Il soffitto, di notte
di
Anonima1981
genere
saffico
Sono sveglia. Me ne rendo conto solo dopo qualche minuto. Quella sensazione di dormire anche quando ormai sei già sveglia. Uno sguardo sul comodino accanto al letto, la luce verde della sveglia illumina l’ora, sono quasi le 5…
Lui dorme sereno al mio fianco, il respiro ancora pesante nel sonno profondo… Ogni tanto bofonchia qualcosa, sogna.. non capisco quello che dice, forse è meglio così… Giro il viso verso di lui, guardo il profilo che conosco da sempre, la curva del mento un po’ appesantita dal tempo…
Dalla finestra entra un poco di luce, l’illuminazione notturna del mio silenzioso cortile…
Mi metto di nuovo supina, guardo senza vedere il soffitto della stanza… il soffitto di notte è una tavola bianca su cui puoi disegnare, su cui puoi proiettare un’immagine.. se poi chiudi gli occhi allora i disegni e le immagini diventano un film, la pellicola dei ricordi, delle emozioni, delle gioie e dei dolori…
Ora sul soffitto di notte c’è un viso dai lineamenti delicati, è giovane quel viso… incorniciato dai capelli castani… Chiudo gli occhi per meglio metterlo a fuoco…
Un sorriso che abbaglia circondato da morbide labbra, due grandi occhi sereni che sprigionano luce.. non ha rughe quel giovane viso, sono morbidi i suoi capelli…
Stringo con forza le palpebre per meglio vedere… Sto disegnando il suo collo, lungo e docile per le mie labbra… Mi sembra di avere troppo caldo, è il piumone che devo spostare per prendere aria.. tra le cosce sento qualcosa, forse è solo un po’ di sudore…
Ecco che provo a tracciare le linee del corpo, è un corpo magro, dal seno solo accennato, è il corpo di una giovane donna… non ho bisogno di coprirlo di stoffe e tessuti, mi piace disegnarlo così, nudo e senza difetti…
Quando sei cieca di notte è bello così, disegnare difetti perfetti…
La mano scende sul seno, lo aiuto ad uscire dalla prigione di seta, sento il capezzolo già un poco destato… lo sollecito a liberarsi dal sonno… Questo è l’effetto che fa quel corpo che sto disegnando ad occhi chiusi sul soffitto di notte..
Conosco quel giovane corpo, le mie mani e la mia bocca ne hanno percorso le vie imparando i sentieri più intimi e segreti.. E’ stato così fin dalla prima volta, da quella volta in cui, superati imbarazzi e vergogne, l’ho spogliata e mi sono fatta spogliare…
Dalla prima volta che ho sentito i miei seni accolti nelle sue mani, la mia bocca assaporare i suoi teneri e chiari capezzoli…
La mano, come dotata di propria vita, ha finito di aprire la camicia di seta lasciando i nudi seni esposti al tepore notturno del letto…
Chissà se lei mi pensa, se pensa al mio corpo più maturo del suo, all’amore che mi ha donato, al piacere che io ho donato a lei… Ora dorme di certo, dorme senza che nulla la copra, ne sono sicura.. accarezzo sul soffitto tutto il suo ventre morbido e piatto, il suo pube nudo di bambina cresciuta… le mie dita che vedono al buio vanno a cercare sicure la fonte del suo piacere, la trovano già umida e pronta per loro..
La mia mano scivola lenta verso il sottile cordoncino del pantalone che trova e supera lesta… è decisa a farmi impazzire…
Lui continua a dormire… ora mi volta la schiena e il respiro si è mutato in un fioco russare, quel rumore mi rassicura.. posso continuare a disegnare sul bianco soffitto di notte…
Lei ora si muove languida e nuda sul mio soffitto, nascosta dietro le palpebre chiuse… sorride mentre mi tende le braccia e mi offre il suo profumo di femmina pronta all’amore…
Sente in bocca il sapore, il sapore della sua figa… ora i sensi si fanno più attenti, non sono più dolci e tenere immagini.. sono voglia e desiderio che travolgono tutto..
La mia mano è in mezzo alle cosce, no, non era sudore quel calore di prima.. era già avvisaglia di amore.. le labbra già gonfie per l’atteso piacere si aprono per dare spazio al clitoride eretto che cerca attenzione…
Sono nuda sotto il piumone…una mano tortura il capezzolo eretto mentre l’altra offre sollievo all’eccitato clitoride.. La schiena si inarca senza fare rumore, le dita trovano facile strada negli umori copiosi che scorrono tra le mie cosce e bagnano il sottile lenzuolo..
Lui accenna al risveglio, si gira nervoso…non l’avrò mica svegliato, non avrà sentito qualcosa….
L’immagine nuda sopra di me ora ha gli occhi chiusi… la bocca è aperta in un grido silenzioso che arresta il respiro… lei contrae il ventre mentre affonda le dita nella sua figa dischiusa..
Veniamo insieme.. l’orgasmo ci scuote e si prolunga nel primo chiarore dell’alba, mi mordo le labbra per non emettere suoni, mi sfugge un sommesso rantolo di piacere…
Poi mi porto le dita alla bocca per sentire il sapore… mi sembra che sia proprio il suo, quello della mia giovane amante giunta inattesa nella mia vita… Le lecco, una per una, attenta a non perdere nemmeno una goccia di quel dolce sapore…
Lui è sveglio, si gira verso di me… “Cosa fai?” mi chiede assonnato…
“Avevo caldo e mi sono spogliata” gli rispondo.
Gli tolgo il piumone di dosso, mi interroga con sguardo curioso.. Ho ancora il viso acceso dall’orgasmo appena trascorso..
