Due famiglie innamorate e perverse 3 - 😋 Sodomizza il padre mentre lo lecco
di
Andrea2022
genere
incesti
Nonostante avesse sfilato le braghe, lo spettacolo non era ancora visibile coperto dalla lunga parte superiore della tuta che lo copriva sin quasi le ginocchia.
Quando però mio marito si era sfilata anche quella, mio figlio aveva strabuzzato gli occhi trovandosi davanti il corpo glabro e liscio del padre che pure vedeva praticamente ogni giorno in spiaggia.
Naturalmente, non era stato solo quello a sorprenderlo ma il fatto che quella immagine vagamente efebica fosse accompagnato dalla mancanza del sesso maschile sostituito da qualcosa di assai simile alla vagina di una donna completamente depilata dalla quale sporgevano due grosse e morbide labbra.
Naturalmente non potevo lasciarlo così, senza una spiegazione e dunque, gli avevo raccontato ogni cosa partendo dal fatto che suo padre aveva un pisello minuscolo ed una eiaculazione precoce che mi aveva obbligata sin dal nostro fidanzamento a cercare soddisfazione sessuale al di la del nostro rapporto affettivo e matrimoniale.
Io e suo padre ci amavamo e rispettavamo adeguando le nostre necessità sessuali alla situazione in cui ci eravamo venuti a trovare.
A quel punto avevo dovuto spiegargli che il suo padre naturale era mio fratello e che anche gli altri miei figli erano frutto di rapporti incestuosi con mio padre e mio suocero.
In quanto alla bambina dalla pelle nera e dai tratti somatici euro africani, non vi era stato bisogno di ulteriori spiegazioni essendo abituato sin da piccolo a vedermi mentre mi accoppiavo coi ragazzi neri che frequentavano il nostro resort.
Dunque, dopo avergli spiegato quale tipo di rapporto fisico avevo con suo padre per soddisfarci reciprocamente, gli aveva anche chiarito che nell'arco degli anni trascorsi insieme, lui aveva anche assunto un ruolo passivo in cui godeva a farsi montare dai miei stessi amanti coi quali utilizzava oltre che l'ano aperto più del mio, anche la bocca che aveva imparato ad usare da me ed il pisellino che offriva da succhiare come una vera golosità alla menta.
A volte suo padre (Che lui aveva accettato come tale grazie all'amore che ne aveva ricevuto) pareva soffrire in modo particolare dalla frustrazione della sua virilità pressoché nulla e nei momenti di massima depressione, pensava fosse giusto farsi castrare come peraltro vedeva in certi mariti che frequentavano il resort.
In nostro aiuto era intervenuto il mio ginecologo che aveva suggerito un intervento meno cruento e che senza soluzioni radicali come la castrazione, avrebbe potuto migliorare la sua soddisfazione ed anche la mia e quella dei suoi altri amanti maschi o femmine che fossero.
Dunque, come prima cosa, lui stesso lo aveva circonciso liberando così il minuscolo glande da quell'inutile e anti igienico fodero.
Poi da un suo amico chirurgo specializzato, gli aveva fatto cucire lo scroto in maniera da inglobare il microscopico pene lasciando scoperto solo il glande che assumeva così l'aspetto di una clitoride.
Devo dire che alla fine del periodo di convalescenza il risultato era stato davvero stupefacente.
Non avendo più il pisello sballottato tra i testicoli e lo scroto, aveva acquisito la capacita di tenere l'orgasmo sotto controllo ed evitare così eiaculazioni precoci.
Nel punto di cucitura, i microscopici testicoli sotto lo scroto sapientemente richiuso
, davano davvero l'impressione che si trattasse dell'apertura della vagina con le grandi labbra gonfie ed adipose.
Dall'alto di quelle carnose labbra, quando eccitato, spuntava il glande indurito come una vera clitoride in grado di spruzzare il suo sperma come se stesse squirtando.
A riposo per contro, rinchiuso tra le grandi labbra, fungeva perfettamente da foro uretrale come quello delle donne per la delizia di coloro appassionati di pioggia dorata.
Il ragazzo pareva ipnotizzato da quel racconto ed alla fine, nonostante avesse goduto solo mezz'ora prima, si era ritrovato con una erezione tanto potente che aveva impressionato persino il padre.
A quel punto, mio figlio aveva voluto sperimentare ogni cosa di quello che gli avevo raccontato.
Davanti al grande specchio che avevamo di fronte al letto, aveva fatto inginocchiare il padre e mentre io da sotto, distesa in posizione supina gli succhiavo la "Fica" mio figlio lo aveva montato sino a riempirgli le visceri di sborra nel momento stesso (era la mia specialità saper regolare i tempi) in cui suo padre si scioglieva nella mia bocca.
A quel punto, anche con mio figlio che mentre inculava il padre, mi vedeva mentre lo succhiavo e lo leccavo, avevo superato ogni tabù e mi era parso del tutto naturale alzarmi e baciarlo con la bocca ancora piena dello sperma di suo padre: "Buono.. sa di menta!" Aveva detto mio figlio unendosi in un silenzioso e complice abbraaccio con me e suo padre.
