Voglie notturne 2
di
Camilla DeVrai
genere
trans
“Prego dopo di te...” mi dice Alejandra.
Entro nella sua casa. Saloncino angolo cottura e un corridoio a destra da cui si intravedono 3 porte.
“ seguimi...” e Alejandra apre la prima stanza a destra. Entriamo e chiude la porta.
“ accomodati come vuoi... io vado in momento in bagno” e esce lasciando la porta aperta.
La camera è modesta. Letto grande comodini è un armadio a specchio davanti al letto. Tv sulla cassettiera a destra.
Siedo togliendo il cappotto.
Luce verde soffusa.
Sento una porta che si apre... e rumore di tacchi...
vedo passare una figura che si sporge alla porta. Mi guarda e saluta con la mano.
Bionda, altissima. Carnagione scurissima, olivastra. In un vestitino arancione strettissimo con i tacchi stesso colore.
Saluto con la mano anche io.
“ sei amica di Ale?”
“ si. Sono Camilla piacere...”
“ cora io.... Ale?”
“ in bagno...”
“ prendo vino... vuoi tu?”
“ magari.....”
Torna poco dopo con la bottiglia da cui beve diretta.
Io seduta sorrido. Me la porge e bevo.
E entra anche Ale.
“ ah sei a casa....” le dice “ pensavo eri in strada”
“ no no un cliente è andato via ora. Mi riposo.”
“ ottimo” sorrido io dicendo.
Escono entrambe parlicchiando...
Io bevo.
Rientra Cora.... “ Ale si sta cambiando. Posso stare qui a farti compagnia?”
“ magari” sorrido.
Mi guarda i seni.... siede accanto a me.
“ io ho 20 anni. Sono Argentina. Tu?”
“ 39. Italianissima”
“ sei bella signora tu....”
“ Grazie Cora. Anche tu sei meravigliosa. Ma sei altissima. “
“ si vero? Sono 1,90.”
“ io sono bassa invece.”
Mi alzo. Mi volto lenta e mi giro. Lei mi guarda. “ ha un culo meraviglioso.”
Si alza anche lei. Mi sovrasta. Mi siedo e lei si muove lenta girandosi di schiena e poi di nuovo di fronte.
“ cazzo sei da sballo....”
I suoi seni enormi. Capezzoli duri e larghi.
Entra Ale.
Stivale nero lucido al ginocchio. Pene esposto. Giacchino corto di pelle a coprire i seni.
“ mi sono messa comoda...” ridiamo tutte.
“ ragazze.... ho della coca... se ne gradite....” dico io.
Entrambe accettano.
“Però andiamo in salone” dice Cora.
E ci trasferiamo.
Preparo le strisce e sniffiamo tutte.
Due volte ciascuna.
“ Cora sai che la mia amica qui mi ha fatto un bocchino magico? È bravissima” dice Ale.
“ beh una donna di esperienza....” sorride carezzandomi la guancia.
“ mi è venuto spontaneo Ale...”
Cora sorride e.... alza il suo vestitino. Si toglie il perizoma e il suo pene larghissimo e nerissimo rimbalza tra le sue cosce. Il glande lucido. Goccia dal prepuzio.
“ oh.... che pene enorme” esclamo io. “ ne ho presi tantissimi ma uno così mai visto. Giuro” dico io.
Ridono.
Mi affiancano strette. Le loro mani sulla schiena e sui miei seni....
Sospiro...
“ sniffiamo ancora e poi andiamo in camera mia.” Dice Cora.
Sniffiamo tutte. La finiamo... Cora e Ale raccolgono la polvere rimasta con il dito e se la passano sui loro glandi.
Ale mi prende per mano e mi trascina verso la camera di Cora. Cora dietro me. Mani sulle mie natiche che le strizza forte.
Entriamo. Letto enorme luce soffusa rossastra. Musica house in sottofondo.
Specchi ovunque. Computer sul letto acceso.
Io sorrido. Ale mi bacia infilandomi la lingua in bocca. Cora.... mi prende i polsi e.... tlach. Mi ammanetta le mani dietro la schiena.
“ adesso.... non puoi scappare....” esclama Cora.
“ non voglio scappare...”
