Il Dildo
di
Magar57
genere
esibizionismo
Ci sono cose che il tempo non cambia. Cose che si susseguono negli anni trovando sempre terreno fertile sul qual germogliare. Una di queste è la galanteria. Quella che ogni uomo dovrebbe avere nei confronti di tutte le donne. Quella che da sempre mio marito ha nei miei confronti.
Sono momenti dolci, intimi e semplici, nei quali io e lui traiamo piacere dal semplice fatto di essere insieme. E' una complicità che per noi è innata, naturale, fatta di gesti e parole che sembrano essere sempre uguali, ma che in realtà celano in se l'essenza del nostro amore, della nostra voglia di stare insieme. E stare insieme significa anche condividere una vita sessuale esplicitamente ed eroticamente oltre il limite del pensare comune.
Ma, detto questo, veder arrivare a casa il proprio marito con uno stupendo mazzo di fiori, è sempre emozionante.
Sono per me? - dico facendo l'ingenua.
Sono per te amore mio – risponde – E non sono la sola cosa che ho -
Tra le sue mani spunta un pacchetto avvolto in carta lucida e nera, con un semplice fiocco rosso.
Questo lo indosserai stasera -
Curiosa, provo ad aprirlo, ma lui mi ferma.
No, non adesso. Dopo. Ora vai a prepararti, questa sera ti voglio bella e sensuale come solo tu sai essere -
Incuriosita, mi preparo con calma, scegliendo poi con cura la lingerie e il vestito da indossare, privilegiando i colori scuri. Completo in pizzo nero, calze grigio scuro, molto velate e le classiche Louboutin nere con suola rossa.
Il mondo è differente se lo guardi dall'alto di 15 centimetri di tacco.
Quando sono pronta, Maurizio annuisce in modo discreto.
Perfetta – dice – Ma ti manca una cosa -
Mi guardo allo specchio.
Non mi sembra che manchi nulla a questo vestito.
Ho scelto un abito nero classico, che arriva sotto il ginocchio e lascia scoperta la schiena in modo elegante e sensuale.
Lui apre il pacchetto, svelando un contenuto del tutto inaspettato.
Un lungo dildo rosso appare tra le sue mani.
Si chiama Gravity – spiega – E' un dildo di nuova generazione -
E' enorme – dico -
Si. In totale è lungo 26 centimetri. Tredici sono la parte che starà dentro di te, gli altri servono ad altro -
Vuoi che esca con quello dentro? - chiedo stupita.
Togliti lo slip – è la sua risposta.
Obbedisco, mentre la mia eccitazione inizia a palesarsi.
Adesso bagnalo con la saliva -
Lo prendo in bocca, come se fosse un sesso eretto, e quando glielo rendo è ricoperto di saliva.
Mi fa sedere sul tavolo, apre il mio sesso con le dita, e lo fa scivolare in me fino al punto esatto.
Adesso prova a camminare -
Esitante, muovo qualche passo, con quella presenza ingombrante che occupa il mio corpo.
Soddisfatto, mi invita a uscire...
In macchina sono a disagio. Faccio fatica ad abituarmi a ciò che ho dentro di me.
Poi il ristorante, elegante e sobrio come piace a noi, e una sedia su cui mi posiziono titubante.
Il dildo spinge dentro il mio sesso, occupando anche la mia mente.
E' una situazione strana e nuova, che non comprendo appieno.
Poi Maurizio posa il cellulare sul tavolo.
Apre una applicazione.
E...
E io houn sussulto, emettendo un gemito che trattengo a stento.
Il dildo si muove dentro di me.
Mediante l'applicazione, lui lo fa penetrare all'interno del mio sesso. E' un oggetto animato, che risponde ai suoi ordini.
E lui gli ordina di scoparmi.
Muove le dita sullo schermo del cellulare, e io subisco la penetrazione di quel fallo artificiale.
Ma è una cosa molto eccitante.
Sono seduta in un locale pubblico, molto elegante.
E mio marito mi sta scopando.
Non lo fa personalmente.
Lo fa mediante un oggetto di cui è padrone.
Questa cosa alla fine mi manda in estasi.
Cerco di restare aggrappata alla realtà, ma temo di non riuscirci.
Precipito in un pozzo profondo, alla fine del quale c'è un orgasmo esplosivo.
Mi concentro sulle sensazioni che provo, cercando di non esternarle. Ma temo di non riuscirci.
Con gli occhi chiusi, e le mani che stringono convulsiamente la tovaglia, vengo in modo inebriante, ansimando e gemendo.
Maurizio mi ha poi fatto notare che sembravo Meg Ryan in "Harry ti presento Sally", un vecchio film nel quale lei simula un orgasmo in pubblico, in una caffetteria.
Solo che il mio è stato un orgasmo reale.
Sono venuta in modo impulsivo e totalitario.
