Mia sorella fa pompini - 6 - E mia madre.. scopa con me!
di
Andrea2022
genere
incesti
Le grida di mia sorella mi giungevano talvolta sorde come se cercasse di soffocare il suo piacere e in altri momenti erano grida più acute segno che il suo orgasmo era esploso improvviso e incontenibile.
Mio padre pareva completamente assente in certi momenti in cui, solo i gemiti di mia sorella tenui e lunghi come lamenti, riuscivano a stenti a superare le spesse pareti che dividevano le nostre stanze.
-Le sta sborrando in bocca..-
Mi bisbigliava mia madre con un tono perverso della voce quando il muro di separazione veniva superato dai singulti di mia sorella e dai grugniti a stenti moderati di mio padre.
Li avevo anche sentiti ridere dopo alcune urla di mia sorella.."L'ha inculata e le ha sborrato dentro" commentava mia madre con incredibile nonchalance.
Per tutta la notte, mentre mia madre come promesso si occupava del mio svezzamento sessuale, mia madre aveva commentato i rumori che giungevano dall'altra stanza dandomi l'impressione di percepire anche suoni e parole che io non sentivo.
Certo, per lei era oramai una situazione abituale avendo partecipato lei stessa, insieme a mio padre, allo "svezzamento" anche di mia sorella.
Quella sera, mentre mia sorella era andata in camera dei miei genitori a fare la doccia per aspettare pulita e profumata l'arrivo di nostro padre nel lettone coniugale, mia madre prendendomi per mano, mi aveva accompagnato nell'altro bagno dove, sotto la doccia insieme a lei, mi aveva insaponato e lavato con cura ogni parte del corpo dedicando particolare attenzione, al mio apparato genitale e tra le natiche.
Ogni tanto, incurante del fatto che fosse insaponato, lo pennellava con la lingua o lo faceva scivolare tra le sue labbra.
Poi, mentre lei era in ginocchio davanti a me sotto lo scroscio di acqua, aveva preso a succhiarmi con maggior lena mentre mentre io le insaponavo la schiena ed i capelli.
-Oddio mamma vengo... vengo...-
Comportandosi come se io non avessi parlato, con le labbra ben strette, aveva continuato a succhiarmi sino a farmi svuotare completamente nella sua bocca.
Poi, alzandosi e sollevandosi sulle punte dei piedi per portarsi alla mia altezza, mi aveva stretto le mani dietro la testa per travasare tra le mie labbra la sborra che ancora aveva in bocca.
Prevenendo un mio possibile spruzzo di ripulsa, prima di staccarsi, mi aveva spinto una mano sotto il mento mentre con l'altra mi aveva stretto il naso per impedirmi di respirare; Avevo ingoiato tutto!
-Bravo cucciolo!
Questa è la prima lezione ed è la premessa di ogni rapporto in cui vi sia totale intesa tra il maschio e la femmina.
Si, perché in questo momento io non sono tua madre e tu non sei mio figlio ma siamo un maschio ed una femmina che vogliono godere così come oltre quel muro in questo momento non vi sono Katia con suo padre ma solo due persone che cercano il massimo godimento senza pregiudizi ne taboo!
Certo, tua sorella è ancora vergine, ma verrà il tempo in cui sia tu che tuo padre, potrete goderne i favori.-
Ero sconvolto e sicuramente paonazzo in viso a causa della lunga apnea che mi aveva costretto ad ingoiare la mia stessa sborra.
Ero sconvolto!
Ma avevo quasi subito superato l'imbarazzo di quel momento.
In definitiva, tutto era già cambiato dalla sera prima quando mia sorella mi aveva succhiato il cazzo facendosi sborrare in bocca per tutta la notte.
Che meraviglia!
Dopo esserci reciprocamente asciugati, mia madre si era distesa sul mio letto offrendo alla mia vista la magnificenza del suo corpo completamente nudo, perfetto nelle forme, procace e sensuale negli atteggiamenti e nell'espressione vogliosa e invitante del suo volto e dei suoi occhi acuminati e lucidi come frecce.
Le cosce ben spalancate mi permettevano di vedere lo spacco aperto e rosso come una ferita oltre le grandi labbra della vulva disegnata da un sottile filo di peli ben curati.
In quella postura, i seni erano mollemente adagiati coi capezzoli duri e irti che spuntavano come more dall'areola scura punteggiata da pois a rilievo molto diverse da quelle ancora imberbe di mia sorella.
