Sono ninfomane e troia 10 - Bocca di rosa 2°
di
Andrea2022
genere
incesti
Il mattino successivo mi ero svegliata "presto" ( si fa per dire) e mentre la mamma allattava il bambino le avevo leccato la fica sino a farle raggiungere il meritato orgasmo.
Mi ero poi alzata ed ero andata a preparare la colazione prima di andare a svegliare anche mio padre e mio fratello ancora stanchi ed assonnati dalla notte precedente.
Chissà perché (forse una premonizione sul fatto che la mamma si sarebbe "risvegliata" tornando la femmina di sempre) ma quella notte erano entrambi particolarmente focosi ed avevo dovuto dare fondo a tutte le mie energie per sostenere i loro assalti e farli godere con ogni mezzo a mia disposizione e mandarli, dopo ripetuti orgasmi, a nanna come angioletti.
Naturalmente, anch'io avevo avuto le mie soddisfazioni che mi avevano lasciata appagata e piena in ogni buco coi loro bollenti fiotti di piacere.
Era quello il motivo per il quale, andando a letto da mia madre, mi ero quasi addormentata con la testa appoggiata al suo ventre.
Era bastato però, un suo cenno di desiderio per farmi svegliare e fare l'amore con lei facendola godere a tal punto che mi aveva ringraziata battezzandomi "Bocca di rosa".
Li avevo svegliati entrambi e dopo averli informati che la colazione era pronta, ero tornata in camera per aiutare mia madre a prepararsi.
Avevamo fatto il bagno in tre nelle sua grande vasca.
Mentre mia madre allattava il bambino, io li insaponavo entrambi e di tanto in tanto, mi attaccavo anch'io alla sua mammella per suggerne un po' di latte.
Grazie alla gravidanza ed al successivo puerperio, mia madre aveva preso qualche chilo che ne avevano accentuato le forme rendendola più piena, rotonda e sensuale.
Anche il bacino ne aveva avuto giovamento col monte di venere più gonfio e le grandi labbra della fica paffute come le guance del bambino che allattava.
I glutei più gonfi, si erano alzati assumendo un aspetto più morbido.
Prima di andare in cucina dove i nostri maschi stavano facendo colazione, avevo aiutato mia madre a pettinarsi e truccarsi e le avevo fatto indossare un baby doll in seta trasparente che le copriva a malapena i glutei che, senza reggiseno ne mutandine, ne mettevano in risalto le sensuali e rigogliose forme.
A quella vista, i maschi avevano strabuzzato gli occhi ed anche se da seduti non potevo vederli, ero certa che avevano avuto una immediata erezione.
-Calma.. calma!-
Avevo subito detto rivolgendomi a mio padre e mio fratello dagli sguardi allupati:
-La mamma è tornata ma non per questo la dovete aggredire subito.
In fondo la sua convalescenza non è completamente terminata anche se stanotte mi ha dato prova di un risveglio del suo desiderio.
Se lei è d'accordo, adesso mi occupo io di voi con la bocca e quando vi sarete calmati, mentre io mi dedico al bambino, voi potete riprendere confidenza col meraviglioso corpo della mamma e l'arretrato delle sue voglie.-
Avevo detto aggiungendo poi:
-Cosa ne pensi tu mamma?-
-Cosa vuoi che ne pensi, sono perfettamente d'accordo conte "Bocca di rosa"!
Sono sicura che dopo il tuo trattamento questi vogliosi indisciplinati si prenderanno cura di me e del mio piacere con la delicatezza e l'impegno che impone la mia situazione.
Mio padre impazziva quando mi occupavo di lui e gli davo piacere con la bocca.
