Sono ninfomane? No, sono proprio troia! 5 - A letto con mia madre.
di
Andrea2022
genere
incesti
Giunti davanti al mio letto mia madre si era sciolta i capelli.
Un classico segnale delle donne quando si rendono disponibili a fare l'amore.
Un gesto misurato mi aveva riportato alla mente tutte le volte che glielo avevo visto fare mentre abbracciata a mio padre si dirigeva verso la loro camera da letto.. una vera alcova come avrei scoperto dopo!
Quel ricordo mi aveva turbata cosciente del fatto che in quel momento c'ero io con lei anziché suo marito.
Dopo avere sciolto i suoi capelli, mi aveva stretta a se e con le mani dietro la mia nuca, aveva anche tolto l'elastico che formava la mia coda di cavallo.
Poi mi aveva fatta sedere sul letto e mi aveva pettinata sciogliendo in modo gonfio e vaporoso i miei capelli.
-Come sei bella Andrea!-
Mi aveva bisbigliato in un orecchio baciandomi i capelli e leccandomi il viso e il collo.
Io ero immobile come ipnotizzata dalla pacatezza dei suoi movimenti, dalla dolcezza delle sue carezze e dalla sensualità della sua voce.
Poi, con movimenti lievi e misurati, mi aveva sfilato l'ampia canotta che avevo indosso e che mi copriva sino alle ginocchia:
-Come sei bella!-
Mi aveva ripetuto rimirando i miei seni, accarezzandoli e leccando poi, i miei capezzoli.
Poi mi si era inginocchiata davanti e mi aveva sfilato il perizoma lasciandomi completamente nuda:
-Come sei bella e che pelle liscia e profumata hai.
Che seni.. piccoli come calici.. gonfi.. turgidi e bianchi come il marmo delle sculture del Canova ma tu.. sei meglio, sei calda.. sei viva.. sei l'amore della tua mamma del tuo papà e di tuo fratello.. sei la nostra dea.. Andrea!-
Mentre pronunciava quelle parole avevo i brividi ed avevo preso a tremare come quando, solo poche ore prima, mio padre mi aveva portata sul suo letto per fare l'amore.
Con gli occhi chiusi sentivo le sue mani scivolare sulla mia pelle e le sue labbra sfiorare le zone più sensibili del mio corpo.
La sua lingua scivolava leggera dal petto, sulla pancia ed all'interno delle mie cosce mentre le sue dita spremevano i miei capezzoli già sbocciati e duri.
Poi le sue mani si erano portate sulle mie ginocchia per allargarmi le gambe e dare spazio alla sua testa che vi si intrufolava in mezzo.
Sentivo di essere già un lago tra le cosce e mi sentivo avvampare le gote un po' per la vergogna di mostrarmi già così disponibile (Puttana! Avevo pensato) ed un po' per l'eccitazione che stava montando impetuosa come un torrente in piena.
Era eccitazione!
Infatti, era bastato il live tocco delle sue dita sulla clitoride ed il contatto della sua lingua con le piccole labbra già madide e dischiuse, per farmi esplodere in un devastante orgasmo che mi aveva costretta a portarle le mani tra i capelli per schiacciarla con tutto il viso sul mio sesso in fiamme.
-Godo mamma.. godo.. godooooooo!-
Gridavo mentre il mio bacino e tutto il corpo erano scossi da singulti violenti.
-Scusami mamma.. scusami!-
Le aveva detto ansimante quando tornata in me, avevo mollato la spinta sua sue testa ed aveva riapertogli occhi in cerca del suo sguardo.
-Scusarti di che bambina?
Non devi scusarti di niente anzi, sono io che devo ringraziarti per avermi regalato quel tuo magnifico orgasmo!-
Dopo avermi fatta stendere sul letto, mi aveva fatta girare a pancia in giù per allargarmi i glutei e verificare lo stato del mio martoriato sfintere anale.
-Sei ancora molto infiammata tesoro e credo che ne io ne tuo padre, potremo trarre e darti piacere con questo fiore ancora ferito e dolente.
Nonostante quella premessa però, si era ugualmente accucciata dietro di me per aprirmi le natiche come fossero valve e leccarmi con incredibile delicatezza il buchino arrossato.
Poi mi aveva riportata nella postura supina e dopo aver avuto il mio assenso, si era posizionata su di me a 69 e per la prima volta, avevo fatto godere mia madre con la lingua mentre lei mi aveva trascinata per ben tre volte nel paradiso del piacere saffico: "Che meraviglia!"
-Tesoro di mamma grazie.. grazie ancora di avermi fatta godere con la bocca ma grazie ancora di più per i tuoi meravigliosi orgasmi che mi hai regalato nonostante la stanchezza della notte passata ed il dolore che ancora hai li!-
-Grazie a te mamma, sei stata grande!-
Le avevo risposto abbracciandola mentre dirigevo le mie labbra sulle sue per un incredibile e voluttuoso bacio.
-Domani.. dopo domani e tutti i giorni che verranno saranno ancora meglio vedrai amore di mamma!
Adesso però si è fatto tardi e credo che dovremo dare la sveglia a quei dormiglioni dei nostri uomini non credi?!-
-Si!-
Aveva risposto laconica prima di congiungermi ancora a lei in un lunghissimo bacio a sigillo della nostra nuova, incredibile complicità.
segue
Un classico segnale delle donne quando si rendono disponibili a fare l'amore.
