Elena

di
genere
saffico

Elena...
La conosco ormai da più di un anno.
Lavora in un Pub che io e Maurizio frequentiamo spesso, uno di quei locali che propongono buona musica live. Ben strutturato e ben frequentato, lo “Chemin De Fer” (così chiamato per la vicinanza di uno scalo ferroviario ormai in disuso) è da anni un punto di riferimento per chi ama il buon bere e la buona musica rock. Le ragazze che servono ai tavoli indossano tutte una specie di divisa che è un po' il marchio del locale: gonna nera, rigorosamente sotto il ginocchio, e t-shirt anch'essa nera, con logo ben visibile sul petto. Nessuna di loro indossa il reggiseno, e questa sembra essere un po una prerogativa voluta dal proprietario. I maschi sono naturalmente contenti, e le donne... beh, diciamo che accettano la cosa.
Elena è una di loro, e ha da poco compiuto vent'anni. Alta, con lunghi capelli neri e occhi scuri, è la tipica bellezza italiana, di quelle che fanno voltare gli uomini per strada. E' una bellezza vistosa, in parte mitigata da un portamento naturalmente elegante.
Maurizio l'ha notata subito, di solito è lei che ci serve, senza mai però far trasparire alcunche. Solo qualche semplice battuta, mentre ci porta da bere. Poche parole, che tuttavia col tempo ci hanno aiutato a delineare un po' la persona. Però, se c'è una cosa che a me è apparsa evidente da subito, è il suo interesse nei miei confronti: sono semplici gesti, sguardi fugaci, che denotano un interesse volutamente celato.
Elena mi guarda come di solito mi guardano gli uomini.
E questo mi ha fatto capire alcune cose.
Ho iniziato ad osservarla con più attenzione, e mi sono resa conto che le piacciono le donne. Non so dire fino a che punto spinga questa sua tendenza, ma sicuramente la sua femminilità è indirizzata a un pubblico composto esclusivamente da donne. Per lei gli uomini sono accessori, questo è palese.
Necessari certo, ma accessori.
Ma naturalmente i maschi non sono in grado di vedere questo dettaglio.
Per loro Elena resta una bella ragazza, fisicamente splendida e con un seno rigoglioso incoronato da capezzoli decisamente impertinenti.
Trovo la cosa molto divertente...
E' quindi naturale che io decida spesso di passare qui le serate in cui sono sola.
Non che capiti spesso...
Maurizio è un uomo molto presente, e non è il solo uomo con il quale mi accompagno. Tuttavia ci sono serate in cui sono sola, e sapete una cosa?
Dio benedica queste serate, in cui sono libera di non pensare a nulla. Libera di lasciare che il tempo scivoli su di me senza lasciare nulla se non un piacevole torpore che riscalda l'anima.
Ed è in una di queste serate che ho approfondito la conoscenza di Elena.
Mi ha portato da bere e, visto che ormai il locale era quasi vuoto, si è seduta con me. Abbiamo parlato, ci siamo conosciute, e ho capito che la mia impressione riguaro a lei era esatta.
Elena è lesbica.
E' una ragazza che ha una sensibilità naturale, innata, e questo la porta spesso ad aprirsi con gli sconosciuti. Ci siamo scambiate il numero di telefono, con la promessa di sentirci a breve.
Mi ha chiamato la mattina seguente.
Abbiamo parlato a lungo, e ci siamo accordate per vederci da me. Alla mattina lei non lavora e io sono spesso sola in casa, quindi la scelta è stata semplice e logica.
E' venuta da me il venerdì seguente, alle nove di mattina. Vestita in modo molto semplice, un jeans griffato e una felpa comoda, Elena mi è apparsa ancora più bella che in versione “professionale”. Senza un filo di trucco e con un viso fresco e pulito, è l'immagine stessa della gioventù.
Abbiamo parlato bevendo un caffè.
Sono un po' in imbarazzo – inizia – Ti ho letteralmente abbordata come il più becero dei maschi... ma sei così bella... Dai la sensazione di essere una donna libera da ogni vincolo e indipendente. Non ho saputo resistere -
Non ti preoccupare Elena. Mi ha fatto piacere conoscerti – rispondo - Sei una splendida ragazza, e non passi certo inosservata -
Lo so. Ma la maggior parte delle persone che provano ad avvicinarsi a me... mi spaventano -
Ti spaventano? -
Si. Lo so, forse esagero, ma leggo negli occhi di tutti loro un chiaro messaggio: voglio scoparti -
Rido di gusto.
Hai ragione. In effetti con gli uomini è sempre così -
Invece con te è diverso – prosegue.
Diverso? -
Si -
Prende fiato...
Immagino tu abbia capito che sono lesbica -
