Sono ninfomane? No! Sono proprio troia! 7 - Fare l'amore con la mamma gravida e bere il suo latte.😋
di
Andrea2022
genere
incesti
Come avrei potuto non diventare una troia , moglie fedifraga e felice di rendere cornuto il mio inconsapevole ed innamorato maritino?
Quella era la situazione della mia famiglia nelle quale ero cresciuta e che mi aveva resa libera da ogni tabù, remora o pregiudizio morale o senso di colpa compreso la fedeltà coniugale che avevo promesso davanti al prete sull'altare e che non avevo mai rispettato ne prima ne dopo il giuramento.
Questo però è il seguito della storia e riprendo dunque dal momento in cui mia madre ci aveva comunicato di essere incinta senza sapere però se a ingravidarla fosse stato suo figlio (Mio fratello) o il marito.
Naturalmente la notizia mi aveva esaltata ed eccitata nell'incertezza di sapere se il nascituro sarebbe stato solo il mio secondo fratellino o se ne sarei stata al contempo anche la zia!
Bella ed eccitante notizia qualunque ne fosse la risposta.
Certo, nei miei progetti vi era anche quello di farmi mettere incinta da mio fratello prima del mio matrimonio e la speranza che fosse sua la creatura che mia madre aveva in grembo, mi rassicurava sulle sue capacità procreative ed esaltava la mia vocazione di troia immaginando che il figlio che avrei avuto da lui, sarebbe stato anche fratello di quello che avrebbe partorito mia madre.
Penserete: "Che casino!" Si, un vero casino ingarbugliato e meraviglioso al tempo stesso.
Questi i miei pensieri mentre abbracciavo mia madre che ci aveva dato la notizia.
Diverso era l'atteggiamento di mio fratello che, alla notizia aveva reagito con uno scatto di vittoria fiero di essere riuscito ad ingravidare sua madre.
L'atteggiamento di mio padre, anche se di più difficile lettura, era sicuramente combattuta tra due opposte visioni o speranze!
Nella prima, si sentiva fiero di essere riuscito dopo venti anni ad ingravidare ancora la moglie.
Nella seconda invece, si sentiva precipitato nel ruolo di cornuto con una sensazione ancora più "potente" dovuta al fatto che a mettergli incinta la moglie fosse stato suo figlio in un rapporto incestuoso.
Il fatto certo comunque, che a quella notizia, aveva avuto una immediata erezione che gli aveva fatto gonfiare la tuta.
I nove mesi che ne sono seguiti, sono stati caratterizzati da un crescente di erotismo e libidine mai raggiunti sino a quel momento.
Mia madre si sentiva talmente "puttana" e libera da chiedere a suo marito e noi figli di lasciarle soddisfare finalmente, ogni tipo di voglie.
Dunque incontri di gruppo di ogni genere e con un numero imprecisato di maschi che l'avrebbero riempita e coperta di sperma da mostrare poi a me e mio fratello al suo rientro a casa accompagnata dal marito vistosamente arrapato.
Ma la cosa che maggiormente la eccitava liberandola finalmente da ogni frustrazione, era il fatto che potesse farsi chiavare da negroni dalle verghe asinine e persone di ogni razza per farsi sborrare dentro senza protezione o rischio di rimanerci: "Sono già gravida.. cosa mai mi potrà accadere!" diceva in tono voglioso ed ironico quando ci parlava delle sue voglie o ci raccontava dei suoi incontri.
Dopo il 5° mese e dopo aver appagato tutti i suoi desideri trasgressivi, si era dedicata solo alla famiglia in un crescendo di incredibili trasgressioni.
Le doppie col cazzo di mio padre e quello di mio fratello infilati nei diversi buchi in contemporanea era diventata la regola con la variante che mentre loro la scopavano. io ero seduta sul suo viso a farmi leccare la fica o il buco del culo talvolta già sborrati da uno o entrambi i maschi.
Un giorno dal ripostiglio segreto dei loro giochi era spuntato uno grosso fallo di lattice di quelli che si legano in vita con la cintura.
Da quel momento aveva a disposizione tre cazzi da prendere in contemporanea.
Quasi ogni notte però, ero io a rimanere a dormire nel suo letto per trascorrere, con lei ben farcita di sperma, momenti di meravigliosi giochi saffici in cui il centro della nostra libidine era rappresentato dalla sua pancia sempre più gonfia che aveva anche cominciato a rispondere muovendosi ed accompagnando il nostro piacere lesbico.
Al settimo mese le sue mammelle erano oramai gonfie all'inverosimile ed avevano cominciato a produrre quantità incredibili di latte del quale a turno, ci dissetavamo durante i nostri giochi.
