Sono ninfomane e troia 20 - Mio marito addestrato nel ruolo di cornuto
di
Andrea2022
genere
incesti
Avevo partorito il bambino che mi aveva regalato mio fratello ed avevo già il pancione di 5 m4si di mio padre quando in ginocchio avevo la lingua che frullava nella bocca di mio marito.
Entrambi eravamo impegnati in un rapporto anale.
Io avevo mio padre che dietro di me, con le mani orgogliosamente strette alla mia pancia pregna del suo seme, mi inculava con inusitata delicatezza mentre mio marito veniva montato con la solita, selvaggia potenza con la quale il padre se lo inculava sin dai primi giorni dal ritorno dal nostro viaggio di nozze.
In quei momenti godevo davvero come una troia grazie alle situazioni che il destino mi permetteva di vivere ed anche grazie al fatto, che mi tornavano alle mente tutte le fasi della luna di miele in cui avevo addestrato mio marito ad essere il mio fedele e servizievole cornuto.
Quando lo avevo fatto inculare per la prima volta dalla cameriera trans con un vero bastone tra le cosce, gridava come una gallina alla quale veniva tirato il collo.
Gridava e piangeva immobile come paralizzato dalla furia di quella verga che gli aveva letteralmente sfasciato il culo.
Io ero in ginocchio davanti a lui e tenendogli strette le mani tra le mie, lo baciavo sulla fronte sudata sussurrandogli parole d'incoraggiamento.
Alla fine, con lo sfintere anale mostruosamente dilatato e gocciolante di sangue e di sperma, si era accasciato svenuto mentre io, dopo aver fatto il bidet con le mie stesse mani al cazzone sempre duro del mandingo, mi ero fatta inculare a mia volta traendone grande godimento.
Quel mattino mio marito non era stato in grado di scendere in spiaggia e non aveva potuto neanche pranzare dolente al punto che Jenny preoccupata, l'aveva fatto visitare in camera dal suo ginecologo che gli aveva messo 4 punti di sutura tanto era lacerato.
Il dottore, anche lui un bel negrone, gli aveva spiegato che non aveva mai visto nulla di simile e che la cosa era sicuramente dovuta al fatto che lui era talmente teso da non riuscire a rilassare i muscoli dello sfintere anale che grazie alla loro elasticità, sono in grado di ricevere calibri anche molto grandi.
Per dargliene prova, aveva fatto inginocchiare me e Jenny davanti a lui ed a turno ci aveva inculate entrambe con la sua verga ben più grossa di quella del trans.
Infine, dopo averlo rassicurato, per confermare il suo stato di cornuto rotto in culo, gli aveva sborrato in faccio lasciando poi, che fossimo io e jenny a ripulirlo con la lingua.
Comunque, al di la della spiegazione tecica e del suo nuovo ruolo di cuckold, mio marito non aveva più potuto fare sesso anale partecipando però con la bocca alle "sedute" coi negroni insieme a me, Jenny e suo marito.
Tornati a casa, per una settimana, adducendo la scusa che forse avevamo un'infezione, non avevamo avuto visita a casa ne avevamo incontrato parenti.
In realtà, era lui ad essere isolato mentre io incontravo regolarmente i miei e mio suocero coi quali me la spassavo scopando e rivivendo insieme a loro le storie della mia luna di miele.
Un pomeriggio, quando mio marito si era finalmente rimesso completamente ed era tornato al lavoro, era passata a trovarmi mia madre e naturalmente, ci siamo spogliate ed abbiamo cominciato a fare l'amore sul letto.
Ad un certo punto, sulla porta della camera era apparso mio marito al quale, nonostante l'addestramento, non avevo ancora raccontato tutto della mia vita e dei rapporti incestuosi coi miei e con suo padre.
-Andrea!-
Aveva cercato di gridare con tono interrogativo mio marito aggiungendo poi:
-Andrea, che fai con tua madre?-
Ci aveva colte nel pieno di un 69 in cui le nostre teste erano immerse nelle cosce dell'altra.
La sorpresa mi aveva lasciata senza parole ma mia madre, decisamente più avvezza a quelle situazioni, era stata lesta nella risposta:
-Ciao pistolino. ben venuto tra noi e complimenti par la guarigione.
Sai, Andrea mi ha raccontato tutto della vostra bella luna di miele e mi ha anche detto della gustosa sorpresa che nascondi sotto le mutande.-
Poi, alzandosi gli era andata incontro e giunta al suo cospetto, gli si era inginocchiata davanti ed aveva cominciato ad armeggiare con la patta dei suoi pantaloni:
-Fai assaggiare anche a me il tuo pistolino.-
Mio marito, immobile davanti alla determinazione della suocera, era rimasto immobile e l'aveva lasciata fare.
