Tornando a casa
di
Anonima1981
genere
etero
Il sole ha cominciato la sua quotidiana discesa, se mi giro verso il lunotto posteriore è un incendio rosso di luce… La strada verso la città è ancora lunga, del resto siamo partiti per tempo considerando che è una domenica estiva ed è pomeriggio inoltrato..
Per ora il traffico è scorrevole ma alla radio “Viaggiare Informati” ha già preannunciato un’intensificazione verso le ore serali… Siamo stati al mare, il primo week-end al mare di questa nuova estate.. Caldo, sole, mare calmo, acqua ancora fresca ma gradevole sulle nostre pelli invernali…
Languidamente guardo fuori dal finestrino la campagna che corre veloce, i campi verdi ormai risvegliati alla nuova stagione.. L’aria condizionata non vince del tutto la battaglia contro il sole che brucia la lamiera dell’auto…
Indosso un leggero vestito di cotone colorato, mi lascia scoperte le cosce un poco arrossate dai due giorni stesa in spiaggia sul telo… le sottile bretelline che reggono il corpetto danno fastidio alla pelle di spalle e torace non abbastanza protetti da una crema solare poco efficace…
La radio riempie l’auto di musica leggera, la tua mano si appoggia calda sul mio ginocchio… forse mi dà fastidio, aggiunge caldo al caldo… ma ti lascio fare, so che ti piace accarezzarmi le gambe mentre guidi, quel gesto ti trasmette un senso di possesso.. non so, qualcosa del genere…
Ti guardo di sottecchi, sei ancora giovane nonostante i 45 siano suonati da un po’, la maglietta leggera ti tira un pochino sul ventre ma il torace tornito e allenato modella alla vista il tessuto in maniera piacevole..
Canticchiando segui sottovoce il ritmo della canzone mentre la mano scivola verso la coscia.. so cosa vuoi, la strada è ancora lunga ma la luce è ancora forte.. non mi va più di tanto di dare spettacolo per qualche autista di TIR che occhieggia annoiato nelle auto che veloci lo sorpassano…
Poso la mano sulla tua, ti fermo, ti guardo, sorridi… “I vantaggi del cambio automatico…” mi sussurri sornione e irresistibile come sai di essere nonostante il tempo che passa… Faccio finta di niente e lascio libertà a quella mano che sale verso il mio slip… Chi se ne frega del solito autista di TIR che suona il clacson quando vede le mie cosce scoperte e la tua mano in mezzo…
Ma so che tu vuoi di più… il sole continua la sua lenta discesa, le ombre si allungano sulla strada che corre di fianco…
“Devo fare gasolio… vuoi bere un caffè?” ….ci fermiamo al solito grill…Dopo 10 minuti riparti… Nei bagni affollati mi sono sfilata lo slip…
La tua mano si muove di nuovo, un momento di esitazione sorpresa quando scopri l’assenza dell’intimo… “Ma che brava ragazza!!!” mentre corri per l’umido monte offerto al tuo moto sapiente…
Le dita prendono facile gioco in mezzo alle labbra già gonfie di desiderio e umide di lussuria improvvisa… Un dito, poi due mi penetrano quando allargo le cosce e mi abbandono alla luce del sole… Sento lontani i rumori del traffico intenso sul nastro diritto che ci riporta a Milano…
Lenta sento crescere e avvicinarsi l’inarrestabile onda che riversa nella tua mano, sulle tue dita e sull’incolpevole sedile il piacere imprevisto ed atteso…
Tu mi lasci e rimango così, con gli occhi socchiusi e un senso indefinito di vuoto… non ho voglia di ricompormi, resto esposta agli sguardi lubrichi dei soliti autisti che sfilano alla mia destra mentre l’auto sorpassa veloce…
Ma so che tu vuoi ancora qualcosa… il tramonto del sole continua…è quasi inizio di sera quando allungo la mano verso il tuo cazzo duro e vibrante… Ti sbottono la patta dove i pochi bottoni hanno preso il posto di una più comoda cerniera lampo… la mano scivola lenta dentro i tuoi boxer già un poco bagnati di sudore e di incontenibile voglia…
Afferro il tuo cazzo che sento pulsare, gioco con il pollice sul glande parzialmente scoperto, inizio una lenta masturbazione che lo scopre sempre un poco di più… Non ci sono più limiti o confini invalicabili per la timidezza o la vergogna di essere vista o sorpresa…
Lo faccio uscire dai boxer, guardo la mia mano che scivola lenta e veloce, veloce e lenta sul cazzo esposto alla vista… mi eccita guardarmi mentre ti masturbo, mi eccita vedere le altre auto che sorpassano o sono sorpassate e le gente al loro interno che parla, gesticola o rimane in silenzio senza immaginare quello avviene nell’auto che sfila di fianco a loro…
“Vuoi?” mi interroghi sapendo che ben conosco le tue voglie e i tuoi desideri…
So cosa vuoi… mi giro e mi chino sopra di te che, subito, allontani il tuo sedile creando spazio tra il volante e il tuo ventre… prendo nella mano destra il tuo cazzo duro e caldo, guardo per qualche secondo il glande umido e violaceo…poi prendo a leccarlo con quel movimento che so ti fa uscire di testa… lo faccio scivolare tra le mie labbra inumidite dal tuo piacere che sale… lo mordo decisa…ti strappo un gemito di dolore sorpreso… “Attenta!. Che fai???”..
