La dolce inculata

di
genere
incesti

Come da copione, i fine settimana sono solo in casa, mia moglie il venerdì raggiunge Carlo, il suo amante nonche mio capoufficio, mia figlia dal suo ragazzo in Liguria e mio figlio, in giro fino al lunedì, con la sua compagnia.
Così, io mi traformo in Paola, mi trucco e mi travesto, e frequento dei locali o discoteche adatte alla mia persona, o organizzo incontri con maschi che frequento da tempo.
Spesso organizza a casa mia, avendo la certezza che sono sola, o vado a casa loro, dove rimango per la notte.
Da un anno circa, ho iniziato a mettere annunci su siti specializzati, dove mi propongo come trav a pagamento, e devo dire che ho avuto un duscreto successo, li porto acasa mia, così risparmiano sul motel, e possono restare quanto vogliono, non sono esosa, lo faccio per piacere, e per sentirmi troia.
Ma una settimana fà, è successo l'immaginabile, ho risposto a un cliente, e dopo un paio di mail, si è concordato l'ammontare del servizio, per quantolui richiedeva, e il giorno dell'incontro, un sabato sera, gli mando l'indirizzo e le modalità per entrare.
Nulla di strano, ma non voglio che i vicini pensino male, così, una volta citofonato, lascio la porta socchiusa e lo aspetto, in sala, come da lui richieso, indosso reggiseno reggicalze, slip e calze nere, sandali, e una vestaglietta di tulle, un trucco pesante e provocante, con per finire, rossetto rosso fuoco, e parrucca nera.
Lo sento uscire dall'ascensore, aprire la porta e chiuderla alle sue spalle, e i suoi pasi che si avvicinavano alla sal, che era come richiesto in penombra, vedo la sua sagoma alla porta, si toglie le scarpe, e si denuda, noto che indossava delle calze, e mano a mano che si avvicnava, potevo ammirare il suo reggicalze, e poi il suo cazzo duro, che fuoriusciva dagli slip bianchi, un bel cazzo, duro scapellato, un vero cazzo.
E appena esce dalla penombra, sono pronta a toccarlo, e portarmelo alla bocca, riconosco la persona che mi si para davanti, Luca, mio figlio, rimango basita, e cerco di alzarmi per coprirmi, ma lui mi spinge sulla poltrona, tranquilla Paola, eccoti i soldi, e ora fai il tuo lavoro puttana, fà finta di non conoscermi, io trattengo le parole, e pocodopo, succhio il suo cazzo duro.
Lo pompo con dovizia, lecco i testicoli, e mi infilo la sua nerchia in gola, intanto penso tra mè e mè, non mi assomiglia per nulla, ha un cazzo da urlo,ed è bellissimo, come sua madre, poi ad un tratto, mi ricorda il seguito delle sue richieste, e così lo accompagno in camera da letto.
Mi sistemo sul letto, mentre lui, apre i cassetti degli indumenti di mia moglie, li accarezza, li annusa, e mi dice, ma la troia di tua moglie, mette queste cose da ragazzina?, si ammetto, e tu la chiavi con questa roba?, no non la scopo da anni, ma brava troia, e come fà, la scopa il mio capoufficio dico.
Si avvicina, mi accarezza, sei bellissima pur essendo vecchia e usata, poi prende in bocca il mio cazzo e succhia fino a farmi godere.
Beve tutto, poi sale sul letto, mi solleva le gambe, si sistema trà le mie natiche, e spinge con forza il suo cazzo nel mio culo, fino in fondo.
Socchiudo gli occhi, e mi gusto l'inculata, prima dolce e poi sempre più violenta, mi stà montando con forza, e io me la gusto.
Mi pompa e mi insulta, e io godo ancora di più, e poi mi riempe di sperma caldo, e esausto si stende al mio fianco, io lo accarezzo, e scendo a ripulire il suo cazzo con la mia lingua.
Poi mi stringe a sè da dietro, mi bacia il collo, brava troia, hai un bel culo morbido, e adesso preparati, mi sistemo, e mi infila il cazzo nel culo, e attendo, poco dopo sento il getto caldo, mi stà riempiendo di licquido giallo, l'intestino, sento il ventre gonfiarsi, sempre più, mi crecse la pancia tesoro dico, mi stai ingravidando, e lui miaccarezza, certo vacca, e una volta finito, esce, io mi giro e lui mi accarezza il pancino.
Resisto più che posso, poi andiamo in bagno, lui accende il telefonino e inizia a filmare, io mi metto nella vasca e espello il suo licquido, il suo sperma e altro, era nell'accordo.
Poi mi faccio una doccia, e lo raggiungo in sala, mi avvicino altavolo e prendo il danaro, venti euro come pattuito, è il prezzo della mia marchetta, poi mi siedo sulle sue gambe, ti è piaciuto chiedo, si troia lavori bene, poi chiedo se la sessione è chiusa, mi risponde di sì,
Come mi hai scoperta Luca gli chiedo, be papà, che sei frocio lo sò sin da ragazzino, ti sei scopato un sacco di padri di miei amici, e la gente parla, ma che sei una troia lo sò da poco, me lo ha detto mamma, mentre mi stava facendo un pompino un mesetto fà, lo guardo male, mamma?, chiavo mamma da due anni, è una troia peggio di tè, si è innamorata del mio cazzo, annuisco.
Be aggiungo, se e quando ne hai voglia non devi necessariemente pagarmi, basta che me lo dici, mi guarda, e ride, certo che da ora in poi lo farai a gratis, ma ti dirò di più, sarò il tuo cortigiano, organizzerò i tuoi incontri e deciderò io le tariffe, tu da lunedì, chiederai il partaim, e di mattino ufficio, di pomeriggio sera la troia.
Poi mi baciò, la mia puttana personale.
Al rientro del resto della famiglia, si decise, che io avrei dormito e lavorato nella stanza degli ospiti, che ha un'entrata sua, e mio figlio avrebbe preso il mio posto nel letto con mia moglie, a mia figlia poco interessava, avere un padre frocio e una madre incestuosa, così iniziai la mia nuova avventura.
di
scritto il
2023-05-24
9 . 5 K
visite
1
voti
valutazione
10
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il nipotino

racconto sucessivo

Puttana da strada
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.