Nascondo il viso sul suo inguine e accolgo in bocca il cazzo che prendo a succhiare e leccare con voglia… Lo sento rispondere subito…
La luce dell’alba illumina i fiotti copiosi di sperma che brillano sulle mie labbra e sulle mie guance…
Lui dorme sereno al mio fianco, il respiro ancora pesante nel sonno profondo… Ogni tanto bofonchia qualcosa, sogna.. non capisco quello che dice, forse è meglio così… Giro il viso verso di lui, guardo il profilo che conosco da sempre, la curva del mento un po’ appesantita dal tempo…
Dalla finestra entra un poco di luce, l’illuminazione notturna del mio silenzioso cortile…
Mi metto di nuovo supina, guardo senza vedere il soffitto della stanza… il soffitto di notte è una tavola bianca su cui puoi disegnare, su cui puoi proiettare un’immagine.. se poi chiudi gli occhi allora i disegni e le immagini diventano un film, la pellicola dei ricordi, delle emozioni, delle gioie e dei dolori…
Ora sul soffitto di notte c’è un viso dai lineamenti delicati, è giovane quel viso… incorniciato dai capelli castani… Chiudo gli occhi per meglio metterlo a fuoco…
Un sorriso che abbaglia circondato da morbide labbra, due grandi occhi sereni che sprigionano luce.. non ha rughe quel giovane viso, sono morbidi i suoi capelli…
Stringo con forza le palpebre per meglio vedere… Sto disegnando il suo collo, lungo e docile per le mie labbra… Mi sembra di avere troppo caldo, è il piumone che devo spostare per prendere aria.. tra le cosce sento qualcosa, forse è solo un po’ di sudore…
Ecco che provo a tracciare le linee del corpo, è un corpo magro, dal seno solo accennato, è il corpo di una giovane donna… non ho bisogno di coprirlo di stoffe e tessuti, mi piace disegnarlo così, nudo e senza difetti…
Quando sei cieca di notte è bello così, disegnare difetti perfetti…
La mano scende sul seno, lo aiuto ad uscire dalla prigione di seta, sento il capezzolo già un poco destato… lo sollecito a liberarsi dal sonno… Questo è l’effetto che fa quel corpo che sto disegnando ad occhi chiusi sul soffitto di notte..
Conosco quel giovane corpo, le mie mani e la mia bocca ne hanno percorso le vie imparando i sentieri più intimi e segreti.. E’ stato così fin dalla prima volta, da quella volta in cui, superati imbarazzi e vergogne, l’ho spogliata e mi sono fatta spogliare…
Dalla prima volta che ho sentito i miei seni accolti nelle sue mani, la mia bocca assaporare i suoi teneri e chiari capezzoli…
La mano, come dotata di propria vita, ha finito di aprire la camicia di seta lasciando i nudi seni esposti al tepore notturno del letto…
Chissà se lei mi pensa, se pensa al mio corpo più maturo del suo, all’amore che mi ha donato, al piacere che io ho donato a lei… Ora dorme di certo, dorme senza che nulla la copra, ne sono sicura.. accarezzo sul soffitto tutto il suo ventre morbido e piatto, il suo pube nudo di bambina cresciuta… le mie dita che vedono al buio vanno a cercare sicure la fonte del suo piacere, la trovano già umida e pronta per loro..
La mia mano scivola lenta verso il sottile cordoncino del pantalone che trova e supera lesta… è decisa a farmi impazzire…
Lui continua a dormire… ora mi volta la schiena e il respiro si è mutato in un fioco russare, quel rumore mi rassicura.. posso continuare a disegnare sul bianco soffitto di notte…
Lei ora si muove languida e nuda sul mio soffitto, nascosta dietro le palpebre chiuse… sorride mentre mi tende le braccia e mi offre il suo profumo di femmina pronta all’amore…
Sente in bocca il sapore, il sapore della sua figa… ora i sensi si fanno più attenti, non sono più dolci e tenere immagini.. sono voglia e desiderio che travolgono tutto..
La mia mano è in mezzo alle cosce, no, non era sudore quel calore di prima.. era già avvisaglia di amore.. le labbra già gonfie per l’atteso piacere si aprono per dare spazio al clitoride eretto che cerca attenzione…
Sono nuda sotto il piumone…una mano tortura il capezzolo eretto mentre l’altra offre sollievo all’eccitato clitoride.. La schiena si inarca senza fare rumore, le dita trovano facile strada negli umori copiosi che scorrono tra le mie cosce e bagnano il sottile lenzuolo..
Lui accenna al risveglio, si gira nervoso…non l’avrò mica svegliato, non avrà sentito qualcosa….
L’immagine nuda sopra di me ora ha gli occhi chiusi… la bocca è aperta in un grido silenzioso che arresta il respiro… lei contrae il ventre mentre affonda le dita nella sua figa dischiusa..
Veniamo insieme.. l’orgasmo ci scuote e si prolunga nel primo chiarore dell’alba, mi mordo le labbra per non emettere suoni, mi sfugge un sommesso rantolo di piacere…
Poi mi porto le dita alla bocca per sentire il sapore… mi sembra che sia proprio il suo, quello della mia giovane amante giunta inattesa nella mia vita… Le lecco, una per una, attenta a non perdere nemmeno una goccia di quel dolce sapore…
Lui è sveglio, si gira verso di me… “Cosa fai?” mi chiede assonnato…
“Avevo caldo e mi sono spogliata” gli rispondo.
Gli tolgo il piumone di dosso, mi interroga con sguardo curioso.. Ho ancora il viso acceso dall’orgasmo appena trascorso..
Nascondo il viso sul suo inguine e accolgo in bocca il cazzo che prendo a succhiare e leccare con voglia… Lo sento rispondere subito…
La luce dell’alba illumina i fiotti copiosi di sperma che brillano sulle mie labbra e sulle mie guance…
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