Riprendo a succhiarlo sapendo di farti felice… ma sempre quando ti faccio un pompino mentre guidi (tu non lo sai!) mi torna alla mente quel romanzo di Irving e quella scena in cui l’auto viene tamponata mentre la donna sta facendo un pompino al suo amante, con gli esiti che non è difficile immaginare…
Soffoco in gola la mia risata, un po’ preoccupata di un simile evento… tu la prendi come una nuova iniziativa della mia bocca… come mi aspetto mi inondi la gola del tuo sperma che ingoio senza battere ciglio e senza perderne nemmeno una goccia…
Mentre mi alzo dal tuo grembo un poco arruffata e, soddisfatta, mi passo la lingua sulle labbra, colgo lo sguardo d’intesa e il sorriso di una giovane donna che siede nel posto del passeggero nell’auto che lentamente ci supera… poi prendo un fazzolettino e finisco di pulire le ultime tracce di piacere che ancora fluiscono lente e morbide dal meato beante…
Stiamo entrando in città, mi lasci sul portone di casa, un ultimo bacio feroce, scendo e ti guardo ripartire veloce… conosco la strada che fai, ti riporta verso la donna che aspetta il ritorno di suo marito dopo il solito lungo e noioso congresso nella nota località balneare…
Per ora il traffico è scorrevole ma alla radio “Viaggiare Informati” ha già preannunciato un’intensificazione verso le ore serali… Siamo stati al mare, il primo week-end al mare di questa nuova estate.. Caldo, sole, mare calmo, acqua ancora fresca ma gradevole sulle nostre pelli invernali…
Languidamente guardo fuori dal finestrino la campagna che corre veloce, i campi verdi ormai risvegliati alla nuova stagione.. L’aria condizionata non vince del tutto la battaglia contro il sole che brucia la lamiera dell’auto…
Indosso un leggero vestito di cotone colorato, mi lascia scoperte le cosce un poco arrossate dai due giorni stesa in spiaggia sul telo… le sottile bretelline che reggono il corpetto danno fastidio alla pelle di spalle e torace non abbastanza protetti da una crema solare poco efficace…
La radio riempie l’auto di musica leggera, la tua mano si appoggia calda sul mio ginocchio… forse mi dà fastidio, aggiunge caldo al caldo… ma ti lascio fare, so che ti piace accarezzarmi le gambe mentre guidi, quel gesto ti trasmette un senso di possesso.. non so, qualcosa del genere…
Ti guardo di sottecchi, sei ancora giovane nonostante i 45 siano suonati da un po’, la maglietta leggera ti tira un pochino sul ventre ma il torace tornito e allenato modella alla vista il tessuto in maniera piacevole..