“ bene. Sarai la nostra troia”
“ Oddio.... “ sorrido io.
Continua e finisce
Entro nella sua casa. Saloncino angolo cottura e un corridoio a destra da cui si intravedono 3 porte.
“ seguimi...” e Alejandra apre la prima stanza a destra. Entriamo e chiude la porta.
“ accomodati come vuoi... io vado in momento in bagno” e esce lasciando la porta aperta.
La camera è modesta. Letto grande comodini è un armadio a specchio davanti al letto. Tv sulla cassettiera a destra.
Siedo togliendo il cappotto.
Luce verde soffusa.
Sento una porta che si apre... e rumore di tacchi...
vedo passare una figura che si sporge alla porta. Mi guarda e saluta con la mano.
Bionda, altissima. Carnagione scurissima, olivastra. In un vestitino arancione strettissimo con i tacchi stesso colore.
Saluto con la mano anche io.
“ sei amica di Ale?”
“ si. Sono Camilla piacere...”
“ cora io.... Ale?”
“ in bagno...”
“ prendo vino... vuoi tu?”
“ magari.....”
Torna poco dopo con la bottiglia da cui beve diretta.
Io seduta sorrido. Me la porge e bevo.
E entra anche Ale.
“ ah sei a casa....” le dice “ pensavo eri in strada”
“ no no un cliente è andato via ora. Mi riposo.”
“ ottimo” sorrido io dicendo.
Escono entrambe parlicchiando...
Io bevo.
Rientra Cora.... “ Ale si sta cambiando. Posso stare qui a farti compagnia?”
“ magari” sorrido.
Mi guarda i seni.... siede accanto a me.
“ io ho 20 anni. Sono Argentina. Tu?”
“ 39. Italianissima”
“ sei bella signora tu....”
“ Grazie Cora. Anche tu sei meravigliosa. Ma sei altissima. “
“ si vero? Sono 1,90.”
“ io sono bassa invece.”
Mi alzo. Mi volto lenta e mi giro. Lei mi guarda. “ ha un culo meraviglioso.”
Si alza anche lei. Mi sovrasta. Mi siedo e lei si muove lenta girandosi di schiena e poi di nuovo di fronte.
“ cazzo sei da sballo....”
I suoi seni enormi. Capezzoli duri e larghi.
Entra Ale.
Stivale nero lucido al ginocchio. Pene esposto. Giacchino corto di pelle a coprire i seni.
“ mi sono messa comoda...” ridiamo tutte.
“ ragazze.... ho della coca... se ne gradite....” dico io.
Entrambe accettano.
“Però andiamo in salone” dice Cora.
E ci trasferiamo.
Preparo le strisce e sniffiamo tutte.
Due volte ciascuna.
“ Cora sai che la mia amica qui mi ha fatto un bocchino magico? È bravissima” dice Ale.
“ beh una donna di esperienza....” sorride carezzandomi la guancia.
“ mi è venuto spontaneo Ale...”
Cora sorride e.... alza il suo vestitino. Si toglie il perizoma e il suo pene larghissimo e nerissimo rimbalza tra le sue cosce. Il glande lucido. Goccia dal prepuzio.
“ oh.... che pene enorme” esclamo io. “ ne ho presi tantissimi ma uno così mai visto. Giuro” dico io.
Ridono.
Mi affiancano strette. Le loro mani sulla schiena e sui miei seni....
Sospiro...
“ sniffiamo ancora e poi andiamo in camera mia.” Dice Cora.
Sniffiamo tutte. La finiamo... Cora e Ale raccolgono la polvere rimasta con il dito e se la passano sui loro glandi.
Ale mi prende per mano e mi trascina verso la camera di Cora. Cora dietro me. Mani sulle mie natiche che le strizza forte.
Entriamo. Letto enorme luce soffusa rossastra. Musica house in sottofondo.
Specchi ovunque. Computer sul letto acceso.
Io sorrido. Ale mi bacia infilandomi la lingua in bocca. Cora.... mi prende i polsi e.... tlach. Mi ammanetta le mani dietro la schiena.
“ adesso.... non puoi scappare....” esclama Cora.
“ non voglio scappare...”
“ bene. Sarai la nostra troia”
“ Oddio.... “ sorrido io.
Continua e finisce
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