Anche i bravi ragazzi lo prendono nel culo

di
genere
gay

Con mio padre che faceva il trasfertista cambiare città era quasi all'ordine del giorno. A volte era un trauma a volte no, perché cambiare scuola, amici, casa non sempre era facile. Quando ci siamo trasferiti in una cittadina della provincia toscana, all'inizio ero un pò sconvolto, poi un giorno un signore nostro vicino chiese a mio padre la mia manodopera per qualche giorno, si trattava di legare le viti dell'uva ad un filo, il signore accompagnava me e suo figlio e poi veniva a prenderci la sera, a pranzo ci mangiavamo un panino, col figlio che era mio coetaneo non si era stabilito un gran rapporto di amicizia, quando gli facevo qualche domanda rispondeva sempre a monosillabi. Il terzo giorno avevamo quasi finito eravamo al penultimo filare, quando senza pensarci troppo mi misi ad urinare, quando sento un fruscio mi accorgo che Andrea il figlio del vicino mi stava guardando mentre urinavo, ti piace guardarmi dico, e visto che lui non risponde ma continua a guardarmi mi avvicino e gli dico di toccarlo, lui lo prende in mano molto timidamente ma poi sguscia via dicendo che dobbiamo terminare il lavoro. Dopo un'oretta finiamo e non dobbiamo fare altro che aspettare che il padre venga a prenderci, nell'attesa ci sediamo sotto un porticato e ne approfitto per togliere fuori il cazzo, Andrea lo prende nuovamente in mano, gli chiedo di farmi una sega ma niente lo tiene in mano, lo stringe ma non fa niente altro, nuovamente cerca di sgusciare via ma riesco ad acchiapparlo e dirli, dai fatti possedere, nonostante siamo entrambi vestiti incomincio a strusciarli il cazzo sul suo culo e sembra che la cosa gli piaccia, tra me e me penso che in un paio di giorni lo convinco a darmi il culo, quando sentiamo il rumore di una macchina gli andiamo incontro e torniamo a casa. Passò almeno una settimana prima di rivedere Andrea, doveva travasare del vino da una botte all'altra e lo aiutai per finire più velocemente, e quindi ci restò un pò di tempo per stare assieme, non aveva problemi a prendere in mano il mio cazzo, ma sembrava che ogni volta volesse fermarsi lì, poi lo possiedo un pò da dietro e lo tocco sul davanti. Il giorno dopo doveva fare lo stesso lavoro con altre due botti, quando finiamo lo prendo da dietro possedendolo a lungo poi gli slaccio i pantaloni apro la cerniera e continuando a possederlo gli prendo il cazzo in mano segandolo un pò, poi cerco di scenderli i pantaloni del tutto ma lui cerca di tenerli su e dice quasi urlando, non voglio, mi spiego dicendo che volevo solo guardarli il culo mica violentarlo, per farlo calmare un pò chiedo se vuole possedermi un pò lui, Andrea con i pantaloni mezzo calati sul davanti si posiziona dietro di me e comincia a spingere da dietro, con la mano cerco il suo cazzo e noto che mi sta spingendo col cazzo fuori, mi calo i pantaloni, facendolo spingere sul mio culo nudo, cerco una posizione più comoda in modo che possa infilarmi il cazzo ma ancora una volta sguscia via, ma riesco a dirli visto che il giorno seguente è mercoledì e i miei lavorano tutti e due, di passare a casa che sono solo. Avevo già preso nel culo il cazzo del mio ex compagno di banco, ma lui non contraccambiava con me, mi faceva solo le seghe. Quando ho conosciuto Andrea pensavo che era arrivato il momento anche per me di scopare, ma si stava rivelando molto difficile. L'indomani andiamo in camera mia e per sicurezza chiudo a chiave e la metto in tasca. Io mi spoglio completamente lui resta vestito e non vuole spogliarsi, ad un certo punto incomincio a farmi una sega sino a venire spruzzando lo sperma per terra nella mia stanza, sono deluso non so più che fare, dico se vuoi la faccio pure a te una sega, mi inginocchio davanti a lui e mentre sbottono i pantaloni li chiedo, oppure preferisci scoparmi visto che sono già in posizione, non ci mette neanche un secondo a decidere, va dietro di me e spinge il suo cazzo dentro di me, poggio la testa sulle mie braccia e chiudo gli occhi, il suo cazzo va su e giù dolcemente piano piano, è bello e questo lo sapevo già, quando viene lo guardo in faccia, è felicissimo ma anche io non sono da meno, adesso fallo fare anche a me dico, ancora no dice che ha paura, qualche mese prima ad un ragazzo hanno messo più di 10 punti dopo un rapporto anale. Mi rendo conto che non è una chiusura totale, vuole farlo ma non si sente ancora pronto. Il mercoledì successivo replichiamo alla grande, col suo cazzo che esplora nuovamente le viscere del mio culo e sega finale da parte sua a me. Riusciamo a organizzare un incontro nuovamente il martedì e quando siamo completamente nudi lo prendo da dietro per possederlo e noto che non si ribella, ho il culo tutto arrossato mi dice, gli propongo un bidet con un unguento miracoloso, lo porto in bagno e glielo spalmo per benino senza dimenticare di infilarli un dito nel culo e farli un ditalino anale, sei bello e pronto a prederlo in culo ora, lo prendo per mano e li dico andiamo che ti faccio impazzire, il ditalino lo aveva parecchio eccittato aveva il cazzo che sembrava gli stesse esplodendo, lo faccio sdraiare e chino su di lui incomincio a leccarli il cazzo per poi prenderlo in bocca andando su e giù fino a farlo venire e ingoiare il suo nettare, guardandomi dritto negli occhi si volta e si mette alla pecorina, essendo ben lubrificato il suo ano il mio cazzo scivola dentro subito, lo faccio entrare completamente sino in fondo per poi farlo scorrere su e giù all'infinito e dopo che son vengo ho continuo sino a venire una seconda volta, quella è stata una prima volta per entrambi e ce la ricorderemo in eterno. Alla fine ero riuscito a scopare dopo aver preso parecchie volte un cazzo in culo e fatto qualche pompino e nonostante tutto continuano a dire che sono un bravo ragazzo.
scritto il
2023-02-21
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