-Mmm.. che meraviglia, proprio come me lo aveva descritto Andrea.. un bocconcino.. un bigné da ingoiare tutto intero!-
Il cazzetto perso tra le due palline gli era subito diventato duro e non appena mia madre aveva cominciato a succhiarlo ingoiandolo in un sol boccone, se ne era venuto subito.
-Mmm.. che bontà, aveva ragione tua moglie, ha proprio un gusto diverso da tutti gli altri, sa di menta!-
Mentre mia madre, continuando a tenerlo in bocca se lo succhiava con perversa avidità, sulla porta era apparsa la figura del padre il quale alla vista del figlio coi pantaloni calati e mia madre che glielo ciucciava aveva esclamato:
-Perdio che bel culetto che hai pistolino di papà!-
Neanche il tempo di finire la frase che era già dietro di lui con le braghe calate ed il cazzone già in tiro.
Spingendolo col petto sul materasso, mentre mia madre in ginocchio continuava a succhiarlo, mio suocero si era sputato sulla mano e dopo averla passata tra le chiappe del figlio, gli aveva puntato la verga e con un colpo secco lo aveva penetrato.
Era la prima volta che mio marito veniva inculato dopo essere stato sverginato a Santo Domingo e la cosa pareva piacergli.
Ad ogni affondo del padre i suoi singulti divenivano sempre più flebili lasciando spazio e gemiti di piacere e poi rantoli seguiti dal rilascio di gocce di sperma alla menta per la gioia di mia madre che aveva continuato a succhiarselo anche durante la monta.
Naturalmente mia madre, troia quale era, dopo la sborrata di mio suocero, gli aveva ripulito il cazzo con la bocca e poi, aveva succhiato il buco del culo grondante di sperma di mio marito.
Il culo di mio marito era definitivamente aperto ed insieme a lui, si aprivano nuovi orizzonti al nostro rapporto matrimoniale.
Col pancione di 6 mesi eravamo tornati a Santo Domingo ospiti del resort che Jenny ed il marito avevano aperto e riservato esclusivamente a coppie in cerca di svago erotico.
Anche Jenny era gravida e come da programma, portava in grembo il frutto di un rapporto con uno dei numerosi neri che l'avevano scopata proprio quando era fertile e senza protezione.
Naturalmente, il fatto che entrambe fossimo gravide, era una forte attrattiva per tutti i mandingo neri del luogo ed anche per gli amanti delle mogli ospiti del resort coi loro mariti cornuti.
Avevamo trascorso altre due settimane ospiti di Jenny ed in quei 15 giorni, sia io che mio marito, avevamo fatto scorpacciate di cazzi e di sborra.
Dopo un anno circa da quel parto, ero stata ingravidata ancora da mio padre ed i giochi erotici erano oramai allargati a tutta la famiglia ad esclusione della mamma di mio marito che faceva vita ritirata tutta casa e chiesa.
-Tutta casa e chiesa un cazzo!-
Aveva tuonato mio suocero un giorno venendomi a far visita per controllare il mio stato di salute col bambino che avevo in grembo frutto dei suoi spermatozoi (Si perché, come gli avevo promesso, dopo aver partorito il figlio di mio padre, mi ero fatta ingravidare anche da lui).
-Tutta casa e chiesa un cazzo!
Un'ora fa, sono passato in canonica per certi documenti e vi ho trovato mia moglie nel pieno di un'orgia col prete e i due suoi giovai assistenti.
Capito la troia timorata di dio?!
Ecco! Ecco! Adesso capisco perché mio figlio è così.. non è mio figlio ma di quel porco del prete che se le scopa tutte quelle puttane che bazzicano la parrocchia alla faccia dei mariti cornuti!
Era davvero infuriato mio suocero ed avevo dovuto faticare non poco per convincerlo a non dire niente a mio marito che si sarebbe sentito davvero umiliato da quella storia.
Comportandoci come nulla fosse successo, avevamo continuato il nostro tran tran con qualche piccola variante.
Ero già di otto mesi col figlio di mio suocero in grembo quando era passato a farci visita il transa che aveva sverginato mio marito.
Era di passaggio in quanto aveva trovato lavoro in Italia.
Naturalmente, l'occasione era stata ghiotta per tutta la famiglia per verificare di persona la veridicità delle meraviglie che sino ad allora avevo raccontato della nostra luna di miele.
Per una settimana era stato a disposizione di tutta la famiglia nel suo doppio ruolo di femmina bellissima con la mazza che non finiva mai di soddisfare me mio marito e mia madre mentre mio padre, mio fratello e mio suocero si sollazzavano col suo stupendo fondoschiena con rosellina incorporata mai sazia di cazzo.
Il fatto poi che io fossi gravida, la rendeva davvero insaziabile.
