Matrimonio femdom (8) I nuovi vicini
di
Sine Nomine
genere
dominazione
Matrimonio femdom (8) I nuovi vicini
Racconto di pura fantasia
Giulia e il marito schiavo Matteo stavano trascorrendo la serata a casa di Stefano, l’amante di lei, sposato con Marina, che era anche la sua schiava. I due Padroni avevano cenato serviti dai due servi, come sempre nudi. Adesso erano comodamente seduti sul divano del salotto, in ginocchio di fronte a loro lo schiavo Matteo era intento a succhiare il cazzo di Stefano, mente Marina leccava la fica di Giulia. La Padrona lascio’ partite due scudisciate sulla schiena della sottomessa “Mettici più impegno, schiava!” “Mi scusi Signora Padrona” e ricomincio’ a leccare con piu intensità, le arrivo ancora una frustata “Questo per aver staccato la lingua senza permesso”. Questa cosa tra le due coppie andava avanti da sei mesi, ma era destinata ad interrompersi. Nei giorni seguenti il fratello di Marina arriva senza preavviso a casa dei due sposi e sorprende il cognato mentre la sta schiavizzando. Inorridito, porta via l’amata sorella per sottrarla dalla sua vita da schiava. Stefano, per timore di rappresaglie da parte della famiglia della moglie si trasferisce subito in un altra città. Ne fa le spese Matteo che deve subire l’ira della moglie Padrona. Trascorse qualche settimana si ritorna alla normalità. “Padrona, posso indossare degli abiti? Devo uscire ad gettare l’immondizia” . “Si, vai ma fai presto”. I due abitavano in un villino indipendente , i bidoni sono vicini ad un altra abitazione, da pochi giorni si era trasferita lì una coppia, lei di statura sotto la media, decisamente sovrappeso e sui 50, lui, invece decisamente più giovane tanto che in un primo momento si penso’ a madre e figlio anziché marito e moglie. Dalla casa Matteo sente uscire parole a lui familiari “schiavo, lecca” Incuriosito si avvicina discretamente ad una finestra, quella piccola del bagno e riesce a sbirciare. La scena che vede lo lascia di stucco. La donna, vestita in modo assolutamente normale, gonna sotto il ginocchio e camicetta a righe ma con un paio di stivali neri di pelle, sta colpendo con un frustino il marito che è prostrato a suoi piedi e sta leccando gli stivali “Idiota ed incapace, dopo tutto questo tempo ancora non sei in grado di ingoiare tutto il piscio della tua Padrona, lecca tutto” E’ giù scudisciate “Chiedi perdono mia Divinità, merito di essere punito.” La situazione è chiara, Matteo ritorna in casa, si spoglia e si prostra a piedi della sua Padrona, avuto il permesso di parlare le racconta quanto ha visto. “Hai capito, e brava la cicciona, sabato andremo a farle visita. Mi sa che abbiamo trovato altre persone per trascorrere qualche piacevole serata”. Sabato si presentano dai vicini , “Buongiorno signora, siamo i suoi vicini, Giulia e Matteo, abbiamo pensato che era giusto presentarci” . “Prego entrate, io mi chiamo Anna, chiamo mio marito : Arturo, abbiano visite”. I tre si accomodano in salotto, Arturo arriva con un vassoio con tre bibite e non si siede, non ha portato da bere per lui e rimane in piedi, segnali inequivocabili . Anche Matteo, in forte disagio per essere seduto vestito vicino alla sua Padrona e non nudo ed in ginocchio, non beve. Anna :” Non ha sete, signor Matteo?” “La prego cara, niente signor .. lui, sa, gradisce un altro tipo di … bevanda, quella che lei fa bere a suo marito, per capirci, sappiamo tutto di voi”. Anna va sulla difensiva “Ed allora cosa vuoi da me? Sei una moralista, una impicciona od una ricattatrice? A casa mia faccio quello che voglio, lui e’ assolutamente condiscendete e felice.” Giulia :”Calma amica mia, niente di quello che hai detto, anzi ti ammiro, anche noi viviamo la stressa situazione”. Rivolta al marito “ Schiavo, spogliati e fai vedere alla signora Anna il verme che sei” . “Subito Padrona” si spoglia e si prostra ai piedi della donna leccandole le scarpe. “Ahaha ma chi se lo immaginava, guarda i casi della vita. Schiavo, nudo ed omaggia la nostra gradita ospite, svelto!” Anche Arturo si inginocchia e lecca i