Un gesto misurato mi aveva riportato alla mente tutte le volte che glielo avevo visto fare mentre abbracciata a mio padre si dirigeva verso la loro camera da letto.. una vera alcova come avrei scoperto dopo!
Quel ricordo mi aveva turbata cosciente del fatto che in quel momento c'ero io con lei anziché suo marito.
Dopo avere sciolto i suoi capelli, mi aveva stretta a se e con le mani dietro la mia nuca, aveva anche tolto l'elastico che formava la mia coda di cavallo.
Poi mi aveva fatta sedere sul letto e mi aveva pettinata sciogliendo in modo gonfio e vaporoso i miei capelli.
-Come sei bella Andrea!-
Mi aveva bisbigliato in un orecchio baciandomi i capelli e leccandomi il viso e il collo.
Io ero immobile come ipnotizzata dalla pacatezza dei suoi movimenti, dalla dolcezza delle sue carezze e dalla sensualità della sua voce.
Poi, con movimenti lievi e misurati, mi aveva sfilato l'ampia canotta che avevo indosso e che mi copriva sino alle ginocchia:
-Come sei bella!-
Mi aveva ripetuto rimirando i miei seni, accarezzandoli e leccando poi, i miei capezzoli.
Poi mi si era inginocchiata davanti e mi aveva sfilato il perizoma lasciandomi completamente nuda:
-Come sei bella e che pelle liscia e profumata hai.
Che seni.. piccoli come calici.. gonfi.. turgidi e bianchi come il marmo delle sculture del Canova ma tu.. sei meglio, sei calda.. sei viva.. sei l'amore della tua mamma del tuo papà e di tuo fratello.. sei la nostra dea.. Andrea!-
Mentre pronunciava quelle parole avevo i brividi ed avevo preso a tremare come quando, solo poche ore prima, mio padre mi aveva portata sul suo letto per fare l'amore.
Con gli occhi chiusi sentivo le sue mani scivolare sulla mia pelle e le sue labbra sfiorare le zone più sensibili del mio corpo.
La sua lingua scivolava leggera dal petto, sulla pancia ed all'interno delle mie cosce mentre le sue dita spremevano i miei capezzoli già sbocciati e duri.
Poi le sue mani si erano portate sulle mie ginocchia per allargarmi le gambe e dare spazio alla sua testa che vi si intrufolava in mezzo.
Sentivo di essere già un lago tra le cosce e mi sentivo avvampare le gote un po' per la vergogna di mostrarmi già così disponibile (Puttana! Avevo pensato) ed un po' per l'eccitazione che stava montando impetuosa come un torrente in piena.
Era eccitazione!
Infatti, era bastato il live tocco delle sue dita sulla clitoride ed il contatto della sua lingua con le piccole labbra già madide e dischiuse, per farmi esplodere in un devastante orgasmo che mi aveva costretta a portarle le mani tra i capelli per schiacciarla con tutto il viso sul mio sesso in fiamme.
-Godo mamma.. godo.. godooooooo!-
Gridavo mentre il mio bacino e tutto il corpo erano scossi da singulti violenti.
-Scusami mamma.. scusami!-
Le aveva detto ansimante quando tornata in me, avevo mollato la spinta sua sue testa ed aveva riapertogli occhi in cerca del suo sguardo.
-Scusarti di che bambina?
Non devi scusarti di niente anzi, sono io che devo ringraziarti per avermi regalato quel tuo magnifico orgasmo!-
Dopo avermi fatta stendere sul letto, mi aveva fatta girare a pancia in giù per allargarmi i glutei e verificare lo stato del mio martoriato sfintere anale.
-Sei ancora molto infiammata tesoro e credo che ne io ne tuo padre, potremo trarre e darti piacere con questo fiore ancora ferito e dolente.
Nonostante quella premessa però, si era ugualmente accucciata dietro di me per aprirmi le natiche come fossero valve e leccarmi con incredibile delicatezza il buchino arrossato.
Poi mi aveva riportata nella postura supina e dopo aver avuto il mio assenso, si era posizionata su di me a 69 e per la prima volta, avevo fatto godere mia madre con la lingua mentre lei mi aveva trascinata per ben tre volte nel paradiso del piacere saffico: "Che meraviglia!"
-Tesoro di mamma grazie.. grazie ancora di avermi fatta godere con la bocca ma grazie ancora di più per i tuoi meravigliosi orgasmi che mi hai regalato nonostante la stanchezza della notte passata ed il dolore che ancora hai li!-
-Grazie a te mamma, sei stata grande!-
Le avevo risposto abbracciandola mentre dirigevo le mie labbra sulle sue per un incredibile e voluttuoso bacio.
-Domani.. dopo domani e tutti i giorni che verranno saranno ancora meglio vedrai amore di mamma!
Adesso però si è fatto tardi e credo che dovremo dare la sveglia a quei dormiglioni dei nostri uomini non credi?!-
-Si!-
Aveva risposto laconica prima di congiungermi ancora a lei in un lunghissimo bacio a sigillo della nostra nuova, incredibile complicità.
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