I suoi racconti su Jenny e la sua capacità di partorire bambini neri nonostante lei ed il marito fossero bianchi, aggiungeva pepe alla libidine che si scatenava durante le nostre orge.
Entrambi eravamo impegnati in un rapporto anale.
Io avevo mio padre che dietro di me, con le mani orgogliosamente strette alla mia pancia pregna del suo seme, mi inculava con inusitata delicatezza mentre mio marito veniva montato con la solita, selvaggia potenza con la quale il padre se lo inculava sin dai primi giorni dal ritorno dal nostro viaggio di nozze.
In quei momenti godevo davvero come una troia grazie alle situazioni che il destino mi permetteva di vivere ed anche grazie al fatto, che mi tornavano alle mente tutte le fasi della luna di miele in cui avevo addestrato mio marito ad essere il mio fedele e servizievole cornuto.
Quando lo avevo fatto inculare per la prima volta dalla cameriera trans con un vero bastone tra le cosce, gridava come una gallina alla quale veniva tirato il collo.
Gridava e piangeva immobile come paralizzato dalla furia di quella verga che gli aveva letteralmente sfasciato il culo.
Io ero in ginocchio davanti a lui e tenendogli strette le mani tra le mie, lo baciavo sulla fronte sudata sussurrandogli parole d'incoraggiamento.
Alla fine, con lo sfintere anale mostruosamente dilatato e gocciolante di sangue e di sperma, si era accasciato svenuto mentre io, dopo aver fatto il bidet con le mie stesse mani al cazzone sempre duro del mandingo, mi ero fatta inculare a mia volta traendone grande godimento.
Quel mattino mio marito non era stato in grado di scendere in spiaggia e non aveva potuto neanche pranzare dolente al punto che Jenny preoccupata, l'aveva fatto visitare in camera dal suo ginecologo che gli aveva messo 4 punti di sutura tanto era lacerato.
Il dottore, anche lui un bel negrone, gli aveva spiegato che non aveva mai visto nulla di simile e che la cosa era sicuramente dovuta al fatto che lui era talmente teso da non riuscire a rilassare i muscoli dello sfintere anale che grazie alla loro elasticità, sono in grado di ricevere calibri anche molto grandi.
Per dargliene prova, aveva fatto inginocchiare me e Jenny davanti a lui ed a turno ci aveva inculate entrambe con la sua verga ben più grossa di quella del trans.
Infine, dopo averlo rassicurato, per confermare il suo stato di cornuto rotto in culo, gli aveva sborrato in faccio lasciando poi, che fossimo io e jenny a ripulirlo con la lingua.
Comunque, al di la della spiegazione tecica e del suo nuovo ruolo di cuckold, mio marito non aveva più potuto fare sesso anale partecipando però con la bocca alle "sedute" coi negroni insieme a me, Jenny e suo marito.
Tornati a casa, per una settimana, adducendo la scusa che forse avevamo un'infezione, non avevamo avuto visita a casa ne avevamo incontrato parenti.
In realtà, era lui ad essere isolato mentre io incontravo regolarmente i miei e mio suocero coi quali me la spassavo scopando e rivivendo insieme a loro le storie della mia luna di miele.
Un pomeriggio, quando mio marito si era finalmente rimesso completamente ed era tornato al lavoro, era passata a trovarmi mia madre e naturalmente, ci siamo spogliate ed abbiamo cominciato a fare l'amore sul letto.
Ad un certo punto, sulla porta della camera era apparso mio marito al quale, nonostante l'addestramento, non avevo ancora raccontato tutto della mia vita e dei rapporti incestuosi coi miei e con suo padre.
-Andrea!-
Aveva cercato di gridare con tono interrogativo mio marito aggiungendo poi:
-Andrea, che fai con tua madre?-
Ci aveva colte nel pieno di un 69 in cui le nostre teste erano immerse nelle cosce dell'altra.
La sorpresa mi aveva lasciata senza parole ma mia madre, decisamente più avvezza a quelle situazioni, era stata lesta nella risposta:
-Ciao pistolino. ben venuto tra noi e complimenti par la guarigione.
Sai, Andrea mi ha raccontato tutto della vostra bella luna di miele e mi ha anche detto della gustosa sorpresa che nascondi sotto le mutande.-
Poi, alzandosi gli era andata incontro e giunta al suo cospetto, gli si era inginocchiata davanti ed aveva cominciato ad armeggiare con la patta dei suoi pantaloni:
-Fai assaggiare anche a me il tuo pistolino.-
Mio marito, immobile davanti alla determinazione della suocera, era rimasto immobile e l'aveva lasciata fare.
-Mmm.. che meraviglia, proprio come me lo aveva descritto Andrea.. un bocconcino.. un bigné da ingoiare tutto intero!-
Il cazzetto perso tra le due palline gli era subito diventato duro e non appena mia madre aveva cominciato a succhiarlo ingoiandolo in un sol boccone, se ne era venuto subito.