piedi di Giulia. Le due dominatrici iniziano a chiacchiere amabilmente “ Anna , sei molto bella lo sai, bella e giovane, beata te, io ho 51 anni e so benissimo di non essere attraente, bhe, qualche uomo per scopare lo trovo ma devo anche accontentarmi dello schivo, per questo ne ho voluto uno giovane e perlomeno normo dotato, lui ha trent’anni, e’ mio marito da 4 anni ormai, e’ schiavo per natura, da quando ne ha 18, pensa che la prima che lo sottomesso e’ stata una sua zia che poi si è’ stufata e lo ha ceduto ad una mia amica che poi lo ha ceduto a me, il tuo invece? Giulia: “il verme e’ quasi impotente, da fidanzati abbiamo scopato qualche volta, non sentivo niente, volevo lasciarlo, ma lui mi ha supplicato di prenderlo come schiavo. Pensa che e’ sottomesso anche a mia madre, che deve chiamare Dea ed ad in paio di miei amanti, che lo hanno anche usato sessualmente, credo sia anche frocio”. Anna “basta leccare adesso, baciatevi tra di voi con lingue in bocca, dovete fraternizzare, non ti spiace vero cara?” “Ma figurati, sei a casa tua, anzi se vuoi far sfogare il tuo schiavo il culo del mio e’ a sua completa disposizione “. “Buona idea , penso che andremo d’accordo noi due, anzi, devi sapere che io sono bisex e muoio dalla voglia di dare una bella leccata ad una bella figa come te. Cosa ne dici?” Giulia si spoglia e dice: “Ma certo Anna, accomodati pure”. “ Voi due, basta limonare, io e Giulia andiamo in camera da letto, voi seguiteci strisciando vermi! Prima ci divertiremo tra noi due e poi ci divertiamo con voi”. Dopo le lesbicata le due Padrone infliggono umiliazioni e torture ai mariti, poi Giulia ordina a Matteo “ frocio, puoi godere anche tu adesso, mettiti a 90 sul pavimento “ “Subito Padrona, grazie “. Anna toglie la gabbia di castità ad Arturo e gli ordina di inculare l’altro schiavo. “La ringrazio, mia Suprema Divinità “ e procede, in effetti Matteo gode più dalla situazione umiliante, e’ sodomizzato da uno schiavo, che dal pene, assolutamente normale di questo, lui e’ ormai abituato a ben altre dimensioni .
Racconto di pura fantasia
Giulia e il marito schiavo Matteo stavano trascorrendo la serata a casa di Stefano, l’amante di lei, sposato con Marina, che era anche la sua schiava. I due Padroni avevano cenato serviti dai due servi, come sempre nudi. Adesso erano comodamente seduti sul divano del salotto, in ginocchio di fronte a loro lo schiavo Matteo era intento a succhiare il cazzo di Stefano, mente Marina leccava la fica di Giulia. La Padrona lascio’ partite due scudisciate sulla schiena della sottomessa “Mettici più impegno, schiava!” “Mi scusi Signora Padrona” e ricomincio’ a leccare con piu intensità, le arrivo ancora una frustata “Questo per aver staccato la lingua senza permesso”. Questa cosa tra le due coppie andava avanti da sei mesi, ma era destinata ad interrompersi. Nei giorni seguenti il fratello di Marina arriva senza preavviso a casa dei due sposi e sorprende il cognato mentre la sta schiavizzando. Inorridito, porta via l’amata sorella per sottrarla dalla sua vita da schiava. Stefano, per timore di rappresaglie da parte della famiglia della moglie si trasferisce subito in un altra città. Ne fa le spese Matteo che deve subire l’ira della moglie Padrona. Trascorse qualche settimana si ritorna alla normalità. “Padrona, posso indossare degli abiti? Devo uscire ad gettare l’immondizia” . “Si, vai ma fai presto”. I due abitavano in un villino indipendente , i bidoni sono vicini ad un altra abitazione, da pochi giorni si era trasferita lì una coppia, lei di statura sotto la media, decisamente sovrappeso e sui 50, lui, invece decisamente più giovane tanto che in un primo momento si penso’ a madre e figlio anziché marito e moglie. Dalla casa Matteo sente uscire parole a lui familiari “schiavo, lecca” Incuriosito si avvicina discretamente ad una finestra, quella piccola del bagno e riesce a sbirciare. La scena che vede lo lascia di stucco. La donna, vestita in modo assolutamente normale, gonna sotto il ginocchio e camicetta a righe ma con un paio di stivali neri