Lui non mi aveva ancora mai chiamata bocca di rosa anche se i suoi commenti quando lo facevo godere erano del tipo:" Che bocca.. che lingua che hai.. che labbra.. come mi succhi bene.. dio.. dio mio hai una fica invece della bocca.. che lingua.. che lingua.. meglio dello strap on che usa la mamma quando mi incula.. mm.. come mi fai godere col tuo cazzetto duro e umido nel culo e la tua spatola sul perineo e tra le chiappe.. mm.. si.. si.. così leccami le palle.. succhiale.. ingoiale.. mangiale.. oddio.. oddio.. come godo.. sborro.. sborro.. nelle tua bocca a ventosa.. tra le tue labbra pulsanti come la fica e il tuo buco del culo che mi strappano l'anima col loro risucchio.. sborro.. sborroooooooo!"
Ecco, mio padre reagiva così quando mi occupavo con la bocca e le dita dei suoi capezzoli, della sua verga nodosa, della sua bocca e del suo buco del culo ben aperto da mia madre.
E quando mi leccava la fica o tra le cosce e lo sfintere anale che lui stesso aveva sverginato rendendolo spanato e grintoso "Chiudi gli occhi papà e indovina cosa stai leccando in queto momento e dove stai infilando il tuo cazzone adesso?!" gli chiedevo nei momenti di massima perversione rendendolo confuso ed incapace infoiato com'era di capire quale parte del mio corpo gli stava dando piacere.
-Riflettici papà.. riflettici bene e capirai finalmente perché la mamma mi chiama bocca di rosa!-
Gli avevo detto dopo che lo avevo fatto stendere sul tavolo e facendogli chiudere gli occhi lo avevo sottoposto ad un dei miei speciali trattamenti:
-Guarda papà come mi hai riempito la fica, la bocca e il buco del culo della tua bambina con la tua incredibile sborrata!-
Avevo aggiunto mostrandogli la bocca piena e sedendomi sul suo viso con la fica sborrata da mio fratello che mi aveva montata da dietro mentre giocavo con mio padre: "Che troia che sei Bocca di rosa!"
Aveva aggiunto mio padre aprendo gli occhi dopo avermi ripulito la fica con la lingua.
Mentre mio padre e mio fratello si appartavano con la mamma nelle camera matrimoniale, io mi ero preso cura del bambino giocando in giardino con lui ed il gattino di mia madre.
segue
Mi ero poi alzata ed ero andata a preparare la colazione prima di andare a svegliare anche mio padre e mio fratello ancora stanchi ed assonnati dalla notte precedente.
Chissà perché (forse una premonizione sul fatto che la mamma si sarebbe "risvegliata" tornando la femmina di sempre) ma quella notte erano entrambi particolarmente focosi ed avevo dovuto dare fondo a tutte le mie energie per sostenere i loro assalti e farli godere con ogni mezzo a mia disposizione e mandarli, dopo ripetuti orgasmi, a nanna come angioletti.
Naturalmente, anch'io avevo avuto le mie soddisfazioni che mi avevano lasciata appagata e piena in ogni buco coi loro bollenti fiotti di piacere.
Era quello il motivo per il quale, andando a letto da mia madre, mi ero quasi addormentata con la testa appoggiata al suo ventre.
Era bastato però, un suo cenno di desiderio per farmi svegliare e fare l'amore con lei facendola godere a tal punto che mi aveva ringraziata battezzandomi "Bocca di rosa".
Li avevo svegliati entrambi e dopo averli informati che la colazione era pronta, ero tornata in camera per aiutare mia madre a prepararsi.
Avevamo fatto il bagno in tre nelle sua grande vasca.
Mentre mia madre allattava il bambino, io li insaponavo entrambi e di tanto in tanto, mi attaccavo anch'io alla sua mammella per suggerne un po' di latte.
Grazie alla gravidanza ed al successivo puerperio, mia madre aveva preso qualche chilo che ne avevano accentuato le forme rendendola più piena, rotonda e sensuale.
Anche il bacino ne aveva avuto giovamento col monte di venere più gonfio e le grandi labbra della fica paffute come le guance del bambino che allattava.
I glutei più gonfi, si erano alzati assumendo un aspetto più morbido.