-Mmm.. che bontà, aveva ragione tua moglie, ha proprio un gusto diverso da tutti gli altri, sa di menta!-
Mentre mia madre, continuando a tenerlo in bocca se lo succhiava con perversa avidità, sulla porta era apparsa la figura del padre il quale alla vista del figlio coi pantaloni calati e mia madre che glielo ciucciava aveva esclamato:
-Perdio che bel culetto che hai pistolino di papà!-
Neanche il tempo di finire la frase che era già dietro di lui con le braghe calate ed il cazzone già in tiro.
Spingendolo col petto sul materasso, mentre mia madre in ginocchio continuava a succhiarlo, mio suocero si era sputato sulla mano e dopo averla passata tra le chiappe del figlio, gli aveva puntato la verga e con un colpo secco lo aveva penetrato.
Era la prima volta che mio marito veniva inculato dopo essere stato sverginato a Santo Domingo e la cosa pareva piacergli.
Ad ogni affondo del padre i suoi singulti divenivano sempre più flebili lasciando spazio e gemiti di piacere e poi rantoli seguiti dal rilascio di gocce di sperma alla menta per la gioia di mia madre che aveva continuato a succhiarselo anche durante la monta.
Naturalmente mia madre, troia quale era, dopo la sborrata di mio suocero, gli aveva ripulito il cazzo con la bocca e poi, aveva succhiato il buco del culo grondante di sperma di mio marito.
Il culo di mio marito era definitivamente aperto ed insieme a lui, si aprivano nuovi orizzonti al nostro rapporto matrimoniale.
Col pancione di 6 mesi eravamo tornati a Santo Domingo ospiti del resort che Jenny ed il marito avevano aperto e riservato esclusivamente a coppie in cerca di svago erotico.
Anche Jenny era gravida e come da programma, portava in grembo il frutto di un rapporto con uno dei numerosi neri che l'avevano scopata proprio quando era fertile e senza protezione.
Naturalmente, il fatto che entrambe fossimo gravide, era una forte attrattiva per tutti i mandingo neri del luogo ed anche per gli amanti delle mogli ospiti del resort coi loro mariti cornuti.
Avevamo trascorso altre due settimane ospiti di Jenny ed in quei 15 giorni, sia io che mio marito, avevamo fatto scorpacciate di cazzi e di sborra.
Dopo un anno circa da quel parto, ero stata ingravidata ancora da mio padre ed i giochi erotici erano oramai allargati a tutta la famiglia ad esclusione della mamma di mio marito che faceva vita ritirata tutta casa e chiesa.
-Tutta casa e chiesa un cazzo!-
Aveva tuonato mio suocero un giorno venendomi a far visita per controllare il mio stato di salute col bambino che avevo in grembo frutto dei suoi spermatozoi (Si perché, come gli avevo promesso, dopo aver partorito il figlio di mio padre, mi ero fatta ingravidare anche da lui).
-Tutta casa e chiesa un cazzo!
Un'ora fa, sono passato in canonica per certi documenti e vi ho trovato mia moglie nel pieno di un'orgia col prete e i due suoi giovai assistenti.
Capito la troia timorata di dio?!
Ecco! Ecco! Adesso capisco perché mio figlio è così.. non è mio figlio ma di quel porco del prete che se le scopa tutte quelle puttane che bazzicano la parrocchia alla faccia dei mariti cornuti!
Era davvero infuriato mio suocero ed avevo dovuto faticare non poco per convincerlo a non dire niente a mio marito che si sarebbe sentito davvero umiliato da quella storia.
Comportandoci come nulla fosse successo, avevamo continuato il nostro tran tran con qualche piccola variante.
Ero già di otto mesi col figlio di mio suocero in grembo quando era passato a farci visita il transa che aveva sverginato mio marito.
Era di passaggio in quanto aveva trovato lavoro in Italia.
Naturalmente, l'occasione era stata ghiotta per tutta la famiglia per verificare di persona la veridicità delle meraviglie che sino ad allora avevo raccontato della nostra luna di miele.
Per una settimana era stato a disposizione di tutta la famiglia nel suo doppio ruolo di femmina bellissima con la mazza che non finiva mai di soddisfare me mio marito e mia madre mentre mio padre, mio fratello e mio suocero si sollazzavano col suo stupendo fondoschiena con rosellina incorporata mai sazia di cazzo.
Il fatto poi che io fossi gravida, la rendeva davvero insaziabile.
I suoi racconti su Jenny e la sua capacità di partorire bambini neri nonostante lei ed il marito fossero bianchi, aggiungeva pepe alla libidine che si scatenava durante le nostre orge.
4
voti
voti
valutazione
6
6
Commenti dei lettori al racconto erotico