Si. Fin dal primo momento che ti ho vista – rispondo – Per questo sei qui. Vorrei sapere esattamente cosa ti aspetti da me -
l'espressione di Elena si fa improvvisamente seria.
Vedi... il fatto è che tu mi piaci. Mi piaci davvero tanto. E vorrei sapere se tra noi potrebbe accadere qualcosa -
Sessialmente, intendi? -
Si - risponde esplicitamente -
Rispondo nell'unico modo possibile.
Lascio cadere a terra la vestaglia, restando nuda di fronte a lei.
Tu cosa ne dici? -
Lei resta di sasso.
Poi, lentamente inizio a spogliarla.
Le sfilo le scarpe, i jeans, la felpa... e tutto il resto.
Nuda è bellissima.
La prendo per mano e la porto in camera da letto.
Quando si sdraia, noto che sta tremando.
Mi stendo sopra di lei.
Le nostre bocche si uniscono in un bacio umido e lascivo, poi con le mani accarezzo a lungo il suo corpo, fino a raggiungere il sesso appena depilato. Lo schiudo lentamente, iniziando a massaggiarle il clitoride.
Scendo con le labbra a baciarle il clitoride, e pochi istanti dopo il suo orgasmo mi lava il viso.
Viene inarcandosi e gemendo, inondandomi completamente.
Poi i suoi occhi, imploranti.
Oddio... Scusami, ti prego. Non sono riuscita a controllarmi -
Io le sorrido.
Mi hai appena fatto uno splendido regalo – rispondo.
Mi posiziono a gambe aperte sopra il suo viso.
Adesso fammi godere – le dico.
E lei affonda la lingua dentro la mia figa spalancata e fradicia. Prendo la sua testa tra le mani, e muovo lentamente il bacino, strofinandole il sesso su tutto il viso. Poi lascio che la sua lingua mi scopi.
Lo fa con passione e vigore, ricordandomi perché il sesso tra donne è così meraviglioso.
Raggiungo l'orgasmo poco dopo, regalandole tutti i miei umori.
Con le labbra incollate alla mia figa, Elena beve tutto ciò che sono in grado di darle, abbandonandoi solo quando sono completamente svuotata.
Sdraiate nude e ansanti, ci scambiamo un lungo bacio denso di passione e di umori.
Mi alzo...
Quando torno da lei ho in mano un dildo vibrante.
Lei sorride.
Fai attenzione con quello -dice.
Non ti piace? - chiedo.
Non sono mai andata oltre alle semplici carezze -
La guardo sorpresa.
Sei vergine? -
E' il suo sguardo a rispondere in modo affermativo.
Amore -dico – Stai tranquilla, non farò nulla che tu non voglia -
Entro delicatamente in lei, fermandomi contro il suo imene intonso. Poi faccio vibrare il dildo.
Elena risponde con un lungo e rauco gemito.
Mi muovo con estrema cautela, portandola a un nuovo orgasmo, che la scuote come un mare in tempesta.
Poi mi sdraio nuovamente sopra di lei, accarezzandole il viso.
Sei dolcissima – dico.
Non avevo mai provato nulla di simile – risponde, strappandomi un sorriso.
I suoi occhi sono lucidi.
E adesso cosa faccio? - chiede.
Io la guardo incuriosita.
Sapevo che sarebbe successo – prosegue – E quando ti ho vista ho capito -
Cosa hai capito? -
Che mi sarei innamorata di te -
Rido divertita.
Ti fa ridere questa cosa? -
Scusami – rispondo – non volevo certo offenderti. E' che ci siamo appena conosciute. Non ti sembra un po' prematuro parlare d'amore? -
Ci siamo appena conosciute, è vero. Ma siamo a letto nude, dopo aver fatto l'amore, ed è stato bellissimo -
Si, è vero. E' stato molto bello. Ma... l'amore? -
E' una cosa che non puoi controllare credo. E a me è successo adesso. Con te -
Non so cosa risponderti – dico.
La bacio dolcemente.
Mi vuoi ancora? - chiede.
Si Elena. Voglio sentire ancora il sapore del tuo orgasmo. Voglio sentire la tua voce quando vieni -
Voglio la stessa cosa – risponde.
Apre le gambe maliziosamente.
Prendi tutto quello che vuoi – dice.
Il suo sesso ha il sapore del piacere, e mi sento sciogliere mentre inizio a morderla e leccarla.
Un giorno mi prenderò la tua verginità – le dico.
Si apre la figa con le mani...
Quando vuoi amore mio -
La bacio, condividendo con lei il sapore del suo sesso.
Le strizzo il clitoride con le dita, facendola urlare.
Vieno per me Elena... -
E lei viene.
Urlando il suo piacere tra le mie labbra...
Poi posto la nostra storia sul Blog...
Voglio che tutti sappiano di noi:
https://moglicomplicate.blogspot.com/?zx=ce2ec4d8ee0f23c
scritto il
2023-03-16
4 . 3 K
visite
1 0
voti
valutazione
6.4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il Dildo

racconto sucessivo

Federico, l'amore, e...
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.