-Cucciolo, so che hai già leccato la fica di tua sorella, ora prova questa e fammi godere!-
Mi aveva detto con tono voglioso allungando le braccia in un invito a portare la bocca sulla sua fica già umida di umori.
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Mio padre pareva completamente assente in certi momenti in cui, solo i gemiti di mia sorella tenui e lunghi come lamenti, riuscivano a stenti a superare le spesse pareti che dividevano le nostre stanze.
-Le sta sborrando in bocca..-
Mi bisbigliava mia madre con un tono perverso della voce quando il muro di separazione veniva superato dai singulti di mia sorella e dai grugniti a stenti moderati di mio padre.
Li avevo anche sentiti ridere dopo alcune urla di mia sorella.."L'ha inculata e le ha sborrato dentro" commentava mia madre con incredibile nonchalance.
Per tutta la notte, mentre mia madre come promesso si occupava del mio svezzamento sessuale, mia madre aveva commentato i rumori che giungevano dall'altra stanza dandomi l'impressione di percepire anche suoni e parole che io non sentivo.
Certo, per lei era oramai una situazione abituale avendo partecipato lei stessa, insieme a mio padre, allo "svezzamento" anche di mia sorella.
Quella sera, mentre mia sorella era andata in camera dei miei genitori a fare la doccia per aspettare pulita e profumata l'arrivo di nostro padre nel lettone coniugale, mia madre prendendomi per mano, mi aveva accompagnato nell'altro bagno dove, sotto la doccia insieme a lei, mi aveva insaponato e lavato con cura ogni parte del corpo dedicando particolare attenzione, al mio apparato genitale e tra le natiche.
Ogni tanto, incurante del fatto che fosse insaponato, lo pennellava con la lingua o lo faceva scivolare tra le sue labbra.
Poi, mentre lei era in ginocchio davanti a me sotto lo scroscio di acqua, aveva preso a succhiarmi con maggior lena mentre mentre io le insaponavo la schiena ed i capelli.
-Oddio mamma vengo... vengo...-
Comportandosi come se io non avessi parlato, con le labbra ben strette, aveva continuato a succhiarmi sino a farmi svuotare completamente nella sua bocca.
Poi, alzandosi e sollevandosi sulle punte dei piedi per portarsi alla mia altezza, mi aveva stretto le mani dietro la testa per travasare tra le mie labbra la sborra che ancora aveva in bocca.
Prevenendo un mio possibile spruzzo di ripulsa, prima di staccarsi, mi aveva spinto una mano sotto il mento mentre con l'altra mi aveva stretto il naso per impedirmi di respirare; Avevo ingoiato tutto!
-Bravo cucciolo!
Questa è la prima lezione ed è la premessa di ogni rapporto in cui vi sia totale intesa tra il maschio e la femmina.
Si, perché in questo momento io non sono tua madre e tu non sei mio figlio ma siamo un maschio ed una femmina che vogliono godere così come oltre quel muro in questo momento non vi sono Katia con suo padre ma solo due persone che cercano il massimo godimento senza pregiudizi ne taboo!
Certo, tua sorella è ancora vergine, ma verrà il tempo in cui sia tu che tuo padre, potrete goderne i favori.-
Ero sconvolto e sicuramente paonazzo in viso a causa della lunga apnea che mi aveva costretto ad ingoiare la mia stessa sborra.
Ero sconvolto!
Ma avevo quasi subito superato l'imbarazzo di quel momento.
In definitiva, tutto era già cambiato dalla sera prima quando mia sorella mi aveva succhiato il cazzo facendosi sborrare in bocca per tutta la notte.
Che meraviglia!
Dopo esserci reciprocamente asciugati, mia madre si era distesa sul mio letto offrendo alla mia vista la magnificenza del suo corpo completamente nudo, perfetto nelle forme, procace e sensuale negli atteggiamenti e nell'espressione vogliosa e invitante del suo volto e dei suoi occhi acuminati e lucidi come frecce.
Le cosce ben spalancate mi permettevano di vedere lo spacco aperto e rosso come una ferita oltre le grandi labbra della vulva disegnata da un sottile filo di peli ben curati.
In quella postura, i seni erano mollemente adagiati coi capezzoli duri e irti che spuntavano come more dall'areola scura punteggiata da pois a rilievo molto diverse da quelle ancora imberbe di mia sorella.
-Cucciolo, so che hai già leccato la fica di tua sorella, ora prova questa e fammi godere!-
Mi aveva detto con tono voglioso allungando le braccia in un invito a portare la bocca sulla sua fica già umida di umori.
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