Incantesimo

di
genere
saffico

C’era una volta una gatta…. Cominciava così una vecchia canzone degli anni ’60 credo…
Io ho incontrato quella gatta in un posto strano… non avrei mai pensato di incontrarla…io che in genere ho paura dei gatti..
Ma quella gatta, non so perché, mi piaceva, sentivo di potermi fidare di lei per quanto ci si possa fidare di quella morbide zampe e di quelle unghiette retrattili… Innocue a riposo ma pronte a sferrare il loro attacco se disturbate quando non vogliono esserlo…
La mia gatta ha il pelo bruno, lungo e setoso…sembra fatto apposta per essere accarezzato ed è molto bello farlo..
Ti viene voglia di sdraiarti in mezzo ad esso, di annusarlo, di farti fare il solletico al naso…
Ma devi stare attenta, perché lei, la mia gatta bruna, all’improvviso si gira prona e ti offre l’addome e allunga le zampette stirandosi pigra e felina…
Talvolta mi guarda con quegli occhi allungati e scuri, occhi da gatta naturalmente…
Occhi che incantano, e da cui non riesci a distogliere i tuoi…
La sua lingua esce spesso ad accarezzare il suo labbro e mi trovo non di rado a chiedermi come deve essere sentirsi leccata da lei…
Qualche settimana fa, per la prima volta, le ho permesso di entrare in casa mia… si è sentita subito a suo agio..
E’ saltata sul divano bianco del salotto e si è distesa pigra e annoiata all’apparenza.
E’ rimasta lì a fissarmi come se volesse incantarmi, le ho sorriso e l’ho chiamata stregatta, le ho sussurrato avvicinando il mio viso al suo “Sei la mia stregatta?”
E lei ha fatto uscire quella sua lingua rosea e mi ha leccato la punta del naso… che brivido ho provato per la prima volta! Lei ha fatto le fusa…..
Più tardi abbiamo bevuto un poco di latte, io nel mio bicchiere e lei nella sua tazza..
Ora gira per casa come se fosse qui da sempre..
E’ con me in cucina mentre preparo il pranzo, entra in camera da letto mentre rimetto a posto lenzuola e coperte, si struscia lieve contro le mie gambe mentre sono al telefono o leggo un libro…
Naturalmente viene anche in bagno se lascio la porta socchiusa come faccio quando sono sola in casa come spesso accade di giorno..
Oggi è venuta ad accompagnarmi a fare la doccia, mi svesto davanti a lei… non c’è timidezza in me, lei è la mia stregatta..
Nuda mi lascio accarezzare dall’acqua che scorre tiepida sulla mia pelle…
E lei, pigramente distesa sul tappetino, mi guarda senza distogliere gli occhi…la fisso anch’io mentre mi passo la spugna sui seni, sul ventre, in mezzo alle cosce e mi soffermo forse qualche attimo di troppo sui miei ricci folti e chiari, sulle labbra gonfie e pronte…
Poi, a malincuore, esco, mi avvolgo bagnata nel mio telo bianco di spugna e con i capelli umidi e che mi cadono davanti agli occhi disordinati la sollevo tra le braccia…
MI fissa miagolando dolce…rapita e stupefatta dal suo sguardo incantato poso le mie labbra sulle sue…
Ed ecco l’incantesimo si svela in un lampo, la magia si rivela… la stregatta mi appare nelle sue fattezze umane… i lunghi capelli bruni sparsi sulle spalle nude…
Le braccia tornite mi avvolgono in un abbraccio morbido… i suoi seni deliziosamente rotondi e pieni si poggiano ai miei… il suo tenero ventre che tante volte ho accarezzato con l’unghia delle mie dita si rivela un dolce declivio che conduce lo sguardo al bruno vello…
La mia stregatta è un sogno di meraviglia che con fare felino mi bacia, la sua rosea lingua, non più ruvida, accarezza gentile le mie labbra mentre con modi sapienti le mani sciolgono il nodo del mio telo di spugna che cade inutile a terra…
Le sue dita vellutate percorrono i sentieri del mio corpo, accarezzano senza titubanze i miei punti segreti.. come può la mia stregatta conoscere quei punti che nessuno conosce? Quei punti, quelle zone del mio corpo che in pochi istanti fanno crollare le mie resistenze e mi lasciano indifesa e aperta ad ogni emozione?
La mia stregatta li conosce bene e li sfiora sicura lasciandomi palpitante al suo tocco… con gli occhi chiusi aspetto la prossima mossa, il prossimo incanto che mi porterà tremante ai suoi piedi, vinta dalla sua curiosità e dai miei desideri nascosti…
Ed ecco che, da lontani ma ben noti recessi, sento crescere il brivido atteso che mi scuote, mi fa stringere i muscoli della mascella e fa nascere e liberare un grido rauco e profondo che mi lascia, nuda e bagnata, abbandonata contro la parete calda della doccia…
Quando finalmente riprendo coscienza di me e socchiudo gli occhi, il mio sguardo si posa sorpreso sulla mia stregatta bruna che, sorniona e pigra, dolcemente si stira leccandosi le punte delle zampe con la sua linguetta rosa…
I suoi occhi sono fissi nei miei e mi raccontano la magia che mi ha avvolto, il magico incanto che mi hanno fatto vivere, il solitario piacere che mi hanno donato…. Gli occhi della mia gatta bruna…

scritto il
2023-03-01
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