto tremando” dice.
“Vero. Anche io ho i brividi.”
Esco dal parcheggio e prendo la statale. Condizionatore aria calda che parte e comincia a scaldare l’ambiente.
Lei con la cinta che slaccia il cappotto.
Guarda le foto....
“Oddio ste foto... sono troppo troppo... spinte ecco.”
“ bellissime però. E
Ci siamo divertite non trovi?”
“Oddio si Camilla. Non avevo mai fatto una
Cosa del genere. Con una donna intendo. Certo il mio ragazzo mi tocca... ma non è la stessa cosa. Insomma lui è rozzo.”
“Ah fidanzata.... da tanto?”
“6 mesi oggi”
“E ancora niente sesso? Cioè sei vergine...”
“Oddio si sesso si. Cioè abbiamo solo rapporti con la bocca. Io... glielo succhio. E lui lo fa a me. Ma io io .... insomma non mi faccio venire in bocca ecco. Lo trovo squallido.”
“Ma dai...”
“Perché tu lo fai? Cioè lo... lo bevi?”
“Oh si. Anche se preferisco leccare una vagina e ingoiare gli umori. Sono più gustosi. E dolciastri.”
“Ah....” mi guarda rossa di vergogna.
“Mai provato ad assaggiare una topolina?”
“No mai.”
“Male. Male per te. È... troppo buona. E lascia un buon sapore in bocca. Mentre lo sperma rimane acidulo.”
“Davvero? Cioè il mio ragazzo mi è venuto in bocca una sola volta. A momenti vomito.”
Ridiamo.
“Mi faccio venire sulle tette ecco!”
Arriviamo davanti al negozio.
“Aspettami che scendo e compro le calze.”
Torno dopo 5 minuti.
“Tieni tesoro” e le porgo una bustina con 3 paia di calze.
Riparto mentre lei le guarda. Un paio di autoreggenti nere. Un paio di collant neri e un paio di calze autoreggenti con il reggicalze unito.
“Accidenti belle. Hai speso molto?”
“23 euro soltanto!”
“Te lo ridò quando torniamo al ristorante.”
“Ma scherzi? Non esiste proprio. Dai indossale”
“Oh si sì sì”
Tentenna... guarda la confezione delle autoreggenti con il reggicalze.
Lo noto e le dico “ se ti piacciono mettile. Però ricorda che il perizoma va sopra ai lacci del reggicalze, che se devi andare in bagno è più facile sfilarle.”
“Posso?”
“Certo le ho prese per te”
“Però mamma non deve saperlo. Mi raccomando Camilla. Ti prego...”
“Sarà il nostro piccolo segreto gioiellino”
Mentre guido lei sfila i tacchi poi il perizoma e si infila le autoreggenti tirando su il reggicalze. Va per rimettere il perizoma e le dico “ no no non lo mettere. È più sexy”
Annuisce e rimette i tacchi.
Si guarda con il vestito alzato ed esclama “ bellissime. Davvero tanto. Mi piacciono. Come mi stanno?”
Guardo e poggiando il palmo tra la pelle dell’interno coscia e il tessuto di lycra le dico “ ti donano. Sei sexyssima. Fatti un selfie dai”
E comincia a farsi i selfie bocca a culo di gallina.
Guido e rimetto la mano sull’interno della sua coscia. E lei fa foto. Il mio mignolo le sfiora le grandi labbra. Salgo con la mano. Il mio mignolo ora tra le labbra paffute della sua vagina. Stretta e bagnatissima. Lo muovo su e giù. Lei immobile. Allarga poco le gambe.... mi guarda mentre guido.
Muovo la mano e pollice e indice le afferrano il grande labbro sinistro. E lo tiro e lo lascio, lo storco e lo ritiro. Mugugna e sospira allargando ancora le gambe.
La mia mano adesso tira la sua gamba per aprirla di più. Lei non oppone resistenza. E fa foto. E ora.... sciafffff.... schiaffetto sul pube. Salta e con voce stridula esclama “ahiiii”. Ma rimane a gambe aperte. La guardo e.... sciafffffff. E ancora e ancora. “Oooohhhhhhhhh”
“Vedo che gradisci signorina.”
“S...s...iiiiiii.... mai... mai proooohhhhghggghhhhh... provato una sensazione così... p... piena”
SCIAAFFFFFF. Lo schiaffo fortissimo la fa saltare.
“Aaaahhhiiiiaaaaaa.... oddio che figata sta cosa”
Siamo arrivate al parcheggio del ristorante.
Parcheggio praticamente accanto al cancello di ingresso.
“Stefania io... cioè vuoi assaggiarmi?”
Mi guarda e dice “Oddio si mi piacerebbe... ma dove?”
“Qui adesso”
“Ma... ma se se... oddio se ci vedono?”
“Stiamo attente signorina”
“Ma... ma io paura qui”
Le carezzo la guancia...
“Tranquilla. Tu mi assaggi e io guardo se arriva qualcuno. Ci stai?”