Ho goduto, e ho bagnato il vestito e la sedia.
I clienti del ristorante hanno sicuramente pensato che stavo mimando il film a cui Maurizio faceva riferimento...
Se solo avessero immaginato...
Quando usciamo sono eccitata oltre ogni limite possibile.
Il parcheggio è illuminato, e anche frequentato, ma non mi importa.
Sollevo il vestito, mi sfilo il dildo consegnandolo alle mani di mio marito.
Adesso voglio un cazzo vero – dico – Scopami. Scopami qui... adesso -
Dopo la gomma del dildo, la consistenza del cazzo di Maurizio mi manda in estasi.
Mi apro.
Mi offro ai suoi affondi, che sembrano volermi aprire in due.
Urlo il mio piacere al mondo...
Indifferente al resto delle persone.
Lo fermo poco prima che venga.
Sborrami in faccia, mio splendido amore -
indifferenti alle persone che ci stanno osservando stupite, ci abbandoniamo al piacere più violento che due amanti possano provare.
Mi inginocchio davanti a lui e offro il viso al suo piacere.
Lui posa il glande sulle mie labbra socchiuse.
E lucido e bollente.
Poi vengo inontata dalla sborra.
Sono spruzzi lunghi, violenti e copiosi, che si riversano su tutto il mio viso accaldato e smanioso. Provo un brivido di piacere ogni volta che uno spruzzo colpisce la mia pelle. E' bellissimo offrirsi al piacere del maschio.
Lo prendo in bocca, facendo in modo che il suo orgasmo abbia termine sulla mia lingua.
Lo succhio,ebbra di piacere e di sborra...
Quando ha terminato, il mio viso è una maschera di sperma che cola lentamente.
Mi volto, e incontro gli sguardi di chi ha assistito a tutto questo. Nei loro occhi c'è stupore, disapprovazione ma anche invidia.
Mando loro un bacio con le labbra, poi mi siedi in macchina.
Nuda, sudata e gocciolante.
Maurizio scatta alcune fotografie, che finiranno in rete sul nostro Blog.
Si.
Abbiamo un Blog, dove condividiamo tutto...
https://moglicomplicate.blogspot.com/?zx=625c402d43e7a74e
è un luogo di piacere e di perdizione.
Sei bellissima cosi, Valentina. Dovresti sempre uscire cosi -
Sorrido.
Così? - chiedo – Con il tuo sperma in faccia? -
Si – risponde lui – Il mio o quello di un altro uomo -
Ecco...
Questo significa essere una CumSlut...
Sono momenti dolci, intimi e semplici, nei quali io e lui traiamo piacere dal semplice fatto di essere insieme. E' una complicità che per noi è innata, naturale, fatta di gesti e parole che sembrano essere sempre uguali, ma che in realtà celano in se l'essenza del nostro amore, della nostra voglia di stare insieme. E stare insieme significa anche condividere una vita sessuale esplicitamente ed eroticamente oltre il limite del pensare comune.
Ma, detto questo, veder arrivare a casa il proprio marito con uno stupendo mazzo di fiori, è sempre emozionante.
Sono per me? - dico facendo l'ingenua.
Sono per te amore mio – risponde – E non sono la sola cosa che ho -
Tra le sue mani spunta un pacchetto avvolto in carta lucida e nera, con un semplice fiocco rosso.
Questo lo indosserai stasera -
Curiosa, provo ad aprirlo, ma lui mi ferma.
No, non adesso. Dopo. Ora vai a prepararti, questa sera ti voglio bella e sensuale come solo tu sai essere -
Incuriosita, mi preparo con calma, scegliendo poi con cura la lingerie e il vestito da indossare, privilegiando i colori scuri. Completo in pizzo nero, calze grigio scuro, molto velate e le classiche Louboutin nere con suola rossa.
Il mondo è differente se lo guardi dall'alto di 15 centimetri di tacco.
Quando sono pronta, Maurizio annuisce in modo discreto.
Perfetta – dice – Ma ti manca una cosa -
Mi guardo allo specchio.
Non mi sembra che manchi nulla a questo vestito.
Ho scelto un abito nero classico, che arriva sotto il ginocchio e lascia scoperta la schiena in modo elegante e sensuale.
Lui apre il pacchetto, svelando un contenuto del tutto inaspettato.
Un lungo dildo rosso appare tra le sue mani.
Si chiama Gravity – spiega – E' un dildo di nuova generazione -
E' enorme – dico -
Si. In totale è lungo 26 centimetri. Tredici sono la parte che starà dentro di te, gli altri servono ad altro -
Vuoi che esca con quello dentro? - chiedo stupita.
Togliti lo slip – è la sua risposta.
Obbedisco, mentre la mia eccitazione inizia a palesarsi.