di pelle, sta colpendo con un frustino il marito che è prostrato a suoi piedi e sta leccando gli stivali “Idiota ed incapace, dopo tutto questo tempo ancora non sei in grado di ingoiare tutto il piscio della tua Padrona, lecca tutto” E’ giù scudisciate “Chiedi perdono mia Divinità, merito di essere punito.” La situazione è chiara, Matteo ritorna in casa, si spoglia e si prostra a piedi della sua Padrona, avuto il permesso di parlare le racconta quanto ha visto. “Hai capito, e brava la cicciona, sabato andremo a farle visita. Mi sa che abbiamo trovato altre persone per trascorrere qualche piacevole serata”. Sabato si presentano dai vicini , “Buongiorno signora, siamo i suoi vicini, Giulia e Matteo, abbiamo pensato che era giusto presentarci” . “Prego entrate, io mi chiamo Anna, chiamo mio marito : Arturo, abbiano visite”. I tre si accomodano in salotto, Arturo arriva con un vassoio con tre bibite e non si siede, non ha portato da bere per lui e rimane in piedi, segnali inequivocabili . Anche Matteo, in forte disagio per essere seduto vestito vicino alla sua Padrona e non nudo ed in ginocchio, non beve. Anna :” Non ha sete, signor Matteo?” “La prego cara, niente signor .. lui, sa, gradisce un altro tipo di … bevanda, quella che lei fa bere a suo marito, per capirci, sappiamo tutto di voi”. Anna va sulla difensiva “Ed allora cosa vuoi da me? Sei una moralista, una impicciona od una ricattatrice? A casa mia faccio quello che voglio, lui e’ assolutamente condiscendete e felice.” Giulia :”Calma amica mia, niente di quello che hai detto, anzi ti ammiro, anche noi viviamo la stressa situazione”. Rivolta al marito “ Schiavo, spogliati e fai vedere alla signora Anna il verme che sei” . “Subito Padrona” si spoglia e si prostra ai piedi della donna leccandole le scarpe. “Ahaha ma chi se lo immaginava, guarda i casi della vita. Schiavo, nudo ed omaggia la nostra gradita ospite, svelto!” Anche Arturo si inginocchia e lecca i piedi di Giulia. Le due dominatrici iniziano a chiacchiere amabilmente “ Anna , sei molto bella lo sai, bella e giovane, beata te, io ho 51 anni e so benissimo di non essere attraente, bhe, qualche uomo per scopare lo trovo ma devo anche accontentarmi dello schivo, per questo ne ho voluto uno giovane e perlomeno normo dotato, lui ha trent’anni, e’ mio marito da 4 anni ormai, e’ schiavo per natura, da quando ne ha 18, pensa che la prima che lo sottomesso e’ stata una sua zia che poi si è’ stufata e lo ha ceduto ad una mia amica che poi lo ha ceduto a me, il tuo invece? Giulia: “il verme e’ quasi impotente, da fidanzati abbiamo scopato qualche volta, non sentivo niente, volevo lasciarlo, ma lui mi ha supplicato di prenderlo come schiavo. Pensa che e’ sottomesso anche a mia madre, che deve chiamare Dea ed ad in paio di miei amanti, che lo hanno anche usato sessualmente, credo sia anche frocio”. Anna “basta leccare adesso, baciatevi tra di voi con lingue in bocca, dovete fraternizzare, non ti spiace vero cara?” “Ma figurati, sei a casa tua, anzi se vuoi far sfogare il tuo schiavo il culo del mio e’ a sua completa disposizione “. “Buona idea , penso che andremo d’accordo noi due, anzi, devi sapere che io sono bisex e muoio dalla voglia di dare una bella leccata ad una bella figa come te. Cosa ne dici?” Giulia si spoglia e dice: “Ma certo Anna, accomodati pure”. “ Voi due, basta limonare, io e Giulia andiamo in camera da letto, voi seguiteci strisciando vermi! Prima ci divertiremo tra noi due e poi ci divertiamo con voi”. Dopo le lesbicata le due Padrone infliggono umiliazioni e torture ai mariti, poi Giulia ordina a Matteo “ frocio, puoi godere anche tu adesso, mettiti a 90 sul pavimento “ “Subito Padrona, grazie “. Anna toglie la gabbia di castità ad Arturo e gli ordina di inculare l’altro schiavo. “La ringrazio, mia Suprema Divinità “ e procede, in effetti Matteo gode più dalla situazione umiliante, e’ sodomizzato da uno schiavo, che dal pene, assolutamente normale di questo, lui e’ ormai abituato a ben altre dimensioni .
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