Canticchiando segui sottovoce il ritmo della canzone mentre la mano scivola verso la coscia.. so cosa vuoi, la strada è ancora lunga ma la luce è ancora forte.. non mi va più di tanto di dare spettacolo per qualche autista di TIR che occhieggia annoiato nelle auto che veloci lo sorpassano…
Poso la mano sulla tua, ti fermo, ti guardo, sorridi… “I vantaggi del cambio automatico…” mi sussurri sornione e irresistibile come sai di essere nonostante il tempo che passa… Faccio finta di niente e lascio libertà a quella mano che sale verso il mio slip… Chi se ne frega del solito autista di TIR che suona il clacson quando vede le mie cosce scoperte e la tua mano in mezzo…
Ma so che tu vuoi di più… il sole continua la sua lenta discesa, le ombre si allungano sulla strada che corre di fianco…
“Devo fare gasolio… vuoi bere un caffè?” ….ci fermiamo al solito grill…Dopo 10 minuti riparti… Nei bagni affollati mi sono sfilata lo slip…
La tua mano si muove di nuovo, un momento di esitazione sorpresa quando scopri l’assenza dell’intimo… “Ma che brava ragazza!!!” mentre corri per l’umido monte offerto al tuo moto sapiente…
Le dita prendono facile gioco in mezzo alle labbra già gonfie di desiderio e umide di lussuria improvvisa… Un dito, poi due mi penetrano quando allargo le cosce e mi abbandono alla luce del sole… Sento lontani i rumori del traffico intenso sul nastro diritto che ci riporta a Milano…
Lenta sento crescere e avvicinarsi l’inarrestabile onda che riversa nella tua mano, sulle tue dita e sull’incolpevole sedile il piacere imprevisto ed atteso…
Tu mi lasci e rimango così, con gli occhi socchiusi e un senso indefinito di vuoto… non ho voglia di ricompormi, resto esposta agli sguardi lubrichi dei soliti autisti che sfilano alla mia destra mentre l’auto sorpassa veloce…
Ma so che tu vuoi ancora qualcosa… il tramonto del sole continua…è quasi inizio di sera quando allungo la mano verso il tuo cazzo duro e vibrante… Ti sbottono la patta dove i pochi bottoni hanno preso il posto di una più comoda cerniera lampo… la mano scivola lenta dentro i tuoi boxer già un poco bagnati di sudore e di incontenibile voglia…
Afferro il tuo cazzo che sento pulsare, gioco con il pollice sul glande parzialmente scoperto, inizio una lenta masturbazione che lo scopre sempre un poco di più… Non ci sono più limiti o confini invalicabili per la timidezza o la vergogna di essere vista o sorpresa…
Lo faccio uscire dai boxer, guardo la mia mano che scivola lenta e veloce, veloce e lenta sul cazzo esposto alla vista… mi eccita guardarmi mentre ti masturbo, mi eccita vedere le altre auto che sorpassano o sono sorpassate e le gente al loro interno che parla, gesticola o rimane in silenzio senza immaginare quello avviene nell’auto che sfila di fianco a loro…
“Vuoi?” mi interroghi sapendo che ben conosco le tue voglie e i tuoi desideri…
So cosa vuoi… mi giro e mi chino sopra di te che, subito, allontani il tuo sedile creando spazio tra il volante e il tuo ventre… prendo nella mano destra il tuo cazzo duro e caldo, guardo per qualche secondo il glande umido e violaceo…poi prendo a leccarlo con quel movimento che so ti fa uscire di testa… lo faccio scivolare tra le mie labbra inumidite dal tuo piacere che sale… lo mordo decisa…ti strappo un gemito di dolore sorpreso… “Attenta!. Che fai???”..
Riprendo a succhiarlo sapendo di farti felice… ma sempre quando ti faccio un pompino mentre guidi (tu non lo sai!) mi torna alla mente quel romanzo di Irving e quella scena in cui l’auto viene tamponata mentre la donna sta facendo un pompino al suo amante, con gli esiti che non è difficile immaginare…
Soffoco in gola la mia risata, un po’ preoccupata di un simile evento… tu la prendi come una nuova iniziativa della mia bocca… come mi aspetto mi inondi la gola del tuo sperma che ingoio senza battere ciglio e senza perderne nemmeno una goccia…
Mentre mi alzo dal tuo grembo un poco arruffata e, soddisfatta, mi passo la lingua sulle labbra, colgo lo sguardo d’intesa e il sorriso di una giovane donna che siede nel posto del passeggero nell’auto che lentamente ci supera… poi prendo un fazzolettino e finisco di pulire le ultime tracce di piacere che ancora fluiscono lente e morbide dal meato beante…
Stiamo entrando in città, mi lasci sul portone di casa, un ultimo bacio feroce, scendo e ti guardo ripartire veloce… conosco la strada che fai, ti riporta verso la donna che aspetta il ritorno di suo marito dopo il solito lungo e noioso congresso nella nota località balneare…
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