Sono ninfomane? No! - Sono proprio troia 8 - La mamma allatta ed io mi scopo papà e fratello.
di
Andrea2022
genere
incesti
Dopo il parto mia madre pareva aver perso ogni desiderio sessuale.
Sicuramente il fatto di non poter avere rapporti per diverse settimane, aveva contribuito ma, come aveva anche confermato la ginecologa, in alcuni casi vi è una vero e proprio calo della libido ed un rifiuto di ogni tipo di rapporto.
Mia madre infatti che pure era ben aperta di dietro ed amante del sesso anale, aveva chiuso quell'accesso e rifiutava anche i giochi di bocca.
L'unica cosa che le piaceva e che faceva volentieri, era di farsi succhiare le mammelle piene di latte all'inverosimile.
Qualche volta accettava anche che i maschi di famiglia le spruzzassero sui seni da offrire poi spalmati di sborra, alle mie labbra insieme al latte che succhiavo con avida passione dai suoi grossi capezzoli.
Fortunatamente in famiglia vi ero io ben felice di soddisfare le esigenze sessuali di mio padre e mio fratello.
Mio padre in particolare era sempre arrapato ed aveva cominciato a chiamarmi "Bocca di rosa".
A quel richiamo ogni volta, ovunque ci trovassimo, mi inginocchiavo davanti a lui per estrargli il cazzo dai pantaloni e fargli un servizio completo comprensivo di ingoio.
Se la voglia gli "scappava" in macchina mentre guidava, mi abbassavo sul suo grembo e lo succhiavo sino a farlo sborrare.
-Bocca di rosa!-
Era il richiamo al quale accorrevo succhiando talvolta insieme i due maschi di casa mentre la mamma allattava il bimbo ed in alcuni casi, li facevo sborrare insieme sulla tetta libera per gustarmi insieme al latte anche il loro seme.
Di quanto stessi diventando troia, ne avevo avuto la prova prima e dopo che mia madre partorisse il mio fratellino del quale forse, ero anche zia.
Un'ulteriore conferma l'avevo avuta anche dopo che mi ero fatta "sverginare" dal mio ragazzo al quale, dopo quella prima volta, l'avevo sempre negata con la promessa che la prima notte di matrimonio l'avremmo ricordata per tutta la vita.
Certo non era facile resistere alle sue insistenze che riuscivo a calmare facendogli delle seghe.
Qualche volta me lo strusciavo tra le cosce e lo facevo venire sulle mutandine bianche (Mai perizoma con lui!).
A me mancavano tre anni alla laurea e alla data che avevo previsto per il matrimonio ed anche se lui insisteva affinché ci sposassimo prima, ero sempre riuscita, con la scusa di volermi prima laureare per incominciare a lavorare ed essere indipendente, a spostare le date che lui e i suoi genitori mi proponevano.
Lui già lavorava e passava parecchio tempo in viaggio soprattutto all'estero e questo mi permetteva di godere della più ampia liberta nei miei passatempi preferiti in famiglia.
Mia madre intanto, per tutto il periodo del puerperio aveva continuato a rifiutare ogni coinvolgimento diretto nei nostri giochi che, comunque, continuavano anche in sua presenza.
Non sono mai riuscita a comprenderne bene il motivo scatenante del fatto che quando io, mio padre e mio fratello facevamo sesso davanti alla mamma col bimbo in braccio, eravamo tutti particolarmente arrapati.
Capitava così che i due maschi mi prendessero contemporaneamente davanti e di dietro con un gusto esibizionista al limite della perversione.
Eravamo oramai talmente affiatai in quel genere di gioco che persino quando me lo mettevano insieme nella fica, loro riuscivano a coordinarsi e godere insieme nel momento stesso in cui venivo scossa dal mio orgasmo.
Che meraviglia! Che libidine sentirli ansimare e godere insieme mentre il mio corpo in preda a convulsioni, un violento orgasmo veniva infiammato sino al cervello dai loro bollenti fiotti di sborra.
E la mamma era li, davanti a noi che con l'aria serafica e felice e una immensa serenità negli occhi, nutriva il suo bimbo con le mammelle gonfie ed incredibilmente sensuali.
Era durato quasi due mesi quel suo distaccato felice torpore.
Di notte dormiva abbracciata al suo bambino ed aspettava sempre che io mi liberassi dei due machi assatanati per farmi dormire insieme a loro.
