Mia sorella fa pompini 7 - katia con papà ed io con la mamma

Che sensazione strana!

Mi ero già svuotato tra le labbra di mia madre sotto lo scroscio tiepido della doccia.

Le avevo sborrato in bocca ed in quel momento, sentivo ancora sulla lingua l'aspro sapore del mio stesso sperma che lei mi aveva fatto assaggiare baciandomi con la bocca ancora piena.

Anche mia sorella per la verità mi aveva già offerto lo stesso drink ma quella era la bocca di mia madre piena del mio stesso seme!

Ero in ginocchio davanti alla sue figura distesa che in quella postura, mi aveva ricordato il Cristo morto del Mantegna.

Naturalmente, anche se non me rendevo conto, quell'accostamento oltre che blasfemo, era decisamente fuori luogo.

Mia madre era viva!

Viva ed in carne con le sue forme sensuali, voluttuose e disponibili.

Mentre rapito, seguivo i movimenti delle sue braccia e delle mani che mi invitavano a chinarmi per raggiungere con le labbra il suo fiore umido e dischiuso, dall'altra parte della parete, mi giungevano come voci lontane, le risa di gioia di mio padre e mia sorella coi loro commenti appena percepibili ma sicuramente osceni e carichi di amore al tempo stesso

-Che fai Luca li impalato?

Li senti tuo padre e tua sorella come ridono felici dopo aver goduto?

Adesso tocca a te!

Katia mi ha detto sai che hai imparato a usare la lingua in modo magnifico.. ecco!

Ora hai davanti a te tua madre aperta, pronta e umida al punto giusto per verificare se davvero lei ha ragione!-

Quelle parole così esplicite ed invitanti avevano destato il mio torpore e con un movimento repentino, mi ero lasciato cadere con la testa tra le sue cosce aperte verso l'accesso del piacere e della lussuria.

Che meraviglia!

La fica di mia madre era più gonfia e carnosa di quella di mia sorella e tuttavia, il suo profumo ed il sapore dei suoi umori che mi avevano imbrattato tutto il viso, gli somigliava molto anche se un po' più salato e pungente.

Col viso zuppo dei suoi umori, la mia lingua si era subito fatta largo tra le sue grandi labbra a contatto con le grondanti mucose oltre le piccole labbra appena dischiuse.

Mia madre accompagnava la mia esplorazione tenendomi le mani stretta dietro la nuca e contorcendo con movimenti lenti e sinuosi il bacino.

Dopo alcuni minuti, il suo respiro si era fatto più pesante ed anche i suoi movimenti avevano accelerato il loro ritmo.

-Mmm.. come mi fai godere cucciolo.. mordimi il grilletto ti prego.. mordilo e succhialo e accarezzami il seno.. strizzami i capezzoli.. fammi male se vuoi davvero farmi morire.. mmm... si.. si così.. amore così.. aaa... ohhh... godo.. godoooo... godoooooo!

Un fiume di umori si era riversato nella mia bocca costringendomi ad ingoiarne ogni stilla mentre le grida di mia madre si levavano acute riempiendo la nostra stanza e sicuramente anche quella dove mio padre e mia sorella consumavano il loro rapporto incestuoso.

Quando finalmente, placando le sue convulsioni mia madre si era abbandonata ansimando in modo sempre più tenue, aveva riaperto gli occhi ed aveva allungato le braccia per invitarmi a distendermi sopra di lei per incollare le nostre labbra in un bacio osceno, voluttuoso ma carico d'amore.

Alla fine di quell'interminabile bacio, mi aveva preso il viso tra le mani e guardandomi con occhi carichi di libidine mi aveva sussurrato:

-Sei davvero bravo Luca, mi hai fatta godere proprio come diceva tua sorella però, ne voglio ancora.. voglio sentire ancora la tua lingua che scava il mio corpo, i tuoi denti che mi tormentano la clitoride e le dita che mi strizzano i capezzoli.-

Alle fine di quelle parole, con un movimento felino, aveva cambiato postura stendendosi sul mio corpo a sessantanove.

-Fammi godere ancora cucciolo mentre io te lo faccio tornare duro e pronto ad assaporare per la prima volta la fica di una donna... quella di tua madre dalla quale hai visto il mondo per la prima volta.

Mmm così... così.. come ce l'hai duro.. mi pare già di sentirlo mentre mi sbatte l'utero.. mmm.. mm...-

segue