Quando però mio marito si era sfilata anche quella, mio figlio aveva strabuzzato gli occhi trovandosi davanti il corpo glabro e liscio del padre che pure vedeva praticamente ogni giorno in spiaggia.
Naturalmente, non era stato solo quello a sorprenderlo ma il fatto che quella immagine vagamente efebica fosse accompagnato dalla mancanza del sesso maschile sostituito da qualcosa di assai simile alla vagina di una donna completamente depilata dalla quale sporgevano due grosse e morbide labbra.
Naturalmente non potevo lasciarlo così, senza una spiegazione e dunque, gli avevo raccontato ogni cosa partendo dal fatto che suo padre aveva un pisello minuscolo ed una eiaculazione precoce che mi aveva obbligata sin dal nostro fidanzamento a cercare soddisfazione sessuale al di la del nostro rapporto affettivo e matrimoniale.
Io e suo padre ci amavamo e rispettavamo adeguando le nostre necessità sessuali alla situazione in cui ci eravamo venuti a trovare.
A quel punto avevo dovuto spiegargli che il suo padre naturale era mio fratello e che anche gli altri miei figli erano frutto di rapporti incestuosi con mio padre e mio suocero.
In quanto alla bambina dalla pelle nera e dai tratti somatici euro africani, non vi era stato bisogno di ulteriori spiegazioni essendo abituato sin da piccolo a vedermi mentre mi accoppiavo coi ragazzi neri che frequentavano il nostro resort.
Dunque, dopo avergli spiegato quale tipo di rapporto fisico avevo con suo padre per soddisfarci reciprocamente, gli aveva anche chiarito che nell'arco degli anni trascorsi insieme, lui aveva anche assunto un ruolo passivo in cui godeva a farsi montare dai miei stessi amanti coi quali utilizzava oltre che l'ano aperto più del mio, anche la bocca che aveva imparato ad usare da me ed il pisellino che offriva da succhiare come una vera golosità alla menta.
A volte suo padre (Che lui aveva accettato come tale grazie all'amore che ne aveva ricevuto) pareva soffrire in modo particolare dalla frustrazione della sua virilità pressoché nulla e nei momenti di massima depressione, pensava fosse giusto farsi castrare come peraltro vedeva in certi mariti che frequentavano il resort.
In nostro aiuto era intervenuto il mio ginecologo che aveva suggerito un intervento meno cruento e che senza soluzioni radicali come la castrazione, avrebbe potuto migliorare la sua soddisfazione ed anche la mia e quella dei suoi altri amanti maschi o femmine che fossero.
Dunque, come prima cosa, lui stesso lo aveva circonciso liberando così il minuscolo glande da quell'inutile e anti igienico fodero.
Poi da un suo amico chirurgo specializzato, gli aveva fatto cucire lo scroto in maniera da inglobare il microscopico pene lasciando scoperto solo il glande che assumeva così l'aspetto di una clitoride.
Devo dire che alla fine del periodo di convalescenza il risultato era stato davvero stupefacente.
Non avendo più il pisello sballottato tra i testicoli e lo scroto, aveva acquisito la capacita di tenere l'orgasmo sotto controllo ed evitare così eiaculazioni precoci.
Nel punto di cucitura, i microscopici testicoli sotto lo scroto sapientemente richiuso
, davano davvero l'impressione che si trattasse dell'apertura della vagina con le grandi labbra gonfie ed adipose.
Dall'alto di quelle carnose labbra, quando eccitato, spuntava il glande indurito come una vera clitoride in grado di spruzzare il suo sperma come se stesse squirtando.
A riposo per contro, rinchiuso tra le grandi labbra, fungeva perfettamente da foro uretrale come quello delle donne per la delizia di coloro appassionati di pioggia dorata.
Il ragazzo pareva ipnotizzato da quel racconto ed alla fine, nonostante avesse goduto solo mezz'ora prima, si era ritrovato con una erezione tanto potente che aveva impressionato persino il padre.
A quel punto, mio figlio aveva voluto sperimentare ogni cosa di quello che gli avevo raccontato.
Davanti al grande specchio che avevamo di fronte al letto, aveva fatto inginocchiare il padre e mentre io da sotto, distesa in posizione supina gli succhiavo la "Fica" mio figlio lo aveva montato sino a riempirgli le visceri di sborra nel momento stesso (era la mia specialità saper regolare i tempi) in cui suo padre si scioglieva nella mia bocca.
A quel punto, anche con mio figlio che mentre inculava il padre, mi vedeva mentre lo succhiavo e lo leccavo, avevo superato ogni tabù e mi era parso del tutto naturale alzarmi e baciarlo con la bocca ancora piena dello sperma di suo padre: "Buono.. sa di menta!" Aveva detto mio figlio unendosi in un silenzioso e complice abbraaccio con me e suo padre.
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