Era un riposo appagato il mio accanto al loro sonno sereno ed ai loro corpi caldi e accoglienti: "Buona notte mamma.. buona notte fratellino!"
segue
Sicuramente il fatto di non poter avere rapporti per diverse settimane, aveva contribuito ma, come aveva anche confermato la ginecologa, in alcuni casi vi è una vero e proprio calo della libido ed un rifiuto di ogni tipo di rapporto.
Mia madre infatti che pure era ben aperta di dietro ed amante del sesso anale, aveva chiuso quell'accesso e rifiutava anche i giochi di bocca.
L'unica cosa che le piaceva e che faceva volentieri, era di farsi succhiare le mammelle piene di latte all'inverosimile.
Qualche volta accettava anche che i maschi di famiglia le spruzzassero sui seni da offrire poi spalmati di sborra, alle mie labbra insieme al latte che succhiavo con avida passione dai suoi grossi capezzoli.
Fortunatamente in famiglia vi ero io ben felice di soddisfare le esigenze sessuali di mio padre e mio fratello.
Mio padre in particolare era sempre arrapato ed aveva cominciato a chiamarmi "Bocca di rosa".
A quel richiamo ogni volta, ovunque ci trovassimo, mi inginocchiavo davanti a lui per estrargli il cazzo dai pantaloni e fargli un servizio completo comprensivo di ingoio.
Se la voglia gli "scappava" in macchina mentre guidava, mi abbassavo sul suo grembo e lo succhiavo sino a farlo sborrare.
-Bocca di rosa!-
Era il richiamo al quale accorrevo succhiando talvolta insieme i due maschi di casa mentre la mamma allattava il bimbo ed in alcuni casi, li facevo sborrare insieme sulla tetta libera per gustarmi insieme al latte anche il loro seme.
Di quanto stessi diventando troia, ne avevo avuto la prova prima e dopo che mia madre partorisse il mio fratellino del quale forse, ero anche zia.
Un'ulteriore conferma l'avevo avuta anche dopo che mi ero fatta "sverginare" dal mio ragazzo al quale, dopo quella prima volta, l'avevo sempre negata con la promessa che la prima notte di matrimonio l'avremmo ricordata per tutta la vita.
Certo non era facile resistere alle sue insistenze che riuscivo a calmare facendogli delle seghe.
Qualche volta me lo strusciavo tra le cosce e lo facevo venire sulle mutandine bianche (Mai perizoma con lui!).
A me mancavano tre anni alla laurea e alla data che avevo previsto per il matrimonio ed anche se lui insisteva affinché ci sposassimo prima, ero sempre riuscita, con la scusa di volermi prima laureare per incominciare a lavorare ed essere indipendente, a spostare le date che lui e i suoi genitori mi proponevano.
Lui già lavorava e passava parecchio tempo in viaggio soprattutto all'estero e questo mi permetteva di godere della più ampia liberta nei miei passatempi preferiti in famiglia.
Mia madre intanto, per tutto il periodo del puerperio aveva continuato a rifiutare ogni coinvolgimento diretto nei nostri giochi che, comunque, continuavano anche in sua presenza.
Non sono mai riuscita a comprenderne bene il motivo scatenante del fatto che quando io, mio padre e mio fratello facevamo sesso davanti alla mamma col bimbo in braccio, eravamo tutti particolarmente arrapati.
Capitava così che i due maschi mi prendessero contemporaneamente davanti e di dietro con un gusto esibizionista al limite della perversione.
Eravamo oramai talmente affiatai in quel genere di gioco che persino quando me lo mettevano insieme nella fica, loro riuscivano a coordinarsi e godere insieme nel momento stesso in cui venivo scossa dal mio orgasmo.
Che meraviglia! Che libidine sentirli ansimare e godere insieme mentre il mio corpo in preda a convulsioni, un violento orgasmo veniva infiammato sino al cervello dai loro bollenti fiotti di sborra.
E la mamma era li, davanti a noi che con l'aria serafica e felice e una immensa serenità negli occhi, nutriva il suo bimbo con le mammelle gonfie ed incredibilmente sensuali.
Era durato quasi due mesi quel suo distaccato felice torpore.
Di notte dormiva abbracciata al suo bambino ed aspettava sempre che io mi liberassi dei due machi assatanati per farmi dormire insieme a loro.
Era un riposo appagato il mio accanto al loro sonno sereno ed ai loro corpi caldi e accoglienti: "Buona notte mamma.. buona notte fratellino!"
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