Prima di andare in cucina dove i nostri maschi stavano facendo colazione, avevo aiutato mia madre a pettinarsi e truccarsi e le avevo fatto indossare un baby doll in seta trasparente che le copriva a malapena i glutei che, senza reggiseno ne mutandine, ne mettevano in risalto le sensuali e rigogliose forme.
A quella vista, i maschi avevano strabuzzato gli occhi ed anche se da seduti non potevo vederli, ero certa che avevano avuto una immediata erezione.
-Calma.. calma!-
Avevo subito detto rivolgendomi a mio padre e mio fratello dagli sguardi allupati:
-La mamma è tornata ma non per questo la dovete aggredire subito.
In fondo la sua convalescenza non è completamente terminata anche se stanotte mi ha dato prova di un risveglio del suo desiderio.
Se lei è d'accordo, adesso mi occupo io di voi con la bocca e quando vi sarete calmati, mentre io mi dedico al bambino, voi potete riprendere confidenza col meraviglioso corpo della mamma e l'arretrato delle sue voglie.-
Avevo detto aggiungendo poi:
-Cosa ne pensi tu mamma?-
-Cosa vuoi che ne pensi, sono perfettamente d'accordo conte "Bocca di rosa"!
Sono sicura che dopo il tuo trattamento questi vogliosi indisciplinati si prenderanno cura di me e del mio piacere con la delicatezza e l'impegno che impone la mia situazione.
Mio padre impazziva quando mi occupavo di lui e gli davo piacere con la bocca.
Lui non mi aveva ancora mai chiamata bocca di rosa anche se i suoi commenti quando lo facevo godere erano del tipo:" Che bocca.. che lingua che hai.. che labbra.. come mi succhi bene.. dio.. dio mio hai una fica invece della bocca.. che lingua.. che lingua.. meglio dello strap on che usa la mamma quando mi incula.. mm.. come mi fai godere col tuo cazzetto duro e umido nel culo e la tua spatola sul perineo e tra le chiappe.. mm.. si.. si.. così leccami le palle.. succhiale.. ingoiale.. mangiale.. oddio.. oddio.. come godo.. sborro.. sborro.. nelle tua bocca a ventosa.. tra le tue labbra pulsanti come la fica e il tuo buco del culo che mi strappano l'anima col loro risucchio.. sborro.. sborroooooooo!"
Ecco, mio padre reagiva così quando mi occupavo con la bocca e le dita dei suoi capezzoli, della sua verga nodosa, della sua bocca e del suo buco del culo ben aperto da mia madre.
E quando mi leccava la fica o tra le cosce e lo sfintere anale che lui stesso aveva sverginato rendendolo spanato e grintoso "Chiudi gli occhi papà e indovina cosa stai leccando in queto momento e dove stai infilando il tuo cazzone adesso?!" gli chiedevo nei momenti di massima perversione rendendolo confuso ed incapace infoiato com'era di capire quale parte del mio corpo gli stava dando piacere.
-Riflettici papà.. riflettici bene e capirai finalmente perché la mamma mi chiama bocca di rosa!-
Gli avevo detto dopo che lo avevo fatto stendere sul tavolo e facendogli chiudere gli occhi lo avevo sottoposto ad un dei miei speciali trattamenti:
-Guarda papà come mi hai riempito la fica, la bocca e il buco del culo della tua bambina con la tua incredibile sborrata!-
Avevo aggiunto mostrandogli la bocca piena e sedendomi sul suo viso con la fica sborrata da mio fratello che mi aveva montata da dietro mentre giocavo con mio padre: "Che troia che sei Bocca di rosa!"
Aveva aggiunto mio padre aprendo gli occhi dopo avermi ripulito la fica con la lingua.
Mentre mio padre e mio fratello si appartavano con la mamma nelle camera matrimoniale, io mi ero preso cura del bambino giocando in giardino con lui ed il gattino di mia madre.
segue
2
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Sono ninfomane? No! Sono proprio troia! 9 - Bocca di rosaracconto sucessivo
Sono ninfomane e troia 11 - Bocca di rosa 3
Commenti dei lettori al racconto erotico