Io, il conte e la sorella
di
minkanku91
genere
bisex
Quando con la mia nuova Harley presi la strada verso gli appennini io stesso mi chiesi ma stai veramente andando lì. Avevo la vescica piena e mi fermai in un'area ad urinare, col cazzo in mano mi dissi ne abbiamo fatto di avventure insieme e quando mi scappò una scorreggia conclusi zitto tu che ne hai fatto peggio. I miei ricordi andarono a circa 15 anni prima quando da verginello il quale ero conobbi il sesso in tutte le varianti in sole 24 ore. Era successo quando Ascanio detto il conte, organizzò una festa per i suoi 18 anni nel suo castello sulla collina di un paese non molto lontano dal mio, anche se il conte non lo conoscevo bene andai con i miei amici e a lui face piacere mangiare e bere insieme ai suoi coetanei. Erano presenti anche tante belle ragazze tra cui la sorella del conte. Quando incominciò a farsi tardi e qualcuno incominciava ad andare via, mi passarono una chitarra ed iniziammo a cantare le solite canzoni che conoscevano tutti, ad un certo punto i miei amici volevano andare ed io dovevo andare via con loro in auto, ma il conte mi chiese di restare ancora a suonare per lui e per i restanti, mi avrebbe accompagnato lui a casa mia.
Piano piano andarono via tutti e restammo soli, mi chiese di cantare una canzone in particolare, e quando cantando il ritornello si avvicinò a me pensai che volesse sentire l'effetto coro delle nostre voci, invece mi stampò un bacio sulle labbra, rimasi di ghiaccio, i baci diventarono 2 e poi 3 ma sempre sulle labbra, aveva un potere magnetico su di me quel ragazzo, era ormai tardissimo, mi chiese che se volevo potevo stare li a dormire, c'erano tante stanze e mi avrebbe prestato uno dei suoi pigiami, andammo in una cabina armadio ci cambiamo e ci dirigemmo nella stanza dove avremmo dormito, quando aprì la porta notai con sorpresa che c'era solamente un letto singolo, si giustificò dicendo che era ormai tardi per preparare un'altra stanza, staremo comodi vedrai. Entrammo nel letto e dopo un pò incominciò a baciarmi infilando la lingua seguirono baci lunghi mentre la sua mano cercò il mio cazzo tenendolo stretto e segandolo ed io feci lo stesso con lui, mi piaceva quel ragazzo, la sua mano incominciò a palpeggiarmi il culetto e successivamente l'ano ma solo esternamente, mentre io continuavo a segarlo mi diede un lungo bacio e il suo dito medio entrò nel mio culo, lo fece scorrere all'interno su e giù, dopo un pò disse ce l'hai stretto il buchino, risposi che non era mai entrato nulla lì, continuò ancora il suo lavoretto, poi improvvisamente si alzò ed uscì dalla stanza e quando ritornò era completamente nudo e si stava spalmando della vasellina sul suo cazzo che era abbastanza grande rispetto al mio, solo in quel momento metabolizzai ciò che sarebbe successo a breve, in effetti era la logica conseguenza a ciò che stavamo facendo, i nostri sguardi si incociarono e non ci furono bisogno di parole, mi spogliai e mi misi con la pancia rivolta al letto, se non disse niente voleva dire che la posizione andava bene, si sdraiò sopra di me e provò ad infilarmi il cazzo, entrò un pò ma mi faceva male, urlai forte no mi fai male, provò nuovamente e ancora urlai ce l'hai troppo grosso per me, calma mi disse e riprese a far scorrere il suo dito stavolta bene sino in fondo, poi dopo le dita diventarono due, quando sentìi il suo cazzo poggiarsi sul mio ano capii che ci stava riprovando e sentii un brivido sulla schiena, mi penetrò piano piano, faceva ancora male ma meno rispetto a prima, iniziò facendo entrare solo una parte forse metà su e giù senza spingere a fondo, iniziò ad andare più veloce e facendo andare sempre più in fondo il suo cazzo, quando prese a spingere in modo regolare capii che ce l'aveva fatta, e mentre il suo cazzo andava su e giù mi baciava il collo e mi leccava le orecchie, mi resi conto che dal piacere mi stavo mordendo le labbra, quando venne eravamo entrambi esausti e ci addormentammo nudi e abbracciati. Quando l'indomani mi svegliai lui era già sveglio e col cazzo in tiro, sorridendo mi girai di fianco a lui e mentre mi penetrò mi disse buongiorno mio piccolo, sembrava anche più bello farlo la seconda volta, e mentre eravamo un corpo