Al nono mese, era nato un bambino bellissimo e dalle idee assai chiare a giudicare da come aveva sottomesso tutta la famiglia ai suoi capricci.
segue
Quella era la situazione della mia famiglia nelle quale ero cresciuta e che mi aveva resa libera da ogni tabù, remora o pregiudizio morale o senso di colpa compreso la fedeltà coniugale che avevo promesso davanti al prete sull'altare e che non avevo mai rispettato ne prima ne dopo il giuramento.
Questo però è il seguito della storia e riprendo dunque dal momento in cui mia madre ci aveva comunicato di essere incinta senza sapere però se a ingravidarla fosse stato suo figlio (Mio fratello) o il marito.
Naturalmente la notizia mi aveva esaltata ed eccitata nell'incertezza di sapere se il nascituro sarebbe stato solo il mio secondo fratellino o se ne sarei stata al contempo anche la zia!
Bella ed eccitante notizia qualunque ne fosse la risposta.
Certo, nei miei progetti vi era anche quello di farmi mettere incinta da mio fratello prima del mio matrimonio e la speranza che fosse sua la creatura che mia madre aveva in grembo, mi rassicurava sulle sue capacità procreative ed esaltava la mia vocazione di troia immaginando che il figlio che avrei avuto da lui, sarebbe stato anche fratello di quello che avrebbe partorito mia madre.
Penserete: "Che casino!" Si, un vero casino ingarbugliato e meraviglioso al tempo stesso.
Questi i miei pensieri mentre abbracciavo mia madre che ci aveva dato la notizia.
Diverso era l'atteggiamento di mio fratello che, alla notizia aveva reagito con uno scatto di vittoria fiero di essere riuscito ad ingravidare sua madre.
L'atteggiamento di mio padre, anche se di più difficile lettura, era sicuramente combattuta tra due opposte visioni o speranze!
Nella prima, si sentiva fiero di essere riuscito dopo venti anni ad ingravidare ancora la moglie.
Nella seconda invece, si sentiva precipitato nel ruolo di cornuto con una sensazione ancora più "potente" dovuta al fatto che a mettergli incinta la moglie fosse stato suo figlio in un rapporto incestuoso.
Il fatto certo comunque, che a quella notizia, aveva avuto una immediata erezione che gli aveva fatto gonfiare la tuta.
I nove mesi che ne sono seguiti, sono stati caratterizzati da un crescente di erotismo e libidine mai raggiunti sino a quel momento.
Mia madre si sentiva talmente "puttana" e libera da chiedere a suo marito e noi figli di lasciarle soddisfare finalmente, ogni tipo di voglie.
Dunque incontri di gruppo di ogni genere e con un numero imprecisato di maschi che l'avrebbero riempita e coperta di sperma da mostrare poi a me e mio fratello al suo rientro a casa accompagnata dal marito vistosamente arrapato.
Ma la cosa che maggiormente la eccitava liberandola finalmente da ogni frustrazione, era il fatto che potesse farsi chiavare da negroni dalle verghe asinine e persone di ogni razza per farsi sborrare dentro senza protezione o rischio di rimanerci: "Sono già gravida.. cosa mai mi potrà accadere!" diceva in tono voglioso ed ironico quando ci parlava delle sue voglie o ci raccontava dei suoi incontri.
Dopo il 5° mese e dopo aver appagato tutti i suoi desideri trasgressivi, si era dedicata solo alla famiglia in un crescendo di incredibili trasgressioni.
Le doppie col cazzo di mio padre e quello di mio fratello infilati nei diversi buchi in contemporanea era diventata la regola con la variante che mentre loro la scopavano. io ero seduta sul suo viso a farmi leccare la fica o il buco del culo talvolta già sborrati da uno o entrambi i maschi.
Un giorno dal ripostiglio segreto dei loro giochi era spuntato uno grosso fallo di lattice di quelli che si legano in vita con la cintura.
Da quel momento aveva a disposizione tre cazzi da prendere in contemporanea.
Quasi ogni notte però, ero io a rimanere a dormire nel suo letto per trascorrere, con lei ben farcita di sperma, momenti di meravigliosi giochi saffici in cui il centro della nostra libidine era rappresentato dalla sua pancia sempre più gonfia che aveva anche cominciato a rispondere muovendosi ed accompagnando il nostro piacere lesbico.
Al settimo mese le sue mammelle erano oramai gonfie all'inverosimile ed avevano cominciato a produrre quantità incredibili di latte del quale a turno, ci dissetavamo durante i nostri giochi.
Al nono mese, era nato un bambino bellissimo e dalle idee assai chiare a giudicare da come aveva sottomesso tutta la famiglia ai suoi capricci.
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