Sono ninfomane? No! Sono proprio troia! 9 - Bocca di rosa

di
genere
incesti

Dopo quasi 2 mesi, finalmente la mamma pareva uscire dal torpore accennando timidi approcci sessuali nei miei confronti.

Anche quella notte, come accadeva quasi sempre, dopo aver soddisfatto con la bocca mio padre e mio fratello, avevo raggiunto mia madre nel lettone dove dormiva col bambino tra le braccia.

Anche quella notte mi ero coricata accanto a lei e dopo averle sfiorato le labbra con le mie ancora umide di sperma, avevo appoggiato la testa sul suo ventre ed avevo chiuso gli occhi.

Trascorsi alcuni minuti, avevo sentito una sua mano immergersi tra i miei capelli in un invito leggero a salire a succhiarle un capezzolo per bere il suo latte come facevo spesso in quel periodo.

Mentre la succhiavo, la sentivo, a differenza delle altre volte, ansimare e percepivo al tempo stesso, un lieve tremolio della sua mano che mi accarezzava i capelli.

Quella reazione, aveva stimolato anche me provocandomi un lieve sussulto ed una contrazione dei muscoli vaginali.."Meraviglia! La mamma si stava destando dalla sua apatia sensuale!"

In una specie di riflesso condizionato, le avevo portato una mano tra le cosce trovandola bagnata.. che meraviglia.

Contemporaneamente al contatto della mia mano con le labbra umide della sua fica, avevo sentito una pressione che mi spingeva verso il basso.

La mia mamma stringeva tra le braccia il suo bambino ed rimanendo in posizione supina, aveva allargato le cosce per dare spazio alla mia testa.

Che visione meravigliosa si era presentata ai miei occhi.

Le grandi labbra gonfie e tumide mi apparivano come uno scrigno chiuso oltre il quale avrei trovato il tesoro perduto da troppo tempo ormai.

Con un'urgenza che non mi era consueta, vi aveva appoggiato le mani sopra e con un movimento deciso le avevo aperte scoprendo le piccole labbra all'interno delle quali, si stagliava una riga umida e rossa come una ferita.

Come un frutto di mare ( Un'ostrica.. un canestrello..) si offriva aperto ed invitante col suo profumo pungente ed un po' selvatico.

Inebriata com'ero, non riuscivo a capire se quell'olezzo così forte fosse il frutto della prolungata astinenza o era il mio desiderio di cose afrodisiache e decise a farmelo percepire così.

La mia lingua si era fatta subito spazio tra le piccole labbra per leccarle, scavarle, mangiarle e succhiarle come un vero frutto raro e dal gusto esotico.

Dio come colava la mamma!

Dio come mi sentivo colare tra le cosce mentre mi masturbavo e le divoravo la fica alla ricerca del suo piacere.

La clitoride!

Dio com'era dura e sporgente!

Dura e scappellata come un vero piccolo membro da succhiare sino a sentirselo scioglie re tra le labbra.

E si era sciolta davvero, si era liquefatta la mia mamma!

Uno scatto del bacino potente e rapido come una spinta pelvica!

Mi stava chiavando la bocca come fosse un vero cazzo e come un vero cazzo, uno spruzzo e poi un altro e un altro ancora potenti caldi e gustosi avevano colpito la mia bocca ed il mio viso colando come una fontanella sul lenzuolo.

Un grido, una contrazione, una stretta sulla mia testa e poi uno schizzo.. tanti schizzi, mia madre aveva goduto squirtando come non le era mai capitato prima.

Anch'io avevo goduto soffocando le mia grida con le labbra attaccate alla sua fica.

Dopo essersi accasciata sfinita da quel devastante orgasmo, mi aveva tirata su e dopo aver deposto il bimbo al suo fianco, mi aveva stretta a se baciandomi in modo appassionato ed offrendo le sue labbra e tutto il cavo orale alla mia lingua che le turbinava dentro come un frullatore di saliva e godimento dolce e perverso.

-Grazie Bocca di rosa!-

Era la prima volta che mia madre mi chiamava bocca di rosa e col tempo, anche mio padre e mio fratello mi avrebbero chiamata così per via del fatto che senza che neanche me ne accorgessi, aveva trasformato la mia bocca in una fica insaziabile e la lingua in un membro irrequieto e virile.

segue

scritto il
2023-03-08
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