solo entrò la sorella che ci invitò a scendere per la colazione, e mentre parlava, il conte continuava a spingere dietro di me, avrei voluto nascondermi invece, ci aveva visto benissimo, dopo che il conte venne dentro di me mi disse, dopo ci scopiamo mia sorella, perché ti scopi tua sorella chiesi, in realtà è mia sorellastra e oggi la scopiamo in due. Scesi giù e mi trovai faccia a faccia con Lucrezia, la sorella, ero un pò a disagio e lo capì, così si fa mi disse se ti va di fare una cosa falla non avere pregiudizi io faccio così, tu vuoi farlo con me chiese o ti piacciono solo i ragazzi, mi piacciono anche le rag....non feci in tempo a finire la frase che intervenne il conte che aggiunse è verginello sorellina, lo ha preso nel culo da me ma non ha mai scopato, ancora per poco disse la sorella. Lucrezia andò in paese mentre io e il conte gironzolammo per la proprietà sino all'ora di pranzo. Pranzammo tutti insieme e dopo aver riordinato ci appartammo in un salottino, Lucrezia incominciò a succhiare entrambi i nostri cazzi, e quando mi alzai per andare dietro a Lucrezia il conte cambiò le carte in tavola facendo in modo che fosse lui a prendere per primo il mio cazzo, mentre leccava la fica della sorella affondai il cazzo nelle viscere del conte che a quanto pare di cazzi ne aveva già preso abbastanza, mentre il mio cazzo andava su e giù ci fu un cambio di posizione tra i due, e stavolta il mio cazzo affondò nella fica della ragazza, mentre mi scopavo la sorella il conte mi mise in cazzo tra le labbra, succhia mi disse con lo sguardo attento di Lucrezia che disse lo vedi che non lo sa fare, venni nella fica della ragazza mentre provavo a succhiare il cazzo del conte. Lucrezia disse ora lezione di pompini, Ascanio si sedette su una poltrona con Lucrezia che mi spiegava come succhiare un cazzo, bisogna affondare la bocca e la lingua all'interno deve roteare, provai un paio di volte e il conte alla fine disse l'allievo supera la maestra, la sorella alla fine salì sopra il conte facendosi prendere a smorzacandela, visto che la sorella mi dava le spalle gli infilai il cazzo nel culo che apprezzò tantissimo emettendo dei vocaboli ogni volta che affondavo dentro di lei che avendo entrambi i buchi impegnati godeva come una troia, mi infilò la lingua in bocca che sapeva di cazzo ma anche la mia non doveva essere da meno. Mi accompagnarono a casa mia e ci promettemmo nuovi incontri. Col conte negli anni c'è stata qualche rimpatriata ma a lei non l'ho più vista. Quando risalii sulla Harley controllai sul GPS quanto fosse lontano il castello da li, erano solo una 50ina di km, si può fare pensai, forse troverò il conte o forse la sorella o magari entrambi.
Piano piano andarono via tutti e restammo soli, mi chiese di cantare una canzone in particolare, e quando cantando il ritornello si avvicinò a me pensai che volesse sentire l'effetto coro delle nostre voci, invece mi stampò un bacio sulle labbra, rimasi di ghiaccio, i baci diventarono 2 e poi 3 ma sempre sulle labbra, aveva un potere magnetico su di me quel ragazzo, era ormai tardissimo, mi chiese che se volevo potevo stare li a dormire, c'erano tante stanze e mi avrebbe prestato uno dei suoi pigiami, andammo in una cabina armadio ci cambiamo e ci dirigemmo nella stanza dove avremmo dormito, quando aprì la porta notai con sorpresa che c'era solamente un letto singolo, si giustificò dicendo che era ormai tardi per preparare un'altra stanza, staremo comodi vedrai. Entrammo nel letto e dopo un pò incominciò a baciarmi infilando la lingua seguirono baci lunghi mentre la sua mano cercò il mio cazzo tenendolo stretto e segandolo ed io feci lo stesso con lui, mi piaceva quel ragazzo, la sua mano incominciò a palpeggiarmi il culetto e successivamente l'ano ma solo esternamente, mentre io continuavo a segarlo mi diede un lungo bacio e il suo dito medio entrò nel mio culo, lo fece scorrere all'interno su e giù, dopo un pò disse ce l'hai stretto il buchino, risposi che non era mai entrato nulla lì, continuò ancora il suo lavoretto, poi improvvisamente si alzò ed uscì dalla stanza e quando ritornò era completamente nudo e si stava spalmando della vasellina sul suo cazzo che era abbastanza grande rispetto al