“Oddio non so....”
Appoggio la schiena allo sportello. Tiro su il vestito. Alzo la gamba destra e la faccio scivolare sul suo sedile dietro la sua schiena. E sposto il tessuto del body a destra. La mia vagina slabbrata di fronte a lei che allargo con le dita. Mostrandole il mio interno. Le tiro un bacio.
“Dai dai non perdere tempo. Solo una leccatina”
Si guarda intorno... “però stai attenta. Controlla mi raccomando.”
“Certo signorina” mentre allargo la mia vagina. Che cola umori.
Lei guardandomi si china e spostando i suoi capelli a destra viso inchinato a sinistra si avvicina con la bocca alla mia vulva.
Apre la bocca e la lingua raggiunge la clito. E la punta si appoggia. Piano, timorosa.
Mi guarda. E lecca piano.
Io ho un sussulto.
“C...osì V va be...bene?”
“Si così. Vai ancora e se riesci la lingua infilala dentro.”
Prendo il mio cellulare mentre lei mi infila la lingua nella spacca. E le faccio foto.
“Oooohhhhh si così così cosiiiiiiiiiii”
I capelli le cadono sul viso.
Le sue mani sulle mie cosce.
Le prendo i carpelli e li sollevo a coda dalla nuca.
Lei spinge la lingua dentro. Mi guarda. La spingo sulla nuca verso di me.
Lei spinge la
Lingua dentro poiché può. Respira con il naso.
Fremo mentre le gambe cominciano a tremarmi.
“Sto per venire signorina” e faccio altre foto.
Estrae la lingua. Lecca dalla clito al periano e risale.
La tiro indietro dai capelli. Bocca a qualche centimetro dalla mia vagina.
“Allargala con le dita... dai dai su su veloce”
Lei avvicina le dita e allarga le grandi labbra
E guardandomi... “così?”
“Si signorina si. Leccami la clito dai adesso”
La sua lingua si appoggia alla clito e lecca lecca lecca mentre allarga la mia vagina con le dita.
“Brava così così cosiiiiiii il iii iiiiiiiiiii”
La tiro ancora indietro e.....
Faccio partire un video.
Lei guarda la vagina che sento contrarsi e
“Adeessoooooooooooo”
Spingendo i muscoli vaginali parte uno schiIzzo di umori che la colpisce sul naso, labbra e mento.
Poi ne parte un altro. Che lei a bocca aperta riceve e tossisce. Poi l’ultimo sulla fronte e gli occhiali.
Respiro velocemente. Lei tossisce ancora guardandomi. Dalla fronte e naso le colano i miei umori.
“Leccala adesso dai.”
E lei lecca avida. Lascio i capelli e fermo il video.
Si alza.
Imbarazzatissima con il viso che gocciola dagli occhiali alle guance e sul mento. Mi ricompongo e lei che si toglie gli occhiali.
La prendo per le guance e lecco naso e labbra. Anche il mento. E poi le mie labbra sulle sue. E spingo dentro la lingua. Lei a bocca spalancata la accetta.
“Dammi la lingua signorina”
E lei la tira fuori. E io le rilascio saliva e umori soffiandoli sopra.
“Bene. Ingoia adesso. Che sono una prelibatezza”
Lei ingoia.
Il suo rossetto totalmente sbavato.
E le squilla il cellulare.
“È mamma”
“Rispondile”
“Mamma? Si ..... appena parcheggiate. Arriviamo subito” e attacca.
“Sistemati il trucco che sei tutta sporca”
“S...si”
Si pulisce e si.rimette il rossetto. Il mio.
Non mi guarda. Credo abbia vergogna.
Poi prima di scendere mi chiede “sto bene? Cioè sono pulita?”
“Si sì signorina. A proposito... sei stata divina”
“Gr... grazie. Ma ti prego Camilla. Acqua in bocca mi raccomando.”
“Come quella che hai bevuto?”
“Scemaaaaaaa”
Scendiamo. Fa freddo. Camminiamo verso il ristorante. E prima di entrare le dico “aspetta ti faccio vedere una cosa...”
Cellulare in mano. Galleria di foto...
Scorro e ne visualizzo una.
“Guarda qui”
Le mostro la foto.
“M..ma... mia madre? Oddio non ci posso credere.”
La foto della madre Marianna sdraiata sul pavimento con le autoreggenti e i tacchi a gambe divaricate e braccia aperte con le mollette ai capezzoli bocca aperta e Samantha in ginocchio sopra il suo viso che le fa la pipì in testa.
“Ne ho tantissime. Se le vuoi vedere....”
“Ma ma ma.... quella è Samantha. Io io...”
“Si sei proprio figlia di quella troia di tua madre. Sai cosa? Siccome sei molto divertente... potremmo rivederci io e te.”
Mi guarda allibita. Occhi gonfi di lacrime. E girandosi entra al ristorante correndo.



scritto il
2023-02-02
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