Un sottile filo di fumo

di
genere
saffico

Così leggera la mia testa, come farfalle colorate i miei pensieri… li vedo alzarsi in volo, uscire dalla finestra aperta sull’incipiente primavera..
La stanza profuma di fiori…
L’invito da parte della mia amica di una vita, della mia amica che aveva sposato il nostro compagno di classe non era giunto inatteso, anzi…era da tanto tempo che mi diceva che avremmo dovuto vederci per un caffè, per spettegolare un po’ tra noi donne..
E la telefonata di Roberta era arrivata gradita, l’incontro a casa sua programmato facilmente… un giovedì pomeriggio di marzo…
“Va bene alle 3?” mi chiede con voce ridente…
“Va bene, io porto un po’ di gelato, ti va?” rispondo pensando che comunque non si può arrivare a casa di amici a mani vuote…
“Ma no, lascia stare, ho già tutto quello che possiamo volere” mi risponde di getto, quasi precipitosa.
Puntuale con la mia vaschetta di gelato alle creme la guardo che sorride radiosa aprendo la porta di casa…
I suoi capelli neri lisci e pesanti, tagliati a caschetto, le contornano il viso dai lineamenti marcati ma dolci nel contempo, i jeans chiari e la maglia scura girocollo le disegnano un corpo che ancora non sa di aver superato i 40 anni…
“Non dovevi portare niente”…”Cosa vuoi che sia per un po’ di gelato??!!”
Sedute sul divano, ci mettiamo a spettegolare sui mariti e i loro problemi di lavoro, i figli e gli impegni post-scolastici (il nuoto, il basket…), le amiche e i loro matrimoni, le separazioni, i tradimenti sospettati o certi, poi, più intimi, i discorsi sulla vita matrimoniale, le delusioni, i primi problemi nel fare l’amore, qualche difficoltà inattesa del coniuge…. Forse un aiutino? Chissà, bisogna che ci arrivino da soli, forse…
Dopo il gelato, Roberta si alza e va in camera da letto…torna quasi subito con uno strano sorriso sul viso e un piccolo pacchettino in mano.. “Da quanto non ti fai una canna?” mi sussurra a bassa voce…
“Mah, veramente non è che me ne sia fatte tante..una o due al massimo 20 anni fa o anche prima…” le rispondo un po’ sorpresa…
“Beh, recuperiamo il tempo perduto” mi dice convinta mentre, un po’ tremante e insicura, arrotola uno spinello per lei e uno per me…
“Ma sei sicura…almeno falli leggeri… E poi, dove hai preso quella roba?” le dico incerta….
“Non fare domande cretine, fuma e sta zitta” ride mentre li accende con un accendino di plastica giallo…
Alza il volume della musica e ci mettiamo a fumare, prima un po’ incerte e poi sempre più tranquille e soddisfatte…
Un sottile filo di fumo si leva dai nostri spinelli “proibiti”..una cosa da ragazzine, ma noi siamo donne adulte…però…divertente…
Poi la marijuana, lentamente, fa il suo effetto…. E sulla musica che riempie dolce la stanza mi ritrovo sdraiata sul divano, con la testa appoggiata in grembo a Roberta… Lo spinello spento nel posacenere…
Ancora un sottile filo di fumo che adagio si esaurisce….
Sussurro parole incomprensibili anche a me stessa…mentre Roby mi accarezza…
E a quel punto, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare, voglio che nulla mi distragga dalle sensazioni che le dita curiose e agili di Roberta destano in me, dalle morbide vibrazioni sulle cosce, dai lampi di fuoco quando le sue mani scivolano tra le cosce, sulla maglia leggera, sui seni rivestiti solo da un sottile strato di tessuto…
Fino a quando il loro viaggio culmina sui capezzoli che dita nervose stringono e solleticano…
Sento i miei sensi risvegliarsi, le sensazioni già amplificate dalla marijuana farsi ancora più intense, sento il respiro caldo di Roberta tra i capelli, sul viso, sulle labbra…
Apro la bocca per dire qualcosa che ancora non so… “Ma cosa stiamo facendo?” sussurro…
“Taci. Lo sai tu e lo so io cosa facciamo. Siamo due donne sole, un po’ fumate…ma adulte e coscienti” .
Ancora un poco stordita dal fumo dello spinello, mi lascio portare in camera da letto.. l’aiuto a spogliarmi, voglio che mi spogli ora e che continui a baciarmi dovunque, nei punti più intimi che reclamano la dolce violenza della sua bocca…
Poi Roberta si leva in piedi e si spoglia lentamente davanti a me, sdraiata sul suo letto matrimoniale… in piena luce si sfila i jeans, la maglia leggera, il nero reggiseno, il piccolo slip e nuda rimane a farsi guardare..
Le mani a coppa sui suoi seni piccoli e invitanti, il suo pube depilato e lucido già di desiderio…
Ecco, non resiste al richiamo della mia mano che la invita, si sdraia accanto a me.. con dita leggere mi accarezza dovunque…si china a rubarmi un bacio e a mordermi un seno… le porgo l’altro, mi succhia un capezzolo, lo prende tra le labbra e poi lo morde strappandomi un grido sorpreso..
Allungo una mano, prendo tra le dita un seno, il suo capezzolo che subito sento rispondere, scendo lenta al suo pube nudo che mi bagna le dita con caldi e copiosi umori, la penetro appena…lei si china di nuovo a baciarmi… il suo respiro ora è rapido, poi si arresta… Roberta mi sussurra roche parole di desiderio, attese e invocate…
Sento lontana la musica… e chiudo gli occhi per godere senza riserva del piacere dei sensi che lei mi sta donando…
Improvviso, ho un attimo di esitazione al pensiero di quello che sta avvenendo ma sparisce di fronte alle dita che penetrano fino in fondo la mia figa bagnata strappandomi un grido… e mi lascio trasportare da loro che mi possiedono con frenesia sempre maggiore fino a quando tutto esplode…
Mi manca il respiro, perdo coscienza di me e raggiungo finalmente il paradiso del piacere, quel paradiso dove solo la lussuria ti può portare….
scritto il
2023-04-16
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