mio, solo in quel momento metabolizzai ciò che sarebbe successo a breve, in effetti era la logica conseguenza a ciò che stavamo facendo, i nostri sguardi si incociarono e non ci furono bisogno di parole, mi spogliai e mi misi con la pancia rivolta al letto, se non disse niente voleva dire che la posizione andava bene, si sdraiò sopra di me e provò ad infilarmi il cazzo, entrò un pò ma mi faceva male, urlai forte no mi fai male, provò nuovamente e ancora urlai ce l'hai troppo grosso per me, calma mi disse e riprese a far scorrere il suo dito stavolta bene sino in fondo, poi dopo le dita diventarono due, quando sentìi il suo cazzo poggiarsi sul mio ano capii che ci stava riprovando e sentii un brivido sulla schiena, mi penetrò piano piano, faceva ancora male ma meno rispetto a prima, iniziò facendo entrare solo una parte forse metà su e giù senza spingere a fondo, iniziò ad andare più veloce e facendo andare sempre più in fondo il suo cazzo, quando prese a spingere in modo regolare capii che ce l'aveva fatta, e mentre il suo cazzo andava su e giù mi baciava il collo e mi leccava le orecchie, mi resi conto che dal piacere mi stavo mordendo le labbra, quando venne eravamo entrambi esausti e ci addormentammo nudi e abbracciati. Quando l'indomani mi svegliai lui era già sveglio e col cazzo in tiro, sorridendo mi girai di fianco a lui e mentre mi penetrò mi disse buongiorno mio piccolo, sembrava anche più bello farlo la seconda volta, e mentre eravamo un corpo solo entrò la sorella che ci invitò a scendere per la colazione, e mentre parlava, il conte continuava a spingere dietro di me, avrei voluto nascondermi invece, ci aveva visto benissimo, dopo che il conte venne dentro di me mi disse, dopo ci scopiamo mia sorella, perché ti scopi tua sorella chiesi, in realtà è mia sorellastra e oggi la scopiamo in due. Scesi giù e mi trovai faccia a faccia con Lucrezia, la sorella, ero un pò a disagio e lo capì, così si fa mi disse se ti va di fare una cosa falla non avere pregiudizi io faccio così, tu vuoi farlo con me chiese o ti piacciono solo i ragazzi, mi piacciono anche le rag....non feci in tempo a finire la frase che intervenne il conte che aggiunse è verginello sorellina, lo ha preso nel culo da me ma non ha mai scopato, ancora per poco disse la sorella. Lucrezia andò in paese mentre io e il conte gironzolammo per la proprietà sino all'ora di pranzo. Pranzammo tutti insieme e dopo aver riordinato ci appartammo in un salottino, Lucrezia incominciò a succhiare entrambi i nostri cazzi, e quando mi alzai per andare dietro a Lucrezia il conte cambiò le carte in tavola facendo in modo che fosse lui a prendere per primo il mio cazzo, mentre leccava la fica della sorella affondai il cazzo nelle viscere del conte che a quanto pare di cazzi ne aveva già preso abbastanza, mentre il mio cazzo andava su e giù ci fu un cambio di posizione tra i due, e stavolta il mio cazzo affondò nella fica della ragazza, mentre mi scopavo la sorella il conte mi mise in cazzo tra le labbra, succhia mi disse con lo sguardo attento di Lucrezia che disse lo vedi che non lo sa fare, venni nella fica della ragazza mentre provavo a succhiare il cazzo del conte. Lucrezia disse ora lezione di pompini, Ascanio si sedette su una poltrona con Lucrezia che mi spiegava come succhiare un cazzo, bisogna affondare la bocca e la lingua all'interno deve roteare, provai un paio di volte e il conte alla fine disse l'allievo supera la maestra, la sorella alla fine salì sopra il conte facendosi prendere a smorzacandela, visto che la sorella mi dava le spalle gli infilai il cazzo nel culo che apprezzò tantissimo emettendo dei vocaboli ogni volta che affondavo dentro di lei che avendo entrambi i buchi impegnati godeva come una troia, mi infilò la lingua in bocca che sapeva di cazzo ma anche la mia non doveva essere da meno. Mi accompagnarono a casa mia e ci promettemmo nuovi incontri. Col conte negli anni c'è stata qualche rimpatriata ma a lei non l'ho più vista. Quando risalii sulla Harley controllai sul GPS quanto fosse lontano il castello da li, erano solo una 50ina di km, si può fare pensai, forse troverò il conte o forse la sorella o magari entrambi.
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