Il Dono di Elena

Quindi sei stata a letto con Elena -
Non è una domanda, ma una semplice constatazione, che Maurizio esterna dopo aver sentito il mio racconto sul rapporto avuto con Elena.
E come è stato? -prosegue.
E' curioso, e decisamente invidioso.
E' una ragazza dolcissima, e molto passionale -
Lo immagino. Avete goduto molto? -
Si. E ti posso assicurare che il sapore del suo orgasmo è la cosa più erotica che tu possa provare -
Lui annuisce con espressione corrucciata.
Avrei voluto essere li con voi, ma temo che questo mio desiderio sia irrealizzabile purtroppo -
Non è detto amore mio – rispondo.
Cosa intendi dire? -
Elena mi ha candidamente confessato di amarmi... -
E?...
Ed è vergine -
E' ancora vergine? -
Si. Ed è logico direi, è giovane e le piacciono le donne -
Capisco -
Io sorrido.
Non credo – rispondo -
Lo sguardo di mio marito diventa curioso.
Ho intenzione di chederle una cosa – proseguo.
Cosa? -
Voglio chiederle la verginità -
Vuoi deflorarla tu? - risponde allibito.
Non io – dico – Sarai tu a farlo -
Io? E come pensi di riuscire a convincerla? -
Di questo non ti preoccupare. Sarà il mio regalo per te. Anzi, il nostro regalo per te. Mio e di Elena... -
E così faccio...
Elena arriva da me il venerdì sera seguente. E' emozionata e un po' tesa.
La faccio sedere sul divano, le offro un aperitivo poco alcoolico.
La metto a suo agio.
Parliamo.
Eccoti qui Elena -
Eccomi qui Valentina -
Maurizio arriverà tra un po' – proseguo – E' impaziente di conoscerti -
Anniusce.
Si, e anche di scoparmi – risponde.
Non è solo questo credimi. Anzi quello è un dettaglio -
E allora cos'é? -
E' la trasgressione che si cela dietro a tutto questo. E' il fatto che gli doni la tua verginità -
Non la dono a lui, la dono a te -
Lo so. E io ne faccio la cosa migliore, offrendola all'uomo che amo -
Cerca di non darlo a vedere, ma è decisamente tesa.
Tu sarai con me vero? -
Si amore... sempre. Faremo l'amore in tre -
Io lo farò solo con te – risponde.
E io ti amerò mentre lui ti rende donna -
Non ho bisogno di un uomo per essere donna -
Lo so. Intendo dire che dopo sarai una donna diversa -
Poi la porto in camera da letto.
Spogliati – le chiedo.
Lei obbedisce.
Quando è nuda mi soffermo un attimo sulle sue splendide forme. Le accarezzo delicatamente, arrivando a sfiorarle il clitoride con i polpastrelli.
Elena geme.
Se continui, mi fai venire -
Sorrido.
Poi le porgo un paio di Louboutin nere, quelle classiche con la suola rossa e 15 centimetri di tacco.
Indossale – dico – abbiamo la stessa misura -
Lei le indossa, e vi assicuro che la sua figura slanciata diventa pressochè irresistibile.
Poi le porgo un elegante mantello nero, di quelli che uso per uscire di sera.
Ora indossa questo -
Questo? Senza niente sotto? -
Si. Sotto c'è il tuo splendido corpo nudo -
Quando lo indossa è perfetta.
Si – dico.
Si? Vado bene? -
Sei splendida Elena – proseguo – Adesso sei pronta -
No – risponde – Non sono pronta. Ma lo faccio, perché ti amo -
E io amo te, tesoro -
Poi aspettiamo l'uomo.
Che arriva con calma, e sono certa che per tutto il giorno ha convissuto con il desiderio di accedere a quello che lo attende.
Gli presento Elena, che si alza in piedi con un'espressione che sta tra il timoroso e l'imbarazzo di sentirsi un oggetto.
Sei bellissima Elena -
Grazie – riesce soltanto a dire.
Io le sfilo il mantello, mostrando a mio marito la splendida immagine della sua nudità.
Poi andiamo in camera da letto.
Togliti le scarpe, e stenditi sul letto – dico a Elena.
Poi spoglio Maurizio, mettendo in mostra la sua clamorosa erezione.
Mi spoglio anche io, sdraiandomi accanto a Elena.
Vieni – dico a mio marito.
Elena chiude inconsciamente le gambe.
Io la accarezzo dolcemente, aprendo il suo sesso con le dita.
Poi Maurizio si posiziona tra le sue gambe.
Lui è solo un sesso eretto. E' solo uno strumento. Elena è mia. Il suo corpo è mio, Come miei sono il suo dolore e il suo piacere.
Poso le labbra sulle sue, delicatamente, mentre il sesso di mio marito si fa strada tra le labbra del sesso di lei.
Io apro la sua bocca con la lingua, aspettando incollata a quelle dolci labbra.
Maurizio entra in lei con un unico affondo, strappandole un urlo di dolore che si perde nella mia bocca.
Si ferma quando è completamente immerso in lei.
Sono dentro di te Elena – dice – Mi senti? -
Lei risponde con voce esile.
Si -
Una singola lacrima riga il suo volto.
Adesso scopala – dico.
E lui inizia a scoparla, immergendo il sesso nella femminilità di Elena macchiata di sangue.
Io le accarezzo il viso, deponendo mille baci su di lei.
E' una immagine bellissima: il cazzo di Maurizio si spinge dentro di lei, che ansima e geme.
Dio mio Elena, La tua figa stretta è il Paradiso – dice – Credo di non poter resistere oltre -
Sta per venire amore mio? - chiedo.
Si -
Poi si rivolge a lei.
Adesso vengo dentro di te. Ti sborro dentro tesoro... -
Con una serie di affondi energici, che strappano urla a Elena, Maurizio viene dentro la perduta verginità di lei.
Sto venendo... - dice – Mi senti venire Elena? La senti la mia sborra dentro di te? -
Lei annuisce.
Dimmelo Elena -
Si. Sento la tua sborra dentro di me... -
Poi, esausto si accascia sul corpo inerte di lei.
Quando si scosta, il sesso di Elena è schiuso e arrossato, e dal suo interno esce un rivolo di sperma macchiato di sangue.
Io sorrido.
La verginità va sempre bagnata con la sborra tesoro – dico.
Poi scendo con la lingua a baciarle il clitoride. Lo succhio e lo mordo ripetutamente, strappandole gemiti che si propagano nella stanza, fino a farle raggiungere un liberatorio orgasmo.
Adesso vattene – dico a Maurizio – Lasciaci sole -
Lui se ne va.
Sei stata bravissima – dico.
Lei sorride.
Lho fatto per te. Perchè ti amo -
Lo so. E' stato così brutto? -
All'inizio si. Poi mi piaceva. Ma solo perché eri qui con me -
Adessi ci facciamo una doccia – proseguo – Poi bacerò ogni millimetro della tua pelle, ti farò godere come mai hai provato, e tu farai godere me -
Si – risponde – Fallo ti prego -
La bacio...
Poi ci avviamo verso la doccia.

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