Storia di E. - Le Regole

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E. si abbandona immediatamente alla sua nuova vita, si lascia abbracciare e cullare da una esistenza diversa da tutto quello che aveva sempre sperato. Ancora non è in grado di dire se le piace, ma sicuramente ha prospettive affascinanti, ed è convinta che stia a lei renderla ancora più bella.
Massimiliano è un uomo molto piacevole, e ha predisposto ogni cosa.
Per la casa ha due persone di servizio, un uomo e una donna. L'uomo per i lavori più faticosi, e la donna per la cucina e per il suo guardaroba, che sta lentamente aumentando. Abiti lussuosi e sensuali iniziano a riempire la cabina armadio, e un numero già decisamente consistente di scarpe fa bella mostra di se nel prezioso mobile scelto per custodirle. E. non deve mai indossare nulla che non abbia almeno 12 centimetri di tacco, su questo Massimiliano è stato categorico, e lei ha accettato di buon grado questa imposizione. Spesso le indossa anche in casa, abituandosi a camminare con i tacchi in qualsiasi situazione, per accontentare il suo mentore, che la vuole sempre raffinata e seducente.
La loro è una relazione esclusivamente sessuale, che fa dell'eleganza e dell'erotismo il cardine su cui ruotare, ma E. è convinta di riuscire a farlo innamorare, o perlomeno di trasformare la loro storia in qualcosa di più personale. Detto questo però, si adatta a obbedire ciecamente a tutte le sue richieste, e quando lui viene a trovarla, lei è sempre disponibile per tutto ciò che lui ha in mente. Le ha regalato uno costoso smartphone, e un laptop di ultima generazione. Il telefono deve essere sempre acceso, e deve contenere esclusivamente i numeri che lui di volta in volta le indicherà, mentre al laptop è affidato il compito di custodire il diario personale di E. Un diario al quale solo lui avrà accesso, e che deve essere aggiornato quotidianamente.
Massimiliano non ha un'ora precisa per andare da lei. Va quando vuole, comportandosi come deve fare un Padrone. A volte la avvisa, altre no, limitandosi a entrare liberamente usando le chiavi in suo possesso, e aspettandola con calma se lei è uscita.
Oggi però lo aspetta...
Sa che verrà nel pomeriggio.
Si veste elegante e discreta, e lo attende seduta sul tipico divano veneziano che fa bella mostra di se nell'elegante studio che ha la finestra sul Canal Grande.

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Massimiliano arriva alle tre, entrando silenziosamente. La trova seduta... è una visione splendida, e sorride soddisfatto. Si siede accanto a lei, attende che venga loro servito il caffè, poi parla con la consueta voce bassa e suadente.
"Ti piace la tua nuova vita E.?"
"Si. La trovo meravigliosa"
"La casa è di tuo gradimento? Se hai qualche richiesta da farmi, non esitare"
"E' tutto perfetto, non posso chiedere di meglio"
Massimiliano sorride compiaciuto.
"Penso tu abbia capito cosa mi aspetto de te"
"Si"
"Bene. Sei una donna intelligente, e sono certo che non mi deluderai"
"Farò Tutto ciò che posso per fare in modo che questa eventualità non succeda mai"
"Ne sono certo"
La osserva attentamente, notando con piacere i tratti del viso ancora fanciulleschi, e la fragile eleganza del suo corpo minuto e sinuoso.
"Sei molto bella, e io voglio usarti per il mio personale piacere"
"Sono a tua completa disposizione, Non hai che da ordinare"
Lui annuisce.
"Alzati" dice "E spogliati lentamente"
E. obbedisce, lasciando cadere i vestiti sul pavimento. Si spoglia lentamente, restando nuda di fronte a lui.
Massimiliano accarezza il viso di lei, induguando sulle labbra. Poi scende a stringere dolcemente i capezzoli, arrivando poi al sesso. Lo apre delicatamente con le dita, immergendosi nella femminilità di E. strappandole un gemito.
Quindi passa le dita ricoperte dal liquido vischioso sulle labbra della donna, per poi baciarla con calma, assaporando con lei l'aspro gusto del piacere femminile.
Si volta verso la porta e chiama Idris, l'uomo che si occupa della casa.
E. è perplessa, ma non lo da a vedere.
Idris arriva poco dopo, fermandosi sull'ingresso.
"Vieni Idris" dice Massimiliano "Voglio che tu la guardi"
"Dimmi" prosegue "Non la trovi bellissima?"
"E' la cosa più bella che io abbia mai visto"risponde il servitore
Soddisfatto, Massimiliano la prende per mano e la conduce alla scrivania posta di fronte alla finestra. La fa sedere e le apre le gambe, mettendo in rilievo il sesso roseo e leggermente aperto.
Poi si spoglia, mostrando il corpo tonico e in perfetta forma e una splendida erezione.
Per nulla infastidito dalla presenza del servitore, si introduce nel corpo di E. strappandole un gemito.
Inizia a scoparla con calma, stringendole il seno con le mani e affondando nel sesso sempre più bagnato della giovane donna, che inarca il bacino assecondando la penetrazione.
I gemiti di E. sono i soli suoni che si sentono.
Il membro di Massimiliano si immerge con sempre più vigore nel sesso di E. che circonda con le gambe il corpo dell'uomo, abbandonandosi ai piacere che i suoi affondi le procura.
Lui la scopa con vigore, trattenendo il piacere il più a lungo possibile.
Poi viene dentro di lei.
E. sente lo sperma bollente riempirle il sesso. Lo riceve con piacere, sentendolo arrivare nel più profondo del proprio essere.
Poi lo guarda mentre si sfila da lei, con il membro lucido e ancora rigido.
Massimiliano si rivolge a Idris.
"Trova il tuo piacere tra le sue labbra" dice semplicemente.
E Idris da libero sfogo alla propria erezione, mettendo in mostra un sesso di notevoli dimensioni.
"Inginocchiati" dice Massimiliano rivolto a E, "Fallo venire con la bocca. E bevi tutto il suo piacere"
Obbedendo all'ordine del Padrone, E. apre le labbra e accoglie la verga dell'uomo che la sovrasta, rigida e pulsante.
Idris è troppo eccitato per durare a lungo, e poco dopo viene con un urlo strozzato, rauco e animalesco, spargendo dentro la bocca della donna il suo fluido vitale.
E, accoglie lo sperma come atto di sottomissione verso il suo Padrone. I lunghi spruzzi si spandono nella sua bocca, densi e bollenti. Li ingoia lentamente, mostrando a Massimiliano la bocca ormai vuota.
Lui annuisce soddisfatto.
"Puoi andare Idris. Per oggi il tuo compito è terminato"
Raccogliendo i vestiti, il servitore si allontana silenziosamente, lasciandoli soli.
"Vieni a sederti accanto a me"
E, si accomoda sun divano, nuda e leggermente sudata.
"Quello che è successo poco fa, accadrà spesso" dice l'uomo " Io sono il solo proprietario del tuo corpo, e io decido a chi concederlo".
"Hai compreso bene quello che ti ho detto?"
"Si, Padrone" risponde E. "Sono tua. E puoi fare di me ciò che vuoi"
Lui si alza soddisfatto.
"Questa sera usciamo a cena, voglio mostrarti ad alcune persone alle quali tengo molto. Ti voglio elegante e seducente"
Poi si avvia verso la doccia, lasciando E. in compagnia dei propri pensieri.

scritto il
2023-09-02
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