Adesso bagnalo con la saliva -
Lo prendo in bocca, come se fosse un sesso eretto, e quando glielo rendo è ricoperto di saliva.
Mi fa sedere sul tavolo, apre il mio sesso con le dita, e lo fa scivolare in me fino al punto esatto.
Adesso prova a camminare -
Esitante, muovo qualche passo, con quella presenza ingombrante che occupa il mio corpo.
Soddisfatto, mi invita a uscire...
In macchina sono a disagio. Faccio fatica ad abituarmi a ciò che ho dentro di me.
Poi il ristorante, elegante e sobrio come piace a noi, e una sedia su cui mi posiziono titubante.
Il dildo spinge dentro il mio sesso, occupando anche la mia mente.
E' una situazione strana e nuova, che non comprendo appieno.
Poi Maurizio posa il cellulare sul tavolo.
Apre una applicazione.
E...
E io houn sussulto, emettendo un gemito che trattengo a stento.
Il dildo si muove dentro di me.
Mediante l'applicazione, lui lo fa penetrare all'interno del mio sesso. E' un oggetto animato, che risponde ai suoi ordini.
E lui gli ordina di scoparmi.
Muove le dita sullo schermo del cellulare, e io subisco la penetrazione di quel fallo artificiale.
Ma è una cosa molto eccitante.
Sono seduta in un locale pubblico, molto elegante.
E mio marito mi sta scopando.
Non lo fa personalmente.
Lo fa mediante un oggetto di cui è padrone.
Questa cosa alla fine mi manda in estasi.
Cerco di restare aggrappata alla realtà, ma temo di non riuscirci.
Precipito in un pozzo profondo, alla fine del quale c'è un orgasmo esplosivo.
Mi concentro sulle sensazioni che provo, cercando di non esternarle. Ma temo di non riuscirci.
Con gli occhi chiusi, e le mani che stringono convulsiamente la tovaglia, vengo in modo inebriante, ansimando e gemendo.
Maurizio mi ha poi fatto notare che sembravo Meg Ryan in "Harry ti presento Sally", un vecchio film nel quale lei simula un orgasmo in pubblico, in una caffetteria.
Solo che il mio è stato un orgasmo reale.
Sono venuta in modo impulsivo e totalitario.
Ho goduto, e ho bagnato il vestito e la sedia.
I clienti del ristorante hanno sicuramente pensato che stavo mimando il film a cui Maurizio faceva riferimento...
Se solo avessero immaginato...
Quando usciamo sono eccitata oltre ogni limite possibile.
Il parcheggio è illuminato, e anche frequentato, ma non mi importa.
Sollevo il vestito, mi sfilo il dildo consegnandolo alle mani di mio marito.
Adesso voglio un cazzo vero – dico – Scopami. Scopami qui... adesso -
Dopo la gomma del dildo, la consistenza del cazzo di Maurizio mi manda in estasi.
Mi apro.
Mi offro ai suoi affondi, che sembrano volermi aprire in due.
Urlo il mio piacere al mondo...
Indifferente al resto delle persone.
Lo fermo poco prima che venga.
Sborrami in faccia, mio splendido amore -
indifferenti alle persone che ci stanno osservando stupite, ci abbandoniamo al piacere più violento che due amanti possano provare.
Mi inginocchio davanti a lui e offro il viso al suo piacere.
Lui posa il glande sulle mie labbra socchiuse.
E lucido e bollente.
Poi vengo inontata dalla sborra.
Sono spruzzi lunghi, violenti e copiosi, che si riversano su tutto il mio viso accaldato e smanioso. Provo un brivido di piacere ogni volta che uno spruzzo colpisce la mia pelle. E' bellissimo offrirsi al piacere del maschio.
Lo prendo in bocca, facendo in modo che il suo orgasmo abbia termine sulla mia lingua.
Lo succhio,ebbra di piacere e di sborra...
Quando ha terminato, il mio viso è una maschera di sperma che cola lentamente.
Mi volto, e incontro gli sguardi di chi ha assistito a tutto questo. Nei loro occhi c'è stupore, disapprovazione ma anche invidia.
Mando loro un bacio con le labbra, poi mi siedi in macchina.
Nuda, sudata e gocciolante.
Maurizio scatta alcune fotografie, che finiranno in rete sul nostro Blog.
Si.
Abbiamo un Blog, dove condividiamo tutto...
https://moglicomplicate.blogspot.com/?zx=625c402d43e7a74e
è un luogo di piacere e di perdizione.
Sei bellissima cosi, Valentina. Dovresti sempre uscire cosi -
Sorrido.
Così? - chiedo – Con il tuo sperma in faccia? -
Si – risponde lui – Il mio o quello di un altro uomo -
Ecco...
Questo significa essere una CumSlut...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Una GangBang di pura passioneracconto sucessivo
Elena
Commenti dei lettori al racconto erotico